Manga e Anime
creata dalla serie "NARUTO":
"100 LITTLE TALES"
una fanfiction di:

Generi:
Sentimentale - Romantico - Introspettivo
Avvisi:
Coppie Shounen Ai - Coppie Shoujo Ai
Rating:
Per Tutte le età

Anteprima:
Una raccolta di one - shots, dai pairing svariati, (etero/yaoi/yuri/crack) per tutti i fan di Naruto! [Cap.2_ You're not a princess (SakuxSasu)]

Conclusa: No

Fanfiction pubblicata il 14/07/2008 22:12:48 - Ultimo inserimento 20/07/2008
 
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<center><b>1. DOVERE O VOLERE, NEJI - SAN?</b></center>


Neji era sempre stato un tipo pragmatico dalla mentalità basata sulla logica, nonostante la sua fede - prima cieca, ora non più - nel destino. Non era da lui farsi troppe domande, non era da ninja porsi degli inutili interrogativi.
Era un membro della casata cadetta, doveva essere un bravo ninja se voleva adempiere ai suoi compiti e se voleva proteggere i membri della casata principale. Questo era quanto doveva fare, punto.
Eppure, ogni giorno non poteva fare a meno di chiedersi perchè. Perchè continuamente voleva allenarsi? Perchè non cedeva? Cosa la spingeva a continuare?
L'ennesimo colpo gli sfiorò il viso, sorprendendolo e riportandolo alla realtà. C'era andata vicino, di nuovo.
Ma ci mise poco a riprendere in mano il controllo della situazione, gli bastò abbassarsi improvvisamente e spazzare, con un calcio circolare basso, i suoi piedi, che l'avversario cadde a terra pesantemente di schiena.
Disattivò il suo byakugan, portò le mani davanti al viso e le unì, infine fece un piccolo inchino davanti all'avversario. Segno che il combattimento - l'allenamento - era finito.
- Noto che siete migliorata, madamigella Hinata. -
La ragazza s'alzò da terra.
- Sì, ma non ancora abbastanza per essere al vostro livello, Neji - san. - si concesse timidamente.
- Se continuerete ad allenarvi costantemente, ci riuscirete. -
- Vi ringrazio Neji - san. - disse inchinandosi - Senza di voi, sarei ancora l'inetta di qualche anno fa. -
L'etichetta voleva che fosse la casata cadetta che dovesse portare rispetto ai membri di quella principale, ma lei ogni volta gli si rivolgeva con rispetto che si dava ad un proprio pari piuttosto che ad uno sottoposto.
Ogni volta che gli chiedeva d'allenarsi, non era un ordine impartito da un nobile ad un servitore, era una richiesta gentile e cortese accompagnata sempre da un 'perfavore' oppure un 'se avesse tempo, Neji - san...'
Dopo ogni allenamento lo ringraziava, dimostrandogli sempre quanto apprezzasse la sua pazienza ed il suo aiuto.
Neji era un tipo pragmatico, nonstante la sua fede nel destino, eppure non riusciva ad inquadrare Hinata in nessuno dei suoi schemi logici del comportamento e del carattere che solitamente gli servivano a delineare le persone.
La sua gentilezza, il suo carisma, il suo altruismo, erano cose che non potevano essere catalogate, non c'era metodo per catalogarle.
Forse era per questo che appariva <i>diversa</i> da tutti gli altri.
- E' mio dovere aiutarvi, madamigella Hinata. -
La salutò con un secondo inchino e s'allontanò a passi leggeri dal dojo, sotto lo sguardo riconoscente di lei.
Neji era un tipo pragmatico, che non aveva tempo per pensare a cose che non riguardassero l'essere un bravo ninja.
Eppure, si sorpese a pensare una cosa mentre osservava il cielo scurirsi nell'attesa dell'arrivo del crepuscolo.
Non era perchè era suo dovere che aiutava madamigella Hinata negli allenamenti... era perchè era suo <i>volere</i>.




...Continua nel prossimo capitolo


 
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