Manga e Anime
creata dalla serie SANDOKAN:
"SANDOKAN"
una fanfiction di:

Genere:
Avventura
Rating:
Per Tutte le età

Anteprima:

Conclusa: No

Fanfiction pubblicata il 12/08/2013 19:04:24 - Ultimo inserimento 08/09/2013
 
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 UNA NUOVA ISOLA


Era un giorno come tanti sulla nave di Sandokan. erano le 4 di mattina, e tutti erano ancora sotto coperta a dormire come ghiri, stanchi per l’uragano della sera prima. Sandokan è il primo a svegliarsi. Esce dalla sua cabina e va sul ponte della nave. La giornata era più bella di quella precedente e una leggera brezza smuove i capelli del capitano verso destra. Il mare era limpido come al solito, e diversi uccelli volavano sopra la sua testa. Era tutto come la mattina prima, finchè il suo occhio non cadde su un particolare, una linea scura all’orizzonte. Finalmente dopo giorni di mare, si scorgeva una nuova isola. “forza uomini in piedi!!” “che fate ancora a letto!!” urla Sandokan dopo aver sbattutto la porta contro la parete.“no .. lasciami dormire ancora 2 minuti” “mmmhmh.. ” “svegliatevi!! Mia madre è meno dormigliona di voi!... ed è gia morta da un pezzo!!! Un altro della ciurma: “ma capitano… sono appena le 5: 00 ci lasci dormine, abbia pietà..” e si rigira dall’altro lato come se nulla fosse successo.”ma volete darvi una mossa?!! Rischiamo di perdere anche quest’isola!! Cosè, volete restare in mare in eterno?!!!.. e poi ieri sera abbiamo svuotato per bene la dispensa!” uno si gira di scatto: ”come capitano? Ha avvistato un’isola!!! E non poteva dirlo subito?” “FORZA UOMINI TUTTI IN PIEDI!!”” siiiiiiiiiiiiiiii!!!!!” urlano tutti gli uomini in coro e come una mandria di bufali di diressero sul ponte, ancora esultando per l’isola vista. Ma la brezza di quella mattina era come scomparsa, non c’era un filo di vento e le vele erano completamente piatte. Erano capitati in una fascia di bonaccia, lì il vento tira di rado. Allora Sandokan ordinò ai suoi uomini di ammainare le vele e di tirare fuori i remi, così sarebbero riusciti ad arrivare all’isola senza difficoltà. Approdarono poco dopo in una parte dell’isola disabitata. Era una piccola sporgenza vicino a degli scogli, avevano fatto una fatica pazzesca per evitare di andarci contro. Lì vicino c’era un porto, ma essendo pirati, avrebbero causato solo guai. “uomini, andate a fare scorte di provviste per il viaggio, e prendere il necessario per riparare la nave.” “sì capitano” ” oh! l’avete sentito?! Forza muovetevi!!” “ma, capitano lei che farà nel frattempo??” “anrdò a dare un occhiata all’isola” è così fece. Camminò pochi minuti, ma il panorama era completamente cambiato, non sembrava manco la stessa isola. Era al porto, si vedevo un’infinità di navi, la maggior parte di pirati. il sole basso che si rifletteva sull’acqua rendeva quel posto magico, come il paradiso. “no…” “impossibile… non può essere … anche lui qua…” guardò meglio una delle navi accostate. Sì, non c’era dubbio, non si era sbagliato, era proprio la nave del suo peggiore nemico, l’isglese Tùban. Ovunque andasse lui era sempre lì, gli anticipava sempre, in qualsiasi isola o porto approdasse, la maggior parte delle volte trovava sempre tùban con i suoi uomini ad attenderlo, un vero incubo.”capitano! capitano!!” la nave è stata attaccata da un pesce gigantesco!!!” Sandokan ancora sotto shock per la vista di quella nave rispose: “che cosa?!!”




...Continua nel prossimo capitolo


 
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