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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: "LA SEDUZIONE DI VENERE" - DI SESSHINA89
Genere: Sentimentale
Rating: Vietato Minori 18 anni
Avviso: One Shot
Autore: anfimissi-heaven galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 05/08/2007 13:21:30

Fic partecipante al concorso "Rules of seduction"
 
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LA SEDUZIONE DI VENERE
- Capitolo 1° -

LA SEDUZIONE DI VENERE


Era languidamente appoggiata al tronco di un maestoso albero, la tenera brezza serale le smuoveva i meravigliosi capelli biondi, la bocca rosea incurvata in un malizioso e, allo stesso tempo, innocente sorriso. Ascoltava, avida, le chiacchiere della sua migliore amica, gli occhi, verdissimi come cristalli di pura giada, intenti ad osservare i gesti di Pansy Parkinson e contemporaneamente a scrutare, attenta e vigile come sempre, tutto ciò che le accadeva attorno.
Non era facile sfuggire al suo controllo, al suo sesto senso, al suo sguardo indagatore e la maggior parte delle volte non ne aveva neanche bisogno: nessuno voleva sfuggirle, nessuno voleva essere oltrepassato da quegli occhi scintillanti, NESSUNO….NEANCH’IO….Tutti la volevano, la desideravano, tutti volevano sentirla nuda e gemente sotto i propri corpi eccitati, TUTTI…….ANCH’IO.
Tutta Hogwarts, o almeno la parte maschile della scuola, era ai suoi deliziosi piedini di fata, le ragazze…beh, o la invidiavano per la sua innegabile e fulgida bellezza, o, nel caso delle sue compagne di casa, la amavano in modo totale,sviscerale, in un modo che rasentava la pazzia. Nessuno aveva il privilegio di toccarla, lei era un gradino al di sopra di tutti…o almeno…quasi tutti… non era superiore solo ad una persona, una sola in tutta Hogwarts poteva averla, e quella persona aveva un nome importante, antico, puro come il sangue che scorreva nelle vene di entrambi: Draco Lucius Malfoy…….IO. L’unico al quale sarebbe appartenuta…LEI…..VENERE, déa della bellezza scesa in terra per conquistarne i mortali con la propria sensualità… LEI: Daphne Eleanor Greengrass, 6° anno, Serpeverde, per nascita e per scelta, la ragazza più bella che Hogwarts abbia mai ospitato tra le sue antiche mura.
La sto osservando da parecchi minuti ormai, Blaise, il mio migliore amico, continua a parlarmi di una deliziosa Tassorosso che si è fatto ieri sera, ma non riesco a concentrarmi sul suo racconto. Penso solo a lei, alla bellissima déa che ormai è regina e tormento delle mie notti…..LA VOGLIO…..LA DESIDERO……ARDO DAL DESIDERIO DI LEI……..PRESTO L’AVRO’.
Anche lei mi sta fissando già da un po’ e quello sguardo….. beh non sono uno stupido e nemmeno un ragazzetto inesperto in fatto di donne….conosco quello sguardo, posso portarmela a letto quando voglio.
La vedo improvvisamente staccarsi dall’albero, rivolgere un sorriso di scusa a Pansy, che dolcemente le sorride (ogni volta che ha quell’espressione dolce, le ragazze che hanno sperimentato la sua lingua velenosa di serpe la fissano sbigottite, ma Daphne riesce a farne di questi miracoli!).
Sopraggiunge lenta, calma,con il suo solito incedere regale da regina, le lunghissime gambe che avanzano, maliziosamente…. gambe belle, dritte, lunghe ma allo stesso tempo incredibilmente tornite, il genere di gambe che un uomo vorrebbe allacciate ai propri fianchi nell’impeto della passione.
“Ciao Draco” oh che suono angelico, dolce e melodioso è la sua voce. il timbro malizioso e innocente al tempo stesso. “Come mai qui? Di solito odi la luce del sole, l’oscurità è il tuo elemento se non sbaglio,” no, non sbagli mia delizia, ,ma vederti alla luce del sole è fantastico e, illuminando il tuo splendido corpo, finalmente anche Elios potrà venire considerato un dio importante.
“diciamo che ci sono, a volte, dei motivi più che validi per amare la luce del sole…un bel corpo ad esempio, o i raggi che vengono catturati nei capelli delle ragazze, soprattutto se bionde” rispondo sorridendole maliziosamente, il mio più che altro è un ghigno, di quelli che mi hanno fatto portare a letto il 98 % della popolazione studentesca femminile di Hogwarts, con l’esclusione della Mezzosangue (per fortuna mia e del mio stomaco) e della Déa.
Lei mi sorride, anzi mi abbaglia, i suoi occhi si illuminano e con i denti si mordicchia sensualmente il labbro inferiore. Chi le avrà insegnato come far impazzire un ragazzo? Mi sento scoppiare nei jeans, fortunatamente questa mattina ho lasciato la camicia fuori dai pantaloni, altrimenti tutta la scuola vedrebbe che Draco Malfoy si è eccitato solo parlando con una ragazza. Ho una reputazione da difendere, io sono il gelido principe di Serpeverde! il mio autocontrollo, il mio sangue freddo sono rinomati in tutto l’istituto.
All’improvviso Daphne cambia espressione, la vedo respirare a fatica e portarsi una mano affusolata alla testa. Mi avvicino a lei preoccupato “Daphne stai bene?” le chiedo con un tono che rivela un po’ d’ansia.
“Mi gira un po’ la testa, forse sarà per il caldo……. Mi accompagneresti nella mia stanza, per favore? Voglio stendermi un po’” mi chiede con una voce dolce dolce.
“D’accordo” che abbia in mente qualcosa? No, lei non è tipo da avere idee così ardite o da elucubrare piani così intricati, lei è pura e semplice come appare (ancora mi chiedo come mai sia una Serpeverde).
Rientriamo a braccetto nella scuola, vedo che ci vengono rivolti molti sguardi invidiosi, sia da ragazzi che da ragazze….beh bisogna proprio dirlo: insieme siamo da urlo. Entrambi biondi, belli e ricchi: una coppia perfetta.
Lentamente le faccio scendere i gradini che portano ai sotterranei, ho paura a lasciarla, temo che svenga anche se mi sembra che il suo viso abbia già riacquistato un po’ di colore.
Eccoci davanti al Barone Sanguinario che ci chiede la parola d’ordine, gliela fornisco senza neanche prestargli attenzione, tutti i miei pensieri sono rivolti a lei.
La Sala Comune è deserta, logico, con una simile giornata sono tutti o in giardino o in gita ad Hogsmeade.
“Ti senti meglio ora Daphne? Se vuoi ti accompagno fino alla tua stanza.” Le chiedo premuroso.
“No, grazie, in realtà mi sento già molto meglio…. Draco, soddisferesti una mia curiosità?”
ha in mente qualcosa lo vedo dal luccichio dei suoi cristalli di giada “qualunque cosa per te, mia cara Daphne”
“Davvero? Beh….ho sempre desiderato vedere la camera del Prefetto, dicono che sia bellissima e grandissima e molto……” si interruppe arrossendo lievemente.
“Molto….?” La incoraggiai con un ghigno.
“molto…come dire? ….ehm…intima…..d’altronde la camera del Prefetto è singola, perciò tu puoi avere la privacy che chi è costretto a dividere la stanza con altre due persone non possiede.” Le sue gote ormai avevano preso il colore delicato delle rose che ornavano il giardino.
Ormai è chiaro….la Déa vuole sedurmi ed io non ho la minima intenzione di distrarla dal suo piano…la lascerò giocare per adesso….farò finta di essere sorpreso, le farò condurre le redini per un po’, ma solo un po’.
“ok, Daphne, vieni ti faccio strada.”
La prendo per mano, com’è piccola e delicata!, e la conduco verso la mia stanza.
Apro la porta in solido mogano e la invito ad entrare con un cenno della mano; la osservo aggirarsi per la camera ascoltando di tanto in tanto esclamazioni di meraviglia e di stupore nel vedere quanto sia grande e magnificamente arredata.
La Déa è ormai in prossimità del letto, un sontuoso letto a baldacchino matrimoniale; si ferma e sembra osservarlo come se non ne avesse mai visti in vita sua. All’improvviso si volta verso di me, mi sorride e si siede sulla sovraccoperta verde-argento accavallando le lunghe gambe.
In questa posizione la gonna a pieghe sopra il ginocchio si alza ancora di più. Riesco a vedere il ricamo delle sue autoreggenti e un frammento della sua pelle lattea.
Sempre sorridendo mi fa cenno di sedermi accanto a lei, bisogna dire che se io sono il re della seduzione, lei ne è la regina. Languidamente, come un leone che si avvicina alla preda, mi appropinquo al letto e mi siedo elegantemente accanto a lei, che si volta verso di me avvicinandosi un po’ di più al mio corpo. Ormai le sue cosce sono in contatto con le mie, la bella e delicata mano si allunga per accarezzarmi i chiari crini biondi. “Sai Draco che hai dei capelli stupendi,? Sono lunghi ma non troppo, e così biondi da sembrare dorati, oltre che morbidissimi sembrano di seta.”
Un nuovo sensuale ghigno appare sul mio volto. Dannazione, Daphne, se vuoi sedurmi fallo subito! STO IMPAZZENDO, però quest’agonia è terribilmente eccitante. Sento il mio corpo vibrare ad ogni suo delicato tocco e so che anche lei lo sente.
La mano, lentamente molto lentamente, abbandona i miei capelli e scende lungo la fronte, la linea del naso, la bocca….e lì si ferma. Mi accarezza le labbra come se volesse studiarle e divorarle con le dita…un dito indiscreto e dolce si avvicina alla linea di separazione della bocca e non resisto: faccio scivolare la lingua sul suo ditino e lo succhio con incredibile ardore. La sento gemere sommessamente, ma toglie, scherzosa e seria, il dito dalla portata della mia lingua, 2Voglio condurre io il gioco adesso. In seguito sarai te a giocare, sei più pratico in altre cose. Ora è il mio turno!” proclama decisa.
“Non ho alcuna intenzione di impedirtelo…fai di me ciò che vuoi!”


“I raise my hands and I surrender
'Cause your love is too strong, and I can't go on
Without your tender arms around me
I raise my hands and I surrender
I don´t wanna resist, 'cause your touch and your kiss
Have shattered my defenses
I surrender”

(Laura Pausini, “Surrender”)




La vedo sorridere nell’udire quella frase, poi, languidamente, si alza dal letto e si posiziona davanti a me. oh Dio! Sto facendo una violenza su me stesso per non saltarle addosso.
La osservo mentre si sbottona delicatamente e senza fretta i bottoni della sua camicetta: incomincio a intravedere il pizzo del suo reggiseno nero. Finalmente è arrivata all’ultimo bottone e il leggero tessuto si apre mostrandomi il Paradiso: il dolce gonfiore dei seni pallidi è reso ancora più evidente dal contrasto con il reggiseno scuro. Si sfila la camicia . le bretelline dell’indumento intimo scivolano lungo le aristocratiche braccia fino a ricadere senza sostegno. Le sue eleganti mani si nascondono alla mia vista, dietro la sua schiena; un quasi impercettibile click si diffonde nell’aria ed il reggiseno cade ai suoi piedi, nel frattempo liberati dalle décolletées nere.
Trattengo a fatica il respiro. Ha dei seni perfetti: alti, sodi, non eccessivamente grandi ma di sicuro non piccoli, e i capezzoli sembrano dei piccoli boccioli di rosa che chiedono solo di fiorire.
Porto le mani sulla mia camicia. Anche io voglio iniziare a spogliarmi, per lo meno per attutire l’improvviso calore che provo. La Déa mi ferma mentre sto per slacciare il primo bottone, “Non è ancora il tuo turno. Non ho finito”
Lascio ricadere le mani sulla trapunta e continuo a gustarmi lo spettacolo.
Le bianche mani si portano sull’elastico della sua gonna, che viene inesorabilmente, ma con molta calma, calata giù lungo le cosce lisce e vellutate, per poi arruffarsi ai suoi piedi. Le mutandine di pizzo seguono lo stesso percorso della gonna, ma a rallentatore. Santo Dio, questa ragazza ci sa proprio fare!!
Ormai è davanti a me deliziosamente nuda, ad eccezione delle autoreggenti nere, ma non sembra volerle togliere.
Mi poggia delicatamente entrambe le mani sulle spalle e si mette seduta a cavalcioni su di me, sorridendo con malizia dopo aver sentito contro cosa si è scontrata durante l’azione. Sto per esplodere! Sento il mio sesso pulsare sempre di più, pulsare dolorosamente. Se non affondo in lei al più presto, temo che dovranno rinchiudermi in un manicomio o in una tomba.
“Allora ti è piaciuto il mio piccolo spettacolo” sorride compiaciuta.
Piaciuto? Mi domanda se mi è piaciuto. Mi ha quasi fatto venire senza toccarmi e mi chiede se lo spettacolo è stato di mio gradimento! Ti prego Daphne voglio fare l’amore con te con un’intensità quasi dolorosa, ti prego smettila di giocare! Non riesco a formulare a parole quello che sento, sento mancarmi l’aria nei polmoni e la voce ormai è perduta da un pezzo. Riesco solo a sentire….a sentirlo. Tra un po’ sarai soddisfatto, amico mio. Parola di Draco Malfoy.
Comincia a muoversi su di me, dolcemente e freneticamente, vederla nuda addosso al mio corpo vestito è molto eccitante anche se forse un po’ perverso.
Ad un certo punto si ferma, la bocca contratta in uno spasmo di piacere, afferra la mia camicia e me la strappa di dosso. A quanto pare anche la signorina si è stancata di giocare.
Inizia a toccarmi i pettorali e a leccarmi sensualmente il collo e…..BASTA HO DECISO! Con uno scatto improvviso rovescio le posizioni: ora Daphne è sdraiata sul mio letto ed io le sono sopra e non ho alcun intenzione di spostarmi, neanche se me lo chiedesse Salazar in persona.
“D-d-draco…..” la sento ansimare sotto il mio corpo.
“Non respingermi Daphne, non resisto. Voglio fare l’amore con te.”
Mi guarda sorridendo dolcemente “Anch’io lo voglio Draco. Ti desidero da morire”
Ormai le parole non servono più. Le catturo la bocca in un bacio dolce e violento, le nostre lingue si intrecciano e si accarezzano, giocando tra loro. Il bisogno di aria ci fa staccare, ma è solo un attimo; poi ricominciamo a baciarci con passione sempre crescente. Mi stacco da lei e prendo a baciarle voluttuosamente il collo da cigno fino ai seni pieni, i capezzoli sono sbocciati per l’eccitazione, ne prendo uno tra le labbra e lo assaporo. Tutto di lei è dolce, anche i suoi gemiti sempre più forti. Continuo a succhiare il bocciolo, ma poi la mia attenzione è catturata dall’altro seno che deve ricevere le stesse attenzioni. Ormai Daphne si dimena quasi senza controllo, ma non è ancora il momento….ora ti farò impazzire io, mia cara.
Abbandono i seni e lei lancia un borbottio di protesta, ma non me ne importa. Mentre le lecco il ventre, infilo la mano tra le sue gambe e…accidenti se è eccitata, è bagnatissima, ma ancora no. Deve sussultare, deve pregarmi di farla mia, deve supplicarmi. Comincio a toccarla sensualmente il monte di Venere (mai nome fu più appropriato, soprattutto nel suo caso) e intanto le infilo un dito dentro, giusto per sondare la sua apertura, per eccitare quel piccolo prepuzio che è il centro del suo piacere. Dapprima è sorpresa , ma la passione ha la meglio: inizia a contorcersi e a dimenarsi, i gemiti ormai sono un misto di grida ed affanni.. continuo ad accarezzarla ed aggiungo altre due dita…..ormai è pronta, aspetto solo le sue preghiere…..il mio desiderio è subito esaudito.
“Dracoooo, t-t-ti p-prego……. Ti scongiuro, fammi tua adesso…non posso aspettare oltre” balbetta tra gli affanni.
No la faccio aggiungere altro, mi alzo e mi tolgo velocemente pantaloni, boxer e scarpe. Lei allarga le braccia come per accogliermi e….quanto gliene sono grato, allarga le gambe senza paura . il mio sesso sfiora delicatamente il suo ed inizio a penetrarla lentamente. Daphne è stretta, così meravigliosamente stretta, sento il mio membro come avvolto da un guanto vellutato. La sento gemere delicatamente….ancora non le ho fatto male. Mi spingo ancora un po’ ed incontro una barriera che mi sbarra la strada. Mi fermo ansimante, con lo sguardo le faccio una muta domanda; mi guarda e sorride, “sono sicura, Draco…voglio essere tua.”
Faccio un profondo respiro e mi spingo forte dentro di lei, fino a sfondare la sottilissima barriera. La sento sussultare per il dolore, le sue unghie si conficcano nella mia schiena; la bacio per distrarla, ormai sono in profondità dentro di lei, ma non mi muovo….voglio che si abitui ad avere un uomo nel suo corpo.
Si rilassa dopo pochi attimi, un bacio veloce sulle labbra mi convince a continuare. Comincio a muovermi lentamente, poi ad un ritmo sempre più sostenuto. Alterno spinte lente a veloci. Daphne grida sempre più forte, per l’intenso piacere che le sto procurando, ma non è l’unica: abbandono il mio solito autcontrollo e cedo….ansimo sempre più violentemente, ormai sto gridando insieme a lei.
Sento che sta raggiungendo l’orgasmo, infatti subito dopo il suo corpo è scosso da violenti tremiti e grida ansimando il mio nome. Le mie spinte diventano ormai velocissime, sto per venire anch’io….ed improvvisamente la mia mente si svuota e mi sembra di essere in Paradiso. Ricadendo sulla terra stringo a me il dolce angelo che mi ha fatto provare emozioni che mai avevo sentito con altre donne.
Ci abbracciamo sul letto sfatto, entrambi sudati e sorridenti, le sue dita giocano con i miei capelli.
“è stato bellissimo Draco, non pensavo potesse essere un’esperienza così eccitante……volevo che la mia prima volta fosse con qualcuno d’importante, sono felice che sia stata con te”
“Daphne io devo dirti una cosa” proclamo serio. sono sconvolto, il cuore continua a battermi all’impazzata.
La vedo irrigidirsi leggermente e perdere una parte del suo sorriso “dimmi pure..”. la sua voce è esitante, teme che adesso che mi sono tolto la voglia, la cacci in malo modo.
La guardo intensamente negli occhi “Daphne…io…io credo di essermi innamorato di te…”. Strabuzza gli occhi, non era la frase che si aspettava. Apre la bocca e poi la richiude.
Mi sono già pentito di essermi scoperto così tanto. Forse per lei si è trattato di semplice lussuria, ma….quelle parole “volevo che la mia prima volta fosse con qualcuno d’importante”
Sento dei singhiozzi….Daphne sta piangendo e ridendo allo stesso tempo, al che mi domando se non sia impazzita dopo la rivelazione che le ho fatto.
“Daphne che hai?”
“Nulla….è che oggi è il giorno più bello della mia vita” No!Non può essere! Allora anche lei……
“Ti amo anch’io Draco….ti ho sempre amato e ti amerò per sempre”
La bacio felice e ci stendiamo di nuovo sulle lenzuola. Ho voglia di rifare l’amore, ma Daphne ha bisogno di riposo dopo lo straordinario amplesso avuto. L’abbraccio ed iniziamo a parlare, a discutere del nostro futuro, a baciarci, con in mente solo una cosa: NOI.


“Io e te,
immensamente.
Io e te,
continuamente……

E continua, continua
continua a parlarmi ancora un pò di... noi”



(Dolcenera, “Continua”)
 
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