Naruto fa parte di Akatsuki. Dopo anni torna a Konoha per una missione e incontrerà Hinata. Ma una guerra mai vista prima d'ora sta per scoppiare.
Conclusa: Sì
Fanfiction pubblicata il 29/10/2008 13:11:56 - Ultimo inserimento 16/03/2009
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Era una fresca mattinata a Konoha, come ogni giorno i bambini del villaggio si dirigevano all'accademia. Konoha si era ripresa dall'attacco di Kyubi No Yoko, uno dei nove Biju, avvenuto tre anni prima. La vita sembrava scorrere tranquilla per tutti, tranne per un bambino biondo dagli occhi azzurri con dei baffi sul volto.
Il bambino si chiamava Naruto Uzumaki, ma tutti al villaggio lo chiamavano "mostro", tutti lo odiavano. Gli era stato addirittura vietato di frequentare l'accademia a differenza degli altri bambini.
Ora si limitava a restare seduto su un'altalena ad osservare gli altri bambini mentre giocavano felici.
Vide un bambino dai capelli neri come gli occhi che veniva accompagnato da un ragazzo più grande molto somigliante a lui(avete capito chi sono), vide un ragazzo moro con dei tatuaggi rossi sulle guance che faceva il capo del gioco più popolare del momento..giocare a fare i ninja, come al solito non gli avevano chiesto di giocare. Vide che delle ragazzine giocavano a palla al volo. Tutto nella norma, se non fosse stato per dei bambini più grandi di lui che iniziarono a lanciargli pietre.
Bam: "Ehi mostro che ci fai qui..non è posto per i mostri come te!"
Na: "I - io non sono un mostro!"
Bam: "Mostro, mostro"
La maggior parte dei presenti si aggiunse al bambino, iniziando ad insultarlo e a lanciargli altre pietre.
Naruto si difese con le mani. Non che non sapesse difendersi, ma sapeva che se reagiva i genitori se la prendevano sempre con lui.
Na: "I - io non sono un mostro!"
Bam: "Si che lo sei..abominio!"
Ki: "Ahah"
Shik: "Che seccatura che siete, lasciatelo in pace"
Naruto si alzò e scappò via..corse a perdifiato in mezzo alla folla che gli lanciava sguardi carichi d'odio. Corse fino ad arrivare in un prato, si sedette su un tronco e iniziò a piangere.
Restò lì per tutta il tempo, non era giusto..perchè lui?cosa aveva fatto di male.
Vide che del sangue gli colava dalla fronte, probabilmente a causa della pietra che il bambino gli aveva lanciato precedentemente. Cercò di pulirsi, ma c'era troppo sangue, poi sentì qualcuno che gli asciugava la fronte. Alzò il viso e vide una bambina dai capelli corvini e gli occhi bianchi, con un kimono viola e con un sorriso dolce.
Na: "Sei un'angelo?"
La bimba arrossì e continuò a pulirgli la fronte
Hi: "T - ti senti meglio Naruto - kun?"
Na: "S - si"
Perchè quella bambina non aveva paura di lui?Perchè non lo chiamava mostro, perchè si stava preoccupando per lui?
Dopo aver pulito la fronte del ragazzo.
Na: "Come ti chiami?"
Hi: "Hinata"
Na: "Grazie Hinata - chan!"
La bimba arrossì dandogli il fazzoletto bianco in mano
Hi: "T - tienilo tu Naruto - kun"
La bambina se ne andò, mentre Naruto ripensava meravigliato a quel momento.
Allora qualcuno gli voleva bene..questo lo rallegrò.
Decise di tornare a casa, anche se le persone gli lanciavano sguardi carichi d'odio, al biondino non importava. Ma poi un uomo lo fermò
Uom: "Ehi tu..cos'hai fatto a mio figlio!"
Dietro di lui c'era lo stesso bambino che gli aveva tirato la pietra..Naruto riflettè, non gli aveva fatto nulla, perchè si dievertiva a torturarlo così?
Uom: "Non rispondi eh?Ora ti faccio vedere io"
L'uomo stava per dargli uno schiaffo, ma venne fermato da un ragazzo di diciassette anni gli bloccò i movimenti. Aveva i capelli brizzolati di color argento e uno sguardo arrabbiato.
Kak: "Non crede di esagerare signore?"
Uom: "Anbu togliti dai piedi. Mio figlio.."
Kak: "Naruto non ha fatto nulla a suo figlio, anzi suo figlio ha tirato delle pietre contro di lui"
Uom: "E allora?Ha fatto benissimo. Un mostro come lui se lo merita!"
Naruto iniziò a piangere di nuovo e corse via
Uom: "Fermati moccioso, devi pagarla"
Ma Kakashi lo fermò dandogli un forte pugno e puntantogli un kunai alla gola.
Kak: "Lei è un grandissimo figlio di puttana!Ha davvero una faccia tosta a reputarlo mostro"
Uom: "Mi lasci..o parlerò con l'Hokage"
Kak: "Gli parli, insulate quel bambino significa insultare il Yondaime e di conseguenza me..se si azzarda nuovamente a farlo, non risponderò delle mie azioni!"
Lasciò l'uomo e gli permise di alzarsi
Kak: "E adesso sparisca!"
Uom: "Incivile, andiamo figliolo"
Kakashi sospirò, era uno strazio vedere quel povero bambino in quello stato. L'Hokage aveva ritenuto necessario non farlo andare all'accademia. Lui si era opposto, come aveva fatto anche Jiraya. Ma Tsunade era rimasta irremovibile. Quei due dovevano farsene una ragione.
Asu: "Una sfogata come al solito Kakashi"
Davanti a lui apparvero due persone. Uno era un uomo dai capelli lunghi neri e dei peli sul mento con una sigaretta in bocca. Portava la divisa da jonin, l'altra era una donna dai capelli neri e gli occhi rossi, molto bella, aveva la divisa da chunin.
Kak: "Asuma, Kurenai, non vi ci mettete anche voi due"
Kur: "So che non sei d'accordo con la decisione del Godaime, ma non puoi assalire ogni abitante che parli male di lui"
Kak: "Chi se ne frega..Minato - sensei e Kushina - san non vorrebbero ciò"
Kur: "Dispiace anche a me, quel povero ragazzo sta soffrendo tantissimo"
Asu: "Non possiamo farci nulla, vorremmo ma non si può"
Kak: "Io dico che così si stanno giocando un grande talento"
Asu: "Non demoralizzarti..so io come tirarti su"
Estrasse un libricino arancione
Asu: "Jiraya - sama mi ha dato questo libro, ma a me non piace, dacci un'occhiata"
Kur: "A - asuma!Quello è un libro zozzo"
Asu: "Dettagli Kurenai - chan"
Kak: "Il paradiso della pomiciata..bho gli darò un'occhiata"
Naruto intanto si era fermato davanti ad un parco vuoto ed aveva iniziato a piangere. Prese il fazzoletto che Hinata gli aveva regalato e lo strinse forte.
Poi come se tutto si fosse fermato davanti a lui apparve un'uomo che
Naruto non aveva mai visto.
Portava un lungo mantello nero con delle nuvolette rosse. Aveva i capelli rossi e il volto pieno di piercieng neri e gli occhi..occhi che mettevano timore, grigi e con le iridi circolari. La sua figura emanava potenza, rispetto, timore, nobiltà e anche un misto di pietà.
Pa: "Che vita patetica che conduci, in soli tre anni sei stato a contatto con un solo sentimento..odio..un bambino non dovrebbe essere odiato e soffrire in questo modo. Ma questa sofferenza ti aiuterà, in futuro, per diventare il più forte shinobi mai esistito"
Naruto ascoltava le parole dell'uomo con interesse
Pa: "Vuoi ancora vivere così?Fossi in te la farei finita subito, tanto la tua morte gioverebbe a tutti, sei solo. Oppure vuoi vivere, ottenere il rispetto di quelli che ti hanno odiato, diventare tu stesso la paura. Se vuoi vivere seguimi Naruto"
Naruto era tibutante, poi si alzò ancora piangendo
Pa: "Non piangere, i deboli piangono. Tu sei un debole o uno shinobi degno di questo nome?"
Na: "U - uno shinobi signore"
Pa: "Non chiamarmi signore..io sono Pain"
Na: "Si, Pain - sama!"
Pa: "Seguimi, lasciati alle spalle questo patetico villaggio"porgendogli la mano
Naruto la afferrò e insieme i due scomparvero nella notte.
Il biondo avrebbe voluto salutare quelle due persone la bellissima Hinata e quel anbu argenteo. Lì si fece una promessa sarebbe tornato un giorno.
BASTARDO!!!PRIMA CI TIESNI SULLE SPINE PER IL COMBATTIMENTO E POII NON SOLO NON DICI NIENTE CI DICI PURE "O SCUSATE QUANDO MI RICORDERò FARò UN SEQUEL!!!"BASTARDO BASTARDO BASTARDO!!!!
AKATSUKI 4EVER!!!!!