da una serie originale:
"BLOOD'S_DEMON"
una fanfiction di:

Generi:
Sentimentale - Drammatico - Dark - Horror - Fantasy - Soprannaturale
Avviso:
What if? (E se...)
Rating:
Per Tutte le età

Anteprima:
Questa storia parlerà di Isof, una demone che scoprirà il suo passato e imparerà che spesso la vita può essere veramente crudele.

Conclusa: No

Fanfiction pubblicata il 30/10/2010 16:55:12 - Ultimo inserimento 27/11/2010
 
ABC ABC ABC ABC



 DOLORE


OkOk... questa é soltanto una prova per vedere se riesco a scrivere qualcosa... perfavore commentate e criticate se c'é n'è bisogno!
Buona lettura!!!
P.S. Ditemi se dovrò modificare il raiting!!





Provavo dolore.
Un forte e lancinante dolore, proveniente dalla mia spalla destra.
Le fitte erano talmente forti che mi mozzavano il respiro.
Girai lentamente il viso e vidi la ferita: mi é stata inferta da un sorvegliante, con un'arma tipica di noi demoni, come punizione per le mie scappatelle notturne, al di fuori della scuola.
L'arma era ancora impiantata nella mia carne e colui che mi aveva sferrato il colpo, non accennava levarmela.
Quando sono venuti a prelevarmi mi trovavo nell'aula del professore Iayp, erano in due: un uomo ed una giovane. Lui era altro almeno due metri con due spallone, con i capelli neri legati ad un codino, e gli occhi gialli. Lei invece era magrolina e piccolina, con un caschetto biondo sfilato e gli occhi verdognoli.
Fuori dall'aula ci incamminammo verso l'aula delle punizioni. Era posta nel sottosuolo. L'aria che vi proveniva da quella camera, quando si scendeva dagli scalini, era di sangue, e si potevano addirittura sentire i gridi disperati delle scorse vittime.
Eravano arrivati; mi spinsero dentro con violenza. Quando caddi a terra senti di essere appena finita in una fresca pozzanghera di sangue. "Perfetto" pensai, non era abbastanza avermi portata un quella lurida stanza puzzolente, dovevo anche sporcarmi col sangue.
Mi alzarono di peso e mi portarono contro il muro: mi fecero sedere e allungare le gambe in avanti, per poi incatenarmi. Rimasero lì a fissarmi poi si trasformarono: lui diventò tutto nero con un paio si grosse ali nere con le piume, degli artigli affilatissimi, gli occhi gialli brillavano di pura malvagità la bocca era spalancata, mostrando due file di grossi denti aguzzi.
La femmina, se possibile era anche peggio: era dorata con tre piccole ali da ogni parte, due corna, gli occhi verdi fuori dall orbite la bocca composta da denti accuminati pronti a masticare dure ossa, e gli artigli affilatissimi.
Lei si allontano un attimo per prendere l'arma con cui avrei dovuto pagare la pena.
Quando lui apri bocca per parlare con me, usci un verso roco e graffiante.
“Ora pagherai con il sangue, Isof.”
“Sisi, che sia veloce però.” Sbbeffeggiai io, guardandolo con scherno, pur essendo sottomessa. Lui si imbestiali e disse alla demone di sbrigarsi.
Lei arrivò subito dopo, fu talmente veloce, che nemmeno con i miei sensi sviluppati non me ne accorsi.
Mi ritrovai con un coltello infilzato nella spalla.
Il demone dorato, né approfondiva la ferita, né toglieva l'arma. Dopo cinque minuti, rimasta ad osservare le mie goccioline di sangue che colavano sulla mia divisa scolastica, inizio a muovere la lama a destra e a sinistra.
Prima lo faceva lentamente per poi aumentare il ritmo. Dovevo cercare di non gemere dal dolore, altrimenti la tortura sarebbe durata piu a lungo e avrebbero usato tecniche molto piu dolorose.

<b>...A noi demoni le urla di dolore piacevano...</b>

Finalmente dopo una buona mezzora, smisero di farmi del male. Mi tolsero le catene e mi lasciarono andare.
Salii le scale di sasso velocemente e mi catapultai in corridoio, comunque il piu lontano possibile da quella camera maledetta.
Vidi di sfuggita l'orario: 20: 30!! Erano passate piu di tre ore!
A quell'ora le lezioni erano ormai finite. Dovevo chiedere gli appunti ad una mia compagna. Prima pero, decisi di passare in infermeria per far dare un occhiata alla ferita.
Ci misi un po' a raggiungerla, la spalla mi pulsava ed avevo perso molto sangue.
Arrivata, fortunatamente trovai la mia amica infermiera: Ibaf. Una demone piuttosto strana, é magrolina e di media altezza. Con i capelli fino alle spalle castani ramati, lisci le lentiggini e gli occhi verdi.
Appena mi vide mi saluto timidamente.
“Ciao Is.” Io la salutai con un gesto della mano. Cambio il suo sguardo da dolce a preoccupato, appena vide che mi tenevo la spalla. Mi fece accomodare sul lettino.
“Cos'hai combinato questa volta?” chiese lavando via il sangue incrostato, disinfettando subito dopo. Chiusi solo per un attimo i miei occhi, poi gli riapri e le risposi.
“Mha... le solite punizioni che mi toccano...” Lei continuo a guardarmi preoccupata.
“... Sul serio Is, smettila.” Io la scrutai con i miei profondi occhi blu.
Lei finii di ricucirmi la ferita, poi me ne andai.
Ritornai nella zona dei dormitori.
Mentre camminavo per i silenziosi corridoi pensavo: alla scuola, alla mia vita, alla nostra vita da demoni, costretti a stare in una realtà alternativa per non creare caos dove c'era la pace. Ma allora, perché noi esistiamo?
Domande che mi ponevo, ma che per ora non avevo trovato risposta.
Quando entrai nella mia stanza vidi che la mia compagna stava gia dormendo. Io mi diressi in bagno. Mi svestii, buttai i miei abiti sporchi di sangue nei panni da lavare, entrai nella vasca da bagno e mi laciai coccolare per un po' dalle soffici bolle di sapone.
Poi uscii, mi ascigai i miei lunghi capelli ricci e rossi come il sangue, con il phone. E andai a letto.
“Oggi é stata una giornata pesante.” pensai prima di cadere in un sonno profondo.


Allora il primo chappy è finito!!! Yeeeee, c'é l'ho fatta!!Me felice!!! Ditemi voi!!!
SE vi piacerà continuerò a postare la fic. Fatemi sapere! Ciao ciao!!




...Continua nel prossimo capitolo


 
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