CIò CHE NON SI PUò COMPRENDERE
- Capitolo 1° -
Sono tre anni che sei scomparsa dalla mia vista.. i miei sensi non hanno più avuto il piacere di viverti ogni giorno e di questo ne muoio sempre più anche se non lo do a vedere.
Mi manchi, mi manchi terribilmente ma non sono in grado di cercarti , di riprenderti e portarti via con me.. solo io e te, insieme per sempre come volevi tu..come volevo io anche se non tel'ho mai detto...
Lui ti ha portata via da me ,lui che anche se morto ha vinto in tutto precludendomi la gioia di starti finalmente accanto, di dichiararti il mio amore davanti al mondo intero e di renderti felice... quanto mi sarebbe piaciuto vedere il tuo sorriso quel giorno...invece l'unica cosa che ho visto e sentito sono stati il buio ed il dolore.
Eppure nonostante tutto, nonostante io mi stia ammalando per questo..io.. io non voglio cedere, non voglio dargliela vinta a quel bastardo! Io riuscirò a trovare il modo per riportarti indietro dovessi sfondare il mondo a mani nude. Io ti troverò,ti salverò e ti proteggerò per sempre..ora è una questione di vita o di morte.. ti rivoglio con me ..Kagome.
Ancora mi chiedo che ci faccio qui.. se tutto quel che vivo ogni giorno abbia un senso... mi stendo sul letto e mentre accarezzo il mio gatto Bujo sento che c'è qualcosa che non va..che mi manca qualcosa o meglio qualcuno...sono tre anni che sento questo senso di vuoto ma non riesco a capacitarmene..
Sicuramente non è la mancanza della famiglia, a quanto mi ha detto la vecchia signora del tempio mia madre,mio nonno e mio fratello sono morti in un incidente in cui io fui l'unica sopravvissuta..
mi disse anche che andai in coma per un anno..però..no non sono loro che mi mancano.. io non ricordo nulla della mia famiglia....
Non sono nemmeno gli amici.. io ne ho tanti a scuola e li vedo tutti i giorni ma non provo un sentimento così forte da far si che mi manchino anche quando sto da sola..
Ma allora cos'è? Io... mi sforzo di ricordare.. di aggrapparmi a qualcosa custodito nella mia fragile memoria ma.. non ne ricavo un ragno dal buco..l'unica cosa che mi viene alla mente quando chiudo gli occhi sono dei capelli argentei...Dio...mi sento male...perchè.. perchè sto piangendo?
Mi sfioro le guance e le sento.. sono calde e amare...non posso continuare così anche perchè prima o poi impazzirò.
Mi alzo dal letto e scendo al piano inferiore dove scorgo la figura ricurva e rugosa della vecchia del tempio..
“Buon giorno signora”
Lei si volta e mi scruta con i suoi occhi grigiastri.. non ha mai avuto uno sguardo amorevole ma oggi devo dedurre che si sia svegliata con la luna storta.
Arricciando il naso mi si avvicina e tirandomi per il bavero della camicetta scolastica che indosso mi dice con voce gracchiante.
“La solita ritardataria.. sbrigati mocciosa Hachihiko ti aspetta”
Alzo gli occhi al cielo .. già Hachihiko...me ne ero dimenticata..
Forse sarò esagerata ma penso che sia la collega più strana che abbia mai visto!
Lunghi capelli rossi, occhi verdi e sorriso smagliante anche nei giorni da incubo..
eccola lì la vedo ! È poggiata come al solito sul tronco del Dio Albero.
Appena mi scorge sfoggia uno dei suoi sorrisi e mi corre incontro
“Ehi Kagome! Pronta per questa sera? Ci sono un sacco di Oni da uccidere lo sai?”
Annuisco lievemente ed aggiungo
“Questa sera è luna piena.. spero solo che non ti metterai a far chiasso come al solito! Se gli Oni disturberanno il pasto di Nostra Signora durante l'ora nera siamo fottute e se non sarò io a strangolarti di sicuro ci penserà Nanà”
Lei mi guarda stupita e con una risatina isterica mi intima ad andare verso scuola.
Entriamo in classe e prendo il mio posto vicino a Nanà.. noi due infondo siamo molto simili.. entrambe chiuse..spente...solo che lei..beh è sempre stata così mentre io no..
Alza gli occhi azzurro cielo e mi guarda sorridendomi appena; io ricambio, è il nostro modo di salutarci.
Iniziano le lezioni ed in classe si sentono i soliti mormorii..:che noia! Le ragazze che parlano di trucco e vestiti ed i ragazzi che parlano di me e Nanà.. ormai siamo state ribattezzate le veline! La mora e la bionda..
Bah... certe cose alla nostra età non le concepisco proprio.. o forse sarò io che a 19 anni sono troppo seriosa?
La giornata continua imperterrita e dannatamente lenta ma alla fine la campanella suona.
All'uscita io Nanà e Hachihiko ci dirigiamo verso il tempio..
Ha “Pensate che stasera andrà tutto bene? Io ho una paura.. è la prima volta che affrontiamo gli Oni nella notte dell'ora nera...”
Na “Rilassati Hachi non sarà niente di diverso dal solito io e Kagome attaccheremo gli Oni e tu da dietro ci curerai.. non mi sembra così complicato.. Infondo lo abbiamo fatto mille volte e poi sai che quando Kagome ci si mette ne stermina mille da sola senza batter ciglio”
Ha “La fai facile tu ! Se ti mordono te non ti trasformi in un Oni visto che sei immune al virus ma io e Kagome però si! Anche se.. effettivamente hai ragione Kagome ha dei poteri eccezionali e con la sua falce stermina tutti in un sol colpo”
Ka “Smettetela di battibeccare ! Questa sera è la nostra sera e gli ordini vanno eseguiti che ci piaccia o meno! Preferite per caso sorbirvi l'ira funesta di Nostra Signora la Sfera?”
Na,Ha “No no no no no no no!!”
Ka “Ecco appunto, ora sbrigatevi e andatevi a cambiare a mezza notte vi voglio vedere entrambe qui pronte a combattere”
Le vidi entrambe annuire dirigendosi verso le loro stanze mentre io vado verso la mia..
Mi chiudo la porta alle spalle e sospiro... capelli argentei.. non sono umani.. che siano di un Oni? No impossibile.. non posso provare...provare..ma cosa provo per..Lui? Lei? Dio sono così confusa... spero che la battaglia mi chiarisca le idee..
Il vento soffia forte.. il bosco non è tranquillo.
Fiuto l'aria e sento chiaramente il fetore di corpi demoniaci.. questa notte succederà qualcosa..me lo sento.
Con un balzo scendo giù dal Dio albero e corro a per di fiato mentre la pioggia lava via dal mio viso tutto ciò che in quel momento provo..rabbia,disperazione,frustrazione..
Dove sei.. DOVE SEI KAGOME!!
Con un gesto secco tiro su la zip della mia divina.. è aderente ,di colore blu notte e nero..
Mi avvicino allo specchio per legarmi i capelli mossi in una coda...mi osservo..
Il mio riflesso è strano.. ciò che vedo non sono io.. i miei occhi nocciola intenso non brillano di vita hanno un aria seria..troppo seria, il volto è pallido e teso..le mie labbra sono di un rosa spento...chissà.. chissà come dovrebbe essere il mio vero riflesso.. non mi sento per nulla bene ma è ora di andare.
Mi infilo gli stivali che gentilmente abbracciano le mie gambe fin sopra il ginocchio, imbraccio la mia fedele Falce legandomela dietro la schiena e scendo..è ora.
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