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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: IL SOGNO DI UNA NOTTE
Genere: Sentimentale, Romantico, Erotico
Rating: Vietato Minori 18 anni
Avviso: One Shot
Autore: sakura-chan89 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 29/11/2009 13:35:45

questa è la piccola descrizione di un mio sogno che ho fatto tre notti va!
 
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LA PRIMA NOTTE
- Capitolo 1° -

Due notti fa feci un sogno, un sogno meraviglioso, che avrei avrei voluto non finisse mai, dato che rispecchiava esattamente il mio desiderio più nascosto, ovvero essere finalmente avvolta dalle braccia dell'uomo che amo da tre anni a questa parte, colui alla quale voglio appartenere per il resto dalla mia vita.



Ero in camera mia, ha parlare con te al telefono, come facciamo sempre, fino ad un certo punto in cui mi hai detto che eri stanco e volevi andare a dormire, ed io ti ho creduto, peccando di ingenuità per l'ennesima volta nei tuoi confronti, perché mai mi sarei aspettata che quella notte, sarebbe diventata nostra.
Do le spalle alla porta e sto per sciogliermi i capelli, per andare anch'io a dormire, ma una voce ferma i miei movimenti, è la tua, che mi saluta, come se io avrei dovuto aspettarti, come se tutto fosse normale, e invece no ed per questo che mi riprendo quasi subito dal mio stupore e comincio a lanciarti addosso ogni oggetto che finisce sotto le mie mani, fino ad esaurirli.
Ora so di essere nei guai, so che non ho più difese, da innalzare contro di te, e purtroppo tu lo sai.
Ti avvicini a me, che ti ho dato le spalle e ancora una volta mi fermi, questa volta però afferrandomi il polso e facendomi voltare verso di te, mi sciogli i capelli, facendo sì che le mie guance si tingessero di rosso e che il mio sguardo si abbassasse per l'imbarazzo, ma non c'è tregua, mi accarezzi la guancia, fermandoti sotto al mento e con due dita mi costringi a guardarti negli occhi.
Sempre tenendomi con le dita dapprima mi sfiori le labbra con le tue, poi mi baci appassionatamente, spostando la mano dietro il collo e l'altra dietro la schiena, mentre mi fai sdraiare sul letto con te sopra, poi inizi a spogliarmi, sorridendo perché noti che non ho molto da togliere, per poi iniziare a spogliare te stesso, ma questa volta sono io che ti fermo e sempre io che inizio a spogliarti, a baciare e a disegnare con la punta della mia lingua, ogni curva del tuo corpo, nonostante l'imbarazzo non mi avesse ancora abbandonata e tu mi lasci fare, forse troppo sorpreso dal mio coraggio, ma le redini del gioco me le lasci ancora per poco, infatti mi fai capire le tue intenzioni avvicinandoti al mio orecchio e sussurrandomi...
" Sei pronta ad essere mia, per sempre"
Con il respiro bloccato da brividi indescrivibili, ti rispondo di sì con un cenno della testa, troppo eccitata per parlare.
Senza perdere altro tempo, inizi ad entrare dentro di me, ti ferma solo una leggera smorfia di dolore che, senza che io lo voglia, si dipinge sul mio viso, allora accarezzandomi la guancia cerchi di tranquillizzarmi, anche perché tu stesso avverti la mia tensione, ci riesci e così finalmente raggiungi il tuo scopo, facendo iniziare una danza fra i notri corpi, che con il passare del tempo, si fa sempre più ritmica.
Alla fine, entrambi esausti, ci addormentiamo uno tra le braccia dell’altra, io mi stupisco di quanto mi tieni stretta a te, come se in un certo senso, avessi puara di perdermi, ma solo con una mia frase, a qunto pare, riesco a farti allentare un’pò la presa.
“ Ti ho aspettato per 3 anni, e adesso che finalmente sei qui, io secondo te, potrei andarmene?”
Tu non dici niente, ma mi fai intendere che hai capito, perché pian piano la tua presa si allenta sempre di più.


La mattina sequente sono la prima a svegliarsi, e dopo che per circa 5-6 minuti ti ho osservato, mi alzo definitivamente dal letto e vado in cucina per preparare la colazione e intanto apparecchio anche la tavola, poi quanto tutto è pronto, decido di venirti a svegliare, ma scopro che non ci riuscirei nemmeno con delle cannonate, allora, pur sapendo che me ne sarei pentita, vado a prendere in bagno una vaschetta e dopo averla rienpita di acqua abbastanza fredda ed essere tornata in camera, te la rovescio tutta adddosso, in modo tale che finalmente tu ti svegli e incazzato come una biscia, cominci a urlarmi contro e io altrettanto.
Non perdi tempo e trascinandomi a fatica sul letto, mi infliggi la tua punizione, comportandoti come se io invece di essere la tua donna, fossi una tua vittima.
Poi, rialzandoti vai verso la cucina e cominci a mangiare tutto quello che trovi sul tavolo ed anche nelle dispense, almeno finché io non ti raggiungo e ti faccio smettere subito.
Dopo tutto questo trambusto, decido di andare a farmi la doccia e tu, che come al solito non perdi mai occassione di stuzzicarmi, dici....
“ Marty, mi stai invitando a nozze e lo sai!”
“ Non è che perché ci sei tu, io non posso fare più niente, ti pare?”
“ Pure tu hai ragione!”
Arrivo in bagno, chiudo la porta a chiave, subito dopo il mio passaggio, in modo da impedirti ogni possibile intromissione, e pensando di essere al sicuro, entro nella vasca, lasciando che l’acqua mi bagni dalla testa ai piedi.
Tu appena senti l’acqua della doccia, ti dirigi verso il bagno e notando che la porta è chiusa a chiave, invece che infuriarti, sorridi ricordandoti di un trucco che, purtroppo, io stessa ti dissi in una delle nostre tante chiaccherate, così dopo essere riuscito a procurarti un foglio di carta e una matita ti metti all’opera e come sempre, riesci nel tuo intento, a intrufolarti in bagno ed anche nella vasca, arrivandomi alle spalle e facendomi prendere uno di quei spavanti, che se per caso, avessi avuto problemi di cuore, ci sarei rimasta secca.
“ Ma sei deficiente? E poi, come hai fatto ad entrare?”
“ Per quanto riguarda la prima domanda, la risposta è no e per la seconda ti dico solo che dovresti stare attenta a quello che dici!”
E quest’ultima frase me la sussurri avvicinandoti al mio orecchio, che poi inizi a mordere e leccare, facendo diventare il mio respiro pesante e accellerando contemporaneamente, anche i miei battiti.
Cerco di resisterti, ma tutto è inutile, sono completamente tua prigioniera e dopo la notte precedente, oramai non posso nemmeno più scappare, così facciamo l’amore anche sotto la doccia.
Una volta usciti, dopo anche esserci asciugati e vestiti, decidiamo insieme di andare a fare un giro in macchina per Milano, ma prima di salire, noti che io mi siedo solamente per poter togliermi le scarpe e allora...
“ Hai davvero la memoria lunga!”
“ A differenza tua non ho l’Alzheimer, e comunque, avendo appena finito di farlo, non ho voglia di fare il replay di stamattina!”
Sorridendo, sali anche tu e infine partiamo, stando in giro per tutto il giorno, fino a sera, quanto finalmente decidiamo di tornare e una volta arrivati, mi aiuti a mettere apposto tutti gli acquisti che abbiamo fatto ed anche ad apparecchiare la tavola e poi mentre sono in cucina a preparare la cena, tu abbracciandomi da dietro, cominci a baciarmi, mordermi e leccarmi sia il collo che l’orecchio, tutto questo spostandomi i capelli solo da un lato, dopo chiaramente averli sciolti.
“Ale....
“Cosa?”
“ O adesso mentre si cuoce la pasta, o stanotte, scegli?”
“ E se io scegliessi tutti e due i momenti?”
“ Ma anche no, dato che sono stanca visto le volte che ti dovuto accontentare”!
“ Va bene, stanotte, ma non farci l’abitudine, che mi faccio allontanare così!”
Dopo dieci minuti la cena è pronta e tu, affamato come se erano dieci anni che non mangiavi, la divori di tutto gusto, arrivando anche quasi a svuotarmi il frigorifero.
“ Adesso sì che sono sazio!”
“ Io non ho parole Ale, comunque sappi che domani, grazie a te, dobbiamo andare a fare la spesa!”
“ Va bene, anch’io comunque sono senza parole, mi spieghi come fai mangiare nemmeno un quarto di quello che prepari?”
“ Diventa figlio di mio padre, e poi mi dirai!”
Guardando la televisione, tiriamo fino a mezzanotte e poi quando noti che mi sto per addormentare, decidi di tutto punto di spegnere e prendendomi in braccio, anche se sai che odio, quando qualcuno lo fa, mi porti in camera e dopo avermi adagiato sul letto con te di fianco, inizi a spogliarmi e fattami indossare la mia camicia da notte, mi metti sotto le coperte e dopo esserti spogliato fai lo stesso, prendendomi fra le braccia mi guardi dormire e iniziando a sorridermi e ad accarezzarmi il viso, mi dici...
“ Sei propriio una Dea, ma sappi che ora diventerai solo la mia Regina e Sposa degli inferi!”


Fine
 
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VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
mayaka - Voto: 01/12/09 18:09
Mmm... è carina, ma hai sbagliato molti tempi verbali, potrebbe essere portata più in alto... ma a parte quello sì dai ^^
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