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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Persone famose e TV
Dalla Serie: The gazette
Titolo Fanfic: HOME
Genere: Sentimentale, Azione, Drammatico, Erotico
Rating: Vietato Minori 18 anni
Avviso: AU, Lemon
Autore: hanamei galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 31/08/2009 18:28:40 (ultimo inserimento: 20/10/09)

Alcuni membri dei GazettE, dei Sadie, dei girugamesh ed altri...Yakuza, combattimenti tra katane e pistole, orgoglio, supremazia, amore e sentimenti.
 
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JIYUU
- Capitolo 1° -

Okay gente, piccola introduzione.
Non sono brava nelle introduzioni, sia chiaro...XD solo che mi sembra giusto farla anche se al momento non ho niente da dire!...sarà l'orario... u.u
Ad ogni modo, devo ringraziare grace se sto postando questo primo capitolo. E' lei che mi ha ispirato! Il merito è anche suo.
Poi la mia piccola neechan...che fino a ieri non sapeva nulla di questa nuova idea e che già mi sta dando supporto come suo solito! Ti voglio bene neechan...^^
Ringrazio anche voi...che leggerete questa specie di scempio! XDXD
va bene..credo sia arrivato il momento di levare le tende e farvi leggere in santa pace! u.u *se ne va a quel paese*

Ah, un altro appunto, per chi non li conoscesse:
-Mao è vocalist dei sadie
-Kei è batterista dei Sadie

ora vò sul serio!XD *fugge*




Vi è mai capitato, almeno una volta nella vita, di desiderare ardentemente di uccidere qualcuno e al tempo stesso, di amarlo incondizionatamente?

Non penso, a meno che non abbiate qualcosa in comune con me, con la mia vita a dir poco assurda.
Mi crederete una pazza….è probabile.
Ma sono sentimenti che non riesco a scrollarmi di dosso e per quanto possa evitare di pensare a tali sentimenti, essi mi vincono.
E nella situazione in cui vivo, non posso permettermi di abbassare la guardia. A causa di questo inconveniente, che mi porto dietro da anni ormai, ne va seriamente di mezzo l’incolumità della mia esistenza.
Chi mi conosce, o conosceva…sa che, dopo quello che ho passato, la cosa a cui tengo di più è la vita…la mia vita! E non permetterò a nessuno, tantomeno a lui, di farne un passatempo comune.
A causa di ciò, per ritrovare la libertà, sono costretta a scappare da lui, ma soprattutto da quello che provo per lui.
Non avete idea di quanto sia pericoloso per me essere qui in questo momento! Senza contare che quasi sicuramente saranno già sulle mie tracce.
Vedete, non mi è in alcun modo concesso di prendere certe iniziative, a maggior ragione se si rivelano a suo discapito.
Quello che non ha capito però è che per quanto possa credere nel fatto che non riuscirò mai a riconquistare la libertà che mi ha promesso, costringendomi a tenermi così, io, molto presto…me ne andrò…e sul serio!

Non una semplice, banale, patetica fuga…

Lui mi lascerà andare.
Dovrà farlo….



Altrimenti lo ammazzo!



La ragazza rilesse attentamente ogni singola parola scritta su quella lastra di ferro cigolante, che tutto faceva, fuorchè chiudersi.
Non era la prima volta che si ritrovava in uno spazio piccolo, in compagnia di un rotolo di carta igienica, un water, le piastrelle sporche di Dio solo sapeva cosa e la puzza di fogna mista a cadavere in decomposizione avanzata, che sempre Dio solo, sapeva da dove provenisse.
Il tutto però, aveva per lei un’aria familiare…è insani di mente dirlo, ma lei si sentiva in uno stato di pace con se stessa lì..
Chissà perché?
Forse era per il semplice fatto che in ogni ambiente dove metteva piede, ogni persona che incontrava sul suo cammino, ogni cosa che catturava la sua attenzione nell’arco di tempo che intercorreva fra il momento della fuga e il ritorno al covo, la faceva sentire libera e quindi, in un certo senso..seppur azzardato…a casa.

“ie…” mormorò fra se.

Casa…
Una bellissima parola…che per lei aveva lo stesso significato di..

“jiyuu..” disse, appoggiando la fronte sulla lastra.

Libertà.

Possibile che per il passo falso di un’altra persona, la sua vita era diventata un inferno?
Ed era mai possibile che amasse colui che contribuiva a rendergliela ancora di più un inferno?
Questi erano i pensieri più grossi e più pericolosi che reprimeva.

Fece lentamente un passo indietro, attizzando le orecchie piccole e piene di orecchini per scorgere anche il minimo rumore che potesse rivelarsi sospetto.
Rotolando la matita presa in “prestito” ad un cameriere poco prima, fra la mano sinistra, fissò ancora il testo scritto con calligrafia frettolosa.
Mancava niente?
La mora, emise un debole sorriso sbilenco che ben presto assunse una smorfia irrequieta.
Essere nuovamente lì, in un certo senso la divertiva…però finiva sempre come tutte le volte.
Prima che accadesse quello che accadeva sempre in quel caso, avvicinò la mano sinistra di nuovo alla porta, e con fare annoiato scrisse un ultima cosa:



BJ



“Ti si staranno rivoltando i ventricoli…” fece ad un tratto con sguardo vacuo, immersa nei pensieri “Mh, ammesso che tu ce l’abbia un cuore…” emise infine, ridacchiando.
Gettò velocemente la matita nel cestino li vicino, uscendo con passo felpato dalla piccola cabina e fu in quel momento che lo sentì.
Con movimento brusco, un ragazzo poco meno trentenne, la inchiodò violentemente al muro piastrellato di quel bagno pubblico.

“Ti sei divertita?” fece il ragazzo, tenendola per il collo con la mano sinistra mentre l’altra giaceva tranquilla nella tasca dei pantaloni.

“Kei…” emise flebilmente, ma dal tono si denotava chiaramente una sottile nota sprezzante. “…questa volta hanno mandato te a farmi da balia?” chiese.

L’uomo la fissò negli iridi verdi, studiando le sfaccettature che partivano dal bordo e che finivano sulla pupilla nera, stretta e stranamente allungata, un po’ come gli occhi dei gatti. Non a caso si era guadagnata l’appellativo di “gattina”.
Lei lo fissava con tutto il disprezzo e l’odio che aveva in corpo, lui si limitava a sorriderle beffardo, osservando con attenzione ogni singolo tessuto di quella pelle bellissima, pulitissima, senza nessuno difetto, bianca, quasi marmorea.
Quel viso così bello, incorniciato da capelli liscissimi e di un corvino magnifico….ed il suo corpo, intatto.
In tutti i sensi.
E lui lo sapeva….e come, se lo sapeva.
Senza nessun taglio o cicatrice minima, ossatura esile ma corporatura atletica. Un mix perfetto frutto di tutto l’addestramento subito in quegli anni….in pratica, aveva un fisico da far invidia alle migliori modelle di tutto il mondo.
Ma non si poteva toccare…già per il fatto che l’aveva appiccicata al muro per il collo, rischiava di morire seduta stante.

Sorrise, Kei.

“Cosa ti fa essere tanto sicura del fatto che mi abbia mandato lui?” chiese a sua volta, assumendo un’espressione compiaciuta e senza staccare la presa.

“non vorrai farmi credere che gli sei davvero fedele! E che sei venuto a cercarmi di tua spontanea volontà!” disse la mora senza abbassare lo sguardo.

Lui per tutta risposta accennò un si spavaldo con la testa.

“...Wow, ma sei da premiare!” dichiarò ironica.

A quel punto, il ragazzo le si avvicinò, sempre senza mollare la presa.
Le si avvicinò così tanto, che la mora potè sentire il suo fiato sul collo, le labbra che lentamente si facevano strada tra le ciocche di capelli, arrivando al piccolo orecchio.

“….Oh si, e se mi è concesso, ho già deciso cosa desidero come premio!” disse lui seriamente. Un serietà disarmante.

“Devi solo provarci!”

“Perché, che mi fai?” ribattè lui.

“Levami la mano dal collo…”

“è una minaccia?” chiese lui, ridacchiando, poi riprese “oh suvvia mia dolce gattina…non mi guardare con quella buffa smorfia! Non ti si addice, e poi…ti escono le rughe!” disse e scoppiò a ridere, trattenendosi a fatica.

“Fottiti!” urlò per tutta risposta la ragazza.
Kei la trattava sempre così, come una bambina da prendere in giro. Ma in realtà…moriva dalla voglia di scoparsela ed era evidente.

“Moderati gattina…che fino a prova contraria quella che ha commesso l’ennesima cazzata sei tu!” sbottò seriamente.

“Perché tu no? Ci siamo dimenticati di un particolare…” disse sprezzante, avvicinando lentamente la sua mano destra al polso di quella di Kei che la bloccava ancora vicino al muro piastrellato. Lui la guardò con aria dura, poi lei con scatto felino gli piantò le unghie nella carne lasciando tranquillamente che le pareti di quel luogo freddo e vuoto, si riempissero dell’eco del gemito di dolere che uscì inevitabilmente dalla bocca del ragazzo. Si schiodò dal muro e girò velocemente dietro di lui, torcendogli il braccio dietro la schiena e con il piede destro gli colpì la testa avvicinandogliela violentemente al muro, facendogli battere la fronte. “….nessuno mi deve TOCCARE!” disse a denti stretti la mora, incurante della sequela di imprecazioni pesanti che le venivano lanciati contro.

“BabyJay, basta così…” fece la voce di un altro uomo.

La ragazza si voltò senza mollare Kei che continuava con la sua sequela di imprecazione, seppur a bassa voce.
Appoggiato con la mano allo stipite della porta, un uomo in abito formale bianco, dai capelli biondi sottili sparati in mille direzioni, occhi truccati di nero e la voce tonante ma al tempo stesso bellissima, fissava la mora con aria severa.
La ragazza, lo guardò, fece un sorriso ironico e mollò il giovane così bruscamente da fargli sbattere la testa volontariamente contro le piastrelle.

“Certo….Mao….” disse con noia, scandendo bene il nome dell’uomo.

“muoviti….o preferisci che ti faccia trascinare come l’altra volta?” chiese Mao, sorridendo fra se nel vederla guardare compiaciuta Kei, che si massaggiava la fronte inutilmente.

“la trascino io questa piccola impertinente!” fece il ragazzo, prendendola per il gomito e puntandole la sua pistola sul mento.

“KEI!” gridò l’uomo. Al ragazzo bastò sentirsi chiamare per ricomporsi. “fuori di qui….ORA!” gli ordinò
Kei dapprima preso nell’orgoglio, obbedì senza batter ciglio, sbattendo la sua spalla contro quella di Mao non appena gli fu vicino.
In tutto ciò la mora guardava la scena con noncuranza.

“hai niente da dire in tua discolpa?” fece l’uomo non appena Kei li lasciò soli.

“…fottiti anche tu Mao!” ribattè lei, seguendo a ruota il suo predecessore. Mao però la bloccò per un gomito facendola indietreggiare e obbligandola a guardarlo.

“Sei nei guai Babyjenks…stavolta lo hai proprio fatto incazzare!” fece lui.

“Cos’è? Una specie di avvertimento?” chiese lei.

“diciamo di si…”

“non è un problema tuo…tanto me lo devo grattare io adesso, il problema…come tutte le altre volte!” fece la ragazza, divincolandosi dalla sua stretta e uscendo dalla porta, senza voltarsi indietro.

Mao la osservò dallo specchio, uscire con passo leggero ma svelto. Sospirò, portandosi la mano in tasca e tirando fuori un pacchetto di sigarette. Estrasse una sigaretta e l’accese inspirandone affondo l’aroma e sbuffano quasi subito una nuvola di fumo ben densa.

“…e così, è come credevo.” Sussurrò fra se, inspirando un’altra boccata di fumo.

Fissò la sigaretta bianca appena accesa e la gettò per terra, calpestandola “schifo di sigarette..” disse, lasciandosela alle spalle e uscendo anche lui da quel fetido bagno pubblico.




 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (8 voti, 13 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 13 commenti
Rif.Capitolo: 10
purpleyes17 - Voto:
25/10/09 00:17
O.O ke sorpresa!!! è proprio lei allora???O.O
mamma mia ke figura ha fatto quella tipa con Aime!!XD credeva fosse 1 ragazzo e poi era così sicura di sè!!!XDXD
continua presto e scs se commento solo adesso^^
Baciotti
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Rif.Capitolo: 10
hanamei
19/10/09 15:36
oi, oggi vò di frettiiiiissima!!!
Un saluto veloce, spero vi piaccia questo capitolo. A me no <_< ...potevo fare di meglio! u.u
Comunque domani posterò l'altro, che è già pronto.

Mata ne^^
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Rif.Capitolo: 9
purpleyes17 - Voto:
08/10/09 22:04
no ma ke dici!?!? a me è piaciuto tanto!! il modo in cui hai reso i particolari e raccontato il tutto^^
mi piace questa ragazza e anke la rossa è interessante!!XD
a prestoooo
Kissy
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Rif.Capitolo: 9
hanamei
08/10/09 18:29
gomenasaaaaaaaaaaaaaaaaaai!!!

lo so, sono in un ritardo pazzesco...(scusa purple çOç) ma questo capitolo è stato davvero un parto e in tutta sincerità ancora non mi convince.
Però non mi andava di aspettare ancora e quindi lo postato. Se vi piace ebbene se no attaccatevi u.u...gomen ne u.u" sto troppo stressata questo periodo!

ad ogni modo, me ne vò a quel paese...che commento sconclusionato! XD

baci gente!
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Rif.Capitolo: 8
purpleyes17 - Voto:
04/10/09 00:25
cavoli!! e così il padre si è suicidato...cmq bel chappy come sempre!!
continua presto^^
Baci
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Rif.Capitolo: 7
purpleyes17 - Voto:
27/09/09 19:46
me lo sentivo ke avevo perso qualcosa...scusa il ritardo nel commentare ma con la scuola è già tanto se vengo al pc il sabato e la domenica^^'
cmq bei chappy come sempre!! voglio vederla all'opera la nostra Aime quindi aggiorna presto!!XD
Baciotti
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Rif.Capitolo: 5
hanamei
19/09/09 17:33
ciau^^
si lo so...ce ne ho messo di tempo...*tira fuori la solita scusa* non ho avuto tempo! gomennasai!
Cmq, contenta di sapere che ti sia piaciuto il capitolo precedente puple^^ spero di non averti deluso con questo..
ad ogni modo, il prossimo lo posterò prestissimo! anche perchè è già pronto^^

un bacio...
Mata ne!
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Rif.Capitolo: 4
purpleyes17 - Voto:
17/09/09 15:35
è 1 piacere e poi detto tra noi nn leggerei e commenterei se nn mi piacesse!!U_U
credo proprio ke Aime resterà dov'è...da quello ke ho capito Kyo nn le piace molto come persona e fare la prostituta nn è 1 proposta allettante. vedremo come riuscirà a darsi 1 calmata!!XD
continua presto
Baci
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Rif.Capitolo: 4
hanamei
14/09/09 19:19
*spunta da n cilindro travestita da coniglio* u.u

Salve....dunque, non che ci sia molto da dire...eccovi il quarto capitolo. Spero sia di vostro gradimento e scusate gli eventuali errori di battitura. ^^" devo migliorare in questo, lo so...gomen ne!
Ad ogni modo, speroo vi piaccia!

X purple: tesò, GRAZIE!! Continui a seguirmi e questo non fa altro che farmi felice! Domou arigatou^^

Mata ne!
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Rif.Capitolo: 3
purpleyes17 - Voto:
09/09/09 00:05
wow nn ho fatto in tempo a leggere il secondo oggi ke già avevi messo il terzo!!meglio di così nn mi poteva andare!!!XD ribadisco ke la storia la trovo parekkio interessante e Aime mi piace sempre di +!!^^
a presto
Kissy
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...continua nelle pagine numero:
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