L` EQUIVOCO - Capitolo 1° -
?Din-din-din-don don-don-don-din? finalmente la campanella della fine delle lezioni suonò, e tutti si precipitarono fuori dalle proprie classi.
Akagi e Kogure raggiunsero gli spogliatoi, vennero poi seguiti da Ryota e Mitsui, per ultimi Hanamichi e Rukawa che si stavano già pestando.
RYOTA: ?Quei due mai una volta che vadano d? accordo?!?
MITSUI: ?Figurati??
Dopo alcuni minuti tutti erano pronti per cominciare un nuovo allenamento.
Rukawa sembrava diverso? giocava male e non era concentrato? sembrava che qualcosa lo turbasse!!
MITSUI: ?Ehi Rukawa! Ma oggi dove hai la testa?! Non riesci a fare neanche i tiri più semplici! Sei sicuro di star bene?!?
HANA: ?Ma naturalmanta sci scente male, perché dopo tutte le botte che gli ho dato ha capito che il migliore sciono io!!! Sono troppo furrrrbo!!?
RUKAWA: ?Chiudi quella fogna! Io sto benissimo e ora lasciatemi in pace!?
HANA: ?Maledetto Ruk-kawa!!?
Le ore passarono e l? allenamento finì. Mitsui era l? unico che continuò ad allenarsi, fino a sera tarda.
Voleva migliorare i suoi tiri da tre punti e voleva battere Jin! Così si lasciò andare nei suoi pensieri?
Erano le 8 di sera.
MITSUI: ?Accidenti! Mi sono lasciato trasportare dal gioco! E? meglio che vada!?
Corse velocemente in spogliatoio e si cambiò, siccome era l? ultimo e ormai non c? era più nessuno, doveva accertarsi che tutte le luci fossero spente e le porte chiuse.
Da una porta vide filtrare un piccolo raggio di luce, precisamente dallo spogliatoio femminile.
Ma il ragazzo se ne fregò? tanto chi vuoi che ci fosse lì a quell? ora?!
Aprì la porta.
Una ragazza davanti agli occhi di Mitsui? alta, snella, con i capelli lunghi e neri legati da un fermaglio e alcune ciocche che le scendevano in viso e poi? in mutande e reggiseno??!!
Il ragazzo diventò rosso come un peperone? e si girò di scatto dall? altra parte.
MITSUI: ?S-scusa! Non sapevo che ci fosse qualcun altro oltre a me? e quindi? ciao!? Uscì di scatto dallo spogliatoio e chiuse la porta alle sue spalle.
Però? che carina! Non aveva detto una parola quando Mitsui era entrato.
?Deve essere a modo quella ragazza? Per un attimo ho pensato che fosse la persona giusta per me!? Il ragazzo sorrise e arrossì un po? pensando di nuovo alla scena di alcuni minuti fa.
La sagoma di Mitsui scomparve piano piano nella notte, illuminata dai piccoli fari e lampi delle strade e si disse: ?Chissà? se la rincontrerò!?
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