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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: LA PENNA MAGICA
Genere: Sentimentale, Romantico, Comico, Azione, Drammatico, Avventura, Fantasy, Soprannaturale, Autobiografico, Poesia
Rating: Per Tutte le età
Avviso: What if? (E se...)
Autore: strega12 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 15/06/2010 21:45:11 (ultimo inserimento: 14/06/11)

Storia di un regno costretto a vivere nell'utopia
 
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UNA VITA SFORTUNATA
- Capitolo 1° -

La mia vita è uno schifo, la mia famiglia si è sciolta, la mia migliore amica mi ha abbandonata e io sono diventata una nerd, una nerd che non piace a nessuno!
Avete mai pensato di cambiare la vostra vita? Magari con un click?
Non vorreste vivere in un posto migliore del Mondo reale? Magari le Hawaii?
Mi chiamo Rosalie Wood, ho diciassette anni e vivo a New York. Amo vivere nella Grande Mela, è una grande e bella città e non manca mai niente. Negozi, parchi, cinema, teatri. E’ la città adatta per ispirarsi. Infatti, il mio sogno è fare la scrittrice. Vorrei scrivere libri di fantasia, magari potrei diventare la nuova J.K. Rowling. È stata mia madre a farmi amare i libri. Ogni sera mi leggeva un capitolo di un libro di qualsiasi tipo, dalle favole ai libri di avventura, dai gialli ai thriller, per mostrarmi come si scrivono le storie.
Ogni volta che vado a Central Park, mi siedo sull’erba e, armata di carta e penna, scrivo su un quaderno tutto quello che mi viene in mente: canzoni, poesie, storielle, i miei pensieri, barzellette. Insomma, non vivo senza scrivere almeno una riga.
È anche un modo per non sentirmi sola. Da quando i miei genitori si sono separati e a scuola vengo ignorata, i libri e le penne sono diventati i miei migliori amici.
- Nonna, sono a casa!
Chiudo la porta e vedo nonna Luise che fissa il telegiornale, senza ascoltarlo. Ha perso l’udito da un orecchio da un po’ di anni e tra un po’ lo perderà anche dall’altro.
- Nonna?! SONO-A-CASA!
Senza staccare gli occhi dal televisore, la nonna alza una mano per darmi un segnale di vita. Vado in cucina e trovo sul tavolo la solita insalata di pomodori, mentre le polpette si trovano già dentro il microonde acceso.
Vivo con nonna Luise da quando mio padre se n’è andato a lavorare in Europa e mia madre è andata a vivere in Canada… per poter fare la scrittrice senza me tra i piedi.
Voglio bene a nonna Luise, ma ormai non posso più chiacchierare con lei, la sua mente è andata.
Mi servo il pranzo e mentre mangio, rigiro tra le dita la penna d’oca azzurra e luccicante che ho trovato a Central Park mentre tornavo da scuola.
L’avevo trovata impigliata in un cespuglio e, visto che avevo intenzione di comprarmene una mano per scrivere una nuova storia, l’ho liberata dalle foglie e me la sono portata a casa. E’ così carina, mi ricorda i tempi di Shakespeare, il quale passava le giornate a sporcarsi le dita d’inchiostro mentre scriveva le più belle parole d’amore del Mondo. Difficile imitarlo. Quasi impossibile.
Peccato che non possa usarla subito. Devo studiare per il compito in classe di letteratura, proprio su Shakespeare. Di solito, in letteratura vado bene, ma è proprio il mio cervello da poetessa e scrittrice che tiene lontano i miei compagni da me. Ogni volta che prendo una A, due o tre ragazze vengono da me e mi minacciano di morte se non faccio copiare loro i miei compiti. Come se non bastasse, i ragazzi mi chiamano Signorina Nerd, mi fanno la pernacchietta e se ne vanno.
Ma sto più male quando vedo la mia ex-migliore amica, Charlize, in compagnia delle Belle Pupe, il quintetto di ragazze più carine della scuola. Lei è diventata la sesta. Eravamo amiche del cuore prima di iniziare il liceo, ma poi lei ha cominciato ad interessarsi ad i ragazzi e a pensare ai vestiti e ai trucchi e, dato che io non potevo esserle d’aiuto, mi ha salutata e si è unita alle Belle Pupe.
- Loro valgono più di una scrittrice da quattro soldi.
È stata la sua ultima parola.
Così, mi sono ritrovata da sola, ad affrontare questo Mondo, dove posso essere me stessa senza sentirmi una stupida solo quando sono in camera mia tra i miei libri, i fogli bianchi e le mie penne. Dopo che Charlize mi aveva lasciata per le Belle Pupe, per non sentirmi sola, ho cominciato a passare le ricreazioni chiusa in bagno a scrivere le mie sensazioni sul mio diario segreto, ma sfortunatamente, una volta lo avevo lasciato in bagno, una delle Belle Pupe lo aveva trovato e lo aveva fatto leggere a tutta classe.
Dopo quell’episodio, promisi a me stessa di chiudere con i rapporti sociali e di pensare solo al mio sogno, lavorando sodo e impegnandomi nello studio.
Certo che… dopo un po’ di tempo, la solitudine fa sentire il suo peso. Del resto, io sto da sola da quando i miei genitori mi hanno mandata a vivere dalla nonna e hanno voltato le spalle alla loro unica figlia. Ma, dopotutto, nella vita bisogna imparare a badare a se stessi, spesso ci ritroveremo soli e dovremmo contare solo sulle nostre forze.

Il giorno dopo, quando arrivo a scuola, il solito duo di compagni con il cervello di una lenticchia si avvicina a me. Scommetto che hanno passato tutta la notte a pensare ai nuovi scherzi che mi faranno o ai nuovi insulti.
J.L., diminutivo di Jared Lynn, un ragazzo con le orecchie e il naso pieni di piercing, mi afferra per la maglietta e mi fissa.
- Senti un po’, Hermione Granger, non abbiamo studiato Shakespeare, quindi, oggi ci passerai il compito! Capito?!
Cerco di mantenere la calma, ma sento il sudore sulla mia fronte.
- Scusate… come mai non avete studiato?
Toxica, soprannome di Lisa Keith, una delle ragazze più ribelli della scuola, mi dà uno spintone che mi fa quasi cadere per terra.
- Noi abbiamo una vita da vivere, piuttosto che ammuffire in camera nostra tra i libri… come fai tu, Secchiona! Allora, ci farai il compito?!
La campanella mi salva.
Cerco di mischiarmi tra gli altri per sfuggire a quei due demoni.
Riesco ad avere la via libera quando entro in classe.
Come al solito, trovo un disegnino di me con il cervello grande, i dentoni e l’aspetto da barbona scarabocchiato con la penna sul mio banco.
Lo cancellerò dopo il compito in classe.
Comunque, non ho intenzione di dare il mio compito a J.L. e Toxica. Io devo prendere bei voti per poter migliorare le mie capacità da scrittrice per avere un futuro splendido e soprattutto per porre fine a questo capitolo apparentemente infinito della mia vita!
Quando entra la signorina Manford, la mia insegnante di letteratura e anche la donna più gentile che io conosca, tutta la classe finalmente smette di chiacchierare e si alza insieme a me per accogliere l’insegnante.
- Buongiorno, ragazzi! Togliete tutto dai banchi, voglio vedere solo la penna!
Io ubbidisco e intanto osservo alcuni compagni pronti con i fogliettini e le soluzioni scritte sulle braccia e sulle mani.
La signorina Manford passa vicino al mio banco e mi sorride mentre mi porge il foglio con le domande del compito.
Se non fosse per il suo sostegno, la mia solitudine sarebbe più grave.
Ora però mi devo concentrare.
Dopo aver consegnato l’ultimo foglio, la signorina Manford guarda il suo orologio da polso.
- Tra un’ora, ritiro! Cominciate pure!
Sto per rispondere alla prima domanda, quando…
- Ehi, Secchiona, dammi la risposta della prima domanda.
Ma io faccio finta di niente.
- Hermione, dai al mio ragazzo la risposta, subito!
La signorina Manford riesce a sentire i bisbigli troppo alti di Toxica.
- Silenzio! Quelli che bisbigliano, avranno una F grande così sul compito!
Prendo un bel respiro e, senza ascoltare gli altri bisbigli, mi concentro sulle domande sul poeta inglese.

Firmo il compito e lo consegno due minuti prima della fine. Come al solito, ho risposto a tutte le domande. La signorina Manford dà subito un’occhiata al foglio e mi sorride orgogliosa, come sempre.
La mia faccia mostra sicurezza, ma in realtà nascondo una fifa tremenda. Sono stufa di farmi mettere i piedi in testa dai compagni, ma cosa posso fare, se non ho le armi adatte per difendermi?
La campanella mi salva sempre dai brutti pensieri.
- Molto bene, ragazzi! Firmate il compito e consegnate! Domani ve li porterò corretti!
Alcuni compagni consegnano sicuri come me, mentre altri hanno la rabbia e la tristezza stampata sulla faccia. Sento che J.L. e Toxica hanno la vendetta pronta su un piatto d’argento.
Ma io… devo essere forte! Avanti, Rosalie, prova a pensarla così: loro non combineranno mai niente nella vita, mentre tu scriverai i tuoi libri e diventerai la nuova J.K. Rowling.
Dopo essermi concentrata per due ore sulla lezione di algebra, suona la campanella della ricreazione e io aspetto che siano usciti tutti dall’aula, compreso l’insegnante. Dopo l’episodio del diario segreto, ho deciso di passare le ricreazioni a fare i compiti in classe da sola, per portarmi avanti e avere più tempo libero a casa per scrivere. Muoio dalla voglia di provare la penna d’oca che ho trovato al parco.
Sto per succhiare con la cannuccia la scatoletta del succo d’arancia, quando Toxica spalanca la porta e mi fissa con la faccia più minacciosa che abbia mai visto in vita mia.
Quando arriva al mio banco, butta per terra i miei libri.
- Brutta sfigata secchiona! Per colpa tua, io e il mio boyfriend prenderemo un brutto voto! Ti faremo pentire di essere nata!
J.L. mi strappa la scatoletta del succo dalla mano e la usa come pistola ad acqua per bagnarmi d’arancia la maglietta e la faccia. Io, come una donzella in pericolo senza cavaliere pronto a salvarmi, mi lascio trattare male.
Quando se ne vanno, io sono a terra, tra fogli e libri sporchi, anche loro, di succo d’arancia. Al liquido arancione sul mio viso, si aggiungono anche le mie lacrime calde.
Toxica rientra in classe, mi pesta il piede e contemporaneamente mi prende con forza per un orecchio.
- Dimenticavo: sei la Principessa dei Nerd e finito il liceo, diventerai la Regina, perché tu non avrai mai nessun amico, amore e aiuto al Mondo! Non dimenticartelo!
Mi molla e se ne va.
Questa volta alle mie lacrime all’arancia, si aggiungono anche i miei singhiozzi.
Come ho già detto, la mia vita è uno schifo!
Voglio liberarmi di tutta questa sofferenza!
Voglio essere libera di essere me stessa!
Voglio la libertà!
Ma nella realtà questi miei desideri non si avvereranno mai!
MAI!

 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (1 voto, 2 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 2 commenti
Rif.Capitolo: 1
strega12
29/07/10 19:04
Grazie di cuore!
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

Rif.Capitolo: 1
reby95 - Voto:
17/07/10 23:57
bellisimooo!!!veramenente brava!!continua presto!un bacio
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
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