CONDAMNED - Capitolo 1° -
i fatti narrati sono di pura fantasia e i protagonisti sono tutti maggiorenni e vaccinati... ke kakata, devo scriverla però... buona letura
la pantera era chiusa nella sua gabbia, camminava nervosamente in su e giù... gli occhi ridotti a due fessure dalla fame e le torture subite i suoi aguzzini sgignazzavano e la pungolavano con bastoni appuntiti e torce, la stretta gabbia non le consentiva una difesa efficace, spesso si ritrovava con la carne bruciata, aperta in piccole piaghe dolorose. era buio quando fu portata nella sala delle torutre, le fu messo una pesante catena a strozzo al collo, poi sotto una grandinata di frustate fu messa sopra un tavolaccio di legno lordo di sangue... fu legata saldamente con grosse coregge di cuoio alla tavola, il muso schiacciato in una morsa metallica... non avrebbe parlato, non avrebbe tradito il suo comandante...l'unico sistema che aveva per sopravvivere alle torture era restare nella sua forma ancestrale, se fosse tornata a forma umana, sarebbe morta per il dolore. avevano cambiato aguzzino... entrò un uomo, sulla trentina, altro, robusto, lunghi capelli bianchissimi, occhi come due pozze di mercurio liquido...anzi nò,... avevano una sfumatura azzurra... come si avvicinò la pantera sentì il potere che lo pervadeva...non era un normale demone, no, era qualcosa di più... l'essere le si avvicinò al muso e parlò "soldato, sappi che non sarò gentile come quelli là... sappi che ti procurerò un dolore immmenso e infinito... parla, dove si trova il tuo comandante? parla da bravo e ti concedo il lusso di una dipartita rapida..." fra se e se penso (soldato? bravo? nonlo sa nemmeno che sono una donna...) la sua risposta comunque fu un ringhio. il boia rise, era una risata bassa e profonda (dio mio come posso trovarlo attraente?) poi prese una serie di tenaglie e pinze, le afferrò una zampa, poi con calma iniziò a strapparle gli artigli uno ad uno...lentamente e molto dolorosamente, ad ogni unghiolo strappato la pantera emetteva un ringhio di dolore. quando ebbe finito con entrambe le zampe le si piazzo davanti al muso e ripetè la su richiesta "soldato, parla, dove si trova il tuo comandante? parla o devo passare ad altro?...aspetto dieci minuti... poi passiamo a rompere qualche osso ok?" quel bastardo faceva sul serio, i giorni precedenti erano state frustate e ustioni di poco conto... ma se gli spezzava una zampa, per potersi rigenerare doveva anche se per pochi istanti, assumere forma umana, e di sicuro non le avrebbe dato il modo di ritrasformarsi... il dolore la terrorizzava, ma meglio morire che tradire il suo esercito... fissò con odio il suo aguzzino, lui la guardava con interesse, era raro trovare uno qualunque che resistesse più di 5 minuti con lui...
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devilcancry
devilcancry
alessandra91
devilcancry
devilcancry
penso che lunedì o martedì metterò qualkosina d nuovo^^ devo far affronre a Blake le ire del consilio dopotutto^^
devilcancry
Baci Ale!