L' AMORE
- Capitolo 1° -
Autore: Lally-chan
Titolo: L'amore
Raiting: Nc17
Genere: Romantico - One shot
Avvisi: Lemon
Riassunto: Pensieri sull' amore.
Disclaimer: I Gemelli Kaulitz non mi appartengono in nessun modo. Tutto ciò che è scritto di seguito è puramente inventato senza nessun riferimento alla realtà dei fatti,e niente di ciò che è descrito è a scopo di lucro.
L'amore.
L'amore non è una cosa che si può comandare, ne tantomeno un sentimento gestibile e di facile scoperta.
L'amore non ha età ne sesso e colpisce quando è giusto che sia.
L'amore ti logora, ti riempe. Incendia il cuore, l'anima.
Fa sparire tutto il superfluo e ti lascia solo ciò che è importante.
L' amore cambia il mondo e l'aspetto di esso agli occhi di chi lo scopre.
L' amore è senza limiti e se colpisce ti segna nel profondo.
Per quanto si possa ripudiare o far finta che non ci sia, l' amore è sempre li a dirti che lui è quello giusto.
L' amore e crudele e non guarda in faccia nessuno; se decide che tu debba amare qualcuno è così, e non si può più tornare indietro.
Questo è l' amore, e ora anche io dovrò conviverci.
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A volte mi domando perché sono nato in questa famiglia.
Chi ha deciso che questa doveva essere mia madre?
Chi ha deciso che questo diveva essere mio padre?
E soprattutto...
Chi ha deciso che questo doveva essere proprio mio fratello?
Fin da piccolo mi ritenevo davvero fortunato ad aver qualcuno accanto 24 ore su 24, una persona con cui giocare, con cui parlare, con cui ridere e scherzare. Un amico, un confidente, la spalla su cui piangere o qualcuno a cui affibiare la rottura del vaso della nonna rotto accidentamente mentre giocavo a baseball in casa.
Ma adesso tutto questo mi sembra superfluo e quasi orribile; come se un Dio maligno avesse deciso di farmi vivere un piccolo e magnifico sogno prima di svegliarmi e sbattermi la verità in faccia. Un' orribile verità, una tragica realtà da cui non c'è soluzione.
Già.
La realtà.
All' inizio pensavo di stare impazzendo; quasi odiavo la persona con cui ero sempre stato, lo consideravo come una specie di demone ammaliatore che mi stava istigando. Forse provavo anche schifo; di me stesso per i pensieri che mi affollavano la mente, e di lui, perché per me era colpa sua se stavo provando quelle cose sbagliate.
Sbagliate...
Fin da piccolo tutti mi hanno detto cosa potesse essere giusto e cosa no; ma è davvero così? Bisogna credere a tutto quello che il mondo, e chi ci vive, dice? Mi sono chiesto queste cose milioni di volte nelle mie notti insonni e sono arrivato alla conclusione che se uno prova qualcosa per qualsiasi altra parsona, questo non può essere un errore e neanche un peccato.
Probabilmente il mondo ha creato delle restrizioni solo per far credere agli altri che alcune cose sono sbaglate. Ma cosa c'è di sbagliato nell' amare?
Nulla, proprio nulla.
Tutti ti diranno che sono felice per te, che è giusto che accada, che sono contenti che anche tu stai crescendo, che vorrebbero conoscere la fortunata...logico...le persone vanno subito a pensare ciò che ritengono normale: un ragazzo deve stare con una ragazza.
Se poi fai capire che non è così, che forse quella lei è in realtà un lui, le cose cambiano; oggi giorno forse le cose vanno meglio...il mondo si è aperto a questa nuova idea dell' amore. Certo, non tutti la pensano così positivamente, ma almeno molti riescono a sopportare positivamente la cosa. Forse questo è già un passo verso un' apertura mentale più ampia di questo sentimento così complesso.
Però il mio non è certo quel tipo di amore; gli si avvicina molto, ma è assai più complicato e per certi versi più intenso: un amore verso il proprio fratello, un amore che nessuno capirà. A volte mi sono domandato se lui non fosse nato con me cosa sarebbe successo. L' avrei incontrato? Mi sarei innamorato di lui?
Penso di si.
Anche se avessimo avuto diversi genitori, o diversi amici, diverse lingue per parlare, diverse città in cui avremmo abitato, ci saremmo incontrati prima o poi. Lo sento; una piccola vocina dentro di me, me lo sibila ogni volta che il dubbio mi assale.
Forse il destino ha deciso di mettermelo subito accanto, ha deciso di non farmi perdere tempo a cercare la mia metà. Voleva farmi un favore donandomelo come un regalo. In fondo due metà sono l' una la parte perfetta e uguale dell' altra; e noi fratelli gemelli rispecchiamo perfettamente quest' idea, essendo nati dalla stessa piccolissima cellula.
Mi piace questo pensiero, mi fa sentire ancora più vicino a lui, come adesso, che quel angelo dorme accanto a me.
Non so neanche perché gli ho detto di si; non dovrei fare cose del genere, è solo un gesto masochistico che mi fa male. Non so quanto potrò ancora resistere dal rivelargli i miei sentimenti. Ormai sono arrivato al limite, ad un punto tale che la mia irrascibilità mi ha portato a litigare con lui ancora una volta. Ma la cosa scioccante è che lui mi perdona sempre; mentre io mi arrovello dandomi del perfetto imbacille, lui viene nella mia camera e mi chiede di dimenticare tutto.
Come si fa a non innamorarsi di una persona tanto buona; è veramente impossibile.
Come è veramente impossibile non perdersi a guardarlo mentre dorme, quando assume quella posa e quel viso da bambino. A volte mi dimentico che ha ormai 16 anni; ma forse è il suo essere che lo vuole così, e a me va bene.
Poterlo osservare mi rilassa, forse perché mi fa quasi credere che lui potrà essere solo mio. Accarezzare il suo viso tranquillo e delicato mi fa sentire bene, mi fa sognare. Per adesso la cosa mi basta; non voglio che le cose cambino, ho troppa paura che potrebbero solo peggiorare.
Anche se...
A volte mi sembra che anche lui, indirettamente mi voglia dire qualcosa con quegli occhi nocciola, che aspetti un gesto da me, una risposta silente come la sua.
< Tomi... >
Rivengo dai miei pensieri e mi accorgo che mio fratello si è svegliato; forse le mie carezze sono state troppo poco velate.
< Scusa se ti ho svegliato. > gli dico dispiaciuto.
< No, non è colpa tua. > mi risponde con quella voce dolce e delicata che sembra volermi dire dell' altro.
< C'è qualcosa che non va? > gli chiedo gentile.
< Non sei più arrabbiato con me? >
Sorrido nell' ombra che mi avvolge e accarezzo la sua guancia fredda.
< Non potrei mai esserlo. E mi dispiace di aver alzato la voce prima. >
Bill scuote la testa e mi sorride; quando fa così penso che potrei morire.
< Non fa niente. > risponde lui avvicinando a me e accoccolandosi tra le mie braccia, già pronte ad accoglierlo.
< Torna a dormire adesso. > gli dico accarezzandogli i capelli lisci e profumati. < Domani dobbiamo alzarci presto. >
< E tu? > mi chiede già assonnato.
< Io ti proteggerò. > rispondo domandandomi se faccio bene a dirgli certe cose.
Lui mi sorride di nuovo e chiude gli occhi.
< Grazie Tomi. > sibila ormai prossimo al sonno. < Con te al mio fianco mi sento bene. >
< Ne sono felice. >
< Tomi? >
< Si? >
< Resterai sempre con me, vero? >
< Certo, non ti lascerò mai, qualsiasi cosa accada. >
< Ti voglio bene Tomi. >
< Anche io, non sai quanto. >
Sento Bill che comincia a respirare pesantemente e mi rilasso anch' io ora che lui dorme. Non sembra ma dovergli parlare mi irrigidisce peggio di una corda di violino.
Poggio la testa sul cuscino dove anche mio fratello sta riposando e l' osservo dormire placidamente. Guardo quel visino angelico sorridermi involontariamente e mi viene subito la voglia di assaggiare quei due sensuali labbra.
Forse se facessi piano non si accorgerebbe di nulla.
Forse potrei sapere se davvero lo amo quanto penso.
Forse...i forse finiscono prima che me ne accorga.
Sembra che il mio corpo e il mio cervello non vadano di paripasso, e così senza poter farci nulla, o quasi, mi ritrovo a poggiare la mia bocca sulla sua in un contatto quasi come un dolce sfioramento.
Lui non sembra accorgersene, e allora mi sento nella possibilità di concedermi qualcosa di più. Premo in modo convinto le mie labbra contro le sue e sento che queste ultime si schiudono leggermente come a volermi invitare. E io cosa posso fare se non acconsentire a quel tacito ed involontario gesto lambendo lentamente quella bocca paradisiaca prima di entrare titubante in quell' eden.
Non so perché sto facendo questa cazzata, ma ormai mi sento di non poter più fermarmi. Se si svegliasse adesso non potrei giustificarmi, ma per quello che sto provando, forse il gioco vale la candela.
< ...umh... >
Bill mugola, forse in assenso, e muove lentamente la lingua come per una risposta involontaria ai miei tocchi. Ormai non riesco più a trattenermi, non ricordo quasi più neanche il mio nome. Voglio solo continuare a baciarlo; vorrei che ciò non finisse più.
Sento il suo corpo fremere vicino al mio e mi domando se si sia svegliato o meno; ma anche fosse non sembra volermi dire nulla. Ormai sento la sua erezione sfiorare la mia e chiedere appagamento; e mi sento quasi in dovere di aiutarla visto che è per colpa mia che tutto questo ha avuto luogo.
Bill mugula ancora, e questa volta sono quasi sicuro che non possa essere più addormentato; trema convulsamente e respira a fatica. Mi stacco un attimo da lui e con la mano sfioro i suoi pantaloni stretti e decido di insinuarmici dentro, sentendo la subito il calore della sua erezione contro il mio palmo. Lo sento sussultare al mio tocco e irrigidirsi come per paura. Appena comincio a muovermi attorno al suo pene lui sussulta a le sue mani si arpionano alle mie braccia; mi stringono all' aumentare della mia andatura e sembrano volermi stritolare. I suoi ansimi aumentano e rimbombano nelle mie orecchie come un canto celestiale, portandomi inevitabilmente al culmine. Lui è del mio stesso avviso e viene nella mia mano con un lamento gutturale basso ma udibile, mentre io faccio lo stesso trattenendo tutta l' eccitazione che sto provando.
Appena riprendo parte della mia conoscenza e il mio corpo cerca di riacquistare sensibilità e razionalità, tolgo la mano dai suoi pantaloni e alzo gli occhi verso mio fratello e lo guardo realmente impaurito, se non terrorizzato.
Bill ha gli occhi ancora chiusi e sembra star riacquistando il fiato, non mi ha ancora mollato le braccia che mi ha arpionato prima.
< Bill... > sibilo quasi per paura che mi senta.
Lui mugula qualcosa e sposta le sue mani dalle mie braccia fino alla mia schiena, in un abbraccio che non voglio interpretare per il terrore di sbagliarmi.
< Tomi... > sospira lui sul mio collo.
< Mi dispiace Bill, non avrei dovuto. > lo blocco prima che lui dica altro.
< Non pensavo che provassi questo per me. > continuò con voce tranquilla che mi spiazza più delle parole che ha appena pronunciato.
< Perdonami; il mio gesto è stato avventato e contro ogni logica... >
Lui mi zittisce con un bacio a fior di labbra che mi sconvolge e mi rende felice allo stesso tempo.
< Grazie. > sospira separandosi da me e sorridendomi. < Per cosa? > gli chiedo io confuso e spaesato.
< Grazie di amarmi. >
Penso che in quel momento il mio cuore si sia fermato. O forse ha cominciato a a battere tanto velocemente da non riuscire a sentirsi più.
< Bill, non mi odi per ciò che ti ho fatto? > chiedo con un sibilo.
Lui sorride di nuovo e mi abbraccia.
< No. > pronuncia chiaro e fluido. < Non posso odiare l' unica persona con cui voglio vivere. >
< Tu mi vuoi? >
< Si, e adesso finalmente so che anche tu lo vuoi. >
Cosa potevo rispondergli dopo quelle parole che da tempo sognavo di sentire dalla sua bocca?
Cosa potevo fare dopo aver scoperto che il mio amato fratello mi ricambiava?
Nulla se non abbracciarlo forte per non porderlo più; nulla, se non amarlo come lui amava me.
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E poi, la seconda parte è si, alquanto velocizzata, ma possibilissima...l' eccitazione ti toglie le inibizioni e la ragione per cui puoi passare dalla calma all' irrazionalità..sopratutto se si è giovani.
Grazie comunque del commento. Amo le critiche perché mi fanon riflettere.
La prima parte è molto carina; i pensieri che fa Tom sul mondo mi sono piaciuti, anche se trovo che un Tom Kaulitz che si arrovella su questo genere di cose sia un po' OOC XD.
Quello che mi ha fatto storcere il naso è la dinamica della seconda parte del racconto.
Come fanno a passare da un bacio a... tutto il resto? O_O Insomma, Tom non sa neanche se Bill lo ricambia o meno e penso che sarai d'accordo con me sul fatto che la loro situazione è un bel po' complicata. E' davvero anormale che da zero si passi a una cosa così intima e... beh, spinta. Mi pare che tu abbia accellerato un po' troppo le cose e bruciato le tappe.
Mi dispiace che non sia una recensione totalmente positiva. :( Comunque hai un bel modo di scrivere e spero di trovare qualcos'altro di tuo che mi piaccia di più. :)
e' sempre bello scrivere in prima persona perché così puoi trasporre i tuoi pensieri in modo più facile e pratico.
Per il fatto dell' eccitante...si...volevo creare un' amosfera atemporare, buia...e sensuale!^^
Alla prossima.
è bellissima, complimenti scrivi molto bene!
Delia =)
.....stupenda
bellissima....
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sono in coma!!!!scrivi benissimo!!!
COMPLIMENTI!