PER COLPA DI UN RAGAZZO - Capitolo 1° -
Per colpa di un ragazzo Mi chiamo Emma, ho 19 anni e vivo vicino a Torino. Ho due genitori fantastici, e due sorelle senza le quali non riuscirei a vivere. Ho molti amici e siamo un gruppo tanto unito. Quasi tutti i qeek-end andiamo tutti in discoteca, anche quella sera cia andammo; ci divertimmo moltissimo, mi divertii tantissimo ... ma avevo una brutta sensazione, mi sembrava che dovesse succedere qualcosa di brutto e non avevo torto.
Ero appena uscita dalla discoteca, si erano fatte le due. Salii in macchina consapevole di potermi mettere alla guida visto che avevo bevuto soltanto una Sprite. Ero a pochi kilometri di distanza da casa mia, quando alla mia destra comparve una macchina che sfrecciava ad alta velocità. Sbandava, mi stava venendo addosso, avevo paura, provavo a spostarmi ma la paura mi attanagliava, tutt’ad un tratto la macchina mi arrivò addosso.
“Mamma,, sono uscita con i miei amici. Sono andata ad una festa e mi sono ricordata quello che mi avevi detto: non bere alcolici. Mi hai chiesto di non bere, visto che dovevo guidare, e così ho bevuto una Sprite. Mi sono sentita orgogliosa di me stessa, anche per aver ascoltato il modo in cui, dolcemente, mi hai suggerito di non bere se dovevo guidare, al contrario di quello che mi dicono alcuni amici. Ho fatto una scelta sana ed il tuo consiglio è stato giusto. Quando la festa è finita, la gente ha iniziato a guidare senza essere in condizioni di farlo. Io ho preso la mia macchina con la certezza i essere sobria. Non potevo immaginare, mamma, ciò che mi aspettava... Qualcosa di inaspettato! Ora sono qui sdraiata sull'asfalto e sento un poliziotto che dice… Mamma,la sua voce sembra così lontana... Il mio sangue è sparso dappertutto e sto cercando, con tutte le mie forze, di non piangere. Posso sentire i medici che dicono… Sono certa che il ragazzo alla guida dell'altra macchina non immaginava neanche, mentre andava a tutta velocità. Alla fine, lui ha deciso di bere ed io adesso devo morire. Perchè le persone fanno tutto questo, mamma? Perchè le persone fanno tutto questo, mamma? Sapendo che distruggeranno delle vite? Il dolore: è come se qualcuno mi stesse pugnalando contemporaneamente con un centinaio di coltelli. Di a papà che gli voglio bene, di alle mie adorate sorelline che mi mancheranno, di loro di essere forte. Qualcuno doveva dire a quel ragazzo che non si deve bere e guidare. Forse, se i suoi glielo avessero detto, io adesso sarei viva. La mia respirazione si fa sempre più debole e comincio ad avere veramente paura... Questi sono i miei ultimi momenti, e mi sento così disperata! Mi piacerebbe poterti abbracciare, mentre sono sdraiata qui, morente. Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene per questo. Ti voglio bene e… addio”. |
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