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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: The Slayers
Titolo Fanfic: LEGATA A TE
Genere: Sentimentale, Romantico, Erotico
Rating: Vietato Minori 18 anni
Avviso: Lemon
Autore: raffy-chan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 13/05/2011 15:11:35 (ultimo inserimento: 28/08/11)

Quando ti stringo sei tutto quello di cui ho bisogno. Se andrai via soffrirò stanotte.
 
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PRIMA PARTE
- Capitolo 1° -

Inizio con pubblicare questa prima parte sperando che l’ispirazione a continuare torni prestissimo. Ringrazio da subito LadyLina che mi ha spronato a pubblicare questa anticipazione. Qualsiasi commento o critica sono ben accetti ^_^
Buona lettura.




Quando ti stringo sei tutto quello di cui ho bisogno
Se andrai via soffrirò stanotte
Ho trovato un uomo di cui posso fidarmi
E ragazzo, io credo in noi
E sono terrorizzata di amare per la prima volta.
(Burlesque - Bound to you)





La debole luce emanata dalla luna filtrava dalle finestre della camera andando ad illuminare quel corpo che dormiva disteso, coperto da un sottile velo trasparente di lenzuolo. Fuori tirava una leggere brezza autunnale, segno che l’estate appena trascorsa stava inevitabilmente per arrivare alla sua fine, lasciando posto a un autunno che , prepotente quasi quanto il freddo gelo invernale, dichiarava la sua ormai totale presenza, data anche dal colore ormai giallino delle foglie degli alberi. Non ero certo una persona amante del freddo anzi, il più delle volte mi lamentavo di quanto odiassi quella stagione cosi gelida e grigia eppure quella sera, che in altri momenti avrei maledetto tutto: la locanda umida e priva di riscaldamento, per non parlare del pessimo servizio ricevuto durante la cena, di cui mi ero già fatta sentire e vendicata con una buon vecchia palla di fuoco………… in quel momento tutto mi sembrava cosi lontano dalla realtà che adesso stavo vivendo. Il freddo che avevo sentito non appena messo piede nella stanza, era stato sostituito da un calore che percepivo lungo tutto il mio corpo andando ad espandersi fin dentro la mai anima. Il mio cuore aveva ancora un battito accelerato a cui io lentamente, attraverso lunghi respiri, tentavo di fargli riprendere il suo regolare ritmo ovviamente con scarsi risultati. La mia mente era ancora in estasi mentre tornavo con essa nel momento in cui avevo iniziato a provare quelle nuove e inebrianti sensazioni in cui mi sentivo fremere, bruciare. Le mie guance stavano andando a fuoco mentre sentivo il mio corpo desiderare di rivivere ancora e ancora tutto quanto. Certo non che non potessi farlo sul serio, infondo mi bastava svegliare colui che in quel momento dormiva dinanzi a me, certa come non mai che avrei ricevuto, in meno di mezzo secondo, una risposta per me del tutto soddisfacente. Eppure, nonostante lottavo come un leone in gabbia cercando di calmare i miei bollenti spiriti, venivo al contempo catturata dalla bellezza angelica e un po’ infantile dell’uomo che mi dormiva accanto. Il suo volto era in ombra eppure riuscivo distintamente a riconoscere i lineamenti delicati del suo viso addormentato. Lentamente, per non svegliarlo, scostai il mio braccio, che era rimasto intrappolato dal dolce peso di Gourry iniziando con la punta dell’ indice, a disegnare una linea immaginaria che dal suo petto arrivava fino al collo. Non appena raggiunsi la mia meta sentii provenire da Gourry una piccola risata, sapevo che quella parte era particolarmente sensibile per lui e questo, quella notte, mi aveva portato a torturare quel lato del suo collo con lenti e profondi baci che ora gli marchiavano la pelle, segno evidente del mio passaggio. Come un lupo affamato, mi ero avventata su di lui, desiderando di poter assaggiare ancora una volta quel suo sapore simile a zucchero. Il suo corpo appariva per me più invitante di qualsiasi piatto mai assaggiato in vita mia. Lentamente, il mio indice raggiungese le sue invitanti labbra che al mio passaggio si dischiusero lentamente, mentre il suo caldo e regolare respiro, invadeva le mie narici inebriandomi del suo profumo. Tranquillo come un bambino, Gourry continuava a dormire, mentre io, resa sempre più avida, mi avvicinai a quelle labbra di cui avevo assaporato il loro sapore in profondità. Fu un bacio appena sfiorato il mio ma tanto basto per far svegliare il bell’addormentato. Non aveva aperto gli occhi ma la sua presa su di me, mentre mi stringeva a lui rendendo il nostro bacio più passionale e profondo, mi fece capire che si era ridestato dal suo sonno e che a quanto pare, il mio metodo per svegliarlo gli era particolarmente piaciuto. Dopo che Gourry mi fece tornare alla realtà allontanandosi di pochissimo dalle mie labbra, vidi affiorare sulle sue un tenero e debole sorriso , cosa che io ricambiai mentre con la mano libera gli accarezzavo la guancia scostandogli il suo lunghissimo ciuffo davanti agli occhi. Nessuno dei due parlò, per noi le parole erano sempre state vane, ci bastava uno sguardo per capirci al volo. L’incontro dei nostri occhi esprimeva tutto quello che entrambi provavamo meglio di mille inutili parole. Era questo ciò che più di tutto amavo del nostro rapporto, il non dover sprecare fiato o star a rimuginare sopra a mille discorsi, mi bastava voltare lo sguardo verso di lui per avere la certezza che tutto nella mia vita sarebbe andato per il verso giusto, fin quando avrei sempre sentito la presenza rassicurante di Gourry al mio fianco ed, ero certa,lo stesso discorso valeva per lui. Sentii la mano di Gourry che lentamente accarezzava la mia schiena nuda,procurandomi brividi di piacere al suo passaggio, mentre i mie seni venivano delicatamente schiacciati contro il suo petto. E pensare che ero un tipo talmente pudico e timido in questo tipo di cose che ancora mi stupivo di come, in quel momento, tutto mi appariva talmente normale, come se nella mia vita non avessi desiderato di fare altro. Stare tra le sue braccia, con niente addosso tranne un sottile lenzuolo a coprire i nostri corpi nudi. Sentire l’intimità di Gourry ancora calda contro la mia, accarezzargli il petto nudo mentre lui, lentamente, appoggiava la sua mano grande e calda contro il mio seno sinistro iniziando a massaggiarlo in maniera cosi delicata quasi avesse paura di romperlo, mentre io ricordai di come, quella notte, si era spinto a fare ai mie seni qualcosa di più di una semplice carezza. E dire che quella parte del mio corpo era sempre stata oggetto dei più disparati appellativi il più delle volte usciti dalla bocca dello spadaccino. Dopo quella notte avevo intuito che il mio “piccolo” seno non gli era poi cosi indifferente, e pensare che si era beccato non so quanti Dragon slave ogni volta che dichiarava dinanzi qualche banda di banditi che un asse da stiro era più provocante di me. A quanto pare quelle parole da lui dette non erano poi cosi veritiere, visto che per tutta la durata del nostro rapporto si era divertito a torturarmi con tanti piccoli baci e mille carezze, nei punti più intimi di quel mio corpo , secondo lui, senza un minimo di cure e forme che caratterizzavano le donne ben formose . Come si suol dire: chi disprezza compra!
Non fui in grado di trattenere una risata a quel pensiero, cosa che ovviamente fece incuriosire lo spadaccino che mi osservava senza però smettere di guardarmi con quei suoi occhi che mi trasmettevano una serenità che difficilmente avrei potuto percepire con altri.

-Cosa hai da ridere?-

Mentre ridevo avevo abbassato la testa per poi rialzarla, incontrando il suo bel volto che adesso veniva illuminato dal fascio di luce lunare. Con ancora un rimasuglio di ridarella, risposi alla domanda.

-Stavo pensando che sei un bugiardo. Dicevi sempre che il mio corpo non farebbe eccitare nemmeno un cieco ma, dopo questa notte, dubito fortemente che tu possa realmente pensare una cosa del genere-

Vidi Gourry pensarci su prima di rispondere mentre sentivo la sua mano sulla mia schiena continuare ad accarezzarla.

-Chissà, deve essere la sbronza che mi ha indotto a fare ciò. Di solito non salto addosso alle bambine prive di curve e seno-

- Di solito e stranamente, dopo una sbronza, tra i due quello che rimane più lucido sei tu-

Era vero, a differenza di me, Gourry diventava più acuto e “forse” intelligente sotto l’effetto della sbronza, cosa che non si poteva certo dire della sottoscritta che quando beveva servivano i sottotitoli per farsi capire cosa che potevo tranquillamente evitare visto che il mio compagno riusciva a tradurre, in modo del tutto normale e perfetto, il mio linguaggio da sbronza cronica. Ancora non capivo come ci riuscisse.

-E….ad ogni modo..non credo che due boccali di birra possano far ubriacare qualcuno di mia conoscenza-

-Io no di certo, ma come ben sai i bambini non reggono l’alcol e infatti, una bambina di mia conoscenza, era già partita a ballare con le capre su qualche isola sconosciuta dopo il primo boccale di birra-

Concluse toccandomi fugacemente la punta del naso. Ok, adesso avrei benissimo potuto riacquistare il mio solito caratteraccio, che quella sera era stavo sotterrato da qualcosa di infinitamente più dolce, e ricordare al mio compagno quanto fatale poteva essere ricevere una fire ball in piena faccia. Fortuna vuole, per lui, che riuscii a salvarsi in extremis quando, con gli occhi da cucciolo, mi guardo mentre si avvicinava al mio viso baciando la punta del mio naso.

-Ad ogni modo, spero tanto di ricevere il tuo perdono Lina. Tutte le volte che dicevo quelle cose su di te lo facevo perché avevo il timore che, oltre a me, qualcun altro potesse vedere quanto in realtà sei splendida.-

Cos’era meglio?

Avere ragione? ………….O venire a conoscenza che Gourry era sempre stato geloso se qualcuno si azzardava ad avvicinarsi alla mia splendida persona?

Devo proprio scegliere?

La mano di Gourry dal mio seno si era spostato sulla mia guancia mentre con il pollice, compiva piccoli movimenti circolari. I miei occhi erano incatenati ai suoi e le mie dita non avevano nemmeno per un secondo, abbandonato le sue labbra. Le sentivo morbide al contatto con le mie dita, mentre sentivo qualcosa di infinitamente dolce e caldo che dal mio stomaco si espandeva fino al mio cuore. Non ero mai stata in grado di esprimere in parole ciò che realmente provavo per lui, non sono sapete, la classica ragazzina romantica che parlava d’amore dalla mattina alla sera anzi, mi ero ritrovata il più delle volte ad allontanare il povero malcapitato, in questo caso Gourry, in malo modo ogni volta che si avvicinava a me anche solo per scherzo. Sono un tipo timido dopo tutto ok. E pensare che invece, quelle sue attenzioni, i suoi modi cosi dolci, il modo in cui ogni volta mi scompigliava i capelli, la sua vicinanza, il modo in cui mi scostava baffi ci cibo con il pollice ogni volta che rimanevano sulla mia bocca senza che me ne accorgessi. Tutto quello che faceva, anche il più piccolo gesto quotidiano, erano diventati per me sia ordinari ma anche indispensabili. Poco per volta, iniziavo a capire ciò che realmente stavo provando per quel cervello di medusa, credo sia stato nel momento esatto in cui mi ero ritrovata a non godere più delle sua presenza, nell’istante stesso in cui lo vidi allontanasi da me, preso in ostaggio dal principe degli inferi, ed io che allungavo la mano verso la sua, sperando di raggiungerla e riaverlo vicino a me invece, mi svegliai la mattina dopo con un incubo tremendo che ancora viveva nella mai mente e l’assenza di Gourry che mi attanagliava lo stomaco mentre sentivo il mio cuore andare i mille pezzi. Era arrivato davvero il mio cuore a frantumarsi, nel momento stesso in cui vidi quel vetro che conteneva il suo corpo, rischiare di cedere sotto il colpo di Phibrizio, portando via colui che ritenevo la mia unica ragione di esistenza, la mia ancora di salvezza, il mio migliore amico, il mio Gourry. E poi…poi mi ero risvegliata da quel terribile incubo, stretta tra le sue braccia, senza più pensieri ne paure, solo noi due al sicuro l’una tra le braccia dell’altro. Avrei voluto stringerlo a me per sempre, per il timore di vederlo andare di nuovo via ma, quando mi risveglia al suono della voce dei nostri amici, il mio caratteraccio e la mia timidezza, mi avevano indotto a comportarmi come sempre. Ripensandoci adesso mi sentivo leggermente in colpa, e pensare che si era buttato alla mia rincorsa nel mare del caos per salvare questa stupida maga, troppo fiera ed orgogliosa nell’ esprimere i propri sentimenti, e ritrovarsi come ringraziamento, il segno evidente del mio gancio destro sulla guancia.
Gourry evidentemente si era accorto del mio cambio d’umore, perché sentii la sua stretta su di me aumentare ritrovandomi in pochi secondi accoccolata tra le sue braccia, cullata dal calore del suo intero corpo premuto contro il mio e le sue labbra che gentilmente baciavano la mia nuca. In quei frangenti, quando Gourry mi teneva stretta cosi ( e si, questa non era la prima volta che mi capitava di stare cosi tra le sue braccia) mi sentivo davvero una bambina piccola stretta tra le braccia del suo protettore. Gourry non disse nulla e io gliene fui grata, sapevo benissimo che lui non ricordava nulla del suo rapimento ne degli effetti che l’incantesimo di Phibrizio sulla sua mente avevano causato portandolo a schierarsi contro di me. Ma lui, in qualche modo, aveva intuito che per me ricordare quei momenti in cui lui non era la mio fianco, erano terribilmente dolorosi. Molte notti mi ritrovavo di nuovo vittima di quei incubi, gli stessi che facevo le notti quando Gourry era stato rapito. Quante notti insonne gli avevo fatto passare, e si perché quegli incubi erano talmente atroci per me che mi inducevano a gridare dal dolore lancinante che provavo ogni volta che rivedevo quella figura di vetro frantumarsi dinanzi a me. Gourry si era cosi ritrovato non solo a farmi da guardia del corpo ma anche da calmante nelle mie notti buie popolate da incubi. Fu proprio in quelle notti che Gourry prese l’abitudine di dormire la mio fianco, tenendomi stretta a se , cullandomi gentilmente, proprio come stava facendo in quel momento, fino a quando non mi calmavo sprofondando in un sonno tranquillo senza sogni. Ero ormai talmente abituata a questa nostra nuova moda che, nelle notti in cui riuscivo a dormire tranquillamente senza che nessun incubo facesse la sua comparsa, mi sentivo comunque a disagio e , lo sapevo perfettamente, questo era dovuto al non avere Gourry vicino a me. Molte volte pensai di simulare un falso malore in modo da averlo subito vicino a me e farmi coccolare da lui ma, subito dopo, mi davo della stupida a pensare certe cose anche un po’ infantili per me. Insomma, non sono certo una bambina viziata che piange quando non le viene subito concesso il giocattolo che ha adocchiato no? Infatti, sono adulta e capacissima di dormire da sola, diamine, ho sconfitto mazoku e draghi, secondo voi non sono capace da sola a sconfiggere degli stupidi incubi? Non ero capace di dormire di nuovo da sola e di sognare valanghe di dolci invece di ritrovarmi davanti scene di un vetro che va in frantumi?

E la risposta alla mia domanda è………………….rullo di tamburi… …………………………………….No!

Non ero assolutamente capace, non volevo rinunciare al calore, alla tranquillità e alla serenità che solo Gourry, con il suo buon odore, con il suo corpo caldo, con i suoi occhi rassicuranti , sapeva darmi. Ma, purtroppo, non potevo farglielo capire che ormai dipendevo totalmente dal suo modo di starmi vicino durante la notte, sapete di giorno avevo un bel po’ da fare tra banditi e negoziare con i commercianti sui mie oggetti ottenuti in modo del tutto “legale”.

Ehm…….

Dicevo, durante il giorno non avevo alcun problema a fare a meno della presenza di Gourry, tanto anche se gli dicevo di andarsi a fare un giro sapevo benissimo che me lo sarei ritrovato dietro di me dopo dieci minuti contati, quindi non me ne preoccupavo molto. Era la notte il mio vero problema e “quella notte” non era da meno ma avevo deciso di risolvere la questione in un altro modo.


Qualche ora prima………..

Dopo aver salutato il mio compagno di viaggio, entrai nella mia camera umida e puzzolente (dannato oste dei miei stivali), aspettando tranquillamente che il mio amico andasse a dormire per poi sgattaiolare fugacemente via e andare in qualche buona distilleria a rifarmi dell’orrenda e misera cena che, sempre quell’oste che ormai era finito nella mia lista nera, mi aveva portato davanti agli occhi (tanto per essere chiari: due uova strapazzate e un pezzo di pane. No dico, voi la chiamereste cena questa? E lui che diceva pure “Ma signorina e mezzanotte, la cucina è chiusa da un pezzo”. Oh ma andiamo!). Quando stavo per raggiungere la mia agognata meta qualcuno, che secondo me teneva veramente poco alla sua vita, mi aveva appena fermato mettendomi una mano sulla spalla. E poi non dite che io ho un caratteraccio, una fanciulla non può nemmeno andare in giro di notte per fatti suoi che deve essere subito abbordata da qualche idiota. Ergo, la povera fanciulla si deve difendere, giusto? Stavo appunto per incenerire la mano che quella sera aveva osato tanto quando le mie orecchie riconobbero subito il proprietario di quella voce.

-Vedo che abbiamo avuto la stessa idea-

Si certo, e i maiali volano.

-Gourry, dillo che mi stavi seguendo, perché la scusa che abbiamo avuto la stessa idea non sta ne in cielo ne in terra-

-Non è certo colpa mia se una maga di mia conoscenza ha il passo di un elefante, credendo che nessuno l’ascolti-

Ah bene, non solo mi diceva che ero senza seno ne curve, adesso sono paragonabile ad un elefante con i piedi grandi quanto un albero.

Oh Gourry, dillo che vuoi morire giovane.

-Lina, dove stai andando a quest’ora della notte?-

Farsi gli affari propri mai eh?

Sbuffai incrociando le bracci al petto guardando verso l’alto. E dire che stavo facendo tutto questo anche per lui insomma, se non cercavo in qualche modo di superare la mia nuova mania di dormire ogni santa notte tra le braccia di Gourry, quel cervello di medusa sicuramente avrebbe iniziato a farsi chissà quale idee su di noi, o almeno su di me, sempre che il suo cervello era abbastanza acuto da capire quanto era diventata assurda quella situazione che si era venuta a creare. E poi che potevo mai fare, entrare come una bambina nella sua camera, con tanto di cuscino in mano e pigiama rosa (un'altra cosa che odio di quella stramaledetta locanda) e chiedere al fratellone maggiore di dormire con lui perché avevo gli incubi? No…no…no e ancora no…non si dica mai che la grande maga genio Lina Inverse possa fare delle bambinate del genere, già il mio cosiddetto “amico” Gourry si divertiva a chiamarmi bambina dalla mattina alla sera, ci mancava solo che gli davo la conferma definitiva.
Be però potevo comunque portare avanti il mio piano “non-dormire-insieme”. Insomma, nulla mi impediva di sbronzarmi insieme al mio amico e poi ognuno nella propria camera no? E se la l’alcol non bastava un buon vecchio Dragon Slave era più che sufficiente,le vecchie abitudini non muoiono mai.
Abbassai le braccia lungo i fianchi, guardando lo spadaccino che mi sorrideva con quel suo fare ingenuo
(Dei, quanto mi piace quando sorride cosi)

coff …coff…dicevo……

-E va bene Gourry,stavo andando a bere qualcosa, vuoi venire con me?-

Domanda stupida ovviamente, se c’era una cosa che ci accumunava più di tutto erano : cibo e l’alcol.
Gourry non rispose, semplicemente mi offri il suo braccio piegato.

Be che dire, non era un genio ma almeno i modi da gentil’uomo li conosceva alla perfezione. Accettai volentieri il suo invito e insieme, ci incamminiamo verso la tanto agognata distilleria.
















 
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VOTO: (0 voti, 2 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 2 commenti
raffy-chan 30/08/11 17:14
Grazie mille ^_^
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axa89 29/08/11 02:23
carina
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
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