Manga e Anime
creata dalla serie "FULLMETAL ALCHEMIST":
"RESEMBOOL HIGH SCHOOL- DOPO 3 ANNI..."
una fanfiction di:

Generi:
Sentimentale - Romantico - Erotico - Introspettivo
Avvisi:
Lemon - OOC - AU - One Shot
Rating:
Per Tutte le età

Anteprima:
Dopo la fine di "Resembool High School" sono passati tre anni dal giorno in cui Edward e Winry hanno intrapreso il cammino verso il loro futuro

Conclusa: Sì

Fanfiction pubblicata il 10/08/2009 20:03:43
 
ABC ABC ABC ABC




Ma perchè doveva essere trattato così? Cos'aveva fatto per meritarsi quell'atteggiamento e quello sguardo freddi da parte sua?
Se ne stava al momento stravaccato sul divano con braccia aperte sullo schienale e gambe divaricate, con una faccia impassibile guardava sua moglie Winry che aveva davanti a sè, il volto che mostrava un'espressione che mandava promesse omicide.
"Potrei sapere perchè sei tanto arrabbiata con me, Winry?" domandò Edward Elric
"Me lo chiedi? Credi che non abbia notato come quella Sharon ti faccia tutte quelle advances?"
Fu lì che finalmente Ed realizzò cosa sua moglie stesse malamente pensando. Sicuramente per via dell'evento di quel giorno.

<i>Come diavolo era stato possibile che tutte quelle scartoffie finissero su quella scrivania in una sola mattinata? Erano una rottura bella grossa ma andava fatta. Richieste di approvazione per esperimenti scientifici, ricerche su chissà quali organismi viventi e quant'altro. Fu un lavoraccio doverci stare sopra, in più arrivò l'ora di pranzo e i morsi della fame cominciarono a farsi sentire. Ma per fortuna Winry gli aveva preparato un gustoso pranzo a sacco
"Si mangiaaa! Altro che quelle schifezze della mensa"
Tutto bello pimpante cercò il fagotto sulla scrivania... realizzando solo in quel momento che non si trovava lì e in nessun'altra parte del suo ufficio. Se l'era dimenticato a casa quella mattina
"Noooo... io ho fame" sconsolato e tormentato dalle proteste dello stomaco si afflosciò sul tavolo.
In quel mentre entrò nel suo ufficio la sua collega Sharon, donna molto attraente per la sua età. Si avvicinò alla scrivania con un certo approccio e vi si sedette sopra accavallando le gambe con un lievissimo fare sensuale
"Buongiorno caro Ed. Non hai una bella faccia"
"Rimasto senza pranzo e voglio mangiare. Un'altra gigantorme enormesca fregatura nella mia carriera da capo - settore" brontolò lui.
La donna fece una risatina per via del gioco di parole del biondo. Portò la sua mano sotto il mento dell'uomo e lo sollevò appena mentre osava diminuire poco a poco la distanza che li separava
"Beh... che ne dici se allora andassimo a mangiare fuori qualcosa insieme?"
Non serviva un genio per capire che ci stava provando con lui. Spiacente per lei ma era arrivata di una decina di annetti in ritardo.
Improvvisamente qualcosa lo fece scuotere: sulla soglia rimasta aperta vi era Winry e aveva osservato la scena degli ultimi secondi, un'appena percettibile nota di astio sulla sua faccia
"Oh Winry!"
"Hai dimenticato questo" si limitò a dire la bionda porgendo in avanti un fagotto
"Il mio pranzo. Grazie tesoro, giusto in tempo" si alzò dalla sedia per prendere il pranzo e fece per baciare Winry, questa però girò la testa in modo che il bacio arrivasse solo sulla gote
"Ci viediamo più tardi" e se ne andò senza dire altro.
</i>
"Ah... è solo per quello?" disse lui con poco interesse "Lo sai che lei è solo una mia collega"
"Una collega che però mi pare voglia metterti una mano sul pacco" rispose lei irritata.
Poteva fare la sostenuta fin quanto voleva ma Ed sapeva perfettamente come prenderla
"Ora vieni qui" la incitò a venire con il movimento provocatorio di due dita, provocazione che però Winry ignorò categoricamente. Si voltò dall'altra parte incrociando le braccia sotto il seno. Ma se credeva di potersi sottrarre si sbagliava di grosso. Ed si alzò e l'afferrò per un braccio
"Ho detto: vieni qui"
La costrinse a finire a cavalcioni su di lui. Accennò un sorrisetto di soddisfazione nel vedere che ora la donna stava arrossendo non poco, sicuramente i suoi pensieri non avevano nulla di poco casto. Anche così lei cercò di riprendere in mano la situazione
"P - potresti anche essere un pò più gentile!"
"Gentile? E' questo che vuoi? Molto bene, allora..."
La fissava, il sorriso era mutato. Nei suoi occhi brillava una strana luce, quasi maliziosa, in più stava avvicinandosi sempre più al suo volto. Ed ecco che, senza chiederle niente, la baciò. Cercava di avere accesso alla sua bocca ma Winry la teneva sbarrata al massimo, cercando di rimanere irremovibile. Ma si sa, Ed aveva quella speciale abilità di scioglierla con la sua lingua di fuoco, riuscendoci alla perfezione. Sfuggendo al volere della donna la sua bocca si aprì e in essa la bionda potè percepire tutte le carezze erotiche di quella lingua di fuoco, ormai era caduta senza via d'uscita in quella perfetta trappola sensuale. Senza rendersene conto aveva preso possesso del volto di Ed e si stava lasciando andare con frenesia in quel bacio.
Se ci fosse stata lì a Odette a scoprirli in quel modo sarebbe stato un pò imbarazzante, fortuna che gli zii Rose e Al l'avevano invitata a trascorrere il finesettimana con loro.
Ed pose per qualche secondo fine al bacio, Winry la sta guardando e poteva vedere distintamente il desiderio nei suoi occhi. La prese così in braccio e la portò sul piano superiore della casa, per la precisione in camera da letto, mentre la donna si sentiva cullare da quel dolce trasporto e il suo intero sistema cerebrale era attraversato da scene altamente piene di eros di loro due.
Giunti in camera Ed la mise sul letto e prese a togliersi via la maglietta sotto lo sguardo desideroso di Winry che lo guardava dal basso, la posizione sensuale in cui lei si era distesa lo stimolavano ancora di più. Lei non ne potè più di guardarlo, gli andò addosso e con la lingua prese a percorrergli i lineamenti del petto, compresa quella cicatrice al costato che da undici anni a quella parte non era mai sparita del tutto. Di risposta lui l'afferrò avidamente alle natiche e la sollevò accostandola fra lui e il muro, al che prese ad aprire con fervore ogni bottone della sua camicetta. Quando si iniziarono ad intravedere sempre più porzioni delle procaci forme femminili iniziò a tormentare quella parte con ripetuti baci, soffermandosi sul solco fra i due seni mente con una mano cercava di slacciare i gancetti del capo intimo che lo coprivano.
Nel mentre Winry cercava a tastoni il suo membro e giocherellò con esso dopo averlo trovato, al suo tocco lo sentì sussultare come un ramo in balia del vento. Di rimando il biondo la afferrò possessivo alle spalle, quel piacere era impagabile...
Con ardore le baciò ogni singolo centimetro del petto ora scoperto, Winry piegò la testa lateralmente godendo delle carezze di quelle sue labbra, la bocca aperta in un sorriso di piacere. Ed continuò a reggerla e si spostò da lì finchè entrambi non finirono di peso sul letto, lì la disfò degli ultimi indumenti che le rimanevano, denudandole del tutto l'intero corpo sinuoso. Prese una gamba della bionda e se la portò sulla spalla iniziando a percorrere con continui lievi baci tutto l'interno coscia, sempre più vicino a quella parte inviolata, ove vi giunse facendo finire la donna totalmente in visibilio. Le mani le erano finite fra i soffici capelli biondi che ora erano preda di mille e mille carezze
"Mmh... ahh... Edward..."
I suoi occhi dorati non smettevano di fissarla, quello sguardo magnetico e penetrante non fece altro che aumentare in lei quella voglia incredibile che le stava dilaniando l'anima...
Lui prese a salire e a tormentarle con infiniti baci il ventre, poi ancora il petto e infine il collo lasciando al suo passaggio una scia di passione infuocata. Nel mentre non aveva dato tregua a quella parte di corpo che a Winry dava tanto piacere, accarezzandola con movimenti lenti e sensuali. Il corpo di lei stava andando in estasi, non lo controllava più. Ancora più estasiante fu quando lui la penetrò col suo sesso, tanto che per il piacere improvviso lei inclinò indietro la testa e aprì la bocca ad O dalla sorpresa e dal gemito che le uscì da subito e che Ed soffocò con un passionale bacio.
Dopo aver atteso alcuni istanti iniziò a muoversi e a fare delle profonde penetrazioni, scatenando nel corpo di Winry e anche nel suo una goduria sempre crescente
"Dì... che sei mia..." sussurrò al suo orecchio
"Sììì.... aaahh... s - sono tua..."
"Dì che mi ami... d - dillo..."
"Ti a... aaaah... mo Edward"
Furono attimi di estasi sublime passati in mezzo a ripetute spinte, finchè Ed non raggiunse la vetta del piacere e si liberò all'interno di lei. Rimase immobile per alcuni secondi sovrastante su lei per riprendere lentamente fiato, ricadendo poi con gentilezza su di lei. Con lievi respiri le accarezzava dolcemente il collo e sulla pelle dava ancora qualche piccolo bacio
"Anch'io ti amo Winry. E anch'io sono soltanto tuo... non dimenticarlo mai"
Si sdraiò sul letto e la donna si accoccolò al suo petto in posizione fetale. Alzò gli occhi vedendo che Ed la stava guardando con un sorriso così dolce che le faceva rendere conto di quanto immensamente lei lo amasse. Si assopì lentamente finchè non lasciò che Morfeo la guidasse verso un sonno fatto di bei sogni, ed Edward con lei.

Le palbebre chiuse non bastarono a proteggergli gli occhi dai raggi del sole della domenica mattina, pertanto si risvegliò anche se nolente. Si mise a sedere tirando un lungo sbadiglio sonnolento
"Mmh... ma quanto ho dormito? Mi sa troppo"
Dall'altra parte della stanza si aprì la porta dalla quale fece capolino Winry, la quale stava sfoggiando uno dei suoi più radiosi sorrisi
"Ben svegliato, Ed. La colazione è quasi pronta"
Potè concedersi anche lui un dolce sorriso sereno, felice di essere riuscito a mantenere la stabilità nel suo rapporto con Winry, com'era giusto che fosse.
Frattanto in cucina Winry stava finendo di preparare un buon caffè fumante
"Dev'essere quasi pronto"
Improvvisamente sentì suonare il campanello di casa, domandandosi chi fosse a quell'ora del mattino
"Chi sarà a quest'ora? Forse Al e Rose hanno riaccompagnato Odette"
Intanto che andò ad aprire la porta Ed raggiunse la cucina iniziando a sorseggiare il suo caffè. Dopo un pò vide entrare improvvisamente chi meno si aspettava, seguita da una Winry che la stava guardando storto da dietro
"Sharon?" disse Ed sorpreso
"( Grrr... le avrei chiuso volentieri la porta in faccia, non so cosa mi abbia trattenuta )" pensava rabbiosamente Winry
"Che ci fai qui, Sharon? E' successo qualcosa?" domandò Ed
"Oh nulla. E' solo che ieri hai dimenticato di riguardare questi ultimi documenti, li avevi lasciati sulla scrivania" porse dei fogli al biondo
"Non potevi lasciarli lì? Me ne sarei potuto occupare lunedì"
"Beh sai pensavo..." e qui si avvicinò a Ed appoggiandosi, come lui, con il bacino al bordo del tavolo "... se quest'oggi avevi giusto voglia di andare fuori, coì da discuterne magari davanti a un buon pranzo"
Winry stava però osservando la scena con molto, moltissimo fastidio e stava sopportando anche più del dovuto, di questo se ne accorse anche Edward. Questi cercò di divincolarsi e mantenere le distanze dalla collega, ma questa poggiò una sua mano su quella di Ed. Al che fu davvero troppo per Winry, non voleva più continuare ad assistere. Ciò che aveva bisogno in quel momento era avere aria per respirare, cosa che lì dentro gli mancava. Pertanto uscì a passo svelto dalla cucina, dirigendosi e valicando la porta d'ingresso andando chissà dove.
Capendo di aver combinato un grosso casino Edward cercò di andarle dietro per cercare di parlarle o di calmarla in qualche modo
"Winry! Torna qui, subito!"
La bionda però ignorò completamente il suo ordine e continuò a fuggire via da quella scena intollerabile e disgustosa. Ed venne intanto fermato e afferrato da Sharon al polso, si voltò spazientito verso di lei
"Che vuoi ora, Sharon?"
"Suvvia... perchè perdere tempo ad inseguirla se non ti vuole stare a sentire?" disse lei allungando una mano sul fianco dell'uomo, finchè osò andare oltre il limite e baciarlo profondamente. Il tutto però non durò che un solo secondo poichè Edward la allontanò e si distaccò da lei quasi subito
"Sei pazza? Non mi toccare!!"
Al che Sharon rimase spiazzata dall'essere respinta, non riusciva a capire perchè lui non avesse ceduto a lei. Se lei voleva qualcuno nessuno le resisteva, mai. Lui invece sì... e il perchè le fu chiaro immediatamente
"Stammi a sentire..." disse Ed "... tu non hai idea di cosa io abbia dovuto passare per riuscire a formare questa mia famiglia. Perciò non posso lasciare che tu me la rovini"
"Ma..."
"Se quando torno tu sarai ancora qui, giuro che ti farò rimpiangere questo giorno!"
Senza aggiungere nient'altro Ed si lanciò all'istante all'inseguimento di Winry, anche se ormai l'aveva totalmente persa di vista
"Aspetta, non andare!!" ma fu inutile, l'uomo non abbandonò i suoi propositi e lasciò lì Sharon da sola.

"Mmh... spaghetti, uova, pancetta... credo non manchi più nient'altro"
Continuava a chiedersi perchè mai a Lanfan piacesse tanto la cucina italiana. Ah sì, quando Ed era tornato dall'Italia le aveva portato la ricetta di un certo piatto del posto, com'era che si chiamava...? Ah certo, la pasta con la carbonara. E tanto era piaciuta a sua moglie che poche volte preparava pietanze che non fossero italiane.
Dopo aver finito di comprare quanto Lanfan le aveva detto, Ling si mise seduto su una panchina del parco cittadino per rilassarsi un pò.
Ad un certo punto gli sembrò di notare qualcuno seduto a qualche panchina più in là, qualcuno che conosceva.
Winry, e non sembrava avere una bella faccia, sembrava furibonda. Si alzò avvicinandosi a lei, magari in quanto amico suo avrebbe potuto aiutarla in qualche modo
"Ehi! Come stai, Winry?"
"Oh... ciao Ling"
"Ti vedo un pò giù. E' successo qualcosa?"
"No, non è niente Ling".

Frattanto Ed era ancora nel mezzo di quella disperata ricerca, possibile mai che in pochi minuti Winry fosse riuscita a dileguarsi nel nulla?
"Merda... grazie a Sharon ho combinato un bel casino. Spero di riuscire a rimettere le cose a posto con Winry"
Si fermò piegando le gambe e appoggiando le mani sulle ginocchia, ansimando reduce della corsa. Dopo aver ripreso del fiato rialzò la testa e finalmente la ritrovò. Era lì, seduta su una panchina del parco con Ling e insieme stavano parlando allegramente. Per un attimo fraintese la situazione, la chiamò a gran voce
"Winry, che stai facendo? Vieni qui, ora!"
"Mmh? Edward?" fece Ling accorgendosi di lui. Winry invece era ancora arrabbiata con lui
"Non hai capito che non voglio starti a sentire? Sparisci!"
Ma quando è troppo è davvero troppo. Spazientito dal comportamento infantile della donna Ed marciò a rapidi passi verso di lei
"Molto bene allora, mi costringi ad usare la forza"
Pur c'entrando poco e nulla in quella faccenda, Ling cercò di calmare le acque fra i due
"A - aspetta Ed... non credi che dovreste parlarne con calm..."
Tuttavia Edward non gli diede minimamente ascolto, anzi afferrò Winry per un braccio costringendola ad alzarsi. Non ebbe neanche il tempo di realizzare cosa stesse facendo che subito Winry si ritrovò su una sua spalla, tenuta come un sacco di patate. Si sentì estremamente ridicola a farsi portare in quel modo in mezzo alla strada, dietro di sè poteva vedere la strada che portava a casa loro e che Ed stava facendo
"Lasciami! Lasciami!Lasciami!!!" gli ordinò urlando di rabbia. Lui però continuò a starsene in silenzio come se dietro di lui non stesse urlando
"Stronzo ti ho detto di lasciarmi!!!"
Cercò di divincolarsi, iniziò a prendere a pugni la sua schiena e cercava anche con i piedi di prenderlo nelle sue parti basse con scarsi risultati. Anzi la sua stretta intorno alle sue gambe si fece più ferrea.
Dopo circa dieci minuti tornarono a casa, Sharon a quanto pare aveva seguito il suo "consiglio". Salì le scale che portavano al piano superiore, per la precisione giunse in camera da letto. Ci entrò e richiuse la porta girando la chiave
"Lasciami andare" ripetè lei. Anche se ormai sapeva che non sarebbe uscita tanto facilmente dalla camera
"Immediatamente!" esclamò prima di metterla a sedere sul letto. Appena la posò lei cercò di rialzarsi ma le mani di Ed le tenevano bloccate le braccia allo "schienale" del letto
"Ora mi ascolti" disse
"Te l'ho già detto, non ti voglio ascoltare" gli rispose cercando di liberarsi dalla sua stretta
Winry, io non capisco perchè diavolo sei arrabbiata con me. E' stata Sharon a fare tutto, prenditela con lei e non con me"
"Sì certo. Guarda caso il signorino aveva... dimenticato quei documenti in ufficio, così da potersi poi ritrovare la bella collega in casa!" ribattè fermamente convinta
"Sei pazza!? Se anche li avessi lasciati lì apposta come avrei fatto a sapere che sarebbe venuta proprio lei a portarmeli!?"
Winry si zittì del tutto. Ancora una volta, come ai tempi degli anni di liceo, lui riusciva sempre a sigillarle la lingua.
Capendo che un pò lei si era calmata e che non avrebbe tentato la fuga, Ed le lasciò liberi i polsi
"Sono davvero stupito Winry, credi davvero che io dia così poca importanza al nostro rapporto?" al che Winry lo guardò in faccia, intanto Edward continuò con un tono più pacato
"Pensavi forse che non me ne importasse nulla quando al Devil's Nest ti chiesi di fare l'amore con me? O farmi quasi ammazzare per salvarti dai satanisti? Scegliere di morire con te quando credevo che tu avessi l'AIDS? Separarmi da te per 8 lunghi anni al solo scopo di formare con te la famiglia che desideravo? Se la pensi così allora devo essere un buon attore oltre che una persona molto cattiva" si chinò di più sulla bionda, la quale teneva la testa abbassata e fissava il vuoto in silenzio
"Tutte queste cose che ho fatto in nome del nostro amore... davvero per te non significano niente?" domandò dolcemente
Solo allora Winry si rese conto della sua enorme stupidità. Nemmeno lei riusciva a credere di essere stata capace di pensare che, dopo tutti i sacrifici che Ed aveva fatto per lei, lui fosse in grado di fare il cascamorto e cedere alle moine della prima che arrivava. Si maledisse infinitamente per questo
"Mi... dispiace" cercò riparo e conforto sul petto del suo uomo, lì dove presto due braccia l'accolsero fra loro "Scusami... sono una stupida, non so nemmeno cosa dire..."
"Tu dì soltanto" sciolse lentamente l'abbraccio e le prese con dolcezza il volto fra le mani "che mi ami"
"Ti amo Ed. Ti amo così tanto..."
Fu questione di pochi istanti. Winry sentì improvvisamente le sue labbra mascoline premere sulle sue graziose, muoversi in quei movimenti lenti e sensuali che costituivano il bacio più dolce, più erotico, più tenero e passionale che in quel momento potesse esistere al mondo. In quel piccolo grande gesto tutto il senso di colpa, l'angoscia e la tristezza sparirono per lasciar spazio alla passione e al desiderio. Ma più di ogni altra cosa all'amore che provava per Edward nonostante tutto. Dopotutto questo, una sua altra piccola vittoria.

<center><u><b>FINE</b></u></center>




FINE
 
 
 
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