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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Vampire Knight
Titolo Fanfic: SLAYING THE DREAMER
Genere: Sentimentale, Azione, Dark
Rating: Vietato Minori 18 anni
Avviso: Lemon, Yaoi
Autore: northernstar galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 02/08/2010 02:09:07

La guerra distrugge e crea; domina tutti, anche i Vampiri che ingannano la Morte. E questa volta tocca a loro. [ KanamexZero ]
 
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TOWARDS THE END
- Capitolo 1° -

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<P CLASS="western" ALIGN=LEFT STYLE="margin-bottom: 0cm"><FONT FACE="Verdana, sans-serif">Qualche
piccola precisazione prima di iniziare.
Intanto vi chiedo di avera
pietà, ho avuto un 'blocco dello scrittore' assurdo e non
pubblico da mille anni, di conseguenza sono un po' arruginita. E' la
prima volta che mi cimento davvero in una long-fic, spero che il
risultato alla fine sia buono. Mi piace Vampire Knight, a dire il
vero lo adorerei di più se non ci fosse Yuu..coff. Scusate u_u

La fic è a base yaoi, ma tratterà anche altri temi,
soprattutto non parla solo di sentimenti ma anche di guerra e azione.
E' segnata come arancione perchè più avanti potrebbero
esserci temi forti, violenti, che potrebbero infastidire. Come detto,
sarà presente lo yaoi ( non ci vuole molto ad indovinare tra
chi, aw! ), relazioni eterosessuali, incesto ( per chi ha già
letto qualcosa di mio sa che è quasi una costante, sì
sono noiosa, lo so >_> ).
Ci saranno moltissimi riferimenti
ai miti greci, che comunque saranno spiegati nel caso qualcuno non li
conoscesse – sono una fissata con la Grecia, sì.
Inoltre, alcuni nomi saranno lasciati secondo la versione originale o
inglese ( tipo 'Kaname-Sama', solo perchè 'Nobile Kaname' mi
schifa un po'; o Bloodbond ), sia per un fatto di suono, sia perchè
alcune parole, come Bloodlust, credo siano difficili da spiegare in
italiano, mentre iin inglese rendono molto meglio.
Detto questo,
spero vi piaccia e... buona lettura.

</P>
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</P>
<P CLASS="western" ALIGN=CENTER STYLE="margin-bottom: 0cm"><FONT FACE="Ellianarelle's Path"><FONT SIZE=5>Slaying
the Dreamer</P>
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</P>
<P CLASS="western" STYLE="margin-bottom: 0cm">

</P>
<P CLASS="western" ALIGN=LEFT STYLE="margin-bottom: 0cm"><FONT FACE="Verdana, sans-serif">A
volte si stupiva di quanto potesse essere pericolosa la razza
femminile. Credeva di essersi ormai abituato a quella massa urlante
di ragazzine, ma evidentemente non era così; il lavoro stava
diventando sempre più stancante e rischioso, tanto che a volte
pensava malignamente di cedere all'istinto e tornarsene nella sua
stanza, permettendo a quelle gatte inferocite di gettarsi sui ragazzi
della Night Class.
Ah, che bella, soddisfacente immagine.
Davvero.
Tanto mica li avrebbero ammazzati, no? Erano pur sempre
vampiri, suvvia!
Tra l'altro, da quando Yuuki si era riscoperta
vampira a sua volta – tanto per aggiungere una dose di felicità
nella sua vita, eh – non lo aiutava più con la Day Class
e, di conseguenza, si ritrovava a far tutto il lavoro da solo.

“<FONT FACE="Verdana, sans-serif">Indietro!”

Almeno sapeva ancora spaventarle, pensò con una punta di
soddisfazione. E senza mostrare i canini.
Le ragazze si
ritrassero bisbigliando tra di loro, gettandogli maledizioni a bassa
voce e promettendo di procedere con dei riti voodoo. Quando si furono
calmate – o così sembrò – il Disciplinare
sospirò rilassandosi, cercando un attimo di pace. Che fu
interrotto quando le porte della sezione notturna si aprirono;
immediatamente quella folla precedentemente placata ed allontanata
tornò alla carica, gridando e strepitando, chiedendo
attenzioni. Il tutto, naturalmente, mentre i bei vampiri si
limitavano ad un sorrisino, ad un saluto, o ad un gesto noncurante.
Troppo inferiori, per esseri come loro, delle donne umane.
“E
maledizione...” sibilò, spingendo indietro un'ennesima
ragazzina, riportandola al suo posto, rischiando di cadere quando una
sua amica, dandole man forte, pensò bene di gettarsi contro di
lui. Le ginocchia cedettero e il ragazzo perse l'equilibrio –
per fortuna non dovette neanche usare la propria agilità di
vampiro, perchè una mano premette sulla sua schiena, bloccando
la caduta. Per completare con un bel finale la sua giornata, si
ritrovò tra le braccia di Kaname Kuran.
<FONT FACE="Verdana, sans-serif">Dio,
dimmi che mi odi. Ammettilo.
<FONT FACE="Verdana, sans-serif"><SPAN STYLE="font-style: normal">Quando
alzò gli occhi di quel particolare color viola incrociò
quelli castani, sfumati di cremisi, del Purosangue, che per tutta
risposta gli sorrise – quel sorriso sottile e appena visibile
di presa in giro, che tutti credevano manifestasse cortesia e
gentilezza. Non con lui, evidentemente. Perchè verso un quasi
Livello E, un vampiro di sangue puro non poteva provare altro che
disprezzo e superiorità.
“Dovresti stare attento,
Kiryuu. Così rischi di farti male”, commentò
quello, limitandosi a fissarlo. Per tutta risposta Zero ringhiò
a bassa voce, sollevandosi di nuovo ed allontanandosi dal nemico –
perchè tale era.
“Ti ringrazio per la premura,
Kuran”, ribattè ironicò, dandogli le spalle per
radunare le ragazze della Day Class, senza vedere il sorrisino che
piegò le labbra del ragazzo castano, che si limitò a
passarsi una mano tra le ciocche morbide e
sottili.
“Kaname-sama...”
Si voltò quando
sentì Ruka sfiorargli il braccio, per richiamare la sua
attenzione e per invitarlo a camminare per evitare di essere
aggredito da qualche studentessa con una crisi ormonale.
Rivolse
un'ultima occhiata all'Hunter, prima di seguire l'amica di infanzia,
avviandosi verso la classe con un sospiro.
La solita noiosa
routine. Mai che ci fosse qualcosa di nuovo in quella scuola –
perchè al di fuori, purtroppo, ce n'era fin troppo.

</SPAN>
<FONT FACE="Verdana, sans-serif"><FONT SIZE=2 STYLE="font-size: 9pt"><SPAN STYLE="font-style: normal">(</SPAN>
<FONT FACE="Verdana, sans-serif"><FONT SIZE=2 STYLE="font-size: 9pt">Darkness
falls across the land
The midnite hour is close at hand
Creatures
crawl in search of
<FONT FACE="Verdana, sans-serif"><FONT SIZE=2 STYLE="font-size: 9pt">blood
<FONT FACE="Verdana, sans-serif"><FONT SIZE=2 STYLE="font-size: 9pt"><SPAN STYLE="font-style: normal">)</SPAN></P>
<P CLASS="western" STYLE="margin-bottom: 0cm; font-style: normal"><FONT FACE="Verdana, sans-serif">La
brezza serale che soffiava dalle finestra era piacevole, anche se si
stava avvicinando l'inverno e le temperature si stavano facendo mano
a mano più rigide. Seduta sul davanzale, una gamba a
penzoloni, osservava le varie ragazze umane che cercavano di spiare
gli studenti della sezione notturna, senza tra l'altro troppi
risultati. Sorrise divertita senza dire nulla, voltandosi verso
l'interno della stanza quando la porta del bagno si aprì,
riempendo la camera di fumo.
“Pensavo stessi annegando lì
dentro”, commentò ironica, scendendo dal davanzale per
raggiungere il ragazzo che nel frattempo aveva avvolto un asciugamano
bianco attorno ai fianchi e si stava asciugando i capelli scuri e
lucidi. Le rivolse un'occhiata poco gentile, gettandole il pezzo di
stoffa perchè continuasse lei quel lavoro, mentre lui si
sedeva comodamente sul letto – servito e riverito, come
no.
“Speravo mi raggiungessi. Mi hai deluso”, pigolò
lamentandosi come un bambino, cercando con gli occhi i vestiti che
aveva scelto, senza in realtà alcuna voglia di indossarli. Si
zittì quando la compagna iniziò a frizionare le ciocche
corvine con gentilezza, sedendosi dietro di lui, il corpo fin troppo
vicino. Si appoggiò a lei chiudendo gli occhi, piegando il
viso da un lato ed esponendo il collo bianco e sottile,
invitante.
“Non tentarmi, non funziona.”
Non riuscì
neanche a soffocare un sorriso quando sentì quelle parole,
scostandosi per voltarsi e guardarla, un sopracciglio inarcato e
l'espressione divertita e scettica.
“Ah no? Io credo proprio
di sì”, disse avvicinandosi, gattonando persino sul
letto con quei movimenti troppo felini che possedeva fin dalla
nascita, alimentati e migliorati nel corso degli anni, più
fluidi, simile ad acqua che si muoveva. Si bagnò le labbra con
la punta della lingua, sfiorandosi il collo umido di goccioline con
le dita. Non si concesse un'espressione soddisfatta neanche quando
vide lo sguardo dell'altra tingersi di rosso.
“Stai
rischiando...”, ringhiò a bassa voce, senza preoccuparsi
di mostrare le zanne che brillarono come ossa nella notte, di un
bianco candido e perlaceo. Affilate e letali, acuminate come veri e
propri coltelli. Per tutta risposta lui, ancora semi-nudo, rise
spudoratamente, gettando indietro il capo e spargendo gocciolin
ovunque – trovandosi un istante dopo premuto contro il
materasso, il peso della ragazza su di sé e le sue dita tra i
capelli; la punta della lingua accarezzò la pelle lucida
rendendola ancora più morbida, cercando la vena pulsante e
succulenta. Chiuse gli occhi attendendo il momento fatidico,
circondandole la vita con le braccia e trattenendola contro di sé.
Sospirò di piacere quando finalmente le zanne affondarono,
spaccando la carne e facendo sgorgare il sangue rosso e denso, caldo,
e soprattutto così prezioso e saporito da mandarla in estasi.
Succhiò gentilmente senza fargli male, raccogliendo ogni
goccia, gustandola come se fosse vino, nutrendosi di lui come già
era successo mille e mille volte. Quando si scostò,
finalmente, sfiorò la ferita con le labbra per risanarla e
raccolse gli ultimi schizzi rossi, sollevandosi per guardarlo.
“Te
l'avevo detto che stavi rischiando”, commentò senza
sorridere, guardando quel viso simile al suo sotto di sé. Il
vampiro rise di nuovo, alzandosi il busto e strattonandola verso di
sé per un bacio breve al sapore di sangue.
“Meglio
che ci vestiamo. Non vogliamo certo arrivare tardi, mh?”
Annuendo
lei si alzò gettandogli l'asciugamano, spogliandosi senza
troppi problemi e aprendo l'armadio per vestirsi nel modo adeguato –
in fondo mica tutti i giorni si incontrava un preside, suvvia.
L'altro si godette lo spettacolo senza troppi problemi,
concentrandosi sui segni che marchiavano parte delle braccia della
vampira. Sospirando afferrò i propri vestiti, infilandoli
rapidamente.
Non ci volle molto perchè entrambi fossero
pronti e presentabili, nonostante ciò che era appena successo.
Ma erano stati discreti, non avevano lasciato neanche una goccia di
sangue.
Afferrendole la mano e portandola alle labbra per un bacio
la guardò negli occhi dal colore simile, sorridendo.
“Iniziamo
lo spettacolo.”
</P>
<P CLASS="western" ALIGN=CENTER STYLE="margin-bottom: 0cm"><FONT FACE="Verdana, sans-serif"><SPAN STYLE="font-style: normal">(
</SPAN>
<FONT FACE="Verdana, sans-serif">This
is the darkest fight
The fight of a thousand years
The pounding
of
<FONT FACE="Verdana, sans-serif">blood
<FONT FACE="Verdana, sans-serif">Through
our veins
<FONT FACE="Verdana, sans-serif"><SPAN STYLE="font-style: normal">)
</SPAN>

</P>
<P CLASS="western" ALIGN=LEFT STYLE="margin-bottom: 0cm"><FONT FACE="Verdana, sans-serif"><SPAN STYLE="font-style: normal">Il
preside Cross sorrise ai due ragazzi davanti a sé senza
scomporsi – provandoci almeno -, cercando di ignorare
l'inquietante somiglianza che li caratterizzava. Senza perdere la sua
solita allegria li aveva accolti nel suo ufficio facendoli accomodare
sulle poltroncine davanti alla scrivania e aveva persino offerto loro
qualcosa da bere, che avevano rifiutato con un sorrisino strano,
guardandosi per un attimo.
</SPAN>
“<FONT FACE="Verdana, sans-serif"><SPAN STYLE="font-style: normal">E'
singolare arrivare a metà anno, ma naturalmente non ho alcun
problema a farvi frequentare la scuola... Forse potreste trovarvi in
difficoltà con il programma scolastico”, riflettè
ad alta voce, facendo cadere due zollette di zucchero nel suo tè.
La
ragazza sorrise tranquilla, accavallando le gambe snelle lasciate
scoperte dalla gonna corvina asimmetrica, corta da una parte e che si
allungava diagonalmente.
“Non sarà un problema, i
nostri voti sono sempre stati piuttosto alti”, assicurò
conciliante, guardando l'uomo mescolare la bevanda e portare la
tazzina alle labbra. Si sentiva stranamente a disagio, forse per il
colore particolare degli occhi altrui, forse per un semplice istinto
– il suo istinto da Hunter, sì.
“Eccellente,
eccellente... Be', allora non ci saranno assolutamente problemi.
Posso chiedervi come mai avete scelto di unirvi a noi così
tardi?”
La risposta non arrivò subito e si premurò
di notare l'occhiata che si erano scambiati i due ragazzi dalle dita
intrecciate. Nessun dubbio che fossero piuttosto uniti. Fu il ragazzo
a parlare questa volta, la voce bassa e piacevole, matura, anche se
non dimostrava più di diciassette, diciotto anni.
“E'
una storia lunga. Le consiglierei di chiamare il suo amico Touga,
preside Cross.”
Non si chiese come potessero conoscerlo o
perchè fosse necessaria la presenza dell'altro cacciatore di
vampiri. Indossando la sua miglior espressione sorridente fece
chiamare il professore, sperando che arrivasse in fretta. Dopo la
storia di Maria Kurenai era diventato più attento nello
scegliere i propri studenti, non voleva che si creassero altri
problemi.
Nell'attesa che Touga arrivasse – probabilmente
era ad importunare qualche vampiro – si prese qualche minuto
per osservare le due figure davanti a sé, immobili come
statue.
Un ragazzo ed una ragazza, entrambi della stessa età
e, soprattutto, con lineamenti molto simili. All'inizio li aveva
scambiati per fratelli, come Kaname e Yuuki che a modo loro si
assomigliavano ma guardandogli meglio si era auto-corretto.
Indubbiamente gemelli, anche se eterozigoti.
Stessa pelle chiara –
be', erano vampiri – e stessi capelli scuri, lucidi e lisci;
lei li teneva lunghi fino ai fianchi snelli, mentre quelli di lui
arrivavano poco sopra le spalle in ciocche scalate e morbide, a volte
quasi disordinate. La forma del viso era simile, i tratti sottili e
delicati, anche se non eterei o fittizi come quelli delle bambole,
piuttosto sembravano avere quella nobiltà arcaica che aveva
visto solo nelle statue greche. Vita sottile, gambe lunghe e seno
pieno, messo in evidenza dal corpetto scuro, la ragazza aveva tutte
le carte in regola per essere un'autentica bellezza, tanto che con un
sospiro si ritrovò a pensare che sì, batteva
decisamente anche la sua piccola Yuuki. Lui era poco più alto,
un fisico asciutto e ben fatto ma non esagerato, le dita lunghe da
pianista, le labbra morbide e di un bel rosso, come quelle di lei. La
loro somiglianza era evidente e al tempo stesso inquietante, qualcosa
di raro per i gemelli di sesso differente. Erano diversi per un
unico, piccolo particolare: se gli occhi di lei erano di un viola
profondo e singolare, simile a quello di Zero, quello destro di lui
era identico, mentre il sinistro era di un azzurro limpido e
brillante come le acque dell'oceano. Entrambi avevano le braccia
coperte, lei tramite dei bracciali che cingevano i polsi, lui grazie
alla camicia ampia e comoda, elegante.
Si accorse di esser
rimasto in silenzio per tutto quel tempo quando la porta si spalancò
senza preavviso, mostrando prima la sigaretta accesa e poi
l'insegnante di Zero, che neanche si premurò di spegnerla. E
quando mai.
“Che vuoi, Kaien?”
L'altro uomo
sospirò, scuotendo il capo e commentando qualcosa a proposito
della poca educazione del suo amico. Non fece in tempo a rispondere,
perchè i sensi anti-vampiro dell'Hunter erano già
scattati e lo sguardo scuro si era spostato sui due ragazzi che non
si erano mossi troppo rispetto a prima, a parte un braccio di lui
attorno alle spalle esili della sorella.
“Altri vampiri?”
ringhiò a bassa voce, avvicinandosi al preside che gli offrì
una tazza di caffè, venendo fulminanto da un'occhiataccia.

“Sono nuovi studenti, cerca di essere gentil...”
“Ciao,
Yagari.”
Neanche Touga, no. Yagari. Il primo nome, una
confidenza intima, forse troppo, soprattutto a causa del tono di voce
così basso, quasi sussurrato. Come quando si saluta un vecchio
amico e non si vede l'ora di abbracciarlo.
“Oh, allora vi
conoscete!” cinguettò Kaien, sorpreso di trovare due
vampiri che conoscessero Touga- due vampiri ancora in vita,
ovviamente. Si voltò per guardare il compagno che si era però
bloccato, la sigaretta in procinto di cadere in un angolo delle
labbra.
“No, non li conosco”, ribattè l'Hunter,
sapendo di mentire. Lo sapeva qualcosa dentro di lui, una sensazione
sgradevole, come quando si ha un brutto presentimento e si vuole far
di tutto per non realizzarlo. Il ragazzo moro rise piano, divertito
da quella risposta, stringendo maggiormente a sé la vampira,
sfiorandole l'orecchio con le labbra.
“Non si ricorda di
noi...”, si lamentò con un mugulio offeso, infantile –
e qualcosa risuonò automaticamente nella mente dell'uomo, un
campanellino d'allarme. Spostò lo sguardo sulla ragazza che
sorrise senza mostrare le zanne, scostando una ciocca scura.
“Io
credo di sì. Sarebbe davvero scortese da parte sua essersi
scordato di noi, vero Yagari?”
Fu quando vide </SPAN>
<FONT FACE="Verdana, sans-serif">quel
<FONT FACE="Verdana, sans-serif"><SPAN STYLE="font-style: normal">sorriso–
suadente, divertito, malizioso come quello di una strega - che si
ricordò, che ricollegò le loro figure a qualcosa
avvenuto anni e anni prima. La sigaretta gli cadde dalle labbra e per
la prima volta apparve davvero sorpreso.
“...siete cambiati.
Non vi avevo riconosciuto”, si giustificò senza
distogliere lo sguardo, ignorando Cross che non ci stava capendo
nulla. Risero entrambi, facendo rabbrividire i due Hunter – era
come sentire ghiaccio bollente sulla schiena.
“Già.
E' colpa dei tuoi amici, ci hanno fatto un.. brutto scherzo”,
spiegò il vampiro senza scendere in particolari, lasciando la
sorella che si sistemò, giocando con i capelli.

“Yagari?”
Tutti gli occhi si spostarono sul povero
preside che, nel frattempo, era stato barbaramente ignorato. Con un
sorriso incerto sul viso si voltò a chiedere spiegazioni,
vedendo l'amico scuotere il capo.
“Li conosci, Kaien. Non
sono neanche tanto cambiati.”
Kaien Cross tornò ad
osservarli attentamente, cercando nella sua memoria – fino a
trovare un angolo nascosto e ormai dimenticato, qualcosa che aveva
studiato sui libri all'epoca della sua educazione come hunter. Il
sorriso si congelò sulle labbra.
“Vi credevo
estinti”, mormorò a bassa voce, improvvisamente più
guardingo. Abbassò la mano per prendere la pistola
anti-vampiro, ma si ritrovò il polso bloccato dalle dita
sottili del ragazzo, che si era alzato con una velocità tale
da risultare invisibile. Maledetti vampiri.
“Non c'è
bisogno di preoccuparsi, preside Cross. Non siamo qui per voi.
Stranamente, siamo qui per dare una mano”, assicurò con
un sorriso, guardando la sorella. Solo quando fu certo che l'uomo
avesse lasciato la pistola si allontanò, rimanendo in piedi
alle spalle della ragazza, ancora comodamente seduta.
Touga si
accese un'altra sigaretta, cercando di sfogare il nervosismo.
“Vi
conviene parlare allora, vampiri. Di casini ne abbiamo già
abbastanza”, commentò con una smorfia, espirando una
boccata di fumo. La gemella sorrise tranquilla, diplomatica come
sempre, invitando tutti i presenti a sedersi per discutere
tranquillamente. Bastò un gesto della mano, ma si capì
subito che non era davvero una richiesta, quanto piuttosto un
ordine.
“E ne avrete ancora. Ecco perchè siamo
qui.”
Kaien Cross capì diverse cose, in quel
momento.
Tanto per cominciare, che quella ragazza doveva avere un
maledetto gusto per il drammatico.
Secondo, che Yagari, di fianco
a sé, era agitato quanto lui e questo non era
rassicurante.
Terzo, che stavano per ritrovarsi immersi nella
merda – ops, sterco – fino al collo.</SPAN>
</P>
<P CLASS="western" ALIGN=LEFT STYLE="margin-bottom: 0cm"><FONT FACE="Verdana, sans-serif"><SPAN STYLE="font-style: normal">(
</SPAN>
<FONT FACE="Verdana, sans-serif">Search
for your monsters
Search for resistance
<FONT FACE="Verdana, sans-serif"><SPAN STYLE="font-style: normal">)


Ansimando pesantemente si artigliò la gola, cercando
di resistere. Aveva già distrutto buona parte della stanza e
ora era contro il muro, le labbra schiuse e le zanne esposte alla
ricerca di
qualcosa da mordere. Alla ricerca di sangue.
</SPAN>
<FONT FACE="Verdana, sans-serif">Sangue
sangue sangue sanguesanguesangue.
<FONT FACE="Verdana, sans-serif"><SPAN STYLE="font-style: normal">Pensava
solo al sangue.
C'era solo il sangue. Una parola rindonante nella
mente, ossessiva, disgustosa.
“Ah...”
Respirava con
difficoltà perchè la sete stava diventando troppo
forte, perchè aveva resistito per mesi interi e ormai era
arrivato al limite. Ma non avrebbe bevuto da Yuuki. Non avrebbe fatto
male a nessuno – si sarebbe sparato con la Bloody Rose
piuttosto.
Affondò i denti nella pelle della sua stessa
mano, trovando un poco di soddisfazione nel succhiare il sangue denso
e scuro, ma per nulla dissetante. Era pur sempre il suo e non aveva
bisogno di sprecarlo, quanto piuttosto di riceverne.
Così
assorbito dalla sua fame, da quei pensieri, da quel desiderio, non si
era accorto che la porta si era aperta e che qualcuno lo stava
guardando con occhi rossastri. Ne prese atto solo quando se lo
ritrovò davanti, nessun sorriso su quella faccia da schiaffi
ed il collo bianco ed invitante esposto alla luce della luna –
una delizia per gli occhi.
Ricambiò lo sguardo, scuotendo
il capo e negando quella realtà, quel bisogno –
rifiutando quell'offerta. Il purosangue lo ignorò, afferrando
le ciocche d'argento e portandolo verso di sé, fino a quando
la bocca dell'ex-umano non toccò la pelle dell'altro.
“Bevi,
Kiryuu.”
E fu estasi. </SPAN>

</P>
<P CLASS="western" ALIGN=LEFT STYLE="margin-bottom: 0cm; font-style: normal">
<FONT FACE="Verdana, sans-serif">
Nota dell'Autore:
Bwhahaha, secoli che non scrivo e mi vengono fuori cinque pagine
°_°
Incredibile. Spero che sia piaciuto, purtroppo potrei
non aggiornare con troppa frequenza,
causa scuola e patente. Detto
questo, le citazioni presenti nel capitolo sono rispettivamente
di:
Michael Jackson – Thriller
Tristania –
Equilibrium
</P>
<P CLASS="western" ALIGN=LEFT STYLE="margin-bottom: 0cm; font-style: normal">
<FONT FACE="Verdana, sans-serif">Il titolo è
preso da una canzone dei Nightwish.
Grazie a tutti! *_*
Jemei

</P>
<P CLASS="western" STYLE="margin-bottom: 0cm">

</P>
</BODY>
</HTML>
 
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VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
aptx-4869 - Voto: 29/12/10 09:52
VOGLIO IL CONTIUNUO *io che mi dimeno per terra come una bimba viziata*
e' molto bello l'inizio, sono davvero curiosa di sapere come si chiamano questi due tizi e che cosa vogliono, gia mi immagino un qualche mistero misterioso nascosto, una lotta per qualcosa, sangue , sangue e ancora sangue ahhahaha XD

comunque sono davvero curiosa di sapere, spero continuerai presto ^^
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
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