Persone famose e TV
creata dalla serie "TOKIO HOTEL":
"UNA VITA PER NIENTE PERFETTA."
una fanfiction di:

Generi:
Romantico - Commedia
Rating:
Per Tutte le età

Anteprima:
E se una ragazza incontrasse delle persone che le cambierebbero la vita? please commentate *.*

Conclusa: Sì

Fanfiction pubblicata il 10/11/2009 12:51:12 - Ultimo inserimento 15/11/2009
 
ABC ABC ABC ABC



 CAPITOLO 1


Cm ogni giorno stavo passeggiando nel mio quartiere, continuavo a guardare in giro disgustata da quella visione ormai ci avevo fatto l’abitudine, ma c’erano certe volte ke veramente mi sorprendeva. Da quando ero nata che abitavo li avevo degli amici se si potevano considerare tali visto ke passavano tutto il giorno a bucarsi o a fumarsi una canna, o se uscivamo andavano a rubare o fare commenti per niente piacevoli. E quando stavo con loro ank’io mi bucavo ma poke volte, per farmi sentire meglio visto che mi sn ritrovata una vita di merda, dove ho un padre che mi pikkia anke per delle cretinate e ke si ubriaca, mia madre ke è morta sotto i miei occhi ammazzata da mio “padre”, essere povera all’inverosimile, beh e altre cs meno importanti.
Arrivata a casa mi diressi in camera mia, dove c’era un letto, una mensola con una lampada, un armadio ke conteneva due paia di jeans, tre magliette e due paia di scarpe, e il bagno, con uno specchio gigante: lo avevamo rubato in un negozio e per poco nn ci scoprivano.
Andai verso lo specchio e mi fissai: media statura, capelli neri con punte fucsia frangia sull’occhio piercing sulla lingua e sul labbro a destra, occhi azzurri contornati con una sottile linea di matita nera, abbastanza magra, indossavo dei jeans larghi tutti strappati, una maglietta nera, con un polsino a scacchi e delle all stars nere e fucsia.
Dopo poco sentii dei rumori che provenivano da sotto, probabilmente mio padre che tornava dal suo “lavoro” che consentiva a spacciare droga. Mi diressi di sotto, presi un coltellino e andai verso la porta tenendo gli occhi addosso a mio padre, si vedeva che era completamente fatto e si poteva aspettare di tutto da parte sua quando era imbottito di droga, presi le chiavi aprii la porte e uscii sentii solo qualcosa cadere per terra e delle imprecazioni.
Presi l’mp3 ank’esso rubato e mi misi le cuffie nelle orecchie con le canzoni dei tokio hotel a tutto volume, erano la mia seconda droga nn potevo vivere senza, nn li avevo mai sentiti prima di tre mesi fa eppure abito in un paesino poco lontano da Amburgo dove ci abitano Bill e Tom ma non li ho mai visti in giro e li capisco nn potrebbero neanche pensare di venire in questo squallido posto…
Ormai era notte, guardai l’orologio l’una e un quarto, bn, di solito a quest’ora arrivano i soliti ragazzi tracannati e altri che vendevano quella roba, mi diressi verso un ragazzo e gli presi la canna dalla bocca e me la misi tra le labbra aspirando il fumo, mi sentivo meglio...Il ragazzo mi squadrò dalla testa ai piedi incazzato
“ehi! ma ke cazzo fai era mia!” Mi disse
“Su Lucas nn incazzarti intanto l’avevi quasi finita!”
“Ah ciao Asia cm mai qua?” chiese calmandosi
“dovevo sbollire l’incazzatura per mio padre!”
“Ti ha di nuovo picchiato?”
“no, ma ci sn certe volte ke nn lo sopporto proprio!”
“Ora è meglio che vada se nn voglio farmi scoprire dai miei che sn di nuovo venuto qua!” Mi disse correndo verso una stradina stretta
Rassegnata all’idea di nn sapere cosa fareaspirai l’ultima volta la canna e la buttai per terra, e mi diressi nuovamente a casa. Entrata vidi mio padre disteso sul divano addormentato, per fortuna almeno nn dovevo incazzarmi per l’ennesima volta, salii le scale e aprì la porta della mia stanza andai in bagno mi feci una doccia e mi misi un pigiama mezzo rotto e andai a letto addormentandomi subito
Il giorno dopo mi svegliai con la luce del sole negli occhi, con fatica li aprii, vidi la mia stanza era completamente vuota le ante del mio armadio erano aperte, nn c’erano i vestiti, mi alzai di fretta barcollando nn poco, ripresa guardai con più attenzione in giro, vidi una piccola valigia posta vicino al letto, lo aprii e mi accorsi che erano tutti li i vestiti. Mi misi di fretta i vestiti di ieri e corsi di sotto, arrivata vidi mio padre con una canna tra le labbra, gli lanciai un’occhiataccia e voltai lo sguardo e per quello che notai, mio “padre si era irritato
“puttanella, oggi partiamo..”mi disse con la foce soffocata dal fumo ormai intontito
“cosa??” urlai
“andiamo ad abitare al centro di Amburgo devo fare dei lavori per un certo Signore Conts”
“Ma ke cazzo hai in mente?! Nn potremo andare ad abitare in una città, sarai beccato subito dalla polizia!” Dissi, anke se nn mi importava per niente quello che avevo detto
“Stronza tappati quella cazzo di bocca e muovi il culo a prendere la valigia partiamo immediatamente!”
Mi urlò, dandomi uno schiaffo, rassegnata andai a prendere la valigia e scesi di sotto uscendo di casa lo aspettai per almeno un quarto d’ora e ci dirigemmo alla stazione a prendere i biglietti. Aspettammo mezz’ora, arrivato il treno salimmo sulla carrozza.
Venti minuti e arrivammo a destinazione, quando il treno si fermò scendemmo, incamminandoci verso il nostro nuovo appartamento, guardai in giro stupita il nostro quartiere era completamente diverso da quel posto, li c’erano ville, piscine, macchine all’ultima moda di tutto. Beh nn era tanto difficile immaginare il nostro quartiere, case mezze rotte cancelletti spaccati, barboni per strada mozziconi di canne per terra e altre cose.
Camminammo per poco, anke se nn me ne accorgevo visto ke guardavo in giro stupefatta e poi guardavo me stessa, conciata così nn rispecchiavo nulla in quella città...mio padre èra davanti a me con la valigia in mano prese le chiavi dalle tasche e le tirò fuori, davanti a lui c’era un portone gigante, guardai meglio quel palazzo, meglio dire che sembrava a un hotel a 5 stelle, entrata rimasi a bocca aperta era stupendo! Meraviglioso, nn avevo mai visto tante cose messe tutte insieme così, nn riesco neanche a descriverlo..ma solo una cosa si puo dire: da ricchi
Ci avviammo all’ascensore e ci entrammo, mio padre schiacciò il 5 tasto e aspettai che arrivasse a destinazione, quando sentì il dling delle porte, si aprirono, uscì velocemente da quell’aggeggio infernale, avevo sempre avuto la fobia degli ascensori, mi calmai e seguii mio padre: stanza 482. Entrati guardai per
Per l’ennesima volta stupefatta dalla bellezza della stanza: la sala addobbata con u televisore al plasma, divano gigantesco, tappeti, frigobar e molte altre cose. Andai in camera mia: un letto matrimoniale un computer al plasma, due armadi, e un bagno gigantesco.
Rimasi li per almeno una manciata di minuti con la bocca aperta, mi ripresi quando mio padre mi ha chiamato incazzato cm il solito, andai verso la direzione della voce e mi ritrovai di nuovo in sala
“Puttanella, esci immediatamente da questa casa, vatti a fare un giro semmai ma nn mi restare tra i piedi, fottiti” mi Disse con una siringa in mano..sapevo già cosa doveva fare, e per nn essere immischiata mi levai dai piedi, ma prima di andare presi una canna...dovevo rilassarmi..immediatamente.
Aprì la porta e usci, la chiusi e quando mi girai mi scontrai con qualcuno cadendo per terra
“cazzo guarda dove vai stronzo!” Urlai incazzata, visto che mi aveva fatto cadere la canna x terra
“Cosa?? Sei tu quella che mi è venuta addosso! E ora levati di dosso!” mi urlò spostandomi “delicatamente” facendomi sbattere di nuovo il culo per terra, incazzata nera alzai lo sguardo per dirgliene 4 ma la mia bocca si era bloccata, nn riusciva a spiccicare parola, nn ci potevo credere avevo Tom Kaulitz davanti! Era un sogno! Rimasi incantata per un po fissandolo, era dannatamente sexy, ma mi ridestai immediatamente visto ke stavo facendo una figura di merda
“ke hai da fissare mocciosa!?”
“mocciosa?? Io ho 18 anni se nn lo hai ben capito!” Risposi irritata
“ah ma davvero? Pensavo ne avessi 5! “ disse mettendosi a ridere.
Stavo per dargliene di santa ragione ma vidi arrivare qualcuno
“Tom eccoti, ma che ci fai qua? Perché nn rispondevi al..ma ki è lei?” chiese interrompendosi, e guardandomi dalla testa ai piedi, stavo sprofondando dalla vergogna, sembravo una barbona vestita così e per lo più davanti ai gemelli Kaulitz!! Stavo per rispondere ma il caro gemellino qua di fianco mi interruppe
“una cretina che mi è andata a sbattere!”
Ok questo era troppo! Mi avvicinai e gli diedi uno schiaffo
“ki ti credi di essere?? nn puoi giudicarmi senza neanke conoscermi! E ora me ne vado, fottiti Kaulitz!”
Presi un bel respiro per nn dirgli qualcos’altro e me ne andai di corsa
“Tom ma cosa gli hai detto per farla arrabbiare così tanto?” chiese Bill
“niente..” Rispose svogliato, guardando nella direzione in cui ero andata via, gli avevo fatto uno strano effetto guardandomi negli occhi
“dai andiamo..” continuò Tom dirigendosi verso la stanza 483
Bill indeciso sul da farsi, guardò per terra e vide la canna che mi era caduta, la prese in mano e la esaminò
“ehi Tomy guarda!” Disse Bill avvicinandosi al fratello
“cosa?” chiese, si ritrovò la canna davanti
“questo! A me sembra tantissimo una canna…”
“infatti lo è, la stava fumando la ragazza di prima..” rispose concludendo il discorso e entrando in camera
“cosa??” disse preoccupato Bill, ma ormai Tom era già nella stanza, si decise ke fare, corse verso la mia direzione cercandomi.
Io intanto ero sul terrazzo a guardare fuori, nn era ancora bui ma mancava poco che facesse notte si intravedevano già le stelle.
Ma perché Tom è stato così stronzo?! Mi ha dato un fastidio! Se ci ripenso, mamma mia che faccia tosta! Mentre Bill ci guardava x chiedere che stesse succedendo, troppo tenero con quella faccina da bimbo!
Uffa mi serve una canna mi sta arrivando l’astinenza..ma meglio che mi trattengo se no peggioro in giorno in giorno. Sento dei rumori di passi, mi giro, vedo Bill con il fiatone, si avvicina con il sorriso sulle labbra, sto ragazzo mi sta già simpatico
“ehi ciao” mi salutò
“ciao..”risposi di rimando
“mi scuso x mio fratello, di solito nn si comporta così, ma oggi si è svegliato con la luna storta hihi”
“nn fa niente anke se mi ha dato parekkio fastidio”
“vedo ke nn sei nostra fan..”
“si ke lo sono!”
“davvero? nn si vedeva x cm hai trattato tom e dimmi qual è il tuo preferito?” mi chiese malizioso
“nn te lo dico” Dissi ridicchiando
“daiii” mi supplicò con quella faccia da cucciolo, difficile dirgli di no
“ok è Tom” risposi, subito dopo ci fu un momento di silenzio, mi girai e vidi la faccia buffa di Bill, troppo forte inutile trattenersi dal ridere e lo feci
“oddio Bill troppo forte la tua faccia!” dissi continuando a ridere
“cosa?? nn è vero!” Rispose offeso, mettendo la faccia da bambino imbronciato
“e smettila di ridere!” continuò offeso
“okok mi calmo, ma nn fare queste faccie sn troppo buffe ok?”
“ok! Senti nn so cm ti chiami me lo dici?” mi chiese
“Asia”
“bello! Mi piace un sacco sto nome!, lo sai? È il preferito di Tom!” Disse guardandomi sottocchio x vedere la mia reazione
“davvero??” chiesi con il sorriso sulle labbra
“sisi” Stava sorridendo anke lui, ma nascondeva qualcosa, la verità, aveva capito tutto, tirò fuori qualcosa
“Tieni, questa è tua, ma nn esagerare sn peggio delle sigarette” mi disse dandomi la canna che mi era caduta
“anzi è meglio che smetti” continuò
“grazie, ma nn ci riesco è impossibile..” risposi accendendomi la canna“ma faresti meglio..” disse guardandomi
“lo so..” Sussurrai, nn sapevo proprio cosa dire con quei occhi puntati addosso, sembravano che ti guardassero dentro
“cmq come mai ti sei arrabbiata prima?”
“un po era per l’effetto della canna e dall’altra parte perché mia aveva fatto cadere per terra senza chiedermi scusa” dissi acida
“uff.., mio fratello è sempre lo stesso..”
“no è anke colpa mia, tanto ora l’incazzatura mi è passata..” mi interruppi sentendo una vibrazione in tasca, presi il cellulare e risposi
“pronto?”
“Ma sei stronza perché nn mi hai detto ke ti sei trasferita??” Urlo una voce che riconoscerei tra mille
“Andre mi dispiace ma mio padre mi ha preso e buttato in macchina senza farmi dire niente!”
“Si ma almeno telefonarmi! Sei una deficiente!” Urlò ancora
“Andre calmati..”
“no ke nn mi calmo!! Dimi dove sei??”
“Sn ad Amburgo”
“ vengo immediatamente!!”
“no!ora so ke sei completamente fatta resta a casa e stattene sdraiata!”
“ma neanke per sogno!!”
“nn è un consiglio ma è un ordine! So ke puoi fare quando sei fatta” risposi cercando di rimanere calma, mi girai e vidi la faccia di Bill, nn riusciva a capire bn la situazione, beh prima o poi gliela spiego
“ok ma appena posso vengo da te!” mi rispose Andrea chiudendo la chiamata cercando di nn farmi ribattere, misi il cellulare in tasca e mi rigirai guardando per l’ennesima volta Bill
“scusa Bill ma devo andare, ci vediamo!”
“certo ciao!”
Lo salutai e mi fiondai giù le scale, arrivata davanti alla porta bussai, nn sentendo nulla cercai di aprire la porta ma era chiusa. Nn ci potevo credere quel deficiente di mio padre aveva chiuso la porta a chiave e si è addormentato talmente tanta droga si è preso
“vaffanculo!!!” urlai dando un calcio alla porta
“ma chi è che fa tutto questo casino?” chiese una voce irritata
“oddio tutto ma lui no!” sussurrai speranzosa
“oh sei tu?!”
“che c’è di male Kaulitz??”
“niente speravo ke ci fosse qualche ragazza gnocca da scopare questa notte”
“fanculo!”
“sai dire solo quello” mormorò divertito
“a te si! E ora sparisci che sn già incazzata di mio!”
“xkè ke hai?” chiese incuriosendosi
“nn te ne frega”
“sei rimasta fuori?”
“cm cazzo hai fatto?” chiesi stupita
“ho sentito che imprecavi contro la porta” disse ridacchiando
“si mio padre mi ha chiuso fuori..”
“cm mai?” chiese
“si è tracannato droga su droga e si è addormentato”
“beh visto la situazione potresti a dormire in camera nostra”
“kaulitz cm mai così gentile?” chiesi sospetta
“nn mi piace vedere ragazze dormire fuori, dai vieni” mi prese per mano e mi portò dentro la stanza, accese la luce e mi accorsi che c’era Bill steso sul letto
“ciao fratellino” disse Tom facendo ridestare Bill dai suoi pensieri
“oh ciao Tom, che ci fa Asia qua?”
“si chiama Asia? Davvero? nn me lo avevi detto il tuo nome!” Disse rivolgendosi a me
“se nn me lo hai chiesto i nn te l’ho detto” Risposi semplicemente
“cmq sono rimasta fuori stanza e il giamaicano qui presente mi ha ospitato a dormire nella vostra stanza” Dissi, guardai Tom e vidi la sua faccia, c’era rimasto quando avevo detto giamaicano, mentre Bill è scoppiato a ridere
“Giamaicano oddio troppo forte!!” cercò di dire trattenendosi dalle risate
“si è quello che è” Dissi io scoppiando a ridere, ci stavamo rotolando per terra dalle risate, ma una voce abbastanza irritata mi interruppe
“nn mi devi assolutamente chiamare così!”
“ok giamaicano” dissi scoppiando nuovamente a ridere
“ deficenti” sussurrò Tom recandosi in bagno
“oddio troppo bella questa, me la devo ricordare!” disse Bill cercando di calmarsi
“certo!” risposi, nn so perché ma stavo un po giù nn so il perché, forse avrò esagerato? ma ke dico! nn ho per niente esagerato! ma mi ha ospitato in camera sua e io lo prendo in giro? Dovrei chiedergli scusa
“Scusa asia io esco un attimo devo trovare Georg e Gustav”
“ok a dopo” dissi, quando vidi Bill andare via bussai alla porta del bagno, nn sentii nulla, all’ora cercai di aprire la porta, entrata vidi tom a petto nudo con solo i pantaloni, arrossi di botto, nn riuscivo a muovermi era troppo bello quasi cm un dio anzi un dio, continuavo a fissarlo, sarei rimasta x ore a guardarlo, senza stancarmi. Neanke mi accorsi ke Tom si era avvicinato a me fissandomi in modo malizioso e nello stesso tempo dolce, nn riuscivo a capire il perché
“che hai moccio setta?” mi chiese con il suo sorrisetto ironico
“n - niente” cercai di dire senza balbettare, inutilmente
“cosa volevi?” chiese ancora in modo malizioso con il suo solito sorriso strafottente
“s - senti volevo chiederti scusa x prima..” dissi abbassando la testa nn facendomi vedere che ero arrossita
“x la litigata in corridoio o per la parola giamaicano?”
“ehm..per tutte e due” sussurrai arrossendo ancora, nn mi era mai successo tutto questo e nn riesco a capire il motivo
“ok ti scuso solo xkè sei una figa da far paura” mi sussurrò all’orecchio leccandomi subito dopo il lobo con la lingua, e io arrossì di botto trattenendo il respiro, subito dopo si staccò uscendo dal bagno mentre io rimasi li impalata appoggiata al muro
“Asia che ci fai li? Devi scegliere con chi dormire” mi urlò dall’altra parte della stanza ridacchiando
“con Bill” urlai decisa
“cm con Bill nn vorresti dormire con il ragazzo più sexy del mondo?!” disse mentre uscivo dal bagno
“Modesto come sempre..”
“ti dico che Bill tira i calci e parla nel sonno, nn riuscirai a dormire neanke per un ora”
“preferisco invece che stare con un maniaco!”
“beh io nn mi arrenderò stanne certa!” mi sussurrò ancora avvicinandosi al mio viso, sentivo il suo fiato sulle labbra, avevo una voglia di baciarlo ma resistetti, allontanato sentì bussare alla porta, corsi ad aprire e mi ritrovai bill tutto sorridente
“cm, mai hai quella faccia?” chiese Tom, ank’io me lo chiedevo
“sta sera vado a dormire da Gus e da Georg”
Oddio...no nn può essere me ne devo restare da sola insieme a quel maniaco?????????
“nn toccate il mio letto!! Se no ve la faccio pagare!”
“cm mai fratellino, hai qualcosa da nascondere?” disse ridacchiando Tom
“ ma che cazzo stai dicendo idiota di un fratello?? Cmq ora devo andare prendo la roba e sparisco!”
Corse nella sua stanza, prese tutto e sparì cm un razzo, io mi guardai in giro spaesata nn sapevo cosa fare poi con lo sguardo di Tom addosso, mi girai e lo guardai cercando di capire a cosa stesse pensando
“Che ne dici di vederci un film?” mi chiese
“ per me va bene, cosa vuoi vedere?” chiesi
“il mai nato un film horror..” disse guardandomi cercando di vedere la mia reazione
“si che bello adoro i film horror!!” urlai saltellando dappertutto, mentre tom mi guardava con la bocca mezza spalancata, pensava che avessi paura e mi abbracciassi con lui cercando protezione, ma questa volta nn l’ha vinta!
“beh vado a preparare i pop corn e arrivo intanto tu cerca il dvd su quello scaffale” mi disse indicandomi uno scaffale contenete tutti i dvd, io corsi a vedere se lo trovavo mentre Tom andò in cucina, dopo poki minuti trovai il film, e arrivò anke Tom con i pop corn dentro a un piatto gigante
Ci sedemmo nel letto e fece partire il film, dopo quasi due ore finì e io ero contentissima xkè era stato bellissimo, mentre Tom mi guardava in maniera dolce, ma nn riuscivo a capire il xkè, quando mi calmai incominciammo a parlare..
“ Te dove abiti?” mi chiese Tom
“ in un quartiere vicino ad Amburgo” risposi
“davvero?” chiese sorpreso
“come mai sei qua?” continuò
“ehm..mio padre fa lo spacciatore e doveva venire qua x concludere un lavoro, ma con tutti i soldi che gli daranno ci prenderemo una casa e ci trasferiremo qua..” dissi con disprezzo cercando di rimanere calma
“cosa? ma xkè stai con lui si vd un casino che lo odi, ma cos’ha fatto di tanto grave per meritare il tuo odio oltre a quello di spacciare?”
Non sapevo ke fare se raccontarglielo o no, ero indecisa, alzai il volto e guardai il suo viso, stava sorridendo senza traccia di ilarità o strafottenza
“se non vuoi dirmelo nn sei costretta aspetterò” mi disse
Ora ne ero sicura, mi fidavo di lui e aveva il diritto di sapere la mia storia, sorrisi amaramente
“no tranquillo, hai il diritto di saperlo, da quando sono nata che i miei genitori mi odiavano, sn nata io per incidente, xkè mia madre era andata a letto con mio padre solo per divertimento ma poi si è scoperta incinta così è rimasta con mio padre, fin da quando ero piccola mio padre mi pikkiava mentre mia madre con un animo più dolce cercava di aiutarmi, ma inutile visto ke subito dopo avermi pikkiata mio padre la violentava, un giorno sn ritornata a casa e ho visto mio padre con un pugnale e mia madre che cercava, mi urlava di nascondermi, andai dentro un armadio sentì solo un grido soffocato e poi il nulla, ero svenuta, mio padre mi aveva preso e portata via da quella volta ho cominciato a drogarmi e a fumare senza importarmi di nessuno, mentre mio padre continua a pikkiarmi…” mi bloccai perché mi accorsi che stavo piangendo, nn me ne ero resa conto, cercai di andare avanti ma nn ci riuscì. Nn avevo mai pianto davanti a qualcuno, ma in questo momento me ne importava poko e niente, mi lasciai andare, sfogai tutte le lacrime che nn mi erano uscite in tutti questi anni. Tom mi prese per i fianchi e mi fece avvicinare a se abbracciandomi
“piccola sfogati pure io ti starò accanto..” mi sussurrò facendomi rimanere spiazzata da tutta quella gentilezza, continuai a piangere mentre Tom continuava a rassicurarmi, poco dopo ci addormentammo tutti e due abbracciati insieme sul letto

To be continued..

Ma ciauuu!! sn di nuovo io! cn una nuova ff!! Si lo so vorreste uccidermi per le altre storie, ma ormai ho rinunciato a continuarle...mi dispiace per chi le leggeva ç.ç ma mi rifarò cn questa!, (seee ci sn solo due capitoli! ndsere) eheh okok c'è ne sn solo due ma cmq spero che vi piacciano hihi^^ ci sentiamo!! commentate perfavoreee!! *.*




...Continua nel prossimo capitolo


 
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