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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Naruto
Titolo Fanfic: BLUE EYES AND COLD ICE
Genere: Sentimentale, Drammatico, Erotico, Introspettivo
Rating: Vietato Minori 18 anni
Avviso: AU, Lemon, Yaoi
Autore: miao13 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 19/07/2008 11:51:53 (ultimo inserimento: 07/12/08)

Due ragazzi, due vite spezzate per il piacere altrui, credono di essere soli, Non sanno quanto si sbagliano...
 
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HISTORY OF BROKEN LIVES
- Capitolo 1° -

Bhe ragazzi come potete notare sono di nuovo qui xDDDD lo so, lo so ho ancora altre 2 FF da finire , però questa mi ronzava in testa da molto tempo, poi ieri sera mi è venuta l’ispirazione e ho iniziato a scrivere.
Vi vorrei introdurre un po’ la storia. I temi trattati sono abbastanza pensanti e io cercherò di addolcirli nel miglior modo possibile ( per chi mi conosce sa che sarà molto difficile U_U), la coppia non è la solita SasuNaru, anche perché ho scritto troppo su di loro xDD, se volete scoprire le coppie leggete xDD Prima di arrivare alle coppie principali ci vorrà un po’ perché c’è tutto un intreccio con altri personaggi.
A me personalmente piacciono molto e credo che per i temi trattati dalla mia storia queste coppie si addicono di più. Questo che leggerete si può definire un prologo per introdurre la storia , dal prossimo capitolo credo che la storia non continuerà ad essere descritta in toni così drammatici.
Spero che vi piaccia perché a parer mio è la migliore che ho scritto ^_^
vi avverto che se non ricevo commenti ... o cose del tipo "Bella, aggiorna presto" che non dicono niente sulla FF , mi deprimo e non aggiorno ... ç_________ç
Buona lettura …



CAPITOLO 1°
- History of broken lives -




La lama penetra nei polsi bronzei e martoriati dalle tante e ripetute lesioni; lacera la carne facendo colare quel liquido rosso, che tanto risalta agli occhi del suo possessore.
Il sangue scorre lungo il braccio, percorre una linea immaginaria, lasciando al suo passaggio delle strisce rubino, fino a cadere sul pavimento freddo producendo un ticchettio fastidioso, rompendo l’atmosfera pesante e deprimente che si era venuta a creare in quella stanza.
L’oscurità predominava, tranne che per la pallida luce della luna, che si intravedeva dalla finestra spalancata, accentuando le ombre e contribuendo a rendere l’aria ancora più pensante, oltre che per il caldo che quell’estate torrida aveva portato.
Il ragazzo biondo fissava con occhi vitrei la lametta sporca che teneva in mano, per poi spostare lo sguardo sul suo polso.
Oramai era un anno che lo faceva, serviva per farlo sentire meglio, sviava i problemi e i dolori della sua giovane vita facendosi del male, ma non gli importava. Tagliarsi lo faceva sentire meglio, per quei pochi minuti non pensava a tutto quello che doveva sopportare e questo era un bene; non aveva nessuna intenzione di smettere. Voleva andare fino in fondo, togliersi la vita e non soffrire più, ma qualcosa dentro di lui glielo impediva…
Sua madre gli aveva sempre insegnato che i problemi vanno affrontati, non aggirati, però, lui si era arreso non ce la faceva più…
Era stanco …
Stanco di essere sfruttato …
Stanco di vivere …
Aveva ripensato tante volte alla sua esistenza, ma non riusciva a trovare niente che potesse aiutarlo ad uscire da questa situazione, che ora mai durava da quando aveva tredici anni.
Prima di allora c’era sempre stato qualcuno che lo aveva protetto, ma dalla morte di sua madre nemmeno il vecchio Jiraya aveva potuto salvarlo dal suo destino …
Prima di allora aveva sempre affermato che ognuno di noi si costruisce il proprio destino, ora non ci credeva neanche lui.
Jiraya era la persona che considerava più vicino ad un padre, lui aveva convito il gestore il quel posto a mandarlo a scuola , lui lo aveva aiutato a vivere lì senza imbarazzo, gli aveva insegnato ad avere sempre il sorriso sulle labbra e ad essere ottimista, lui aveva rimpiazzato la figura di un padre che non avrebbe mai conosciuto.
Da quando aveva incominciato a lavorare, però, non aveva nessuna voglia di sorridere e di essere felice, ma si sforzava per non far soffrire ancora di più il vecchio Jiraya. Naruto sapeva che si sentiva colpevole per non essere riuscito a preservarlo da quella fine; lui , però, non poteva farci niente.
E così quasi per caso aveva trovato il modo di sfogare la sua frustrazione, era stato insanamente attratto dal coccio di una bottiglia che si era infranta sul pavimento della sua camera, dopo una delle tante notti di lavoro, non era stato voluto, ma raccogliendone i resti si era tagliato. Si era sentito subito bene come se quel piccolo dolore potesse salvarlo dal baratro in cui stava cadendo.
Aveva continuato a farlo, sempre più spesso, andando sempre più in profondità, non capendo che questo lo stava solo trascinando ancora più affondo…
Lo scorrere dei suoi pensieri venne interrotto da un leggero bussare alla porta. Tocchi leggeri di chi ha paura di disturbare o, semplicemente, di chi sa che oltrepassando quella porta infliggerà ancora più pene al cuore della persona che è dall’altra parte.

<< Avanti!!>>

La voce leggera, quasi un sussurro, lo stesso udibile all’orecchio dell’uomo. Naruto sapeva già il perché di quella chiamata, era ora di lavorare …
Come ogni sera sarebbe dovuto scendere in strada, una delle più malfamate, e battere. Ora mai era abituato a quella routine, ma non si sarebbe mai abituato al rapporto fisico che doveva avere con i clienti ; il momento il cui lo penetravano era il peggiore, non riusciva mai a provare piacere, nonostante il dolore a lungo andare fosse diminuito di parecchio.
A Naruto non piaceva prostituirsi, ma non poteva mettersi contro uno dei più potenti mafiosi di Tokyo. Orochimaru gestiva un grosso giro di prostituzione, di cui anche sua madre faceva parte, sia prima che dopo la sua nascita, dal momento della sua morte, però, l’uomo aveva cominciato a pressare Jiraya, il gestore del giro di quella zona, per far cominciare a lavorare Naruto. L’uomo aveva temporeggiato finché aveva potuto, ma alla fine Orochimaru con la sua influenza aveva vinto.
Naruto spostò lo sguardo sul suo tutore, aveva gli occhi stanchi e tristi, gli rivolse un mezzo e malinconico sorriso e si apprestò a scendere le scale che lo avrebbero portato in quella fredda strada.
Non dovette aspettare nemmeno trenta minuti che una macchina scura si fermò davanti a lui. Apparteneva sicuramente a qualcuno benestante, di quella gente che anche avendo tutto quello che desidera si sente insoddisfatta. Così si spinge fino ai limiti del morale, senza accorgersi che agendo in questo modo alimenta il giro di quei luoghi, aggiungendo ancora più sofferenze ai ragazzi che sono costretti a fare quel lavoro. Ma il più delle volte la consapevolezza di quello che si fa viene ignorata, perché l’importante è divertirsi, fuggire da quella vita fatta di cerimonie ed etichette, sfuggire dalla realtà di un mondo rosa confetto fondato sull’insoddisfazione dei suoi componenti, anche solo per qualche ora, a discapito di tutto e di tutti.
Un uomo sulla quarantina si sporse leggermente dal finestrino, informandosi brevemente sul prezzo di una sera.

<< Hai proprio un bel sedere, sarà un piacere scoparti! >>

Non gli erano mai piaciuti quegli apprezzamenti , ma non poteva farci niente, doveva solo stare zitto sorridere e fare il suo lavoro, cioè soddisfare tutti quei porci che venivano da lui.
La macchina si fermò in uno spiazzo desolato, lontano dalle vie principali. È vero quello che si dice, più soldi si hanno più si tende ad essere tirchi, non si era nemmeno sprecato a fittare una stanza in uno squallido motel. Lo avrebbe fatto in macchina.
Ecco che si aprivano le danze …
Ben presto l’uomo si trovò su di lui, schiacciandolo con il suo gravoso peso, li conosceva bene quei tipi, gli piaceva fare tutto da soli ricavando solo il proprio piacere da quel rapporto, tanto meglio, lui non avrebbe dovuto fare niente, solo aspettare che tutto quello finisse presto…
La penetrazione fu violenta e dolorosa, delle piccole stille rosse andarono a macchiare la costosa pelle della macchina su cui giaceva remissivo il corpo di Naruto, i suoi occhi erano opachi, lontani, come se tutto quello non stesse accadendo veramente …
Le spinte violente e ben assentate, in quella macchina non si sentivano gemiti di piacere ma solo di dolore…
Dopo poco l’uomo si liberò dentro di lui,e sapeva che non sarebbe stata l’ultima volta…

***

Non molto lontano da li, un ragazzo che condivideva lo stesso destino del biondo era steso sul futon della sua camera, perso in chi sa quali oscuri pensieri.
Lo sua vita era uno schifo…
Aveva tutto quello che si potesse desiderare, ma si sentiva tremendamente solo. La sua famiglia era una delle più ricche e potenti di Tokyo. Tutta la gente che lo incontrava mostrava un reverenziale rispetto nei suoi confronti.
Erano tutti ipocriti…
I loro sorrisi erano falsi, cercavano solo di mostrarsi gentili per poi riceverne favori. Anche le ragazze che gli giravano sempre intorno non erano realmente innamorate di lui, ma della sua fama , dei suoi soldi…
Nessuno aveva mai conosciuto il vero Sasuke , e nemmeno lui aveva mai avuto desiderio di mostrarsi, così si rinchiudeva sempre di più in se stesso , dando l’impressione di essere arrogante e freddo. Ma nessuno poteva capire la sua situazione, nessuno poteva immaginare cosa stesse passando. Tutta quella gente non si rendeva conto che la sua non era una famiglia felice, come voleva mostrarsi in pubblico; in casa sembravano degli estranei e lui non veniva minimamente considerato.
Fin da piccolo era stato cresciuto con le governanti , che gli avevano impartito una rigida educazione, come si addiceva a gente del suo rango, o almeno questo era quello che gli avevano sempre detto.
Aveva cercato sempre di farsi apprezzare dal padre, ma non ci era mai riuscito, sembrava sempre che quello che faceva non fosse mai abbastanza, doveva rasentare la perfezione, ma anche quando questo avveniva suo fratello entrava in gioco per rubargli le tanto meritate attenzioni.
Itachi era il migliore, quello da lodare, quello da mostrare in pubblico, mentre Sasuke era il figlio minore, la palla al piede, quello da ignorare.
Così per cercare le attenzioni del padre, fin da piccolo il moro si era allontanato dai suoi coetanei, diventando il migliore in tutto quello che faceva . Questo naturalmente suscitò l’invidia dei suoi compagni che piano piano lo isolarono , contribuendo alla nascita di quel ragazzo freddo e privo di emozioni…
O almeno così era in apparenza, perché si sa le apparenze ingannano…
Sotto tutta quella freddezza e compostezza si celava un miscuglio di emozioni, ma quella che risaltava di più era il dolore, e se si scrutava attentamente si potevano intravedere le ferite di quell’anima, ferite che non si sarebbero mai rimarginate. Ferite di un innocenza rubata …
Sasuke non ricordava nemmeno quando era cominciata tutta quella storia, o forse lo ricordava , ma credere di aver dimenticato è più facile .
Era da un anno, oramai, che suo cugino, Shisui, abusava di lui. Nessuno sapeva niente di quella storia, non perché avesse paura delle minacce del cugino, ma perché non aveva nessuno con cui parlarne, nessuno a cui esternare il suo dolore.
Nessuno che potesse capirlo…
In quei momenti di solitudine avrebbe tanto voluto un amico che potesse consolarlo, o magari solo ascoltarlo, riempiendo la solitudine che aleggiava nel suo cuore con la sua silenziosa presenza …
Era stato stesso lui, però, ad allontanare i pochi amici che faticosamente aveva riuscito ad avvicinare. Il perché non lo sapeva, forse aveva solo paura di restare ferito di nuovo dalle persone che riteneva care, forse perché era troppo abituato alla solitudine, forse perchè credeva che nessuno di loro potesse capire il suo dolore…
O forse perché aveva paura di donarsi ed aprire il suo cuore ad altri…
Ma la sua mente si rifiutava di accettare queste verità, costruendone una alternativa molto più facile accettare, si era sempre detto che gli amici non gli servivano, che sarebbero solo stati d’intralcio nel suo scopo di superare il fratello…
Il live cigolio della porta lo fece sobbalzare e la faccia ghignante del cugino apparve dietro di essa.
Shisui viveva con loro da quando i suoi zii si erano trasferiti ad Osaka per motivi di lavoro, non volendo, però, far perdere al loro adorato figlio gli studi superiori nella più prestigiosa scuola superiore di tutto il Giappone, avevano chiesto il piacere a suo padre di ospitarlo in casa loro.
Fugaku, da parte sua, era stato più che felice di accogliere il ragazzo in casa , essendo lui tutto quello che il figlio minore non era mai riuscito ad essere. Lo stimava, quasi allo stesso livello di Itachi, ignorando ancora di più il piccolo Sasuke. Ma non immaginava quello che Shisui faceva quasi ogni notte nella stanza del cugino.
I suoi occhi si riempirono di terrore, non voleva che accadesse di nuovo…
Ora il cugino si stava avvicinando al suo letto, i suoi passi producevano un fastidioso ticchettio al contatto col tatami che ricopriva il pavimento, piano si abbassò su di lui andando a sfiorare le sue labbra rosee. Sasuke oppose resistenza, ma sapeva che sarebbe stato tutto inutile, Shisui lo avrebbe preso con o senza il suo consenso …
La lingua del cugino oltrepassò la barriera del denti, coinvolgendolo in un bacio umido, passionale e violento allo stesso tempo. Si posizionò sopra al corpo del più giovane, portando un ginocchio a separare le sue gambe, andando poi a sfiorare la sua virilità addormentata, non donandogli, però, piacere, ma facendogli provare solo disgusto.
Piano iniziò a scendere verso il suo petto, lasciando una scia umida al suo passaggio, fino ad arrivare ai suoi capezzoli torturandoli con la lingua.
Sasuke si risvegliò dal torpore in cui era caduto cominciando a muoversi per potersi liberare, ma tutti i suoi tentativi furono inutili. Shisui , infastidito dalla resistenza dell’altro aveva morso con forse uno dei suoi capezzoli, facendogli uscire sangue che vene prontamente portato via dalla sua lingua…
Sasuke non poteva credere che tutto quello stesso accadendo di nuovo, puntualmente tutto quello che si ricordava di quelle violenze era solo tanto dolore e sangue, che andava a macchiare le candide lenzuola…
Lui non era più puro da molto tempo…
La sua verginità era stata strappata senza un minimo di riguardo e questo lo faceva sentire sporco…
Strappandogli il pigiama il cugino affondò in lui, causandogli un forte dolore, si sentiva spaccato in due. Shisui iniziò a muoversi subito in lui strappando gli forti gemiti di dolore, che vennero fermati dalla sua bocca, a Sasuke mancava l’aria, tutto quello era insopportabile.
Sentiva il sangue che stava colando lungo le sua gambe, provava un senso di disgusto, quel sangue rappresentava la sua vergogna.
Dopo poco il cugino di liberò in lui, macchiandolo indelebilmente, mentre lui perdeva conoscenza per il troppo dolore. Le lacrime che erano riuscite a sfuggire alla sua volontà continuavano a bagnare il candido viso di porcellana del più piccolo. Non voleva mostrarsi debole davanti a lui, ma non ci era riuscito.
Il più grande guardava indifferente tutta la scena, rivestendosi poi come se niente fosse, la sua calma anche in quelle situazioni riusciva sempre a spiazzare Sasuke, che ogni volta sperava di leggere rimorso per le sue azioni su quel volto, ma questo non avveniva mai.

Due ragazzi, due esistenze completamente diverse, due vite spezzate per il piacere altrui, credono di essere soli, che nessuno li possa comprendere, che niente li potrà tirare fuori da quel baratro, che continueranno a scendere fino alla morte…
Non sanno quanto si sbagliano…
Perché non si sa mai cosa ci riserva il destino…



Spero che non sia venuto tanto male come capitolo, l’inizio mi piace, però la fine non mi convince tanto. Fatemi sapere cosa ne pesate, e ditemi se devo continuarla oppure no ^_^

Baci Miao13


 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (5 voti, 6 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 6 commenti
melchan90 09/12/08 17:32
wow! è magnifica!! mi piace il tuo modo di scrivere! hai uno stile molto discorsivo, e mi piace leggere i tuoi pensieri sul destino e sulla vita... *_______*
continua a scriverla! mi piace molto!!
un bacione! (^3^)
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tsuzuki88 - Voto: 08/12/08 17:59
Me: il capitolo è bellissimo! spero che metterai presto il prossimo!
Sasuke: ancora usato....
Naruto: ancora tagliato...
ME: ancora ... STUFA DI VOI DUE CHE NON VI CACATE MINIMAMENTE ANCHE SE AVETE GLI STESSI PROBLEMI!!!!
Naruto e Sasuke vanno in un angolo a deprimersi.
Me: ok... ora Shisui verrà ucciso da me medesima! mi ha rotto terribilmente! Ma è mai possibile che non si faccia... non dico tanto, ma un po' di C***I sua!!!
Ita: Me... x caso sei arrabbiata con qualcuno???
ME: Si. Con quel fo****o di tuo cugino che tra dieci secondi ucciderò!
Ita, esasperato dalla solita storia: cosa ha fatto per farti arrabbiare tanto stavolta?
Me: ha fatto male a Sasuke, e questa volta non solo fisicamente! Mi stà bene che Sasuke faccia l'Uke qualche volta, MA ESSERE PRESO IN GIRO DA UN C******E, P***O DI M***A FIGLIO DI BUONA MADRE...
Itachi tappa la bocca a Me per non farla sbraitare tutte le parolaccie che esistono e anche quelle appena inventate: ok, ho capito...
Itachi riceve un cazzoto mo Tsunade nello stomaco da Me.
Me: NON OSARE PIù TAPPARMI LA BOCCA...
Itachi, agonizato a terra dal colpo: ...ok...
Me si gira e comincia a colpire i muri che dopo 2 cazzotti per uno sono già in pezzi.
Dopo svariati murti dopo..
ME: ok, ora mi sento meglio.
Ita: si, ma la casa è a pezzi....
Me: Pace! la dovevo già rifare kè cadeva a pezzi.
Kakashi: almeno non hai da chiamere il demolitore...




ok, fine sklero ciao e al prossimo capitolo
Tsuzuki88, Kakashi, Itachi, Naruto e Sasuke (ancora depressi nell'unico angolo rimasto della casa)
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mp3 - Voto: 08/12/08 13:30
Oddio, il capitolo è stato magnifico, l'unica pecca è il ritardo, anzi non proprio quello, ma quando ho letto che avevi intenzione di non continuare più la fic mi è venuto un infarto. Non la puoi non continuare, è stupenda e sarebbe davvero uno spreco lasciarla così..^^ Comunque la storia sta prendendo una piega che mi piace.. (xDD e adesso dirai: ma che cavolo di gusti hai?? ) adoro questo capitolo perchè pur essedo OOC rispecchia verosimilmente i comportamenti di due adolescenti in quelle derterminate situazioni..** Ti prego non lasciare la storia e trova la forza di continuarla, lo sai che da me avrai smepre un appoggio..*O* Bacioni.
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beatrixfl - Voto: 06/11/08 15:25
bhe...non c'è che dire! è fatta molto bene senz'altro! ma non riesco a capire perche nel faermo posta mi hai detto...bha! lasciamo stare! ad ogni modo continua così ! approposito leggerò tutto TUTTO!!!!! MUHAWAHAHAHAHAHAHAHAHA!!XDDDDDDDD!!!!!!!! OK ora al smetto... a presto comunque.
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tsuzuki88 - Voto: 26/07/08 00:12
ME: Ovvio che devi continuarla *_*
Sasuke: ma come... io... io... vengo...
Me: si, anche te per una volta farai la parte dell'Uke, ed è questo che mi piace molto dellla fic *_*
Sasuke: MA...!
Me: bè... è nel tuo destino Sas-UKE!!!
Sasuke va a rintanarsi in un angolo piagnucolando sul fatto che Itachi poteva scergliergli un nome migliore.
Me: ma Naru-chan dov'è???
Sasuke indica una camera mentre continua a deprimersi
Me: Grazie SasUKE
Sasuke si deprime ancora di più mentre io apro di scatto la porta della camera indicata da Sasuke
ME: NARUTO!!! Che fai di bello!?
Naruto si gira verso di me con in mano un pezzo di vetro sporco di sangue.
Me: Naruto, non mi dirai che...
Naruto, sorridendomi: Si è spaccato il vetro della finestra e mentre raccoglievo i pezzi mi sono tagliato, ma non è niente di grave.
Me: ma... ma.... macome diavolo si è spaccata la finestra!?
Naruto: ma, Sasuke quando ha finito di leggere la fic ha scaraventato il pc di sotto...
ME: O_o.... cos'ha fatto quel Uke al mio pc...???
Naruto: ehmmm... l'ha buttato di sotto dal terzo piano???...
ME, con tono moooolto glaciale: ok... ora vado di la e lo ammazzo....oppure lo do in pasto a Shisui...
Nauto, stringendo di più ilvetro che aveva in mano: ma no, vedrai che Sasuke te ne compra uno nuovo... non serve che lo uccidi...
Me: forse hai ragione Naru-chan... comunque... tu cosa penzi della fiction?
Naru, arrossendo vistosamente e stringendo ancora il pezzo di vetro: bè... è fatta bene....
Me: Naru, puoi lasciare il vetro? sei quasi arrivato all'osso a forsa di stringerlo...
Naru, lasciando di scatto il vetro: Ah!

ok, fine sklero, comunque è veramente fatta bene, la storia mi intriga assai, vorrei leggere il seguito al più presto mi raccomando (spero che questo sklero non sia noioso).

Ciao e alla prossima
Tsuzuki88, Naruto e SasUKE (che è ancora depreso in un angolo)
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mp3 - Voto: 19/07/08 14:02
oddio l'ho appena finita di legere e posso solo dire che è semplicemente fantastica. La parte iniziale, il soffermarsi sulle cose sfuggneti, l'aria pensante, mi ha fatto rivivere il momento..** e il tormento di Naruto, povero piccolo. Neanche Jiraya ha potuto far qualcosa per.. ç-ç e Sasuke (sebbene io lo odi xDD) provo un po' pena per lui. L'abuso e il mancato interesse da parte dei genitori, che sono ovviamente assenti nella sua vita..^o^ proprio un capitolo stupendo..sisi complimenti. aggiorna presto eh *o* Kiss
Mp3
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