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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Persone famose e TV
Dalla Serie: Tokio Hotel
Titolo Fanfic: VIAGRA'S STORY
Genere: Romantico, Comico
Rating: Vietato Minori 18 anni
Avviso: One Shot, Lemon, Shounen Ai, Slash
Autore: lally-mangaka galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 24/05/2010 09:21:15

" Cos' è quella caramella blu, Bill? " - " Nulla Tomi, prendila. " - " Ok.
 
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UNA PARENTESI DI "FOLLIA".
- Capitolo 1° -

Autore: Lally-chan
Titolo: Viagra's story
Raiting: Pg13 - Nc17
Avvisi: Fluff - Pseudo comico - Twincest
Note: One-shot
Riassunto: " Cos' è quella caramella blu, Bill? " - " Nulla Tomi, prendila. " - " Ok. "

Disclaimer: I Gemelli Kaulitz non mi appartengono in nessun modo.
Tutto ciò che è scritto di seguito è puramente inventato senza nessun riferimento alla realtà dei fatti,e niente di ciò che è descritto è a scopo di lucro.


***

Ormai sono giorni che siamo in Malesia ed io sto cominciando a trovare questo posto stupendamente rilassante. Tralasciando il fatto che qui tutti parlano strano e che l' unica cosa che capisco è che devo sorridere ad ogni occasione, per il resto quest' esperienza è davvero la migliore che abbia fatto da quando abbiamo cominciato a viaggiare per sponsorizzare la band e la nostra musica.
Almeno, questo è quello che pensavo fino a ieri.
Come ogni sera, Bill è sgattaiolato nella mia camera, facendo attenzione a non farsi scoprire dagli altri, ed ha passato la notte con me, parlando, rilassandosi e dormendo nel mio stesso letto. Non siamo riusciti a fare altro, perché sinceramente anche se la voglia c' era, la stanchezza che ci ha assalito appena arrivati in albergo, ci ha fatto crollare nei nostri letti senza possibilità di replica. Forse a tutto ciò bisogna dare colpa anche al Jet-leg, ma non ricordo mai se esso si faccia sentire andando verso Est od Ovest.
Sta di fatto che, dopo parecchi giorni passati solo a fare interviste, cantare e suonare, ed essere strapazzati a destra e a manca per tutta la città, finalmente in albergo, io e Bill ci siamo concessi un poco di riposo e privacy, andando subito in camera mia per rilassarci assieme.
< Oggi sembrava non dover finire più... > sbotta lui, buttandosi a peso morto sul mio letto.
< Mancano ancora pochi giorni. > dico io incoraggiante.
Bill sospira e chiude gli occhi.
< Ho fame, chiamiamo il servizio in camera? >
Assento e prendo subito la cornetta del telefono sul comodino, chiamando la reception. Comincio il mio discorsetto in inglese, capendo assai poco di quello che il giovane dall' altra parte della cornetta mi dice, e sperando con tutto me stesso che egli abbia capito che vogliamo mangiare.
< Cosa hai ordinato? > mi chiede Bill, gattonando verso di me, che mi sono seduto sul bordo del letto.
< Anatra alla pechinese. >
< Ma mica siamo in Cina?! > dice subito lui confuso.
Rido e mi volto verso di lui, fronteggiando il suo viso corrucciato.
< Non serve certo essere li per poterla mangiare, sai? > rispondo retoricamente.
< Fan culo! > sbotta Bill e mi tira una pacca sulla spalla.
Io sorrido e gli blocco le mani, attirandolo a me e baciandolo. Lui si scioglie in pochi istanti e si lascia andare sotto i miei gesti, cominciando ad appiccicarsi a me, strusciandosi palesemente contro il mio corpo
< Non sai quanto ti sogni Bill, ma sono così stanco... > sibilo, separandomi da lui.
Bill sospira scocciato e mi guarda con aria quasi torva.
< Tom... > dice con un misto di tristezza e stizza nella voce. < ...ormai sembri diventato un disco rotto. > mi rimprovera visibilmente arrabbiato. < Se non mi vuoi basta che lo dici, sai? >
Non riesco a credere a ciò che ha appena detto. Davvero crede una cosa simile?
< Bill... > gli rispondo con quanta più sincerità possibile. < ...se fosse davvero come dici tu, te l' avrei già rivelato. > affermo serio. < E poi come potrei mai stancarmi del ragazzo più sexy del mondo? >
< Davvero? > chiede lui a conferma.
< Davvero. > dico io con un sorriso. < Sono solo stanco. >
Bill sembra tornare allegro, illuminandosi radiosamente, e si sposta verso il capo del letto, dove comincia a frugare nella su borsa, abbandonata li appena è entrato in camera.
< L' avevo tenuta per altre occasioni, ma... > comincia estraendo dalla sua borsa un astuccino al cui interno c'è quella che sembra una scatolina di caramelle azzurrine.
< Non puoi aspettare che arrivi la cena? > domando non capendo perché voglia rovinarsi il pasto con della roba dolce.
< Questa non è per me... > afferma lui, mettendosi in mano una delle caramelle della scatola. < ...ma per te. >
Guardo lui e poi ciò che continua a pormi con insistenza. Non è che abbia voglia di una cosa del genere, ma mi dispiacerebbe dire di no a mio fratello.
< Cos' è quella caramella blu, Bill? > chiedo, domandandomi che sapore possa avere, visto il suo colore.
< Nulla Tomi, prendila. > continua convinto lui.
< Ok. > assento, arreso; sono troppo stanco per oppormi a lui.
Prendo la caramella dalle sue mani e la metto in bocca, quasi curioso di capire cosa mi abbia voluto propinare mio fratello. Appena la mia lingua entra in contatto con essa, nessun particolare sapore mi colpisce, lasciandomi leggermente interdetto. Mi aspettavo di meglio. Che sia quanche dolce di queste parti?
< Mandala giù. > quasi mi ordina Bill.
Io lo faccio, anche se non capisco realmente il motivo dei suoi stupidi ordini, e lo vedo drizzarsi immediatamente in ginocchio ed avvicinarsi a me, studioso.
< Allora, come stai? > mi chiede subito, squadrandomi da capo a piedi.
< Normale. > rispondo.
Lui torna a corrucciare la fronte e riprende in mano la scatolina, estraendo una nuova caramella.
< Prendine un' altra. > dice, ficcandomela quasi in gola.
Io tossisco un istante e mando giù la caramella, domandandomi seriamente se mio fratello sia per caso impazzito o si diverta a fare qualche giochino strano di cui non sono stato avvertito.
< Ehi! > sbotto guardandolo leggermente alterato. < Ma che cavolo... >
Non riesco a finire la frase che uno strano calore pare partirmi dal basso ventre ed irradiarsi velocemente in tutto il corpo. L' adrenalina mi entra in circolo nel giro di pochi secondi e trasforma lo stato pseudo comatoso in cui versavo solo fino a pochi istanti prima in un radicalmente nuovo vgore che mi fa sentire vivo ed attivo come non ero da settimane. Squadro Bill perplesso e contraddetto, e sento l' eccitazione crescere in me a dismisura, facendomi venire voglia di saltargli addosso senza troppi convenevoli, possedendolo fino allo sfinimento.
Cerco di calmare questa mia voglia e raccolgo ogni singola forza che ho in corpo, respirando profondamente e provando a mantenere la calma.
< Tomi, stai male? > mi domanda quasi allarmato Bill.
< Non lo so. > dico sincero, tremando visibilmente. < Ho caldo... >
Lui mi si avvicina e mi sfiora con una mano, cominciando ad accarezzarmi le guance roventi e scendendo fino al mio petto e alle mie gambe. Chiudo gli occhi e torno a tremare, questa volta di eccitazione.
< Wow, hanno avuto subito effetto. > sento dire a Bill, mentre la sua mano si posa sul mio pene ormai più che sveglio.
< Effetto? Di cosa parli? > domando, riaprendo gli occhi.
Lui sorride apertamente e mi leva la maglietta, avvicinandosi a me e strusciandosi un poco.
Sibilo sommessamente e lo allontano quanto basta per non perdere le poche facoltà mentali che mi rimangono.
< Non mi hai risposto Bill... >
Lo vedo arretrare un istante e fare una di quelle facce da cerbiatto, classiche di quando mi deve dire qualcosa che mi farà arrabbiare.
< Non te la devi prendere con me... > comincia melenso, sbattendo le ciglia in un modo che mi pare tanto sensuale da stordirmi. < ...è che ti vedevo tanto giù...in tutti i sensi, ed ho pensato di aiurarti. >
Non capisco il vero senso delle sue parole; sono troppo vaghe per assegnargli un significato vero e proprio.
< Spiegati... > sibilo, sentendomi la voce mancare e il fiato farsi corto.
< Ecco... > tituba.
Arrossisce ed abbassa lo sguardo; sembra quasi imbarazzato. E da quando lo è con me?
< ...tu eri sempre stanco, e non mi guardavi più... > balbetta, come sentendosi in colpa. < ...io pensavo che ti fossi stancato di me e volevo riuscire a farti cambiare idea... >
< Arriva al punto Bill... > gli chiedo leggermente sgarbato.
< ...sai le caramelle che ti ho dato? >
Che domande stupide, certo che le ricordo.
< E allora? > domando, sentendomi avvampare maggiormente, mentre il sudore comnicia a colarmi sulla schiena e sul petto.
< ...non sono delle normali caramelle. > continua.
Mi sento confuso. Che cavolo mi ha propinato allora?
Non riesco neanche a pensarci che mio fratello risponde alle mie incognite, facendomi sgranare gli occhi.
< Quello che ti ho dato è viagra. >
Boccheggio, non riuscendo a fare altro, e guardo mio fratello come se avesse appena confessato un omicidio di massa. Non ha detto ciò che ha detto, vero?!
< COSA?! > urlo, muovendomi involontariamente verso di lui e sentendo l' eccitazione investirmi completamente. < Come ti è...venuto in mente di fare una cosa del genere?! > sibilo, muovendomi un poco e quasi inciampando tra le coperte, cadendogli addosso a peso morto.
Bill mi guarda, spinto sul materasso dal mio peso, e sorride leggermente, accarezzandomi un istante il viso.
< Non volevo farti questo. > dice intristito. < Avevo solo paura... >
Osservo il suo viso sconfortato, cercando di ragionare senza molto successo, su come comportarmi. Ormai il mio povero cervello è stato messo a tacere, lasciando solo spazio a tutto quello che può considerarsi irrazionale.
< Adesso cosa dovrei fare di te, dopo questo scherzetto? > domando melifluo, tremando sopra di lui e sorridendogli scherzoso.
< Mi dispiace Tomi... > dice lui sincero.
Continuo a sorridere e, senza preavviso mi impossesso delle sue labbra, facendolo sussultare. Bill si dimena leggermente e comincia a collaborare con me, arpionandosi con tutte e due le braccia, ed unendo il suo corpo col mio. Mi sento rabbrividire a quel contatto e prendo a strusciarmi contro di lui, dovendo appagare l' eccitazione che sembra aumentare col passare del tempo. Sento il suo pene già perfettamente eccitato, e mi domando come faccia ad essere in questo stato dopo solo pochi minuti. Che io sia tanto sexy da fargli questo effetto?
Sinceramente ora come ora la cosa mi tocca assai poco; l' unica cosa che voglio è possederlo fino allo sfinimento. Voglio sentirlo godere per mano mia e chiedere di più.
Per questo quasi gli strappo la maglietta che indossa e con ancora meno accortezza gli sfilo i pantaloni ed i boxer, che non voglio vedergli addosso. Bill si lascia guidare, aiutandomi a spogliarlo e poi passando a me, con una velocità tale da non avere neanche il tempo di accorgerci che il servizio in camera sta provando insensatamente a bussare alla porta.
Mi porto sopra di lui, facendolo sussultare, mentre i nostri corpi si avvinghiano l' uno contro l' altro, unendosi e cozzando dolorosamente. Tremo ormai bisognoso di un fulmineo appagamento e comincio a strusciarmi convulsamente sul suo corpo. Gli allargo le gambe senza girarci troppo intorno e lo penetro senza indugi, sentendolo sopirare pesantemente e contrarre tutti i muscoli attorno al mio pene. Grugnisco a quel contatto tanto profondo ed intimo e mi spingo dentro di lui, mentre Bill si avvinghia a me, respirando a fatica e strizzando gli occhi per quell' intrusione tanto avventata.
Lo sento graffiarmi le braccia e stringermi le spalle, con la stessa forza con cui io lo penetro, e venire violentemente contro il mio petto mentre io faccio lo stesso in lui. Urliamo entrambi, appagati di quell' attimo di amore perfetto, e ci buttiamo sul letto, provando a respirare per riprendere fiato.
< Mio dio... > sospira Bill ancora tremante. < ...è stato fantastico. > esala scosso dai brividi dell' orgasmo che ha appena avuto. < Sei stato tanto impetuoso da farmi quasi paura. > ammette voltandosi verso il mio viso.
< Avevo bisogno di averti subito. > asserisco sincero, sentendomi ancora molto eccitato.
< L' ho notato. > sorride. < Mi hai quasi fatto urlare quando mi hai penetrato così inaspettatamente senza nemmeno prepararmi... >
< Colpa tua. > rispondo serio. < Se non mi avessi dato quelle porcherie, forse avremmo potuto fare le cose con più calma. >
< Ne è valsa la pena. > dice Bill sornione. < E' stato eccezionele. >
< Tanto che ora mi prenderò il secondo tempo. > affermo mentre mio fratello mi guarda stranito.
< Come? > domanda alzandosi a sedere.
< Pensi che l' effetto del viagra si sia già esaurito? > chiedo retorico. < Beh, sappi che non è così. > continuo, alzandomi a mia volta per fronteggiarlo. < Per cui dovrai riprenderti velocemente perché non ti darò tregua. >
Bill sorride e mi si avvicina sensuale.
< Sono pronto. > sibila nel mio orecchio, facendomi tremare. < Tutte le volte che vuoi. >

***

Stamattina mi sono svegliato estremamente riposato e felice, ma appena ho aperto gli occhi ed ho guardato mio fratello, ancora profondamente addormentato accanto a me, l' eccitazione che ho ormai da ieri sera, si è fatta sentire in meno di pochi secondi, facendomi domandare come possa solo sentirmi tanto eccitato già di prima mattina. Che l' azione di quelle stupide pillole non sia ancora finita?
Alzo la coperta che mi copre il bacino e vedo il mio pene perfettamente eccitato. Non è possibile...e io come dovrei fare adesso? Mica posso uscire da questa stanza messo a 'sto modo?! E dire che ieri notte poi, con tutte le volte che ho fatto l' amore con lui, avrei dovuto sentirmi appagato a dovere. Praticamente sono svenuto assieme a lui, sfinito da tutto quel movimento, sentendomi tanto felice di quel momento. da ringraziarlo quasi per il suo gesto tanto avventato.
Ora però, la cosa comincia a farsi quasi seria. Quanto durerà l' effetto di questo stupido coso?!
< ...uhm...Tomi... >
Sento mio fratello proninciare il mio nome e muoversi verso di me, scontrandosi contro il mio corpo già accaldato.
< Buon girorno... > mi saluta, sorridendo sornione. < ...dormito bene? > chiede, accorgendosi immediatamente del mio stato.
< Profondamente... > sibilo, sentendo la sua mano insinuarsi sotto le coperte.
< Vedo che la voglia non ti passata... > afferma sensuale, sfiorando il mio pene e facendomi sussultare. < E dire che ieri non ti sei sprecato di certo... > continua sovrastandomi in un gesto che quasi non riesco a vedere, tanto sono già confuso e spaesato. < ...sai, è stato davvero fantastico... > mi sibila vicino all' orecchio.
Tremo da capo a piedi e mi domando se si diverta a farmi impazzire, perché dalle ultime ore credo proprio che ci goda a vedermi sottomesso a lui.
< E' tutta colpa della tua stupidissima pillola. > riesco a dire.
< Come, non è ancora finito l' effetto? > domanda scherzoso lui. < E io che speravo in un tuo sincero eccitamento... >
Mi sento veramente preso per il culo. Prima mi propina viagra per farmi eccitare, quando non ne avrei mai bisogno, soprattutto con lui, e poi sembra pure insofferente per la cosa? E a me non pensa? Crede che mi diverta in questo stato?
< Senti... > lo sento dirmi suadente. < ...visto che il casino l' ho creato io... > continua alzandosi un istante, poggiando le sue natiche sul mio inguine dolorante, prima di cominciare a scendere sensuale verso il mio basso ventre con una scia di baci infuocati. < ...cercerò di risolvere la cosa con qualcosa che spero ti possa piacere... >
Mi sento avvampare alle sue parole ed annuisco provando a rilassarmi sotto il suo tocco, pregando che, anche se tutto ciò non può che farmi piacere, l' effetto di questo stupidissimo viagra finisca in fretta prima che impazzisca.

***

Entriamo nello studio televisivo e veniamo subito portati dietro le quinte da dove ci faranno entrare per lo show a cui siamo stati invitati. Georg e Gustav si sono messi in un angolo e paiono confabulare animatamente di chissà cosa e Bill, poco lontano da me, si osserva intorno, curioso ed estremamente allegro. Io mi avvicino a lui, con passo felpato e lento, e lo raggiungo da dietro, sfiorandolo a malapena.
< ...cosa cavolo... > lo sento quasi sbraitare, mentre si volta verso di me. < ...Tom! > urla, arrossendo visibilmente.
< E chi altro? > domando io sarcastico.
Bill mi guarda dall' alto al basso e si sofferma sul mio basso ventre. Già, lo stesso basso ventre che speravo potesse tornare normale dopo aver fatto, oltre ad ore e ore di sesso ieri notte, anche del sesso mattutino solo poco fa. Ma figurarsi se tutto poteva finire con tanto moto e molta eccitazione. Fin quando dovrò avere il mio povero pene eretto ed una voglia di saltare addosso a mio fratello in ogni istante? Prima o poi potrei anche mettermi ad urlare.
< Non puoi venirmi dietro a questo modo... > dice Bill ancora imbarazzato.
< Io vorrei solo venire un' ultima volta e smettere di essere eccitato come fossi in calore. > rispondo alterato.
< Perché, generalmente non lo sei? > mi chiede lui facendomi venire voglia di prenderlo a botte.
< Preferirei di gran lunga esserlo per fatti miei. >
Bill sospira sconfortato.
< Lo sai che mi dispiace Tomi... > sibila sinceramente affranto.
Lo guardo serio e alla fine sorrido, cercando di rilassarmi come posso.
< Si, ma questo certo non risolve la storia. >
Lui assente e mi si avvicina all' orecchio.
< Appena torniamo in albergo prometto che proverò, ancora ed ancora, per far cessare l' azione del viagra... > mi sospira eccitante nell' orecchio. < Vedrai che riusciremo a risolvere la faccenda; che ricorderemo questo momento solo come una parentesi estremamente eccitante della nostra vita. >
Annuisco speranzoso e prego che questo programma duri il meno possibile; voglio correre in albergo e fare sesso con Bill fino a sfinirmi. Ne ho bisogno se non voglio rimanere eccitato a vita. Una bella prospettiva se non ci sei dentro fino al collo come io adesso.

***

Se mi avvicinano mio fratello anche solo un istante lo riduco in frantumi. Altro che amore eterno e le cazzate che ne conseguono; ora come ora il mio cervello è ospitato solo dall' odio e da una rabbia pura e semplice.
Ma come sono arrivato a questo? Cosa ho fatto di male per meritarmi tutto ciò? Perché sono dovuto finire in questo casino? Che non fossi abbastanza attivo? Eppure non mi è mai sembrato di fargli mancare qualcosa. Che si aspettava, di scopare ad ogni angolo di strada? Io l' avrei anche fatto, ma certamente ciò mi sarebbe costato non poco. E comunque tutto ciò non fa cambiare la situazione; non cambia ciò che è accaduto.
Sono finito. E se non lo fossi del tutto, comunque non potrei certo continuare a vivere dopo un' onta del genere.
< Tom... >
Vedo Bill entrare nella camera d' ospedale, dove sono ricoverato da circa sei ore, e lo squadro malevolo, sentendo l' irrefrenabile voglia di saltargli addosso; ma certo non per quello che pensa lui, a meno che non sappia che voglio picchiarlo.
< Lontano da me. > gli impongo categorico.
Lui abbassa il viso, rattristito dalla mia risposta, e si ferma sul posto, cominciando a giocare convulsamente con le mani.
< Ti ho detto che mi dispiace... >
Sospiro scocciato. E' facile per lui fare l' addolorato adesso che tutto è andato a puttane. Tanto sono io che si è dovuto subire giorni di eccitamento incontrollato e alla fine questo.
< Che cosa vorresti che ti dicessi? > domando. < Che tutto va bene e che, visto che ora posso dirmi guarito dalle pillole di viagra, tutto è tornato normale? >
< Neppure io volevo che finisse così... > risponde lui affranto.
< E allora perché mi hai imbottito di viagra come fossi un vecchio di ottant'anni che non sa più neanche cosa sia un erezione? > chiedo alterato.
< Non sapevo che dartene troppi avrebbe portato a questo... > cerca di giustificarsi.
< E quindi hi voluto usarmi come tua personale cavia, potendo pure portarmi alla morte? >
Bill trema e comincia a singhiozzare.
< Non volevo... > balbetta triste. < E poi non pensare che io sia messo meglio di te dopo aver dovuto prendelo dentro di me per non so quante volte. > continua facendomi quasi arrossire. < ...in 'sti giorni avevo paura a sedermi ovunque. >
Io lo osservo e sospiro arreso alla sua presunta e sincera contrizzione.
< Vieni qui. > gli dico, mentre lui alza il viso e mi si avvicina.
< Tom... > dice arrivando al mio letto.
< Si saprà? > chiedo subito per tagliare la testa al toro.
< Probabilmente la notizia dilagherà in pochi giorni in tutto il mondo. > afferma con voce piatta, ma sensibilmente intristita. < Abbiamo cercato comunque di contenere la cosa. >
< E cosa hai detto? >
< Hai preso viagra per un orgia party con delle malesiane. >
Lo guardo scioccato di quelle parole, ma cerco di calmarmi ed annuire.
< E questo chi se lo è inventato? > domando curioso.
< Io. > ammette lui con un piccolo sorriso.
Bill si siede al bordo del letto e mi guarda intensamente.
< Avrei voluto dirgli la verità, ma come avrei potuto farlo? >
Nego con la testa e gli accarezzo una guancia.
< Vorrei proprio vedere come avrebbero reagito Georg o Gustav, o persino David, alla verità. >
Lui sorride e mi prende la mano tra le sue.
< Mi dispiace così tanto. Per colpa mia quegli idioti ti prenderanno in giro a vita... > sospira ormai in uno stato di depressione più che evidente.
< Che ci provino, li concerò per le feste. > scherzo.
< Tom... >
Bill mi guarda con occhi languidi e si avvicina a me, baciandomi dolcemente.
< Non serve che ti svilisci più di quando non abbia già fatto... > gli dico, attirandolo a me per sentirlo vicino. < ...il lato positivo di tutta questa storia è che per lo meno ho potuto fare l' amore con te, tante di quelle volte da sentirmi appagato per tutta la vita. > dico mentre lui mi sorride amorevole.
< Spero non sia così, perché se no sarei costretto a darti altre pilloline blu... >
Guardo mio fratello, strabuzzando gli occhi e domandandomi se ha aspirazioni suicide o meno.
< Tu provaci e farò ben altro del sesso con te per giorni... >
Bill ride di gusto e riprende a baciarmi.
< Allora le pillole che mi sono rimaste le butterò... > sospira.
Altre?!
< Bill... > dico stupito.
< Scherzo. > mi sorride. < Non voglio più sentirne parlare. > continua, abbracciandomi e sporgendosi verso di me. < Tu sei hai già troppo eccitante per conto tuo per aggiungere altro. >


***

Note dell' autrice: Ed ecco la mia stupidissiama one-shot che parla di quel mentecatto di Tom. Sinceramente preferirei una storia come quella scritta da me che credere che l' idiota si sia impasticcato per delle cesse di malesiane. Ma io dico, noi europee siamo tanto brutte da essere perennemente escluse? O è il fascino dell' oriente ad attirarli?
Sinceramente spero proprio che Tom si sia impasticcato per Bill. Magari voleva realmente dargli di più....XD
Vabbé...lascio a voi l' ardua sentenza.

 
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VOTO: (1 voto, 3 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 3 commenti
lally-mangaka 01/06/10 11:38
Ok...spero di aver corretto tutto...^___-
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lally-mangaka 31/05/10 18:50
Davvero? Oddio, può essere, l' ho scritta alle 2 di notte in un momento di follia...XD
la rileggerò per correggere...promesso! XD
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terryconty-90 - Voto: 31/05/10 14:05
io ho le tue stesse speranze
molto bella come storia, ma ci sono un bel po' di errori
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