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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: InuYasha
Titolo Fanfic: CHERRY
Genere: Sentimentale, Romantico, Avventura, Erotico
Rating: Vietato Minori 18 anni
Avviso: What if? (E se...)
Autore: martis galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 07/07/2009 13:57:32


 
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1
- Capitolo 1° -

Tutti i personaggi della storia sono maggiorenni, i fatti e i personaggi non sono esistiti o esistenti.


In quella notte di mezza estate i ciliegi in fiore avevano una tenera tonalità violacea. Erano sparsi ovunque e la brezza leggera portava via con sé migliaia di petali, dando vita a una tempesta di velluto roseo. Le stelle brillavano nel cielo nero come diamanti, rendendo la volta celeste un manto fiammeggiante. La luna dominava alta nel cielo, astro perlato brillante di speranza e bellezza.
A qualche chilometro di distanza si scorgevano le luci di un villaggio, piccole, piene di calore: probabilmente era in corso una festa o una qualche celebrazione religiosa.
Gli occhi scuri della ragazza vagavano in particolar modo sui ciliegi. Le piante erano meravigliose, fiere. I grossi rami si aprivano verso le stelle, come ad invocare qualcosa. I tronchi lignei, di quel particolare colorito nerastro, scendevano dritti e decisi nel terreno.
Decisi, come lui.
La ragazza sospirò, sedendosi sull’erba, e si concesse qualche altro minuto nell’osservazione di quel magnifico paesaggio notturno. Si mosse leggermente verso destra, e il suo fianco venne in qualche modo schiacciato da un oggetto duro. Infastidita, spostò la grossa katana lontano da lei.
Non era una sua abitudine girare armata, ma doveva farlo. Rientrava nel patto.
E se in quell’epoca piena di guerre, omicidi, inganni, furfanti, lei non aveva il piccolo accorgimento di armarsi, i casi erano due: o aveva una scorta, o era un demone.
I demoni non erano soliti utilizzare spade, fucili o archi. No, loro erano potenti anche con la sola forza dei pugni, degli artigli e dei denti.
Molto potenti.
Ne aveva visto più di uno in azione: si muovevano a velocità fuori dal comune, ghignavano in modo perfido prima di avventarsi sulle vittime, godevano nel provocare dolore e morte. Il più delle volte avevano fisionomie infernali: sembianze di enormi falene, ragni, lupi, millepiedi o pipistrelli.
Ed erano tremendi, puzzolenti, diabolici. Gli occhi rossi, intrisi di sangue e malvagità.
Questi tipi di bestie erano prive di controllo, di razionalità. La loro unica caratteristica umana era la parola. E le parole che utilizzavano erano solo minacce di morte.
Tuttavia, esistevano demoni peggiori di quelli.
Demoni che avevano il dono della ragione.
Demoni che non avevano l’aspetto di tremende bestie.
Quando era piccola le insegnarono che le creature dalle quali avrebbe sempre dovuto guardarsi erano quelle che avevano un aspetto umano.
Rabbrividì, e un debole tremito le percorse velocemente la schiena.
Raccolse velocemente la katana e si girò di scatto, estraendo l’arma dal fodero e alzandosi in piedi con un lieve volteggio.
I suoi grandi occhi castani faticarono qualche secondo a distinguere la figura che stava a qualche metro da lei, mentre il cuore le batteva forte. Il sangue le pulsava rapido nelle vene, carico di terrore.
Ma poi la vista si schiarì.
E la ragazza si calmò a poco a poco, riponendo la spada nella custodia.
«Mi hai spaventata…», sussurrò, abbassando lo sguardo e arrossendo lievemente.
La persona, seminascosta dall’oscurità e dai rami di ciliegio, non rispose, ma fece qualche passo
verso di lei. Quando i suoi piedi si posavano sul terreno, i ramoscelli secchi e l’erba ingiallita dal sole non producevano il minimo rumore.
Sembrava un fantasma.
Emergendo dalle tenebre, il chiarore della luna illuminò le sue splendide fattezze maschili.
«È tardi», disse solamente, in tono limpido e un po’ annoiato.
Alla giovane si chiuse lo stomaco.
«Stavo giusto tornando», esalò in un sospiro.
La figura fissò per qualche istante la ragazza, poi si girò. Voltando lievemente il capo all’indietro, sul magnifico volto si delineò un tenero sorriso, gli occhi inchiodati al terreno.
«Non mentire, Rin. È da quasi venti minuti che sono qua», disse con voce eloquente, «andiamo, è tardi», ripeté.
Rin alzò lo sguardo verso quel ragazzo dagli occhi dorati e i lunghi capelli d’argento. Era splendido, di una bellezza sovrumana.
I demoni più temibili, più crudeli, più perfidi e più ambigui erano quelli che avevano sembianze umane. Il diavolo stesso risiedeva dentro ognuna di quelle creature.
Eppure… aveva scelto lei, giovane e indifesa umana, di innamorarsi di uno di quei tremendi esseri?
Sesshomaru le lanciò un’occhiata gelida.
«Si, si. Eccomi», disse allegra.
Allegra da quel giorno stesso nel quale aveva deciso di seguirlo.
Lui, il grande principe dei demoni.
A rapidi passi si affiancò all’imponente figura di Sesshomaru e, camminando, si allontanarono insieme dal bosco di ciliegi.
 
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VOTO: (4 voti, 5 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 5 commenti
arikissm - Voto: 26/09/17 13:40
Molto carina :) peccato abbia solo questo capitolo... magari ti verrà voglia di scrivere di nuovo e di proseguire nella storia :)
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natzuki - Voto: 16/08/15 20:29
La coppia Rin/Sesshomaru mi è sempre piaciuta. Dai continua a scrivere
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sara1989 - Voto: 22/07/09 21:29
molto bella. voglio sapere il seguito, mi hai incuriosita!
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marta92 - Voto: 10/07/09 00:31
per ora molto bella! spero che aggiornarai presto!
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martis 08/07/09 09:13
Se non vi piace la tolgo, ditemi com'è! ^_^''
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