RITORNO IN AUTRALIA - Capitolo 1° -
E' l'alba, all'orizzonte si scorge una nave che sta per attaccare nel porto di Sydney, il mare è calmo, piatto come una tavola mentre intorno al molo si è riunita una folla di persone che, aspettano impazienti di riabbracciare i propri cari. In fondo, seduto sul carro c'è anche lo zio Kevin, che sta aspettando il ritorno di Abel, Arthur e Georgie. Georgie, gesticolando, grida a squarcia gola - Zio Kevin, zio Kevin. Siamo qua!-. L’uomo alza gli occhi e, con immenso stupore, nota la nave che sta per attraccare. Zio Kevin – Giorgie!, Giorgie! -, correndo verso di essa; poi voltandosi verso Junior mormorando – Guarda, Junior Giorgie è tornata! -, il cane assonnato alza, per qualche minuto la testa, sbadigliando; poi si rimette a dormire. Zio Kevin, si ferma e, ponendosi le mani sui fianchi, mormora – Ohhhh! Insomma, sei proprio un cane fannullone!- Giorgie urla – Barone Williams Adams Junior!-, a quelle parole il cane si alza di colpo abbaiando. Zio Kevin, con aria sorpresa, grattandosi la testa con la mano destra – Roba da matti, solo Giorgie ci riesce!- Arthur - Attenta Georgie, non ti sporgere troppo o finirai per cadere-, ma la ragazza non lo sta neanche a sentire. Georgie grida, sempre gesticolando - Zio Kevin, siamo tornati!-. Abel, ponendole la mano destra sulla spalla, sorridendo, mormora - Dai, andiamo a prepararci che fra poco scendiamo- Georgie – Evviva!, evviva!- Arthur - Non l'ho mai vista così raggiante-. Abel - Londra non faceva per lei, Georgie è nata qui. E' questa la sua vera casa-. La nave, finalmente attracca, i marinai abbassano l'ancora e, la passerella, tutti i passeggeri iniziano a scendere tranne Georgie, che invece inizia a correre gridando - Zio Kevin!- Arthur - Attenta Georgie non correre o finirai per cadere- Abel, ponendosi a braccia conserte, esclama – Roba da matti. Si comporta come un maschiaccio-. Arthur si mette a ridere affermando – L’hai detto tu stesso, che Londra non faceva per lei-. In quel momento la giovane cade. Arthur, con aria allarmata, mormora - Giorgie, ti sei fatta male?- La ragazza si rialza e, voltandosi verso i due fratelli, facendogli la linguaccia, enuncia –Tranquilli , non vi preoccupate, non mi sono fatta niente- Abel - Sei sempre la solita testarda, ti avevamo detto di non correre!-, ma lei non lo sta neanche a sentire, si rialza correndo verso Kevin abbracciandolo Kevin - Georgie, mia! Piccola Georgie. Sono felice di rivederti- Georgie - Anch'io zio Kevin, sono molto felice di rivederti- Kevin - Ma fatti un po’ vedere, sei crescita tantissimo. Sei diventata una signorina molto bella Georgie, sorridendo, esclama – Grazie-; poi, con aria ironica, enuncia - Anche a te ti trovo in ottima forma- Kevin, sbalordito, afferma - Ma mi stai per caso prendendo in giro?- Georgie – No, affatto- Abel, facendo l’occhiolino e, con aria sarcastica, mormora - Ah Georgie, non si dicono le bugie!- Kevin – Arthur! Abel!- Arthur e Abel - Zio kevin|- Kevin, mettendosi il braccio destro dietro la testa, con aria scherzosa, esclama – Peccato! Stavo fin per crederci. Scometto che sarete stanchi dopo tutto questo viaggio-, prende le valigie mettendole sul carro. Lungo la strada per tornare alla fattoria Kevin - Allora, ragazzi! Com'è andato il viaggio,? E com'è Londra? Un giorno di questi mi piacerebbe molto visitarla -, ad un tratto si accorge che Giorgie se ne sta seduta in silenzio e, domanda - Ehi Georgie, non mi racconti niente!-, ma la ragazza sembra assorta nei suoi pensieri, Abel, seduto accanto a lei la guarda, capendo a cosa sta pensando. Dopo qualche minuto, giungono a casa, i tre fratelli entrano, Georgie ballando - Casa dolce casa-. Kevin, poggiando le valigie sul pavimento, esclama – Fatto! E questa è l’ultima-, poi si siede sulla sedia chiedendo –Vi preparo qualcosa da mangiare, vi va? Arthur - No, grazie, adesso non mi va!- Abel - No, grazie zio Kevin- Georgie -Io vado a salutare mamma e papà- e si dirige verso la porta aprendola. Kevin –Ma Giorgie….- Giorgie, sorridendo, risponde – Non ti preoccupare, tornerò prima dell’ora di cena-; poi esce. Arthur – La mamma l’ha sempre trattata con freddezza e invece guarda lei…..- Abel – Giorgie è fatta così ed è per questo che mi piace -, mentre sta dicendo queste cose il fratello l’osserva con aria scossa. Sulla tomba dei genitori Giorgie si mette a pregare e, con tono di voce basso, afferma –Mamma, papà, sono tornata da voi. Sono tornata in Austalia e non me ne andrò più via-, in quel momento dall’albero, vicino a lei, cade un animaletto. Giorgie, meravigliata, esclama –E questo da dove sbuca?-, il piccolo animale tutto raggomitolato, si spiega e, la giovane, con aria sbalordia, può notare che si tratta del suo piccolo koala Lupp. Giorgie felice –Lupp! Piccolino. Non vedevi l’ora di rivedermi. Mi sei mancato tantissimo, lo sai!- coccolandolo; poi esclama – Che ne dici di fare una passeggiata prima di ritornare a casa?-, il koala la guarda con occhi dolci. Intanto alla fattoria, Abel osservando fuori dalla finesta, afferma – Che strano! Ma che fine ha fatto? E’ quasi buio-. Arthur, preoccupato, risponde – Non vorrei che le fosse successo qualcosa!- Abel, si volta di colpo verso di lui e, scrutandolo con sguardo aggressivo, enuncia – Non dire sciocchezze, Arthur. Io vado a cercarla- dirigendosi verso la porta, l’apre Kevin –D’accordo, Abel!-; poi il rgazzo esce. Nel frattempo, Giorgie è distesa sull’erba e si sta riposando mentre il vento soffia su di lei, la giovane pensa tra se e se –Com’è dolce il profumo dell’erba e che candida brezza. Tutte queste cose mi mancavano!-. Dietro un albero Abel la sta osservando, con aria rapita, da qualche minuto, di cui è perdutamente innamorato. All’improvviso, il giovane si avvicina a lei e, a bassa voce,, sussurra –Giorgie! Giorgie!-, la ragazza, seccata, si gira sul lato destro, enunciando – Smettila Lupp! Ho detto che gioco dopo-. Abel continua –Giorgie! Giorgie!-, la fanciulla si sveglia di soprassalto –Insomma Lupp!-, ma, in quel momento si accorge di Abel e, alzandosi di scatto, facendo cadere a terra il povero koala, che si era accucciato su di lei, con aria turbta, esclama –Abel!-. Abel!, ponendosi le mani sui fianci, con tono di voce forte la rimprovera – Insomma Giorgie. Ti sembra questo il momento di dormire, ma non vedi che sta per fare buio.- Giorgie, mortificata, abbassa la testa, affermando – Scusa, mi dispiace tanto. Mi ero appisolata per qualche minuto e non mi soo accorta del tempo che passava- Abel, con aria dolce, mormora – Non fa niente, dai torniamo a casa-, sale sul cavallo; poi enuncia - A proposito sei bellissima anche quando dormi-, Giorgie arrossisce. Arthur è davanti alla finestra, ma il ragazzo è agitato, continua a battere il piede destro sul pavimento e, ogni secondo guarda fuori. Kevin, cerca di tranquillizzarlo –Dai vieni a sederti, agitarsi non serve a niente- Arthur – Tu dovresti sapere benissimo perché mi agito. Giorgie si trova insieme ad Abel e ogni minuto è prezioso. Abel potrebbe rivelarle i suoi sentimenti- Kevin –Giorgie sa già i vostri sentimenti. Quelli tuoi e di Abel. Se Abel gliel’ha rivelati, solo Giorgie sa cosa fare-. Arthur, stringendo i denti e i pugni, pensa – Ma io non voglio-. In quel momento si apre la porta ed entrano Abel e Giorgie, con in braccio Lupp Arthur, afflitto, domanda –Giorgie, ma dove sei stata?- Abel, sorridendo, gli risponde – La signorina si era addormentata- Giorgie, imbarazzata, afferma – Adesso, smettila Abel.Vi chiedo scusa Zio Kevin, Arthut- Arthur, stupito, enuncia – Cosa! Ti sei addormentata?- Giorgie – Arthur , non ti ci mettere anche tu!- Kevin, con in mano la pentola della minestra – Su venite a mangiare- Giorgie, con aria solare, afferma – Evviva! Si mangia-, i tre fratelli si siedono a tavola. Kevin – Chissà cosa ti davano da mangiare a Londra!-; poi, con aria ironica, esclama – Ma è vero che ti sei addormentata?- Giorgie, arrabbiata, grida – Insomma Zio Kevin….-, tutti e tre si mettono a ridere tranne Giorgie che li scruta con aria imbronciata, ma poi si mette a ridere anche lei. In quella casa, rimasta abbandonata e deserta per molto tempo ora è ritornata l’armonia e la spensieratezza di un tempo. CONTINUA……
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