Per chi ha letto la ff Amore Proibito, ecco la vera storia! Inventata, non so se esiste. Un mago e un poliziotto, amici - nemici, cosa succederà?
Conclusa: Sì
Fanfiction pubblicata il 04/08/2010 21:51:34 - Ultimo inserimento 28/08/2010
ABCABCABCABC
CHI è IL LADRO MISTERIOSO??
Ciao! Eccomi con la Terza storia inventata.
Ecco.. Non so se questa storia esiste ma anche fosse sono sicura che non scriverò niente di uguale.
Sapete tipo i supereroi, a me non piacciono affatto quei film! Mh.. Comunque, è tipo quello ma… è un ragazzo normale.
Spero vi piaccia!
Mh! Cominciamo!
Buona lettura!!!! <3
IL CAVALIERE NERO
CHI È IL MISTERIOSO LADRO?
CAP. 1
In una strada, non molto frequentata, in uno dei quartieri malfamati di Tokyo, c’era due auto della polizia. Guardavano un uomo legato a svenuto, appoggiato al muro di un piccolo vicolo. Uno dei quattro poliziotti si avvicina – E con questa fanno quattro! Ma chi è questo? – Dice quello prendendo il foglio che c’era attaccato sulla fronte dell’uomo svenuto. Un ragazzo, di bell’aspetto, coi capelli neri, occhi castano scuro, legge a voce alta – L’ho trovato, che cercava di entrare in casa altrui, non è riuscito a rubare nulla. Mi raccomando buttatelo dentro! – E poi una piccola faccina con la lingua di fuori. Il ragazzo che aveva letto, si innervosisce. Altri due poliziotti prendono l’uomo svenuto e lo portano dentro l’auto. Il primo poliziotto, si avvicina al compagno – Su! Non fare così! Vedrai che scopriremo chi è! Nel frattempo però ci sta aiutando coi piccoli crimini! Su andiamo Asazaki - kun – Il ragazzo lo segue entrando nell’auto – Comunque non mi piace questa storia di non dire a tuo padre che ci segui di continuo quando si parla di questo tizio! – Asazaki sorride – E dai! Mi devi un favore no? Ti prometto che lo dirò a mio padre appena torniamo alla centrale. Ok? Shinzo - san! – Quello sospira e mette in moto l’auto.
Il padre di Asazaki era il capo della polizia. Asazaki Touma, sui quarant’anni, basso e robusto, dai capelli brizzolati e corti. Bussano alla porta del suo ufficio ed entrano il figlio e Shinzo Koji – Signore, è stato trovato un’altro uomo come gli altri tre precedenti – Asazaki annuisce – Indizi? – Il figlio si fa avanti – Nessuno, tutti i corpi sono stati ritrovati legati e svenuti con un biglietto attaccato alla fronte – Asazaki sembrava sorpreso – Kousuke! Cosa ci fai qui? – Il figlio ride nervoso – Quante volte ti devo dire di non immischiarti nelle faccende della polizia – Shinzo fa un passo in avanti – Signore, Asazaki - kun ci è stato molto di aiuto – Touma lo guarda serio – Non ti immischiare per favore! – Abbassa il capo e fa un passo indietro – Ma padre! Sai che sono bravo! Fami indagare su questi casi ti prego! – Touma si lascia cadere sulla sedia – Sei un gran testone! Prima finisci la scuola. Poi se vorrai ancora fare il detective allora vedremo – Kousuke, prima di uscire si volta raggiante – Facciamo un patto – Asazaki sembrava interessato. Nel frattempo Koji esce dall’ufficio – Spara! – Il figlio si siede davanti alla scrivania – Farò delle indagini da solo. Però quando ci sarà qualcun altro trovato nello stesso modo, allora mi chiamerete in modo che possa indagare più a fondo. Se trovo l’uomo prima di voi, mi metterai subito come detective una volta finito l’ultimo anno scolastico – Touma ride – Se non abbiamo trovato neanche un indizio su di lui, come potrai catturarlo tu che sei solo un ragazzino? – Kousuke si alza – Ho diciassette anni papà! Allora? Affare fatto? – Touma, sapendo che non ci sarebbe riuscito, gli stringe la mano, che il figlio gli aveva messo davanti, – Affare fatto – Prima che il figlio uscisse dall’ufficio gli dice – Però non dire niente a tua madre! Se no.. Be sai.. Non voglio dormire sul divano! – Kousuke ride ed esce dall’ufficio. Shinzo gli salta addosso sfregandogli un pugno sulla testa – E bravo ragazzo! – Kousuke lo spinge via e si massaggia la testa – Grazie.. Ricordati di avvertirmi quando ce ne sarà un altro, se no dico a mio padre che continui a origliare! – Shinzo ingoia rumorosamente la saliva. Mentre Kousuke si avviava verso l’uscita, tutti gli applaudirono per essere riusciti a scoprire il punto debole del sergente!
Un giovane ragazzo, alto, capelli stranamente biondi, per essere giapponese, di bell’aspetto, con occhi castano chiaro. Sbadigliava di continuo, finchè qualcuno non lo spinge facendolo cadere e sbattere il viso sulla neve. Quel qualcuno ride e lo aiuta ad alzarsi – Non pensavo che cadessi dal sonno! – Il ragazzo si toglie la neve dal viso e dai capelli, unendola e facendo una palla – Se tu magari la finisci di saltarmi addosso quando hai belle notizie Kousuke! – E gli lancia la palla che si spiaccica in faccia al ragazzo – Ora siamo pari! – Yuri Kazuhi lo spinge facendolo entrare nella scuola – Dai Yu - chan! Sei cattivo! – Yuri gli sorride – Allora, come mai di così buon umore oggi? – Kousuke si cambia le scarpe – Mio padre mi ha dato il permesso di catturare quell’uomo! Sai, quello che cattura i ladri e poi va via lasciando un biglietto! Finalmente potrò prenderlo! – Yuri fa lo stesso e cammina verso le scale che portavano ai piani superiori dell’edificio – Perché lo volete prendere? Non vi sta aiutando? – Kousuke annuisce – Già! Per quelle cosettine dei ladri! Sarà anche un buono a nulla ma voglio sapere perché non si fa mai vedere! Così ora mi impegnerò a trovarlo! – Yuri sembrava essere diventato nervoso – Anche se è un buono a nulla fa ciò che la polizia neanche tiene in considerazione! – Kousuke lo guarda stupito – Perché ti scaldi tanto? – Yuri ride – Bo! Oggi non mi gira! Comunque non hai ancora chiesto a Kaori di uscire? – Kousuke scuote la testa – Ma che ti viene in mente! E poi piace anche a te no? E io sono più interessato al mio lavoro piuttosto che alle ragazze! – Yuri ride – Non lo metto in dubbio! – Poi si ferma vicino alla classe – Aspetta un momento.. Chi ti ha detto che mi piace? A me lei non piace! – Kousuke annuisce entrando – Si certo! Piace a molti, e poi vedo come la guardi! – Yuri lo spinge – È solo un’amica! – Kousuke ride – Si, si! Come no! – I due si siedono vicini. Yuri ha il banco accanto alla finestra, mentre Kousuke è davanti di lui.
Una ragazza si avvicina ai due – Buongiorno ragazzi! – I due la salutano. Una ragazza dai capelli lunghi, che le superavano il sedere, neri con la frangia lunga, che le incorniciavano il viso. Li aveva sempre legati con una coda alta, così che la lunghezza non si notava, e le arrivavano sopra il sedere – Yuri - kun gli appunti di mate? – Yuri annuisce e si abbassa a prendere un quaderno blu dalla cartella – Scusa se te l’ho chiesto Midarezaki – La ragazza sospira e gli sbatte il quaderno in testa – Sono Kanako! Ka - na - ko! Mia sorella è Midarezaki! – Yuri annuisce calmo – Si, si! Ma siete gemelle no? Non è lo stesso? – La ragazza si siede nel banco accanto a quello di lui – No! Se ci chiami tutte e due nello stesso modo come sapremo chi stai chiamando? Ti do il permesso di chiamarmi solo col nome! Se vuoi ci puoi aggiungere - chan! È carino! – Yuri e Kousuke ridono – Va bene! – Kousuke le si avvicina – Anch’io posso chiamarti così vero? – Kanako gli risponde sghignazzando – Eh, eh! Solo se farai qualcosa per me! – Yuri ride senza farsi vedere. Kousuke si allontana un po’ – Cosa? – Kanako tira fuori i libri – Niente! Solo aiutarmi a mettere a posto gli attrezzi nell’ora di fisica! – Kousuke sospira di sollievo – Solo quello! – Poi si avvicina all’amico – Così rimarremmo soli nel magazzino! – Kanako gli da un pugno sulla testa sbattendogliela sul banco di Yuri. Lui lo spinge via facendolo cadere a terra – Non sul mio banco! – Poi guarda la ragazza e si mettono a ridere. Kousuke si alza mettendosi a sedere – Se fossi calma e gentile come tua sorella...! – Kanako prepara un altro pugno – Scherzavo! –
In quel momento entra una ragazza in classe. Capelli neri, lunghi fino ai fianchi. Assomigliava alla sorella, però non era sportiva, ma amava cucinare, e lasciava sempre i capelli sciolti e aveva la frangia corta – Buongiorno, Kazuhi - san, Asazaki - san. Sorellina! Potevi aspettarvi all’entrata! – Kanako la guarda sedersi davanti a lei – Kaori! Scusa, ma io sono in bici! Arrivo molto prima di te a scuola! – Kaori sorride e tira fuori i libri della lezione. Yuri era arrossito. Kanako lo nota e gli da una gomitata al fianco – Ti piace e? – Yuri si tocca il fianco cercando di non urlare di dolore – Magari se farai qualcosa per me, potrei metterci una buona parola! – Yuri la spinge via – Fatti gli affari tuoi! – Kanako gli fa la linguaccia.
Normali studenti, più un detective. Chi sarà mai questo fantomatico ladro?
Apre la porta d’ingresso – Tesoro dove vai? – Chiede una voce femminile – Sto uscendo. Torno tardi – La madre gli corre incontro – Aspetta Yuri! – Lo abbraccia – Stai attento! Mi rimani solo tu! E fai buon lavoro! – Yuri aggrotta le sopracciglia – Buon lavoro? – La madre, Kazuhi Ayuri, cognome del marito, una donna giovane, casalinga, dai capelli castani legati in una bassa coda di lato, con un fioco rosa. Lei ride nervosa – Scusa! Niente! Dimentica ciò che ti ho detto! Fai attenzione! – Lo spinge fuori dalla porta di casa. Lui sbuffa sorridendo – Sei proprio strana, oka - chan! –
La polizia correva da una parte all’altra – L’avete trovato? – Nessuno degli uomini risponde. L’uomo guarda il foglio che aveva in mano – Devo chiamare Asazaki - kun! –
Dopo qualche minuto arriva un ragazzo col fiatone – Asazaki - kun! L’uomo che cerca è diventato anche un ladro! – Gli dice dandogli il foglio. Kousuke legge il foglio – Ho riportato l’oggetto al legittimo proprietario – Sempre con la solita faccina alla fine. Kousuke si mette il foglio in tasca – Tzè! E io che pensavo di ringraziarlo perché aiuta la polizia! Qualcuno l’ha visto? – Shinzo fa di no con la testa – Nessuno. Ha rubato una collana molto preziosa, che il proprietario aveva comprato due giorni fa e al suo posto, ha lasciato una collana identica, ma di nessun valore – Kousuke annuisce – Cosa vuole dire con restituire al legittimo proprietario? – Shinzo alza le spalle – Vieni con me –
Entrano nella lussuosa casa. Trovano il proprietario, un anziano, che parlava con la polizia – Salve Kousuke - san! Cosa ci fa da queste parti? – Gli chiede un giovane agente avvicinandosi a lui – Niente e tu? – Chiede indifferente. Quello lo abbraccia – Dai! Non ce l’avrai ancora con me per quello che ho detto a tuo padre! – Kousuke gli sorride – Di cosa stai parlando? Non capisco, Nobu! – Nobu lo guarda con indifferenza – Allora? Cosa ci fai qui? – Kousuke sorride – Sfortunatamente per te, mio padre mi ha dato il permesso di indagare su questo caso! – Nobu sembrava nervoso – Ora hai finito giusto? Adesso lascia fare a me – Gli dice buttandolo fuori dalla stanza.
Esce dopo mezz’oretta con Shinzo che portava via il signore della villa con le manette alle mani. Nobu si stacca dal muro – Ma cosa fate? – Kousuke lo ferma – Cosa fai tu? L’abbiamo arrestato perché ha truffato un negoziante di gioielli – Nobu era sorpreso – E come.. – Kousuke si allontana andando dietro a Shinzo – Gli è bastato dire che l’avrebbe fatta franca! –
Kousuke era nell’ufficio del padre – Sembra che stia andando più in la dei semplici ladri – Il padre annuisce – Adesso è diventato un ladro lui stesso – Kousuke, si alza di scatto – Ma cosa dici? Ha portato l’oggetto rubato al vero proprietario! – Asazaki incrocia le mani – L’ha fatto rubando! E si è infiltrato in casa altrui. Comunque un’abile ladro, dato che nessuno l’ha visto ne sentito – Kousuke si siede – Uff.. Io vado a casa –
Il giorno dopo a scuola – Ehi la! Kousuke! Hai letto il giornale? – Gli dice Yuri buttandogli il giornale sul banco – Sei stato bravissimo! Il tuo primo caso! – Kousuke prende il giornale leggendo la pagina – Veramente non è il mio primo caso! È il primo che mettono sul giornale però – Yuri lo abbraccia stritolandogli il collo – Sono il migliore amico di un quasi detective famoso! – Kousuke arrossisce – Non sono famoso! Ma lo sarò appena avrò catturato il ladro! – Yuri si allontana dall’amico – Il ladro? – Kousuke annuisce – Secondo mio padre, anche se lo ha fatto a fin di bene, ha rubato ed è entrato in casa altrui, quindi violazione di domicilio più furto. Quindi è un ladro – Poi guarda il giornale – Non c’è scritto? – Yuri lo guarda – Io non lo vedo! – Poi l’amico trova scritto in piccolo – Chi sarà la persona che ha rubato la collana? Sarà un ladro o un benefattore? – Kousuke sospira – Se solo mi dicesse quando intende fare un altro colpo! Così saremmo ad armi pari! Sai, sarebbe una bella sfida! – Yuri si mette a ridere – Ti guardi troppi film polizieschi? Ti piace proprio! – Kousuke annuisce sorridente – E a te? – Yuri ci pensa un po’ su – Anche a me piacerebbe fare il detective, ma forse non ci sono tagliato! – A Kousuke gli viene un’idea – Perché non vieni con me la prossima volta? Magari ti diverti! – Yuri scosse la testa – No! Non posso! E poi sai cosa direbbe mia madre! Dopo quello che è successo a mio padre! – Kousuke abbassa lo sguardo – Scusa, non avrei dovuto chiedertelo – Yuri gli sorride – Dai! Tranquillo, non è niente – Kousuke fa di no con la testa – Se solo mio padre non lo avesse portato con lui per farsi aiutare in un’indagine, il tuo non sarebbe mai.. – Yuri gli da una spinta – Davvero! Noi non diamo la colpa a nessuno è stato solo un brutto incidente – Kousuke gli sorride. In quel momento arriva Kanako – Ragazzi! Cos’è quella faccia abbattuta? – Yuri la saluta con un gesto della mano – Niente! Mi stava dicendo che non è riuscito a vedere il ladro ieri! – Kanako annuisce e dopo di lei entra Kaori – Buongiorno –
Yuri finisce la cena – Oka - chan, tu lo sai vero, cosa faccio la sera? – Ayuri gli sorride – Pensi che tuo padre mi abbia sposato nascondendomelo? Però non pensavo che, dopo quello che gli è successo avresti continuato al suo posto, so che ti allenava ogni tanto, ma.. – Yuri le sorride – Non sei arrabbiata con me vero? – Ayuri gli si avvicina abbracciandolo da dietro – L’importante è che torni a casa sano e salvo. E sei pure più agile di lui! Forse è perché lui ormai non era molto giovane! – Yuri ride guardando la foto del padre che tenevano sempre sul tavolo – Certo però che fare il panettiere era una bella copertura! – Dice Ayuri – Già! E adesso la devi mandare avanti da sola! – Lei ride – No! Tanto ci sei tu, quando è Sabato, che viene più gente! – Yuri si stiracchia e si volta verso la madre – Vado a cambiarmi, potresti scrivere una cosa? Così almeno non riconosceranno la mia brutta scrittura! – Dice lui sorridendole.
Si veste tutto di nero. Un, comodo smoking, con mantello e una tuba – Fai uscire qualcosa dal cappello! – Yuri mette la mano nel cappello e ne esce un mazzo di fiori – Ora vado – Dice prendendo il biglietto e in più quello che aveva scritto il giorno prima.
Sulla scrivania del commissario dopo una nuovaletta di fumo, comparve all’improvviso un biglietto – Pà! – Kousuke prende il biglietto per primo – Oggi, alle 21: 00, ruberò la statua dell’Ave Maria al signor Takemure Keichi, direttore del museo Takemure. Spero capirete il perché – Alza il viso sull’orologio – Abbiamo ancora due ore. Vado a chiamare una squadra che sorvegli la statua – Asazaki annuisce.
Quattro auto della polizia erano ferme davanti al museo Takemure e un’enorme folla che guardava l’orologio che c’era vicino al museo. Due ragazze erano proprio sotto – Su dai! Vediamo cosa fa il nostro Asazaki - san! – Dice una ragazza dai capelli lisci e neri. Un’altra tira il braccio per farsi lasciare la mano – E dai! Che ti importa! Kaori! – Lei sorride – Già che siamo qui diamo un’occhiata! – Kanako, si allontana un po’ da lei appoggiandosi alla ringhiera – Uffi! Mi avevi detto che non ti piaceva Kousuke - kun! Perché allora siamo qui? – Kaor
Ih ih! Quando lo scritta ero un pò piccolina, ma cambiando piccole frasi e togliendo gli errori, l'ho messa. Non mi sembrava giusto lasciarla nel pc, volevo sapere cosa ne pensate, commentat in molti!!! quaslsiasi cosadica il vostro commento!!