Manga e Anime
creata dalla serie "DETECTIVE CONAN" (MEITANTEI CONAN):
"FIORI DI CILIEGIO"
una fanfiction di:

Genere:
Sentimentale
Rating:
Per Tutte le età

Anteprima:
Questa storia é davvero triste! t__t però sarei mooolto happy se la leggeste(e commentaste!) ^___^

Conclusa: No

Fanfiction pubblicata il 25/03/2004 21:18:19
 
ABC ABC ABC ABC



 CAPITOLO UNICO


La luna brillava immobile, gelida nell'inchiostro della notte. Le stelle impallidivano di fronte a tanta bellezza, piangendo lacrime di gelosia che si perdevano nell'infinito. Il mare baciava la spiaggia senza poterla però mai avere, sussurrandole dolci parole di spuma e rinnovando continuamente la sua promessa:
"Ci sono, non vado via"
La brezza accarezzava il viso di Ran che era seduta su uno scoglio vicino al bagno asciuga, cercando di dimenticare. Il riflesso argenteo dell'acqua rendeva il suo viso di un pallore innaturale e faceva risplendere le sue lacrime come perle. La ragazza abbassò lo sguardo e fissò la sabbia bianca sotto i suoi piedi.
Bianco...
Ran ebbe un sussulto e i singhiozzi cominciarono a percuoterla più violentemente. Rivivette momenti terribili, che voleva soltanto cancellare dalla sua mente. Ma come poteva? Come faceva a cancellare tutto?!
Anche in quel momento...altre volte aveva pianto ma lui c'era sempre, pronto a consolarla.
"Non é niente"
diceva con un'alzata di spalle o con quel sorrisetto che non sopportava....ma di cui ora non poteva più fare a meno.....
oppure le si sedeva vicino per ascoltarla, rassicurarla per dimostrarle che c'era, non era andato via....
Ma poi....
Fiori...
il faccino immobile...
gli occhi chiusi...
quel sorriso statico, falso, che non era il suo....
lacrime.
Tante lacrime. Avevano cominciato a cadere quel giorno e non si erano più fermate né fuori né dentro il cuore.
La ragazza ebbe una stretta allo stomaco quando una nuova sensazione di impotenza si impossessò di lei. Proprio come quel giorno...
Quell'addio appena sussurato...
quella mano tesa che cercava disperatamente di toccarla...
quegli occhi pieni di rimpianti e un nome che, come un eco, si perdeva tra gli angoli più remoti del cuore....
...Shinichi....
una confessione che l'aveva fatta rimanere di sasso....

"Io...sono...shinichi..."

e poi il buio. La vita si era spenta in lui come la fiammella di un cerino...solo il tempo di un altro sorriso....l'ultimo.
Le mani le si erano tinte di sangue. Il suo sangue.
Quando li trovarono lei era ancora sotto schok.
"Serve un'ambulanza"
diceva qualcuno, ma per Ran erano solo suoni irreali, lontani.
Nella sua testa vedeva soltanto Conan, davanti a lei, fradicio di sangue e pioggia con la mano ancora stretta tra le sue. Gli occhi blu del bambino la fissavano vaqui, incutendole terrore. Un uomo lentamente glieli chiuse, costringendo la ragazza ad alzarsi e allontanarsi, mentre un lenzuolo bianco veniva steso sul corpicino inerme.
Aveva fatto fatica a realizzare.
No....
non era giusto...
perché lui?
Perché tutta la sua attesa non aveva portato a nulla?
Ora era davvero sola.
Aveva perso tutto in un secondo.
Uno sparo,
un addio.
Due parole....

"Ti amo"

E ora soffriva. Perché non le aveva detto che l'odiava? Che non poteva vederla? Almeno l'amore si sarebbe trasformato in rabbia e avrebbe potuto trovare un angolo caldo e sicuro in cui ripararsi, senza soffrire.
Ran si alzò e scosse i vestiti dalla sabbia.
No, vivere senza l'amore equivaleva a non vivere affatto.
Senza razionalizzare camminò fino al bordo della scogliera.
Il mare si era fatto scuro e rombava sotto di lei, cercando di dissuaderla. La ragazza fissò il vuoto che aveva davanti, insicura se quello che stava facendo. La sua mente volò verso tutte le persone che le volevano bene, per cui valeva la pena vivere.
Alzò adirata lo sguardo verso il cielo.
- Dimmi...tu che dici di sapere tutto...che devo fare? -
Urlò
- Mi hai portato via la cosa più cara che una persona possa avere...che cosa ti ho fatto io?Perché ce l'hai con me?! -
Si mosse ancora un poco verso il precipizio.
- Ma dopo tutto....cosa risolverei?Aggiungerei dolore al dolore, lacrime a lacrime....Sai che ti dico? -
Disse, con più calma.
- Che non ne vale la pena -
Rilassò i muscoli e respirò a fondo.
All'improvviso una folata di vento le fece adagiare tra le mani un fiore di pesco.

- Ran... -
- Cosa c'é Conan? -
il bambino fissò il viale sotto l'ufficio di Goro.
- Hai visto? Sono fioriti i ciliegi! -
la ragazza si sporse un poco, reggendo il vassoio con il pranzo.
- Wow, é vero! Sai cosa potremmo fare? Sabato convinciamo papà a portarci in un campo di ciliegi! -
Conan sorrise.
- Si, mi piacciono i loro fiori! -
e non fu difficile. Goro acconsentì volentieri e passarono una splendida giornata.
- Conan! Hai le labbra sporche di torta al cioccolato! -
- Ops... -
il bambino si passò il dorso della mano sulla bocca, pulendosi i "baffi". Ran non riuscì a trattenare una risata.
- Sei buffissimo! -
Lui fece il finto imbronciato per poi sorridere a sua volta e porgerle un mazzolino di fiori.
- Oh...grazie...sono per me? -
- Si....sai, sono i miei fiori preferiti...e poi trovo che tu ci somigli molto... -
- P;;perché? -
Chiese lei, arrossendo all'istante.
- Perché sono belli...e poi sembrano così piccoli e impotenti, invece sono capaci di fare cose fantastiche come tingere di rosa un intero campo. E poi sei come il loro profumo...incancellabile... -
La ragazza rimase incantata a sentire quelle parole.
- G...grazie... -
- Smile! -

Ran strinse a se il piccolo fiore e si avviò verso casa.

"Io ci sono...
Sono qui...
non ti lascio...
Stasera passerò a controllare come stai...piano avvicinerò le labbra sulla tua guancia e ti dirò buonanotte...
vedrò le lacrime che bagneranno il cuscino e mi rattristerò...
vedrò i tuoi sorrisi e riderò anch'io, con te.
Ti seguirò mentre andrai a scuola, vedrò quando seguirai le lezioni o ti distrarrai pensando agli affari tuoi.
Ti starò accanto, quando troverai l'amore o quando, stanca, ti piegherai sotto il peso degli anni.
E infine, quando attraverserai il breve confine che ci divide ti verrò incontro, sorridendo.
Allora resteremo fianco a fianco, per sempre
Non avere fretta però...
finisci di scrivere la tua storia..
e se ti servirà inchiostro, ogni tanto, ci sarò io a dartelo....
e poi...poi vieni a casa....
dove ci sarò io a braccia aperte ad aspettarti...
Ma non pensarci adesso...per stasera c'é solo una cosa che ti posso dire...
Buonanotte...ci vediamo domattina"
Fine

Nda
Allora? Come vi é sembrata? Lo so, é stupida... - . - Però non fa così schifo, no? Ammetto che per il pensiero alla fine mi sono ispirata ad una poesia stupenda (non so di chi^__^'''''') su un cane, però non l'ho assolutamente copiata, anzi, non é per nulla uguale. Va bhé, commentateeeeeee pleeeaaaseee!!!!!!!!!!!!!!!
Bye bye



 
 
 
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