da una serie originale:
"MOON AND SUN"
una fanfiction di:

Generi:
Romantico - Azione - Avventura
Rating:
Per Tutte le età

Anteprima:
Beh, leggete e giudicate...Ma soprattutto commentate ;D

Conclusa: No

Fanfiction pubblicata il 02/12/2011 17:59:02 - Ultimo inserimento 26/04/2012
 
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 SERA NERA


Nello stretto viale buio con pali arancioni che diventavano fiochi a causa della fitta nebbia, cinque ombre si susseguirono, una dietro l'altra.Un brivido sali' sulla mia schiena...Non sentivo freddo, era adrenalina;accellerai il passo, cercando una strada piu' trafficata, per trovare aiuto, ma mi resi conto ben presto che mi cacciai ancora piu' nei guai, perdendomi in mezzo a quelle vie tutte uguali, e mi ritrovai in un vicolo cieco.Aspettai..Due ragazzi e due ragazze vestiti da fighetti con stivali pieni di borchie e chiodi di pelle strettissimi, che il ragazzo bruno e grassoccio in fondo portava malissimo, quasi si stritolasse al piu' piccolo movimento.La ragazza bionda e alta parlava con l'altra ragazza dai capelli cortissimi rosso fuoco;dovevano avere più o meno la stessa età.Una di loro si avvicinò al ''capo'' che si era piazzato di fronte a me, a pochi metri, come pronto ad aggredirmi e lo prese a braccetto.Aveva un percing sul labbro inferiore rimarcato da un visibile strato di rossetto color sangue e i suoi occhi di un verde smeraldo, quasi sovrannaturale, non trasmettevano nessuna emozione, erano contornati da una matita nera impenetrabile.Era molto alto con quegli stivali, ma non dovevano allo stesso tempo ostacolarlo nel correre...Il mio sguardo si abbasso' sulle mie scarpe da ginnastica preferite che avevo indossato per fare jogging.Avrei potuto scappare dopotutto, ma dovevo distrarli.Il ragazzo mi si avvicino' ancora di più ed io indietreggiai.Un altro passo ancora e sentii la superficie fredda e ruvida del muro.Dovevo fare qualcosa, non dovevo mostrarmi debole...E per di più i conti non mi tornavano...Ne mancava uno all'appello, ero certa di avere contato cinque ombre!Eppure qui c'erano solo quattro ragazzi...Probabilmente avevo confuso.Dovevo parlare prima di saltare a cnclusioni affrettate, ma avevo paura che si fossero accorti del terrore che mi atterriva.Tosii, chiarendomi la voce<<- Chi siete e cosa volete da me?>> - ero quasi stupita dal tono che aveva preso la mia voce: sicura e forte come non mai.Scoppiarono a ridere sarcastici, e il ragazzo dai capelli neri e gli occhi verdi, fece segno di smettere, parlando<<- So che può sembrarti strano, ma noi siamo i buoni sai?Sei solo troppo ingenua per capire le vere funzioni che ogni individuo svolge in questo mondo.Pensi che le forze dell'ordine siano i buoni soltanto perchè portino quelle divise?>> - Mi stava confondendo<<- Non girarci intorno, cosa vuoi, anzi cosa volete da me?Ho altro da fare se non vi dispiace>>.
Lo allontanai con una spallata e me ne andai a passo deciso e sostenuto ripercorrendo la strada al contrario..Anche se mi fossi persa non mi importava, l'importante adesso era andare via da loro.Appena prima di perderli di vista, a pochi metri da una svolta, mi girai.Il ragazzo grassoccio stava seduto su una macchina ammaccata e ormai in degrado, sicuramente abbandonata li';le ragazze fumavano e bevevano, e il ragazzo ''alfa'' parlava al telefono, dandomi dapprima le spalle, poi pronunciando poche parole riuscì a girarsi in tempo per catturare i miei occhi nocciola<<- Se ne renderà conto presto, parola mia!>>
...Che strana serata, tornata a casa, poggiando lo zainetto da jogging sul basso tavolino della mia stanzetta, mia madre entrò bussando dall'immensa porta lilla, puntellata qua e la dai miei disegni<<- Sara, oggi il tuo professore di matematica ha chiamato a casa...Ti rendi conto?Così non riuscirai a passare quest'anno e verrai bocciato...Tuo padre sarà molto arrabbiato per l'accaduto, lo sai vero?>>
...Non mi era mai piaciuta la matematica, e lei lo sapeva bene, non sapeva fare altro che rimproverarmi, per tutto, così decisi di non sforzarmi più<<- Mamma, hai sempre qualcosa da dirmi, sempre qualcosa da criticare, vai via per cortesia e lasciami stare, non mi hai mai capita e non mi capirai mai come al solito!>>
Sembrava davvero frustata, mi diede uno schiaffo ed andò via, sbattendo la porta.Tra noi due i nostri ruoli sembravano invertiti;l'adolescente sembrava lei, sempre piena di esigenze e troppo orgogliosa per ammettere le sue colpe.Mi buttai sul letto con tutti i vestiti pieni zuppi di sudore e finii con l'addormentarmi...
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SPAZIO AUTRICE: UMMM, ALLORA, CHE NE PENSATE?...PREMETTO CHE DOPO UNA LUNGA ESTATE SENZA SPUNTI, SONO RITORNATA A SCRIVERE...FATEMI SAPERE SE VI PIACE E/O CONSIGLIATEMI....BUONA LETTURA ^.^




...Continua nel prossimo capitolo


 
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