Napoletano.Undicesima lezione
data: 25/4/02
scritto da: mitchi profilo
RATTUSO
A quante donne sara` capitato, magari in autobus o in un luogo affollato, ritrovarsi mani altrui addosso che palpano, tastano, toccano. Bene, il proprietario di quelle mani e` il cosiddetto rattuso. Infatti e` il tipico tipo lascivo, sensuale oltre ogni decenza, libidinoso. Deriva dall`italiano Ratto, e mai termine e` stato piu` appropriato. Infatti si paragonano le azioni leste e veloci del ratto alle "manovre" altrettanto leste e veloci del rattuso.

RICCHIONE
Nel periodo del viceregno, capitava spesso che nel porto sbarcassero gli equipaggi dalle navi spagnole. I marinai avevano l`abitudine di indossare grandi orecchini (cosa tipicamente ed esclusivamente maschile a quei tempi). In molti casi erano talmente pesanti da allungare il lobo dell`orecchio. A cio` aggiungete i lunghi periodi di navigazione senza donne che favorivano rapporti omosessuali ed avrete il significato di ricchione.

RISCENZIELLI
Il riscenzièllo e` lo svenimento, la convulsione cui spesso sono soggetti sia adulti che bambini. Dal latino descensus (caduta, discesa) ne rileviamo l`origine. Infatti lo svenimento, la convulsione come fenomeno prevedono la caduta in terra del soggetto in questione.

SARCHIAPONE
Il "Sarchiapone" e` uno dei tanti personaggi che popolano l`opera de "La cantata dei pastori" del Perrucci. E` quel personaggio goffo ed un po ridicolo che caratterizzera` tutto il teatro del `600. Avido nel mangiare, goffo, stupido, fifone e dal corpo deturpato dalla natura. Vale anche come ipocrita, furbo o almeno che si crede tale. Recentemente, ed erroneamente, e` stato inserito in uno sketch comico associandolo ad un animale, distorcendone il vero significato.

SAJETTERA
La sajettèra o saittella e` quell`apertura che si trova ai bordi dei marciapiedi in cui affluisce l`acqua piovana sgombrata dalle strade e che porta alla condotta fognaria. E` anche il rifugio preferito dai ratti o zòccole. Con lo stesso termine si indicavano le feritoie dei castelli attraverso le quali si lanciavano le frecce contro gli invasori. E proprio da cio` ne deriva il termine. Infatti in italiano il saiettere era la finestra da cui gli arcieri lanciavano le frecce o saette.

SBARIARE
Sbariare e` una forma di vaneggiamento, di instancabile attivita`, di delirio. Deriva dall`italiano svariare che indica, appunto, non stare mai fermi su di un proposito variando sempre ed in continuazione.

SCAFAREA
La Scafareja o Scafarea e` il vaso in terracotta che si allarga verso l`alto, che si usavano, e in alcuni casi si usano tutt`oggi, per mettervi gli alimenti o per conservarli. Deriva dal greco Scaphe che si traducein vaso, tinozza. Anche il latino ha adottato il greco. Infatti si indicavano scaphat i vasi in terracotta.

SCARDA
La scarda e` la tipica scheggia, la scaglia, la squama. In genere si usa in senso dispregiativo (scarda `e cesso) associandola all`utilissimo oggetto che piu` volte al giorno usiamo per i nostri bisogni fisici. Deriva dal tedesco Skarda traducibile come "spaccatura". Pochi sanno, ed a molti sembrera` strano, che questo stesso termine ha significato elogiativo se rivolto ad una donna. Infatti una donna e` "na` scarda" se e` bella e formosa.

SCETARSE
Lo svegliare, il destarsi oppure in forma riflessiva riprendere l`attivita`, riprendere vigore, diventare astuto. Deriva dal latino Excitare che ha lo stesso significato.

SECCIA
Il significato primitivo di seccia era quello di indicare un uomo spaccone, che sapeva, cioe`, nascondersi dietro una cortina nera proprio come fa la seppia da cui deriva il termine. Infatti e` tipico del napoletano la trasformazione della c in p. (come "io so" dal "sapio" latino che diventa "saccio"). Oggi pero` con il termine seccia, come ben sanno tutti i napoletani, si indica colui che porta sfortuna. I nefasti eventi possono accadere o per la sua quantomai inopportuna presenza (Me puorte seccia), oppure per le sue tragiche previsioni (Nun fa` `a seccia).
Il legame con la seppia e` intuitivo: spruzzare il nero del malaugurio.

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