Cosa Sarebbe successo se Demi si fosse messa con "..." suscitando così l'invidia di "..."? Leggete e commentate!!
Conclusa: No
Fanfiction pubblicata il 01/09/2009 23:53:43
ABCABCABCABC
CAPITOLO 1
Ciao!! Quest' oggi vi sto proprio scassando con le fanfic! xD mi rendo conto... ma è un giorno in cui la mia fantasia va a mille!
E così eccomi cui con una fanfic su Demi Lovato, Jonas Brothers e molte altre stars, che si sveleranno con l'avanzare dei capitoli.
Questa FanFiction l' ho postata anche in JonasBrothers.it e DemiLovato.it
NON PENSATE QUINDI CHE SIA UN PLAGIO SE L'AVETE GIA' LETTA DA UNA DI QUESTE PARTI!!!
Scusate ma ho voluto chiarire fin da subito, per evitare una qualche complicazione. u.u
Cosa Succederebbe se Demi Lovato si mettesse con "..." facendo stare così male "..."
Leggete! ^^
CAPITOLO 1
“You speak to me
And in your words I hear a melody
But in the twilight it's so hard to see
What's wrong for me
I can't resist
Until you give the truth a little twist
As if your gonna get away with this
Your not sorry, ,
C’era un boato nell’arena quella sera. Eppure, anche se ad una centinaia di kilometri, mi sembrava di riuscire a sentire quella voce. E’ proprio su questo che ho scritto “Solo”.
Mi rendevo conto pure io che non era possibile, eppure quel suono tanto dolce e così sicuro me lo portavo dietro, come se facesse oramai parte di questo stesso corpo che non cessava più di scatenarsi sul palco.
Di una cosa ero certa: di sicuro quella sera non stavo cantando per i FANS che mi guardavano ad occhi sgranati, con la paura di chiuderli, per perdersi lo spettacolo o, come tutti mi dicevano (ma io stentavo a crederci), per perdersi me.
No, quella sera stavo cantando solo per lui.
Dopo “Solo” seguirono anche “The middle” e “Two Worlds Collide”, come da programma. Oh almeno, così credevano i FANS, che non si aspettavano altro se non questo repertorio. Ma io, o meglio, la Disney, sapeva come far eccitare ancora di più la gente.
“Una sola Stellina Disneyana non basta. In questa serata ce ne vorranno quattro. O anche cinque” ci aveva ripetuto John, il responsabile dl mio tour estivo, continuamente.
Fu così che i Jonas Brothers fecero il loro ingresso sul palco, portandosi dietro un sacco di Adrenalina che solo loro erano in grado di generare. “Nati sul Palco”, come dicevano tutti.
“I didn’t wanna say, I’m sorry, for breaking us apart.
I didn’t wanna say, it was my fault, even though I knew it was.
I didn’t wanna call, you back, ‘cuz I knew that I was wrong.
Yeah I knew, I was wrong.
One in the same, never to change.
Our love was beautiful.
We got it all, destined to fall.
Our love was tragical.
Wanted to call, no need to fight.
You know I wouldn’t lie.
But tonight, we’ll leave it on the line.”
Cantammo così “On the line”, il pubblico si agitò in una maniera assurda. Sembravano aver perso anche il minimo autocontrollo che gli era rimasto. Anche Frankie, che a quanto pare era la quinta stellina a cui alludeva John, non smetteva più di far divertire il pubblico.
Dopo “On the line” fu il tempo dell’ultima canzone ufficiale della serata: ”This Is Me”.
Se avessi i Jonas Brothers sempre con me in tour questa canzone non smetterei mai di cantarla. E’ vero, non lo scritta io, ma sta di fatto che sia in “Camp Rock” che nella vita reale questa canzone è piena di significato.
Ma nemmeno quella sera riuscii a captare la voce profonda di Joe, che cercava di trasmettere molto di più del semplice significato delle parole. Possibile che me ne rendo conto solo ora?
“You're the voice I hear inside my head
The reason that I'm singing
I need to find you, I gotta find you
You're the missing piece I need
The song inside of me
I need to find you, I gotta find you
This is real, this is me
I'm exactly where I'm suppose to be, now
Gonna let the light, shine on me
Now I've found, who I am
There's no way to hold it in
No more hiding who I want to be
This is me
You're the missing piece I need
The song inside of me (this is me)
You're the voice I hear inside my head
The reason that I'm singing
Now I've found, who I am
There's no way to hold it in
No more hiding who I want to be
This is me, ,
Il concerto finì, I fans in delirio perchè avevano assistito ad una delle esibizioni che, ero sicura, non avrebbero mai più scordato in tutta la loro vita.
Nel dietro le quinte tutto lo staff si congratulò con noi, il concerto era andato alla grande ed il sold - out era stato garantito in meno di mezz’ora.
<<Congratulazioni Demi>> mi disse una voce dietro di me. Mi voltai e vidi che Kevin, il maggiore dei Jonas Brothers, si stava rivolgendo a me.
<<Grazie, anche a te!>> gli risposi, abbracciandolo.
Anche con Nick fu la stessa ed identica cosa, congratulazioni ed abbraccio.
Fu Joe che invece non si congratulò nemmeno, ma mi abbracciò subito, senza una parola. Proprio in quel momento però suonavi mio telefono. La mia “anima gemella”, o almeno, credevo allora, mi stava chiamando. Per l’emozione non dissi niente all’allora 19enne e sciolsi l’abbraccio per rispondere con gioia.
Solo ora mi rendo conto che gli dovevo aver provocato una ferita atroce. Mi chiedo come abbia fatto ad essere stata così fuori di testa.
Mentre io stavo parlando animosamente al telefono Joe era rimasti li in piedi, allibito. Non so cosa abbia provato in quel momento, molto probabilmente si stava chiedendo se avevo qualcosa contro di lui. O se sapessi tutta la verità che fino ad ora ho sempre ignorato.
<<… Sì, è andato tutto alla grande, il sold - out è stato garantito in trenta minuti. I fans dovevi vederli, erano in delirio! … ma dai! Non è vero! … comunque, tu cosa hai fatto stasera? …>>
Non mi rendevo conto che mentre io stavo chiacchierando spensierata, stavo facendo molto probabilmente soffrire un’altra persona.
Mi chiedo ancora oggi come abbia fatto ad avere quelle enormi fette di salame sugli occhi. Probabilmente questa cosa l’aveva capita tutto il mondo tranne me.