DINUOVO INSIEME
- Capitolo 1° -
Premessa
A differenza di “Vampires” e di “Vampires 2 - Le cronache degli Eroi”, questo libro sarà scritto in terza persona poiché, per alcune scene e dialoghi che ho in mente di trattare, mi è necessario adottare questo cambiamento.
Spero che non vi crei alcun problema… Buona lettura.
Prologo
Era una stanza buia, illuminata solo da poche luci bianche e soffuse che rendevano il tutto molto più tetro e sinistro.
<<E voi credete che questo ragazzo possa essere utile per i nostri piani?>> disse un uomo, sui trent’anni e alto quasi un metro e novanta, vestito alla cowboy, con un lungo cappotto di camoscio e un cappello da dove fuoriuscivano dei lisci e neri capelli che giungevano fino a metà spalle.
<<Non lo crediamo… ne siamo sicurissimi>> rispose un altro uomo sul metro e settanta, dall’aspetto più giovanile e vestito di nero con un lungo camice da dottore bianco.
Quest’ultimo portava lunghi capelli grigio scuro legati da una coda che li faceva sembrare duri come il marmo e un paio di occhiali da vista che, per il riflesso di una delle luci, non permettevano di vedere i suoi occhi.
<<Da cosa deriva questa tua sicurezza in quel ragazzo Kagùro?>> disse il cowboy fissando, con i suoi terrificanti occhi viola, il suo amico che, aggiustandosi gli occhiali con il medio della mano sinistra, rispose con un sorriso <<Perché in lui vi è lo stesso male che è in un demone come noi>>
Aggiustandosi gli occhiali, Kagùro mostrò due occhi viola simili a quelli del suo amico <<E di cosa ti preoccupi Ibram?>> continuò <<Se Eiji decidesse di tradirci lo potremmo uccidere senza alcun problema. Dico bene signore?>> chiese poi voltandosi vero sinistra dove, a pochi metri di distanza, vi era un trono fatto in pietra e raffigurante un’ anaconda dove, sedutoci sopra, vi era un ragazzo sui vent’anni dai lunghi capelli viola, proprio come i suoi occhi, e vestito con un lungo cappotto in pelle viola.
Quest’ultimo non rispose e, con lo sguardo perso nel vuoto, continuò a restare immobile e pensieroso.
<<Signor Orochi avete qualche problema?>> chiese Ibram preoccupato
<<No!>> rispose il demone <<Ma adesso andate via>>
<<Come desiderate!>> esclamò Kagùro scomparendo nel nulla lasciando Ibram che, dopo aver lanciato un ultimo sguardo su Orochi, imitò il compagni dileguandosi nel buio.
<<Eiji!>> esclamò con un leggero sorriso il demone restando seduto sul trono <<Non vedo l’ora che tu arrivi da me>> detto ciò, Orochi chiuse gli occhi e, come per magia, le poche luci che illuminavano la stanza, si spensero.
due anni dopo....
Un ragazzo dai lunghi capelli lisci e vestito con dei jeans blu ed una maglia nera, sporca e stracciata, stava viaggiando, su una Harley Davidson 1100 nera con cromature argentee, su una strada quasi deserta.
Il centauro non portava alcun casco, solo un paio di occhiali oscurati, e i suoi lunghi capelli, sotto il caldo sole di maggio, parevano brillare.
Il ragazzo fermò la sua moto di fronte una graziosa casa circondata da un giardino e, scendendo dal mezzo, afferrò due katane, una dorata ed una viola, da un lato della moto inserendole sugli appositi ganci che aveva sulla cinta.
<<Finalmente a casa!>> esclamò felice mentre si dirigeva verso l’ingresso.
Il ventiquattrenne bussò alla porta bianca della casa e, ad aprirlo, fu una bionda ragazza, più o meno coetanea a lui, con due bellissimi occhi rossi.
La ragazze restò immobile a fissare l’ospite che, togliendosi gli occhiali da sole mostrando due occhi color sangue, disse <<Ciao Fara>>
La bionda sorrise e saltando contro il ragazzo urlando disse <<Danny!>>
L’abbraccio dei due fu tenerissimo e, una volta staccatisi l’uno dall’altra, Danny disse <<Sono due anni che non ci vediamo. Come va?>>
<<Entra svelto. Ho tante cose da raccontarti>> disse lei facendo accomodare nella casa l’amico.
La casa era composta da un corto corridoio che dava su un soggiorno soleggiato e una cucina e, in fondo a questa, vi erano delle scale che portavano al secondo piano.
Il ragazzo si sedette ad una sedia attorno al tavolo e, rilassandosi, disse <<Dannazione! Fa un caldo infernale per essere metà Maggio>>
<<In effetti ho scelto questa città proprio perché è molto tropicale>> disse sorridendo la bionda dando al ospite un bicchiere di birra fresca che accettò molto volentieri.
Dopo un paio di sorsi, il ragazzo continuò <<Ma come mai avete deciso di trasferirvi? Non sai che fatica ho fatto per trovare la vostra casa in quest’immensa città>>
<<Si hai ragione!>> confessò lei sedendosi <<Ma quella casa ormai ci dava solo tristissimi ricordi>>
<<Capisco>> disse lui divenendo serio.
<<Lo hai trovato?>> chiese lei assumendo uno sguardo triste e malinconico
<<No!>> rispose l’altro <<L’ho cercato per quasi due anni e solo una volta mi sono avvicinato a scoprire il suo covo. Ma purtroppo, una volta giunto sul posto, ho trovato tutto abbandonato e solo uno scienziato da strapazzo che mi disse di non cercarlo più perché oramai apparteneva a loro>>
<<E adesso?>>
<<Adesso sono tornato per provare a cercarlo assieme a vo…>> ma il ragazzo non riuscì a finire la frase poiché i suoi lunghi capelli furono afferrati da qualcuno che lo tirò verso dietro.
<<Ma che diavolo?>> esclamò Danny voltandosi e trovandosi di fronte un bambino dai capelli all’insù a punta e rossi, come i suoi occhi.
Danny fissò gli occhi del bambino che ricambiò lo sguardo e, dopo un po’, disse <<E’ lui vero?>>
<<Si!>> disse Fara alzandosi in piedi e prendendo il bambino in braccio <<Lui è mio figlio. Ryuji>>
Danny restò in mobile a fissare il bimbo che si nascose sulla spalla materna.
<<Quanti anni ha?>> chiese il ragazzo
<<Ha compiuto un anno a Marzo>> rispose la bionda <<Ma già riesce a sfinirmi>> disse rimettendo giù il bambino che, immediatamente, scappò verso il soggiorno.
<<Del resto. È suo figlio. È normale che sia pestifero>> disse sorridendo Danny ma, non appena finì la frase, Fara si gettò tra le sue braccia iniziando a piangere.
<<E’ identico a suo padre e ogni volta che lo vedo mi ricorda lui>> disse la bionda con la voce soffocata dal pianto <<Come faccio senza di lui. Io ho bisogno di Eiji>>
Danny abbracciò la donna e, posando la sua fronte sulla testa della ragazza, disse <<Te lo avevo promesso. Lo riporterò da te. Anche se questo dovesse costarmi la vita>>
<<Grazie Danny>> disse lei distaccandosi dal ragazzo <<E perdonami. Ma in questi due anni non ho potuto sfogarmi con nessuno. Erik ed Elisabeth hanno bisogno di me come una madre e non posso sfogare la mia sofferenza su di loro>>
<<Stai tranquilla>> disse il ragazzo <<Potrai piangere quante volte vorrai. Ci sarò comunque>>
<<Grazie ancora>> disse lei asciugandosi le lacrime.
<<Ma adesso dimmi!>> esclamò sorridendo Danny <<I due marmocchi che cosa combinano?>>
<<Io non credo li potrai chiamare più marmocchi. Ormai hanno diciassette anni e sono cresciuti parecchio>>
<<Dici davvero?>> esclamò Danny
<<Si! Elisabeth è alta quanto me, mentre Erik è solo un paio di centimetri più basso di te>> rispose Fara sorridendo
<<Dai? Devo assolutamente vederli>> esclamò divertito Danny <<Dove sono ora?>>
<<A scuola!>> rispose la bionda <<E’ questione di minuti prima che tornino>>
<<Allora vado a nascondere la moto dietro casa così non sospetteranno di nulla>> disse Danny che, come un bambino divertito, uscì fuori casa lasciando Fara a fissarlo sorridente.
La campanella della scuola suonò alle 13 puntuali e, come furie, tutti quanti si apprestarono ad uscire dall’edificio, eccetto due studenti, che stavano tranquillamente conservando i loro libro.
<<Secondo te cos’avrà preparato Fara?>> disse uno dei due che, mettendo sulle spalle la sua cartella, aspettò che la sua amica terminasse.
<<Non è ho la più pallida idea>> rispose lei legando i suoi bellissimi capelli platinati, con una coda bassa e lasciando solo una ciocca di capelli cremisi, caderle davanti al viso.
<<Hai finito?>> chiese il ragazzo
<<Cos’è questa fretta?>> chiese l’altra mettendo lo zaino sulle sue spalle e incamminandosi verso l’uscita.
<<Non lo so! È come se oggi avessi una voglia matta di tornare a casa il prima possibile>> rispose il ragazzo dai capelli argentei mentre si apprestava a scendere le scale che lo avrebbero condotto fuori scuola.
<<Sai che novità!>> esclamò la ragazza una volta fuori l’edificio
<<Che vuoi dire?>>
<<Che non è un fatto strano che tu voglia tornartene prima a casa>>
<<No Ely!>> puntualizzò il ragazzo <<Questa volta è per una causa a me sconosciuta>>
<<Cioè?>>
<<Io solitamente voglio tornare a casa perché la scuola mi annoia o perché ho una gran voglia di mangiare quel che Fara prepara. Oggi invece voglio tornare a casa e basta>>
<<Ho capito!>> rispose Elisabeth uscendo dal cortile della scuola.
I due ragazzi camminare per quasi due chilometri e, finalmente giunti a casa, si affrettarono ad avvicinarsi alla porta d’ingresso.
<<Bussa tu!>> disse la ragazza permettendo all’amico di pigiare il campanello che iniziò a suonare accompagnato dalla voce di Fara che urlò <<Arrivo subito>>
La bionda non fece attendere molto i due ragazzi e, aprendo la porta, disse sorridendo <<Bentornati! Tutto ok a scuola?>>
<<Si!>> rispose Elisabeth
<<Anche se andrà meglio quando finirà>> puntualizzò Erik lasciando cadere per terra il suo zaino.
<<Sei sempre il solito sfaticato!>> esclamò Elisabeth
<<No! Ma preferirei più affrontare una battaglia che andare a scuola>> rispose Erik
<<Allora affronta me se ne hai il coraggio>> disse la voce di Danny che proveniva dall’altra stanza.
I due ragazzi restarono immobili a fissare Fara che, sorridendo, disse <<Vi sta aspettando in cucina>>
Erik ed Elisabeth corsero immediatamente in cucina e, illuminato dalla leggera luce solare che penetrava dalle tende della finestra, vi stava in piedi Danny che, fissandoli, disse <<Ma guarda come sono cresciuti i miei due marmocchi>>
Senza dire neppure una parola, i due diciassettenni, si gettarono tra le braccia del Vampire iniziando un lungo pianto per la felicità di poter riabbracciare il loro Danny.
Ed eccoci nuovamente insieme per questo terzo libro...
Non ho nulla da dirvi... lascio a voi i commenti... ciao
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2309 - Voto:
comunque che pizza ci sono altri pazzi che voglio distruggere il mondo e poi chi la chiamati che se ne stanno a casa loro... comunque poveri Danny, Erik e Elisabeth hanno perso Leo.
però devo ammettere che oltre hai Vampires ci sono zombie e demoni e si molto interessante.
ciao
black-witch - Voto:
Buone vacanze!!!
Ciao ciao!kiss...Black-witch!
artemis5 - Voto:
un bacio, ciao^^
artemis5 - Voto:
cmq vedo che tra Erik e dElisabeth le cose stanno pain pianino evolvendosi... bhe, bel capitolo^^
vampira94 - Voto:
artemis5 - Voto:
black-witch - Voto:
"Un guerriero non è colui che uccide chiunque gli pesti i piedi. Un guerriero è colui che combatte per difendere qualcosa, o qualcuno, a lui caro!"
parole sante!!!
ciao ciao!kiss...Black-witch!!!
artemis5 - Voto:
artemis5 - Voto:
black-witch
...continua nelle pagine numero:
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