da una serie originale:
"CIELO"
una fanfiction di:

Generi:
Sentimentale - Drammatico - Introspettivo
Rating:
Per Tutte le età

Anteprima:
<<Siamo schiavi. Schiavi del cielo infinito che si stende sopra di noi>>

Conclusa: Sì

Fanfiction pubblicata il 09/04/2009 22:04:49 - Ultimo inserimento 22/06/2009
 
ABC ABC ABC ABC



 PIOVONO PETALI DI SANGUE DAL CIELO




"Siamo Schiavi.
Schiavi di un cielo infinito che si stende sopra di noi.
Non abbiamo via di scampo.
Corriamo, e non c’è nessuno che ci sorregge quando cadiamo.
Proviamo una tristezza immensa, un dolore incolmabile,
che ci macchia e ci fa bagnare di sangue.
Abbiamo paura
e siamo destinati ad una sofferenza eterna, che farà oscurare il nostro cielo.
Cola sangue dalla nostra bocca, e altrettanto sangue scende dai nostri occhi
Stringiamo gli occhi per paura del buio,
ma le tenebre ci hanno già fatto loro prigionieri.
Siamo prigionieri macchiati di sangue, destinati a Qualcosa che non possiamo sopportare.
Dobbiamo stringere i denti e non guardare il vuoto,
perché abbiamo paura di cadere...
Ed intanto, i petali cadono a terra e formano un manto tagliente
su cui si muovono i nostri piedi.
Camminiamo senza meta,
forse verso un Qualcosa che non possiamo raggiungere,
ma ci ostiniamo a rincorrerlo,
e finiamo per soffrire ancora di più."



Il mio nome è Asako e sono un Angelo. Non ho modo per sfuggire al mio Fato,
e non ho mai fatto niente per cercarne uno.
Ma poi, ho conosciuto Yuta, e il mio mondo, quello in cui vorrei vivere ha iniziato a
riflettersi nei suoi occhi.

"Desiderare ardentemente qualcosa...Voler raggiungere il proprio obbiettivo a qualsiasi costo..."

Io che non posso vedere, mi sono affidata ai suoi occhi,
e della sua voce ho fatto la mia guida.

"Noi che non abbiamo tempo di sperare e non abbiamo il coraggio di guardare il cielo..."

E ora sono qui, immobile, inerme d’innanzi al tempo che passa.
Ti cerco. Ma non ci sei.
Cerco la sua mano tra la nebbia. Ma nella nebbia la sua mano non c’è.
Cerco la sua voce nel vento. Ma nel vento, la sua voce non si sente.
E le mie mani, finiscono per riempirsi, ancora una volta di sangue.
Ora le sue belle parole, si sono sparse nel vuoto, perse per sempre.
La notte mi avvolge in uno stretto abbraccio
e la nebbia si stende davanti a me, e io che sono incapace di dominarla,
mi lascio vincere e cado in una morsa d’ombra, di cui vedo l’inizio ma non la fine.

"Un dolore infinito...Una sofferenza immensa..."

Dell’oscurità ho fatto la mia dimora, ora che non sento più la tua voce.
E ora sono qui, ferma d’innanzi al tempo che passa, e al cielo infinito che si stende sopra di me.


...




...Continua nel prossimo capitolo


 
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