da una serie originale:
"LUI... LEI..."
una fanfiction di:

Genere:
Sentimentale
Rating:
Per Tutte le età

Anteprima:
Una ragazza si ritrova, inaspettatamente in una scuola maschile, che succederà??

Conclusa: Sì

Fanfiction pubblicata il 10/07/2010 16:11:17 - Ultimo inserimento 09/09/2010
 
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 NUOVA SCUOLA


Eccomi qui! Non avendo avuto internet per un po’ di mesi, ho potuto inventare nuove storie. Spero vi piaccia!

Buona lettura!!! <3




NUOVA SCUOLA




CAP. 1


Scende velocemente le scale di casa – Dai tesoro! Sono sicura che ti troverai bene! Ci hanno detto che è gratis e dato che abbiamo problemi economici, è l’ideale! Aspetta! Mettiti a posto sti capelli! Sai che non mi piace che li tieni sciolti! – La ragazza sbuffa – Peccato che mi stanno bene così! – La madre gli fa una treccia con i lunghi capelli corvini. La gira e la guarda dritta negli occhi nocciola – Su tesoro! Ti farai dei bei compagni! Chiamami ogni tanto! Dicono che c’è il telefono nella stanza! Ah! Mi hanno pure detto che sei in camera con la migliore della scuola! – La ragazza fa finta di essere felice – Dai tesoro! Ti ci abituerai!! È in una piccola isola, ma pensa che c’è il mare, la spiaggia! – La ragazza prende la borsa – Certo! Parliamo dell’isola Oki! Persino Tokyo è più grande di quell’isoletta! – La madre sospira – Anche se è una piccola isola, è una scuola molto frequentata, soprattutto da gente ricca! – Dice la madre – E poi, le uniformi? Non sono affatto belle! – Continua a lamentarsi la figlia. La madre la spinge fuori di casa e le mette dei soldi in mano – Per averne altri, lavorerai nella mensa, così ti potrai pagare le gite e le altre cose che ti servono! Ci è andato anche tuo fratello quando era una scuola maschile. Ora è mista quindi hanno preso pure te! – La ragazza si volta verso la madre – Ma Oka - san*! Aspetta! – La madre le bacia la fronte – Il resto della tua roba è già lì. Chiamami appena arrivi! Capito, Haruhi? – Chiude la porta.

Haruhi sbuffa e corre fino alla fermata dell’autobus. Arriva in tempo al porto Matsue e sale sulla nave. Si rilassa guardando l’acqua del mare – Perché non potevo frequentare una normale scuola a Osaka? E devo pure andare in una scuola dove sono tutti ricchi! Cosa diranno vedendo una loro compagna di classe lavorare alla mensa per avere soldi, mentre loro hanno il papà che gli e li da quando ne hanno bisogno! – Sbatte il piede sul pavimento in legno della nave – Non è giusto! – Poi si appoggia alla ringhiera – Meglio andare in cabina, non manca molto – Sospira.

Arriva al porto di Oki – Mi scusi – Ferma un signore appena esce dal porto – Mi può dire dove posso trovare il liceo Hayama? - Gli chiede mettendosi a posto quella scomoda divisa – Si certo! Si vede da qui! Guarda, è quella specie di castello bianco! Prima lo era, ma i ricchi lo hanno ristrutturato e ne hanno fatto una scuola! – Le dice lui sorridendo – La ringrazio! – Dice lei chinandosi e cominciando a correre verso quella lontana collina – Meno male che inizio domani! Se no arriverei in ritardo di ore! – Una macchina le si affianca – Hai bisogno di un passaggio? – Lei fa di no con la testa – No grazie, non posso spendere soldi così! – L’uomo in macchina le dice – Sei per caso Haruhi Kamura? – Lei si ferma e annuisce – Ah! La famosa borsa di studio! Sali! È già pagato! Aspettavo proprio te! – Le dice sorridendole. Haruhi era felicissima di non fare quella strada a piedi – Sono sicuro che ti troverai bene! Sono molto gentili in quella scuola! – Lei annuisce – Spero sia così! –

Arrivata davanti alla scuola, ringrazia l’autista e si avvia verso il cancello. Suona e le risponde una voce maschile – Ehm, sono Haruhi Kamura – Il cancello si apre, come l’entrata della scuola – Non vedevo l’ora di conoscerla! Il primo studente che entra in questa scuola con una borsa di studio! – Lei sorride – Non ho buoni voti. Mi è stata regalata – Quello annuisce facendole strada all’interno – Io sono Rei Kuroda. Sono il vice preside – Haruhi sembrava sorpresa – Così giovane? – Lui annuisce. Mentre le faceva visitare la scuola, Haruhi gli chiede – Ma dove sono tutti? – Il ragazzo le apre una porta – Quando c’è lezione nessuno può uscire dalla classe. Per questo sembra vuoto! – La spinge all’interno – Questa sarà la sua stanza. Ora io devo andare, potrà riposarsi e fare qualche altro giro, tanto inizierà domani! Ah! Li ci sono i libri e la sua valigia è dietro la porta. Ciao! – Chiude la porta lasciandola sola.
Lei si butta sul letto bianco – Chissà che tipo di ragazza è la mia compagna di stanza! Magari è davvero brava come ha detto! Così mi aiuterà con i compiti! –
Si alza di scatto sentendo la porta aprirsi.
Entra qualcuno con un asciugamano in testa e mezzo nudo – Un ragazzo? – Urla lei guardandogli il petto. Il ragazzo si toglie l’asciugamano dalla testa. Lei arrossisce, pensando a quanto fosse carino. Il ragazzo, dai capelli neri, un po’ corti, e splendidi occhi verdi, con un bel fisico, le dice – Si, perché? Ti aspettavi una ragazza? – Lei annuisce – Sei divertente! È una scuola maschile, è impossibile che ci sia una ragazza – Haruhi sgrana gli occhi – Una scuola maschile? – Quello annuisce – Non te lo hanno detto, quando ti sei iscritto? – Haruhi non gli risponde. Prende lo zaino e la valigia e cammina frettolosamente, verso la porta – Dove vai? – Haruhi si ferma. Non aveva posto dove andare. Non poteva tornare a casa. I soldi Per il biglietto non le sarebbero bastati. Si siede a terra – Che cosa faccio? – Il ragazzo sbuffa e si mette una canottiera bianca. Guarda la persona seduta per terra – Non vuoi stare in camera con me? – Haruhi si volta verso di lui, bisbigliando – Come pretendi che stia nella stessa stanza di un ragazzo? – Quello si avvicina – Cosa hai detto? – Ad Haruhi venne in mente un’idea “Potei sempre fingermi un ragazzo! Appena ho i soldi del biglietto me ne torno a casa! Per il petto, basta usare una di quelle bende in modo da farlo piatto!” Si alza e sistema la valigia – Non sono un po’ troppo lunghi quei capelli? – Le chiede toccandoglieli. Lei si allontana arrossendo – A me piacciono così! – Lui alza le spalle – Assomigli a una ragazza! – Haruhi lo guarda male pensando a come le parlasse, senza emozioni e come se dettasse ordini. “Dato che sono nuova, avrebbe potuto darmi un caloroso benvenuto! Oppure essere gentile! Invece non ha fatto altro che dire due cosette” Continua a mettere i vestiti dentro l’armadio. Nasconde le maglie troppo femminili nella valigia e mette la biancheria sotto i vestiti. Prende l’asciugamano e lo abbraccia, facendo in modo che non si accorgesse del seno – Dove sono i bagni? Mi vorrei fare una doccia – Il ragazzo esce dalla stanza – tre porte più avanti sulla destra – Le dice indicando la porta. Lei annuisce uscendo dalla stanza – Mpf! Che strano tipo! Spero solo non sia gay, dato che è arrossito quando mi ha visto! – Dice lui chiudendo la porta della stanza.
Entra nel bagno e chiude la porta a chiave – Uff! Fin qui è fatta! – Guarda i bagni i WC che erano a muro – Come faccio io? – Poi vede tante porte rosse e ne apre una – Bene, c’è l’altro tipo – Esce dal gabinetto e apre una porta marrone. Li c’erano le docce. Vede che quella si poteva chiudere, apre quella che da ai bagni e chiude quella per le docce – Almeno posso rilassarmi in bagno! – Mette, tutto ciò che aveva nascosto nell’asciugamano sulla sedia – Bene! – Dice cominciando a spogliarsi ed entrando nella doccia.

Quando torna nella stanza, il ragazzo era a letto. Si tocca il petto, vedendo se andava bene, e apre l’armadio posando le sue cose.
Si siede sul letto stiracchiandosi – Già dormi? – Le chiede lui voltandosi. Lei fa di no con la testa – Quindi tu sei Haruhi e? – Lei lo guarda stupita – Haruhi? – Lui si mette a sedere – Anche se siamo nella stessa classe sono più grande di te di un anno. Mi sono fatto bocciare l’anno scorso – Lei sorride “Adesso mi racconta pure la storia della sua vita! Come osa chiamarmi Haruhi, poi? E non mi ha nemmeno detto come si chiama” Il ragazzo, come leggendole nella mente, le dice – Io sono Hayama Shin – Lei gli dice – E io Haruhi Kamura – Il ragazzo sbadiglia – Haruhi non è da ragazza? – Lei fa di no con la testa – Certo che no! Anche alcuni maschi hanno il mio stesso nome, anche se non è molto usato – Quello annuisce e si corica nuovamente – Non dovresti essere a lezione? – Lui ride – Certo che no! Ho detto ai professori che ti avrei fatto vedere la scuola così posso starmene un po’ a letto – Haruhi si sdraia mettendo le mani sotto la testa e sospirando. Shin sbuffa – E io che speravo saresti stato un ragazzo interessante! Invece sei una noia mortale! – Dice alzandosi e uscendo dalla stanza. Lei gli fa la linguaccia dando un pugno alla mano aperta – Se solo non finissi nei guai, ti avrei già picchiato! –








Oka - san – Madre, mamma

Continua………………

Come al solito l’inizio non è molto interessante. Spero solo che continuiate a leggere il capitolo dopo! Baci!

By kagomina




...Continua nel prossimo capitolo


 
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