Una terza sorella fi Bill e Tom fa capolino nella vita del rasta..ma se lei non fosse quella che sembra?
Conclusa: Sì
Fanfiction pubblicata il 28/11/2008 15:32:57
ABCABCABCABC
<b>AVVISO: non ho messo questa FF nel rating V.M. 18 perchè non contengono scene di sesso (quindi, per i perversi, fuori di qui!)
Ma tratta di argomenti piuttosto pesanti. Spero che aiuti a far riflettere molta gente.</b>
<i>Ma come si è ridotta?
Non ci posso credere... E' assurdo.
- Cosa ci fai qui? - dico stupito.
Lei mi guarda indifferente.
- Vendo il mio culo per farmi una pera, contento? -
Voglio solo portarla via.
- Vieni via, ti prego... -
Ride, senza allegria.
- Cosa fai, adesso ti metti a fare il Principe Azzurro? -
Ha ragione, ma in questo stato non posso vederla. Dopotutto, è mia sorella.</i>
- Bill, se è uno scherzo non è per niente divertente... - dico poggiando una mano su una sedia per non cadere.
- Ti sembra che abbia la faccia di uno che scherza? - risponde indicandosi.
In un altro momento avrei detto "certamente!", ma questo non era proprio nè il momento nè il luogo più adatto.
All'alba dei 19 anni ci hanno detto che i gemelli Kaulitz in realtà sono...tre.
TRE! io e Bill...più questa sorella.
- Mamma, ti prego, ditemi che state scherzando... - imploro.
Mia madre in tutta risposta singhiozza appoggiata al lavello della cucina.
- Tom, tesoro mio, mi dispiace di avervi tenuta nascosta l'esistenza di una terza gemella, ma è stato meglio così. Ho sofferto anche io...Mary... -
- Ah, questa cosa ha pure un nome? - ribatto stizzito.
- Tom! - urla Bill sconvolto.
- Che c'è? Non la conosco, non so neanche se esiste davvero... -
Mia madre mi guarda arrabbiatissima, ma la situazione è troppo delicata per litigare ora.
- Vi spiegherò la storia molto velocemente. Quando io e vostro padre abbiamo scoperto che sareste nati voi, eravamo al settimo cielo! Ma noi sapevamo che dentro la mia pancia eravate solo tu e Bill. Al momento del parto, magicamente saltò fuori Mary. Era ad un passo dalla morte, i medici per giorni hanno fatto il possibile per salvarla. Se da una parte mi godevo la gioia dei miei gemelli appena nati, dall'altra ero angosciata al pensiero che la mia bambina potesse morire. Per mesi ho potuto vedere la bambina solo attraverso l'incubatrice. Poi... -
Prende un lungo respiro e continua.
- Poi da un giorno all'altro mi dicono che la bambina è stata trasferita in un altro ospedale. Ma fecero un errore madornale..So che adesso non ci crederete mai, ma... Invece che nell'ospedale l'avevano mandata in un orfanotrofio...Naturalmente denunciai l'ospedale e feci di tutto per "adottare" la mia bambina..Ma i soldi mancavano...così io e vostro padre andavamo a trovarla tutti i giorni... -
- Ma allora perchè non hai voluto che noi sapessimo della sua esistenza? - prova Bill disperato.
- Perchè, Bill, forse non te lo ricordi, ma io vi avevo chiesto cosa ne pensavate di una sorella in più...Voi non ne volevate assolutamente sapere...Eravate serissimi... Così ho deciso di lasciar perdere e di spostare tutto ad un altro giorno... -
- Ad un altro giorno... - ripeto.
- Mamma, un altro giorno non era oggi! O era 19 anni fa, o mai! Non ci puoi sconvolgere l'esistenza con questa altra sorella! -
- Tomi, dai, ragiona..Ha vissuto peggio di noi...Nonostante sapesse di avere dei genitori, non comprendeva perchè non ci potesse stare insieme... - ribatte Bill.
- Ma adesso che abbiamo avuto la possibilità economica di "adottare"vostra sorella, saremo di nuovo una famiglia! -
- Io non ho sorelle..Non le ho mai avute, figurati se voglio averne in futuro! - urlo.
Veniamo interrotti da un campanello che suona.
- Aspettavi ospiti, mamma? - chiede Bill.
- Bè, amore, un'ospite molto speciale... - ridacchia mia madre.
Appena entrata capisco subito che è nostra sorella: è la nostra fotocopia al femminile.
I capelli marroni dorati sono racchiusi in una treccia lunga, gli occhi nocciola sono finemente decorate con un velo di matita, gli zigomi pronunciati e..proprio la nostra faccia.
- Ragazzi, questa è Mary... - presenta mia mamma.
- Salve, sono Mary...voi dovreste essere i miei fratelli vero? -
La sua voce è come quella di Bill, identica. Solo di un tono più alto.
- Sì..io sono Bill e..oddio, siamo proprio due gocce d'acqua! - ribatte sorpreso Bill.
- Sì, in effetti siamo proprio identici..ho sempre pensato che ci fosse qualcuno come me nel mondo..sai, proprio il tuo "sosia", ma averne addirittura due è strafigo! -
Ma come parla questa?! Sembra una stralunata!
- Sì, è proprio vero! Anche io ho sempre creduto in queste cose! - risponde affascinato Bill.
Ah già, mi sono scordato che gli ultimi 18 anni li ho passati accanto a Bill.
- Tu..sei Tom, vero?Piacere, Mary! - Mi porge la mano.
Disgustato, gliela stringo.
- Oh, sento che diventeremo subito come fratelli! Vado a poggiare la mia roba! Dov'è la mia stanza, mamma? -
- Per il momento la tua stanza non c'è..provvederemo a togliere tutte le cose dalla stanza accanto a quella di Tom e Bill, nel frattempo dormirai nella loro stanza! -
- Va bene! Grazie a tutti per avermi ospitato... - con un breve inchino, corre su per le scale.
- Mamma, non dirmi che è mia sorella...adesso scopro che io sono stato adottato, perchè non è possibile che sia solo come Bill! -
- Oh, è una ragazza stupenda! - Bill è come in trance. Ha sempre desiderato una sorella che le insegnasse l'arte del trucco.
- Io vado a dormire un pò, ci vediamo dopo.. -
Salgo le scale trascinando i piedi e cerco di mettere un pò d'ordine in testa.
Ricapitolando: per 19 anni ho sempre pensato di avere solo Bill al mondo. Ma adesso scopro di avere quest'altra...sorella, che non mi somiglia per niente.
Certo che il mondo gira al contrario! Non ci sto capendo più nulla. Una bella doccia mia schiarirà le idee.
Entro nella mia stanzetta: non ci sono stati cambiamenti, a parte una piccola brandina, ai piedi della quale c'è un'altrettanto piccola valigia.
Noto che la luce del bagno è accesa. Non ci faccio caso. Forse sta iniziando a sentirsi proprio come a casa sua.
Come mi sbagliavo.
A volte penso che ci avessi pensato un attimo di più, quella porta l'avrei aperta e avrei scoperto tutto. Invece non l'ho fatto.
Avrei potuto accettarla subito, invece l'ho trattata come un'estranea.
Avrei potuto fare molte cose, ma non le ho fatte.
Così, passando per l'autostrada famosa per le battone che lavorano lì, ho visto Mary. In un primo momento ho pensato che magari stava aspettando il ragazzo con cui si frequentava da un pò, ma poi ho notato come era vestita, come muoveva la borsetta. Ho visto come è salita sulla macchina di uno sconosciuto di cui poi ho perso le tracce.
Fatto sta che quel giorno, l'ho affrontata a viso aperto.
- Mary, che ci facevi in autostrada vestita da battona alle 2 di notte? - dico tranquillamente.
- Niente, uscivo da una discoteca e stavo aspettando un ragazzo - risponde lei altrettanto tranquillamente.
Una cosa in comune con lei l'ho trovata: un sangue freddo quanto il mio, se non di più.
- Ah, e questo tuo amico quanti anni aveva? -
- La mia età -
- E aveva la barba ed i capelli bianchi e dimostrava più o meno l'eta di un sessantenne? -
- Cosa c'è, adesso ti metti a fare il fratello maggiore? Io e te non siamo niente -
Uno strano "crack" proviene da dentro di me, ma lo ignoro: sono stato io a porre queste condizioni.
- Io e te non siamo fratelli -
- Ma...abbiamo un legame di sangue... -
- Non mi interessa -
- Almeno essere amici? Vogliamo provarci? -
- Non provo nessun interesse ad essere tuo amico, a meno che tu non voglia fare sesso con me -
Con le lacrime agli occhi, esce dalla stanza dicendo: - Va bene Tom...Io e te non siamo niente... -
- Lo so...ma io sono un conoscente...e ti dico che quello che fai non è bello... -
- Secondo te io mi diverto vero? Già, che ne vuoi sapere tu, famoso e pieno di soldi? Io, povera mortale, che per avere quello di cui ho bisogno sono costretta a vendere il culo... -
Dopo questo, apre la valigia: c'è un doppio fondo. Noto che ha le pupille dilatate. Ma lo sguardo si posa immediatamente su ciò che ha in mano.
Una siringa e un cucchiaio.
- Ehi tu, che fai...! - provo a dire, ma non faccio in tempo a fare niente: in un lampo, si chiude in bagno.
A momenti butto giù la porta a calci, urlando in continuazione: - Mary, per l'amor di Dio! Apri questa dannata porta! -
Solo dopo 10 minuti, sento la serratura che si apre.
- Questo è quello che sono. Mamma lo sa.. Non c'entra niente l'adozione, sono sua figlia ufficiale da un pò di anni, ho iniziato a 11 anni a fumare.. fino ad arrivare adesso..mi vendo il culo per farmi un quartino di eroina..e se non trovo la dose, vado a rota.. -
Non riesco a collegare le cose...Mary, siringa, eroina, rota...Ma cosa sta dicendo?
- Non capisco... -
- Nessuno capisce..sono messa malissimo ormai..io personalmente mi do sì e no 1 anno neanche di vita..e tu? Si accettano scommesse... -
Sorride sincera. Ma io non ci trovo niente di cui sorridere.
- Tu da domani smetti -
- Cosa credi, che non ci abbia già provato? Un centinaio di volte, ma ogni volta che sembravo ripulita dalla merda, mi facevo un buco perchè pensavo "tanto adesso non sono più dipendente"... errore... -
- Ti aiuto io. So che abbiamo detto "neanche amici"...Ma almeno come inizio si può fare... -
- La tua compassione può andarsene a fare in culo insieme a te... E la tua pietà vi fa compagnia... -
- Non è nè compassione, nè pietà, è solo..affetto..è presto per dire che tipo di affetto..ma mi sento protettivo nei tuoi confronti... -
Bill entra con una bottiglia di Coca e dice: - Ragazzi, stasera casa libera! -
Tutti e due scoppiamo in una risata liberatoria. Ci fa molto bene, perchè ci liberiamo dai nervi.
Come al solito Bill mi salva, anche se insconsciamente.
Aveva ragione, appena sa di essere pulita, si va subito a fare un buco.
L'ho scoperta l'altro giorno, quando doveva uscire di casa solo per fare la spesa.
L'ho chiusa a casa e sono stato con lei che andava a rota per 4 giorni. Una cosa bestiale. Vomito, diarrea, attacchi isterici e chi più ne ha più ne metta.
Quando era pulita, l'ho scortata fino a scuola. Quando sono andato a prenderla, mi hanno detto che se n'era già andata.
L'ho riscoperta nei bagni della metropolitana mentre era in piena rota che si faceva un buco.
Non so quante volte siamo andati avanti così, ma non cambiava niente.
Solo una cosa è cambiata: sono innamorato di lei.
E' una cosa bruttissima da dire. Tra gemelli non dovrebbe succedere, lei poi è una ragazza della peggior specie, ma non lo so. Tutto l'amore che provavo per Bill adesso è diviso tra loro due.
Lei si da ormai per spacciata, ma io non mi arrendo. Non fino a quando non avrò giocato le ultime carte.
<b>Caro Tom,
il nostro rapporto non è iniziato nei modi migliori, e come darti torto: vivevi nella tua bambagia di bimbo viziato e non saresti mai uscito di lì, se non fossi arrivata io. Mi dispiace di esistere. O di essere esistita. Dopo che ti scriverò questa lettera, penso proprio che non esisterò più.
Tu non sai com'è stata la mia vita all'orfanotrofio: botte, botte continue. Ma più una cosa era vietata, più noi la facevamo. Nel momento in cui noi "più grandi"avevamo il permesso di uscire un'ora a settimana, facevamo una colletta per comprare il fumo.
Undici anni: un'età giovane, troppo per iniziare. Ho iniziato con le sigarette: come tutti i miei amici, anche io volevo provare. Quando le ore libere divennero due, cominciai l'hascisch e le palline di acido.
Questo fino ai 14 anni. Da lì in poi, mentre tu e Bill facevate vedere il vostro voltlo, il mio volto, alla tv, io cominciavo a sniffare. Prima dosi minuscole, poi sempre maggiori.
Nel momento in cui un mio amico ha portato una siringa, ho provato. Ma per un pò non volevo neanche sentirne parlare, il solo pensiero degli aghi mi terrorizza.
Sono arrivata ad essere dipendente dall'ero, sono arrivata a rubare per avere i soldi per comprare un quartino, sono arrivata a battere in autostrada.
Dimmi, Tom, cosa mi resta altro da fare nella vita?
Tu sei stato il primo che ci abbia provato davvero, a farmi smettere.
Non ha funziontato.
Voglio morire perchè io non ti merito.
Sappi che ti amo. Strano, non te lo dirò mai, ma è quello che provo.
So che l'incesto non è consentito dalla mente umana, ma chissenefrega.
Non ho mai seguito la mia mente, non intendo farlo ora.
Non ora che muoio.
Oggi mi sparo il buco finale.
Ti amo Tom, e mai come oggi avrei voluto dimostrarlo.
Mary</b>
<i>[Questa lettera è stata trovata in mano di Mary Kaulitz, morta per overdose di eroina. Aveva ancora l'ago conficcato nel braccio.]</i>
<b>Salve a tutti! so che questa FF sembra una cavolata (infatti la presenza di una terza sorella è stata idiota) ma avevo ho appena finito di leggere "noi, i ragazzi dello zoo di berlino".
Mi ha sconvolto, e non voglio che altri ragazzi finiscano come Mary.
E' una cosa bruttissima...commentate se volete...
Piccola - chan</b>
ma xk mi fate sempre piangereeee??????? no (mi asciugo le lacrime) nooooo nn poi farmi questooo!!! nn mi far piangere anke tuuuuu!!!! ihihih, lasciamo stare le cazzate ke dico e complimenti x la storia, è bellissima!!!! ora scappo ci sentiamo CIAUUUUUUU 1 MEGA BACIO
è molto bella!!! ma è stata tristissimaaaaaaaaa!!! T.T tra poco non piangevo daanti ai miei genitori!!! cmq, grazie mille per il commento che mi hai scritto sulla mia ff!! mi dispiace che ci metta così tanto ad agiornarla ma farò il possibile!!! vabbè, basta con le mie ciance!! bellissima fic!!
ihihih, lasciamo stare le cazzate ke dico e complimenti x la storia, è bellissima!!!!
ora scappo ci sentiamo CIAUUUUUUU
1 MEGA BACIO