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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Death Note
Titolo Fanfic: SE SOLO POTESSI
Genere: Sentimentale, Drammatico, Erotico
Rating: Vietato Minori 18 anni
Avviso: One Shot, Lemon, Yaoi
Autore: francesina galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 19/07/2013 22:48:23

"Io,se solo potessi,ti rivolterei,per baciare tutte le tue viscere". Questa storia non è semplice perversione;è molto di più. Contenuti forti.
 
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SE SOLO POTESSI
- Capitolo 1° -



Tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni, i fatti e i personaggi non sono esistiti o esistenti.





-Ryuuzaki, quanto ti manca?

Era passata mezz’ora da quando il detective si era barricato in bagno, intimandogli di non aprire per nessun motivo. Light non ne poteva più, ormai la sua vescica era sul punto di scoppiare.

-Perché, tu programmi anche questo?

Che ironia sottile…non c’era una volta che non gli rispondesse a tono, quel bastardo. Eppure, il solo pensiero che lui fosse stato tutto quel tempo là, seduto alla sua maniera in un water, a spingere forte per liberare i suoi intestini, riuscì a eccitarlo stranamente.

-Se hai ancora molto me ne vado da un’altra parte…

Per tutta risposta l’altro tirò lo sciacquone.

-Ho fatto…puoi entrare.

Light si alzò sbuffando dal letto, cercò di darsi un contegno mentre apriva la porta del bagno e veniva immediatamente invaso da un odore piuttosto pungente. Il suo odore… Per quanto sgradevole fosse, non gli dava affatto fastidio, un po’ come se fosse stato il proprio. Forse perché, ormai, erano stati una cosa sola parecchie volte, e magari a furia di unirsi un po’ dell’anima di Ryuuzaki si era riversata nella sua e viceversa...quel pensiero lo riempì di gioia.

-Ce ne hai messo, di tempo.
-Scusami.

Mormorò l’altro, in piedi con le mani in tasca, abbassando lo sguardo. Light non poté fare a meno di notare che era arrossito, probabilmente la consapevolezza dell’odore che si sentiva lo faceva sentire profondamente a disagio. Light ridacchiò mentre si calava le braghe e svuotava finalmente la propria vescica.

Sei così dolce quando ti vergogni di queste cose…oggi non mi scappi di certo, mio caro Ryuuzaki.

Aveva una voglia incolmabile di fare l’amore con lui, anche lì in bagno volendo. Tirò l’acqua, si rimise meccanicamente mutande e pantaloni per poi girarsi di scatto, come preso da un’intuizione improvvisa; la visione di Ryuuzaki in piedi poco distante da lui, i grandi occhioni neri spalancati, un indice in bocca e una mano infilata a metà dietro l’elastico dei jeans, fu…incredibile. Non si era mica accorto che era rimasto a guardarlo tutto il tempo, lui. Lui, così maledettamente tenero, con quell’aria solo apparentemente innocente e quel suo voyeurismo decisamente infantile. Gli si avvicinò sorridendo e lo strinse forte a sé, godendo della sua eccitazione già dura da dietro i jeans.

-Sei davvero un pervertito…
-Non è colpa mia se sei così bello, Light-kun.

Quella sua voce garbata…Dio, quanto lo desiderava. Prese a baciarlo furiosamente, lo sbatté contro il muro intrecciando le proprie dita alle sue. Ryuuzaki si lasciò sfuggire un gemito quando Light iniziò a strusciarsi su di lui con il bacino.

-L-Light…aaah…andiamo…in camera…
-Come vuoi tu…anche se a me piaceva anche qui.

Ryuuzaki non disse altro, si lasciò trascinare da Light fino al letto, dove si accasciò barcollando. Light si accoccolò sopra di lui, iniziò a baciargli il collo mentre con una mano gli slacciava la cerniera dei jeans.

-Light-kun…
-Cosa c’è?

Persino in intimità a Ryuuzaki non passava la voglia di argomentare, discutere, analizzare. Ma cosa non perdonare a quegli occhioni languidi…

-Tu saresti rimasto in bagno?

Light aveva già capito dove voleva andare a parare.

-Sì, non era poi male, anche se c’era un certo odorino…

Gli mordicchiò scherzosamente una guancia. Ryuuzaki avvampò.

Che… vergogna…

-…Light…
-Dimmi.
-Scusami... Insomma, spero di non averti fatto venire i conati di vomito.

Light scoppiò a ridere e lo strinse più forte.

-Ryuuzaki…Forse non hai ben capito quanto mi piaci. Io, se solo potessi, ti rivolterei, per baciare tutte le tue viscere.

Il tono era talmente sensuale e convincente che Ryuuzaki non potè fare a meno di bagnarsi più di quanto non lo fosse già. Una frase di certo impegnativa, radicale, fortemente necrofila. Chissà, forse anche questo era un valido indizio a favore dell’ipotesi che Light fosse Kira. La mente era senz’altro quella contorta e perversa di un pluriomicida senza pietà. O era solo…davvero innamorato di lui? Certo, era anche vero che una cosa poteva non escludere l’altra.

Però…tutto questo…è assurdo. Voglio saperne di più…


-Ti ringrazio molto, Light-kun, ma…stiamo pur sempre parlando di merda.

Light fu sul punto di tirargli un pugno, non che volesse veramente fargli del male, ma non sopportava che l’altro volesse parlare come se fossero seduti al bar dell’università in momenti del genere, se poi fingeva di non capire lo faceva sentire davvero un deficiente. Inchiodò il suo sguardo al suo e lo baciò con ardore, eludendo il discorso perché non ne poteva più di parlare.

Vediamo se capisci meglio con le cattive maniere.

Si svestì velocemente, scaraventando a terra i pantaloni e la camicia con la cravatta, le calze e infine i boxer. Ryuuzaki lo fissava ammirato, era davvero un ragazzo dalla bellezza eccezionale. La carnagione color miele, il busto scolpito, i capelli castano chiaro, le gambe muscolose. Avrebbe potuto tranquillamente intraprendere la carriera di modello, con quella classe innata che impregnava di eleganza ogni suo movimento, ogni suo gesto, anche il più brusco o banale. Perché era a letto con lui? Eppure…il suo corpo lo desiderava veramente, non ci voleva l’intuito del più grande detective mondiale per capirlo. Potevano quegli occhi ambrati, dalla forma affusolata, desiderare di vederlo ancora una volta nudo? Lui? Un ragazzo così singolare e trasandato, dai capelli selvatici, nulla a che vedere con quelli lisci e ordinati di colui che, però, non dava cenno di voler rinunciare a fare l’amore con lui.

-Light-kun…come faccio a piacerti?

Light fece finta di non aver sentito. Gli tolse brutalmente la maglia; la rabbia che provava, tuttavia, scemò immediatamente alla vista del suo petto candido, delicato. Magrissimo, anche se perfettamente modellato. Si avventò famelico sui suoi capezzoli e li baciò con trasporto. Ryuuzaki sospirava di piacere, voleva di più, voleva molto di più...

Vorrà dire che riprenderemo il discorso dopo, Kira…


-Light-kun…
-Cosa vuoi adesso?
-Fammi…tuo…
Light gli sorrise, emozionato, lo baciò sulle labbra. Gli sfilò via i jeans e si permise di contemplarlo un po’; si sentiva scoppiare il cuore…la carne di luna scossa dai fremiti, l’inchiostro nero dei capelli arruffati, la bocca tumida dai tanti, troppi baci ricevuti, sembrava…un angelo…sfiorò la stoffa dei suoi boxer azzurri, blu scuri in corrispondenza del suo sesso ormai bagnatissimo. Ryuuzaki era al limite, con un movimento di bacino gli fece capire quanto desiderava averlo dentro di sé. Light fece un risolino mentre lo privava anche delle mutande.

-Come siamo frettolosi…
-L-Light…
-Rilassati. Voglio farti godere come si deve…

Senza aggiungere altro prese a leccare la sua intimità, titillando con la lingua il suo sesso bollente. Ryuuzaki prese a gemere forte, scalciando come un ossesso e aggrappandosi alla nuca di Light.

-Light…Aaaaaaaaaaah! Nng…Ci sono…quasi…

Light per tutta risposta iniziò a succhiare avidamente.

Vederti godere, L… è in assoluto la soddisfazione più grande che io possa avere. In confronto, ripulire il mondo dalla feccia è un diversivo contro la noia.

-Aaaaaahhh!!!

Ryuuzaki si riversò completamente nella bocca di Light, che ingerì tutto il liquido senza alcuna esitazione.

-Light…Light-kun…
-Ryuuzaki…ora io…ti farò mio…

E prima che il detective potesse obiettare violò con la lingua il suo piccolo foro roseo. Ryuuzaki a quel tocco si irrigidì, nonostante fosse reduce da un meraviglioso orgasmo non capiva come Light potesse spingersi a tanto. Baciava e vezzeggiava il suo frammento di pelle in assoluto più intimo, e…dopotutto, anche ripugnante…Era questo l’amore? O era solo la deviazione di Kira, a fare capolino ogni tanto?

-Stai tranquillo…
-L-Light…nng…aah…
-Ti piace, non è così?
-Mmh…Sì…Sì.

Era una sensazione a dir poco sconvolgente.

-Sei...pronto?
-Si…prendimi…

Light si sollevò lentamente, si adagiò le gambe dell’amante sulle spalle e lo penetrò con un’unica spinta, tanto era scivoloso, ormai, il corpo di Ryuuzaki.

-Aaaah!
-Ryuuzaki…ti amo davvero tanto...ti amo come un pazzo…

Allora l’hai ammesso…questa sì che è una confessione. Tu…sei un pazzo, Light. Perché sei Kira.

Prese a muoversi dentro di lui, dolcemente…si fermò un momento soltanto, era completamente immerso nel suo calore meraviglioso. No…non di nuovo…quella sensazione…strana…
Si sentì pizzicare gli angoli degli occhi.

Merda, non posso piangere come un cretino anche stavolta.

Ryuuzaki era ogni volta più tenero, lo accoglieva nella sua apertura incredibilmente stretta, calda, umida. E quasi sempre, puntuale, arrivava quella staffilata di commozione. Essere dentro di lui toccava le corde più profonde della sua stessa anima di ghiaccio, indurita dagli innumerevoli omicidi e intrisa di litri di sangue, e più si sforzava di non pensarci più non poteva scacciare il pensiero che, in quel momento, le loro anime così opposte, anche se complementari, facevano l’amore e si mischiavano. Era sicuro che quella dolcezza che lo portava a piangere proveniva dall’anima di Ryuuzaki…innocente, pura, giusta.

Dannazione…maledetto Ryuuzaki. Non puoi ridurmi così.

Doveva essere punito. Prese a spingere convulsamente dentro di lui, senza preoccuparsi troppo di ferirlo, finchè non venne con un gemito strozzato. Ryuuzaki urlò, anche se non pareva aver patito più di tanto. Che fosse masochista? Light si accasciò su di lui.

Non sono più violento come una volta…prima, ogni suo gemito di dolore era il massimo, per me…cosa…mi succede…Dio, non ora, no…merda…ti ucciderò, Ryuuzaki. Ti ucciderò perché mi rendi debole e stupido, quando io…non dovrei provare niente di tutto questo…tenerezza, compassione…IO?!? Io ti odio, Ryuuzaki!


-Che cos’hai, Light-kun?
-Lasciami stare!

Urlò l’altro, tra le lacrime. Si staccò rudemente dal corpo di Ryuuzaki, che trattenne il fiato per la crudezza del gesto, gli si stese lontano, pentendosene amaramente all’istante. Ryuuzaki lo guardava con disappunto, non riuscendo proprio a spiegarsi quel comportamento.

C’è qualcosa che mi sfugge…

-Light-kun?
-Ryuuzaki…avanti, vieni qua. Perdonami…non volevo trattarti così.
-E perché l’hai fatto?

Merda. Gli devo essere sembrato uno schizofrenico, e in effetti…come dargli torto…stai calmo, Light! Sei o non sei Kira? Il dio del nuovo mondo! Hai stroncato migliaia di vite umane senza battere ciglio. Non puoi farti umiliare così dal tuo nemico, maledizione!

-Perché ti amo da morire, e…ripensare a quando mi chiedi se mi piaci davvero, o quel genere di domande lì, mi fa innervosire.
Ryuuzaki si adagiò sul suo petto, in silenzio.

Non male, come scusa…e va bene, per questa volta farò finta di niente…Kira.

-…Ryuuzaki?
-Si?
-Per favore, non dire più sciocchezze del genere. E ritornando al discorso di prima…se proprio vuoi saperlo, i tuoi odori non mi fanno schifo, anzi…mi intrigano. Magari per te non è lo stesso, ma per me amarti significa anche questo.

Sei proprio un assassino, Light…è così evidente. La perversione, la personalità multipla. Questa…è la tua maniera di amarmi, credo. Necrofila e deviata. Eppure…non posso fare a meno di gioirne.


-Grazie, Light.
-Sono io che devo ringraziare te.


La verità è che non troverò mai la forza di ucciderti, Ryuuzaki. In un mondo che fa schifo, tu sei l’ultima cosa che vorrei vedere morta. E se proprio tu fossi costretto a morire…vorrei averti tutto per me mentre esali l’ultimo respiro innocente. Perché, semplicemente respirandomi delicatamente sul petto, tu e solo tu riesci a farmi percepire la potenza del bene e della vita, anche se sai benissimo che la mia essenza è quella di un distruttore. Tu meriti il massimo. Ed è per questo che riesco ad amarti, come può amare un pazzo.

 
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