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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: InuYasha
Titolo Fanfic: CON GLI OCCHI DI UN GATTO.
Genere: Autobiografico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: lisiana galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 26/07/2008 20:16:34

Ho pensato di scrivere alcuni possibili pensieri dei miei gatti facendoli interpretare da Kirara.
 
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- Capitolo 1° -

Spero che lo troviate interessante.

Un gatto si riconosce dai suoi vizzi e non dalla sua obbedienza vierso il padrone.

_“Adocchia la preda, e scivolale di soppiatto alle spalle. Eccola è proprio da fronte a me”.
Con un balzo si gettò sulla preda, senza darle la possobolità di scappare. L’uccello si divincolò tra le fauci della gatta, senza riuscire a liberarsi.
_”Si, brava Kirara, hai preso l’uccello, ora portalo a farlo vedere agli altri, ne saranno contenti”.
Arrivò dai suoi compagni portando fiera il corpo del volatile, ma quando lo posò a terra non tutti ne furono contenti.
-Kirara! Brutta cattiva, non si uccidono gli uccelli.
La gatta guardò la padrona perplessa.
_”Ma come, pensavo che vi facesse piacere e invece. Cos’è che non va, avrei dovuto portarlo in fin di vita, anzichè morto?”
-Come hai potuto, credevo fossi una brava gattina, e no una brutale assassina.
_”Andiamo Shippo, è solo un uccello, sai quanti ce ne sono in giro, e poi io sono un gatto, certe cose vengono spontanee”.
Il cucciolo di volpe prese in mano la salma pennuta, e si mise a piangere.
-Sei proprio cattiva...Sigh... prendertela con un povero e piccolo uccellino...Sigh... spero solo non abbia sofferto.
_”Ma no, è stato un uccellicidio molto rapido, non se ne sarà nemmeno accorto quando è morto”.
-Piantala Shippo, è solo un volatile, e poi è normale che i gatti vadano a caccia.
-Si, Inuyasha ha ragione, anche il mio gatto a casa ogni tanto porta uccellini e animaletti vari uccisi da lui.
_”Bravi, almeno voi due capite che è normale. Non mi vedete come una bestia assassina”.
Shippo continuava a piangere su l’uccellino morto e a dire che Kirara era stata molto cattiva, così la neomaka stufa andò via.
_”Che strani gli esseri umani, si lamentano per un nonulla. Ma devono capirle certe cose, io sono un gatto, ho certi istinti predatori. Per me una preda vale l’altra, non faccio distinzioni, eppure... quando li aiuto a prendere i pesci loro sono ben contenti... proprio non li capisco; che differenza passa tra un pesce ed un uccello? Nessuna io credo, entrambi si mangiano, ma forse, la differenza passa sul fatto che con uno ti bagni le zampe e con l’altro no. Magari è questo il motivo per cui si sono arrabbiati con me? Perchè non mi sono bagnata le zampe?... Ma è una cosa stupida! Gli uccelli non si trovano in acqua; la spiegazione è sicuramente un’altra”.
Kirara camminava nel bosco guardandosi intorno, e udendo ogni suono e rumore. Tantissimi uccelli volavano da un albero all’altro, ed agli occhi di un gatto quello era un perfetto invito alla caccia. L’occhi mette a fuoco, il corpo è pronto a scattare, la mente ha un solo obbiettivo, nessuno può evitare che un felino compia ciò per cui è nato.
_”È inutile piangere per un solo uccellino, se venisse qui Shippo vedrebbe con i suoi occhi che ce ne sono a centinaia. Se ne viene cacciato uno, nessuno può accorgersene, sono tutti uguali”.
Ritornò indietro dai suoi compagni, perchè sentì delle voci chiamare il suo nome.
-Kirara, eccoti qui finalmente.
_”Csa c’è, vuoi farmi un’altra ramanzina? Non pensi di esagerare per un solo uccello?”.
-Kirara, ci aiuteresti a prendere del pesce?
_”Ma come, prima non volete che prenda prede, e poi mi chiedete di uccidere? Ho capito, vi fanno piacere solo le prede che vivono in acqua, perchè devo bagnarmi. Io detesto l’acqua. Sarà questa la punizione inflittaper aver preso un volatile? Devo bagnarmi le zampe per riconquistare la simpatia degli umani?”.
Mentre la neomaka si interrogava, Shippo la prese in braccio e cominciò a giocare con lei, e cantarle filastrocche:
-Kirara è una tenera gattina,
tanto dolce e carina;
non è una cattivona,
ma una micina coccolona...
_”Hei! Non eri arrabbiato con me per via di quell’ uccello? Certo che siete proprio strani, prima vi arrabbiate e fate una tragedia, e dopo un po tutto è passato. Giuro! Preferisco restare un gatto con le mie brutte abitudini, piuttosto che essere un umano che non sa con precisione cosa vuole e cosa no”.

Ogni preda un trionfo, così il gatto mostra la natura con cui è nato.

 
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COMMENTI:
Trovato 1 commento
lisiana 21/08/08 17:26
Vi ringrazzio se lasciate un comento!
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