- Capitolo 1° -
Molte volte mi sono chiesta: quanto dura il "per sempre"? E' una concezione che va al di sopra di ogni conoscenza umana... semplicemente non esiste. Essere umani significa avere dei limiti, delle restrinzioni, un confine a cui legarsi e oltre il quale non poter andare. Ma pensandoci e ripensandoci sono giunta alla conclusione che l'uomo non deve per forza conoscere il "per sempre" per avere un concetto chiaro di sè, o del tempo. E se si potesse vivere per tutta l'Eternità cosa si ricercherebbe? Perchè forse è questa la domanda principale. Se l'uomo ha così tanta voglia dell'immortalità, di una qualsiasi Pietra Filosofale che nasconda le sue rughe e lo renda apprezzabile e giovane agli occhi del mondo, a cosa va incontro? Per che cosa Vive, o sceglie di vivere? Qual è il suo scopo? Ne avrà pur uno, no?
Domanda sparse senza senso, apparentemente frutto di un giro di pensieri che molto probabilmente non avrà mai una fine precisa. Eppure non sarebbe così sciocco se ognuno di noi si ponesse questi quesiti, prima o poi. Perchè in fin dei conti noi siamo un attimo, un niente, un "respiro di fata", per essere poetici. Cosa ci impedisce di ricercare la Verità? Uno stupido senso di incapacità e impotenza, strettamente legato all'infinitamente "piccolo" che c'è in noi? Una concezione microscopica di un intero universo (l'Io) che tenderebbe invece ad essere macroscopico? Se dentro di noi c'è la forza per Amare, Sognare, Sperare... Vivere.... Cosa ci impedisce di ricercare l'Assoluto? Cosa siamo o cosa crediamo di essere per privarci del Tutto? E se il segreto fosse insito in ognuno di noi? Se fossimo Noi il Tutto? |
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