da una serie originale:
"DAYDREAM"
una fanfiction di:

Generi:
Sentimentale - Drammatico - Autobiografico
Avviso:
One Shot
Rating:
Per Tutte le età

Anteprima:
...Sognare ad occhi aperti... vi è mai capitato?... e fare sogni ricorrenti?... io non faccio altro che sognarti...

Conclusa: Sì

Fanfiction pubblicata il 08/06/2008 22:24:29
 
ABC ABC ABC ABC






<center><b>_NEI MIEI SOGNI, CI SEI SEMPRE TU_</b></center>




<font size=2>I tuoi contorni sfocati prendono consistenza.
Eccoti, lì in piedi di fronte a me.
Sorridi, eh?
Facile farlo per te.
Rimango ad osservarti, per quanto tempo rimango ad osservarti?
Secondi, minuti, giorni, anni?
Non lo so.
So solo che i miei occhi non vogliono abbandonare la tua immagine.
E tu continui a sorridermi.

Perché sorridi?
Se avessi lacrime da versare, le verserei.
Perché sei qui? Perché ancora non mi vuoi lasciare andare?
…No. Forse non sei tu. Forse sono io, che non voglio ancora rinunciare a te.
Non sono ancora pronta per dirti addio.
Forse perché accanto a me ora non c’è nessuno che poi mi ascolterebbe, che mi coccolerebbe e che mi facesse ragionare o che mi terrebbe testa, mi matterebbe in broncio oppure che mi farebbe sorridere, come facevi tu.
Tu non ci sei più.

Quanto è passato da quel giorno?
…Due anni, ormai.
E’ incredibile come voli il tempo, non trovi anche tu?

Sai, ogni tanto torno a farti visita.
Ed è ancora difficile andarmene, quando è ora di tornare a casa.
Stamattina per esempio pioveva, però non m’importava.
Avevo bisogno di vederti e parlarti.
Nonostante ora il tuo nome si inciso su una lastra fredda di marmo, non passa giorno in cui io mi svegli sperando che il cellulare s’illumini da un momento all’altro e sul display appaia il tuo nome.
Stamattina pioveva forte, eppure appena sono arrivata davanti al tuo nome, il sole è uscito e ha smesso di piovere.
Era un po’ che non tornavo e ti chiedo scusa.
Ma ti ho comunque raccontato tutto quello che era successo ultimamente.
Poi come sempre, ho baciato la tua foto e me ne sono andata.
Ho visto la custode del cimitero, guardarmi con compassione e l’ho guardata male.
Perché tu lo sai vero?
A me non serve la compassione ne la pietà di nessuno.
Sai bene quanto io sia testarda e orgogliosa, ma anche tu non eri da meno.
Esprimere i miei sentimenti per te, era difficile.
Sono sempre stata fredda con le altre persone, e all’improvviso eri arrivato tu.
Così un giorno, e la mia corazza invalicabile piano piano ha ceduto.
Ma i sentimenti che nutrivo per te, rimanevano comunque difficili da dimostrare.
E tu mi dicevi che secondo te, tu non contavi abbastanza per me.
Non te l’ho mai voluto dire, orgogliosa come sono, ma quelle parole mi ferivano ogni volta che le pronunciavi.
Dimostrava la mia incapacità nel legarmi a te.
Eppure sei stato l’unica persona alla quale io abbia permesso di vedere la mia anima.
Così forte, eppure così fragile.
E le tue braccia erano così grandi che mi sentivo sempre al sicuro quando ero con te.
Ma non sono mai riuscita a dirtelo.
E tu hai sempre pensato che forse non fossi così tanto importante.
Ma ti sbagliavi.
Ti faccio un domanda, se non contavi nulla credevi che sarei continuata a venirti a trovare?
La domanda è semplice e la risposta per quanto ancora mi spaventi lo è ancora di più.
Tu eri tutto per me.

Ed ora sei qui, mi continui a sorridere mentre mi stringi a te.
E io mi lascio cullare dal tuo profumo, mi lascio abbracciare dolcemente come facevi sempre, lascio che il mio cuore riprenda il suo battito regolare mentre chiudo gli occhi e appoggio il mio volto nell’incavo della tua spalla destra.
Sei vicino a me, ora.
E ci rimarrai per sempre, vero?
Un suono indistinto in lontananza disturba la nostra pace.
All’inizio lo ignoro e tu rimani al mio fianco, stretto a me.
Ma poi quel suono si fa sempre più persistente, allora tu ti stacchi dall’abbraccio, mi dai un bacio sulla fronte ed inizi ad allontanarti da me.
Non andartene, rimani con me.
Ma ormai i tuoi contorni sono nuovamente sfocati e ti dissolvi nella luce che invade tutto.

Apro gli occhi e mi tiro su a sedere.
La sveglia sul comò suona indispettita finché non la spengo.
Poi fisso il cellulare, accanto alla sveglia.
E poi me ne ricordo… Ancora quel sogno. Ancora tu, sempre tu.
Nei miei sogni, sei il soggetto costante.

Mi alzo dal letto e mi vado a lavare il viso.
La giornata che mi aspetta è piena come sempre, devo ancora iniziare la mia giornata ma già non vedo l‘ora che finisca.
Non vedo l’ora di tornare a dormire.
L’unico modo per illudermi dolcemente che tu sia ancora con me.
Non vedo l’ora di rivederti.
L’unico modo per illudermi dolcemente che tu rimarrai con me per sempre… </font>




FINE
 
 
 
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