Manga e Anime
creata dalla serie "NARUTO SHIPPUDEN":
"L'ULTIMO GRANDE SHINOBI"
una fanfiction di:

Generi:
Sentimentale - Drammatico - Giallo - Azione
Avvisi:
OOC - What if? (E se...) - Spoiler
Rating:
Per Tutte le età

Anteprima:
Sono passati secoli dalla fine delle avventure di Naruto e una misteriosa entità vive nelle profondità della montagna dei Kage.

Conclusa: No

Fanfiction pubblicata il 29/12/2009 16:33:52
 
ABC ABC ABC ABC



 DOLORE


Mentre aspettavo l'aereo ho deciso di buttare giù l'inizio di una storia che mi frullava nella mente da mesi. Premetto che sarà un capitolo corto e pieno di incognite, tutto volto a nascondere le linee principali della storia che verranno svelate successivamente in un crescendo di sorprese. Cercate di non avercela con me se non capirete nulla...




Una radura coperta di corpi. L'erba talmente piena di sangue da non ritornare mai più verde. Il cielo color sangue e un sole moribondo che lanciava i suoi ultimi in un mondo di dolore. Oltre mille tra shinobi e kunoichi erano sparsi in quel terreno maledetto come bambole rotte. Solo una figura era rimasta in quel cruento campo di battaglia, china sul corpo di una seconda. Un giovane uomo che teneva stretto il corpo morente di una vecchia dai capelli canididi come la neve.

- Non mi lasciare... - disse il primo con la voce strozzata dalle lacrime.
- La morte arriva per tutti, amore mio - rispose l'altra debolmente guardando la persona che la sovrastava con occhi velati.
- NO!! Non ti sono mai stato accanto come avrei dovuto, per colpa mia non hai fatto altro che soffrire! DOVREI ESSERE IO AL TUO POSTO!! - urlò per poi prorompere in singhiozzi.
- Non dire queste cose... tu hai sempre fatto il possibile...
- Allora avrei dovuto fare l'impossibile - mormorò stringendola ancora di più al suo petto.
- Ti chiedo solo di promettermi...
- Qualunque cosa!!
- ... che non cercherai di raggiungermi prima del tempo.
L'uomo spalancò gli occhi e la fissò incredulo.
- Come puoi chiedermi questo? Mi hai aspettato per più di cinquant'anni!! Io voglio stare con te! Forse in cielo potremo finalmente avere la pace che tanto desideriamo...
La vecchia scosse debolmente la testa.
- Non voglio che tu muoia a causa mia, non reggerei al dolore di farti morire una seconda volta...
- Sei una sciocca! Quella volta è stata una mia scelta!
- Lo so che l'hai fatto per proteggerci, non credermi tanto ingenua! - lo rimbeccò lei con tono severo nonostante la debolezza.
- Io...
- Ti abbiamo tutti ricordato fino all'ultimo, nessuno escluso. Tu sei il più grande ninja di tutti i tempi e puoi ancora fare molto bene per questo mondo. Promettimi che farai il possibile.
Passarono diversi secondi.

- Non posso...
- In realtà non vuoi.
- HO DETTO CHE NON POSSO! Io proteggevo questo mondo perché volevo proteggere voi, se non ce più nessuno allora non ho motivo di continuare!
- C'é sempre un motivo per continuare. Tempo fa mi dicesti di non arrendermi mai, io ho solo messo in pratica quello che mi hai insegnato. Ora ti faccio lo stesso ammonimento: <i>non ti arrendere, per nessun motivo!</i>
- Ma cosa farò senza di te...
Lei gli sorrise di rimando.
- Non credere di passarla liscia, quando ci ritroveremo dovrai recuperare molte cose...
L'uomo arrossì a quel commento.
- Sei una vecchia sporcacciona.
- Eh eh.
Lui la fissò ridere come faceva tanto tempo prima.
- Sei sempre bellissima, anche con cinquant'anni in più...
Fu il turno di lei per arrossire, poi però tornò seria.
- Allora, prometti?
Lui rimase in silenzio.
- Ti prego... - fece implorante con la vista che le si annebbiava.
- Non posso, non più. Mi dispiace.
Il dolore fu ben visibile sul volto smorto della vecchia che però continuò a sorridere.
- Bugiardo... e lo sai bene - a quel punto la voce le si spense per sempre, la testa le cadde di lato e il cuore smise di battere.
- No... - la scosse leggermente - Non voglio restare solo ancora una volta... - le diede un buffetto sul viso per cercare di farla riprendere, ma era tutto inutile.
- NNOOOOOOOOOOOOOO!!! - urlò alzandosi di scatto e scatenando il suo terrificante potere.

La sua furia era incontenibile. Solo richiamando il suo chakra distusse ogni cosa che c'era nelle vicinanze, infierendo su cadaveri di compagni e nemici, senza distinzione alcuna. Polverizzò montagne e prosciugò fiumi, bruciò le foreste e dilaniò la terra stessa fino a che non rimase altro che una landa desolata per intere miglia. In quei momenti di cieca follia gli sembrò di tornare alla sua gioventù e di ritornare il mostro al cui solo pronunciare il nome chiunque perdeva il coraggio e la voglia di vivere.
A quel punto cominciò a piovere.

Sembrò che l'acqua avesse su di lui un effetto calmante, l'uomo misterioso si fermò singhiozzando, ma tutto quello sfogo non lo aveva minimamente intaccato. Sembrava possedere una forza inesauribile.
Con passi lenti si riavvicinò al cadavere, l'unica cosa rimasta intatta per diverse miglia e le si chinò accanto in muta contemplazione. Lentamente, con gesti che avrebbe voluto usare molto tempo prima, le sistemò i capelli e le sontuose vesti da Hokage finché su di lei non si scorse più alcun segno della battaglia.
- Sei anche diventata Shicidaime Hokage mentre ero via, sono sorpreso. Non ti avrei mai visto dietro quella scrivania, non mi sembravi proprio il tipo da rinchiudersi in un ufficio... - le sua lacrime si confusero che quelle che cadevano dal cielo.
Le diede un dolce bacio sulla fronte.
- Addio, amore mio. Ti prometto che non cercherò di morire, ma non muoverò più un dito sulle faccende degli esseri umani.
Gli giunsero all'orecchio delle voci lontane che gridavano concitate.

- I tuoi sottoposti stanno venendo a prenderti, mi dispiace solo di non poter assistere al tuo funerale - alzando la testa lo sguardo gli cadde sulla montagna degli Hokage con sette volti scolpiti sopra e deformati dalla pioggia. Sorrise leggermente quando notò che quello della vecchia ai suoi piedi gli appariva come il più bello in assoluto fra tutti. Poi si ricordò di quando da giovane gli piaceva esplorare i cunicoli al suo interno. Un mare di gallerie che si diramavano per tutta la montagna senza una mappa completa che li rappresentasse tutti...
- Aspetterò laggiù che arrivi la mi ora, ti chiedo solo di aspettarmi ancora un po'.
Le diede un ultimo sguardo e poi se ne andò camminando e piangendo al tempo stesso.





Adesso posso pensare di aver fatto qualcosa di decente. Almeno è di una lunghezza parzialmente accettabile. Contate sempre che l'ho scritto in una mezz'oretta e la correzione è durata altrettanto, ma purtroppo gli Internet Point inglesi vanno a monetine e non posso starci una giornata.
Finite le scuse vi invito a commentare!



 
 
 
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