Manga e Anime
creata dalla serie "TRANSFORMERS":
"Delta Ride: Ovunque Leggenda."
una fanfiction di:

Generi:
Sentimentale - Romantico - Commedia - Dark - Azione - Avventura - Soprannaturale - Introspettivo
Avvisi:
OOC - What if? (E se...)
Rating:
Per Tutte le età

Anteprima:
Delta Ride ha seguito Airachnid nel suo Universo di Transformers Prime...sconvolgenti verità verranno a galla!

Conclusa: Sì

Fanfiction pubblicata il 15/07/2012 15:31:04 - Ultimo inserimento 30/08/2012
 
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 METTERE IN CHIARO LE COSE DA SUBITO é MEGLIO.


Le due donne apparivano abbastanza tranquille mentre percorrevano i corridoi bui della Nemesis, incuranti dei mormorii che si destavano al loro passaggio.
Una delle due era una transformer che somigliava ad un ragno, tant’è vero che in quel momento camminava proprio come uno di essi, sospesa sui suoi arti in più. La sua compagna invece, una seeker del modello più avanzato, camminava normalmente al suo fianco senza che i suoi tacchi producessero alcun rumore tanto che sembrava non toccare terra. Le due arrivarono davanti alla sala in cui, in quel momento, Lord Megatron era in riunione con i decepticon di grado più alto.
- io ora entrerò e ti annuncerò a Lord Megatron... - disse Airachnid, la transformer ragno.
- a dire il vero avrei preferito entrare e basta, ma credo che per una volta rispetterò la procedure...in fondo è la prima volta che incontro il Megatron di questo Universo. - la seeker sorrise e si mise le mani sui fianchi. Airachnid la guardò dritto negli occhi. - Allora spiegami il motivo per cui ho il presentimento che finirai per fare tutt’altro... - disse la vedova nera, e l’altra rise. - Forse perchè in questo ultimo anno hai imparato a conoscermi. Certo...sarebbe stato meglio se non fosse stato un anno di totale follia.
Airachnid non ribatté ed entrò nella stanza. Notò con molto piacere che l’espressione dei decepticon diventava ancora allarmata quando la vedevano arrivare...eccetto quella del Lord, naturalmente, e di Soundwave che non aveva volto. Immaginava che Megatron fosse venuto a conoscenza del fatto che lei, Airachnid, fosse sopravvissuta all’esplosione che invece di ucciderla per qualche strano motivo l’aveva scagliata ad Hel (sperò anche che non sapesse nulla dell’ultimo anno), e per questo non fosse nemmeno molto sorpreso.
- Airachnid... - la salutò infatti il Lord con un ghigno, mentre un’espressione irritata comparve in volto a Starscream. Ora che quella subdola femmina era tornata non ci sarebbe stata più speranza per lui di tornare ad essere il secondo in comando. Il modo in cui la suddetta femmina confabulò per qualche minuto con Megatron, poi, al seeker non piacque affatto. Di che accidenti stavano parlando?
- ... un nuovo elemento...beh, che si faccia vedere dunque - disse il Lord - va’a chiamarla. Airachnid uscì dalla stanza...

Quel che accadde dopo i decepticon non lo scordarono mai.
Una donna transformer nera con il corpo incastonato di pietre azzurre e il viso platino fece il suo ingresso nella stanza, con gli occhi di un azzurro gelido e terrificante che dardeggiavano come saette fendendo la penombra in cui era avvolta la stanza. Teneva lo sguardo dritto davanti a sé, seria in viso, mentre incedeva fiera verso Lord Megatron. L’intera sua persona trasudava autorità, potenza e, complice il fatto che i suoi passi non avessero rumore, un’infinita eleganza, eleganza questa tipica delle più grandi regine.
E fu proprio questo che pensarono i decepticon appena la videro, pur non conoscendo ancora neanche il suo nome, “Regina”, e tale era, seppure in un altro Universo.
Dovettero fare un grande sforzo per trattenersi dall’inchinarsi al suo passaggio e nessuno badò al fatto che Airachnid fosse rientrata nella stanza. Il ragno velenoso pensò, forse con una punta di invidia, che in quel momento la sua compagna d’avventure fosse ben più temuta di lei e Lord Megatron messi insieme.
E loro erano stati i più temuti, finora.
Starscream osservava con gli occhi sgranati quella magnifica donna, che aveva un’aura di potere tale attorno a sé che tutti la potevano percepire benissimo. Perfino Lord Megatron, pur mantenendo un certo contegno, era molto impressionato. Non ci voleva molto a capire che quella donna non era come Airachnid, o Arcee degli autorobot, o qualunque altra avesse conosciuto...questa era tutto un altro paio di maniche. A quanto aveva capito dalle parole di Airachnid non era neppure di questo Universo. Lord Megatron, pensandoci bene, si accorse che Airachnid non gli aveva detto neppure il suo nome.
La seeker, arrivata a pochi metri da lui smise di avanzare e lo guardò dritto negli occhi. Il Lord aveva sempre pensato che non ci fossero sguardo più penetranti e gelidi del suo o di quello del ragno velenoso sua perfida amante, ma dovette ricredersi quando un leggero brivido gli corse lungo ogni fibra del suo corpo metallico.
La donna volse quindi il proprio sguardo verso gli uomini.
- Breakdown e Knock Out - disse, con quella sua voce melodica ma gelida come l’azzurro ghiacciato dei suoi occhi. I due stavolta non riuscirono a non inchinarsi.
- Starscream - disse poi, guardando il seeker che si inchinò a sua volta. Non poté proprio farne a meno, quella figura era...era...troppo, semplicemente “troppo” per non inchinarvisi di fronte, mentre si chiedeva chi fosse e come conoscesse i loro nomi (anche se a questo probabilmente aveva pensato Airachnid che l’aveva portata lì) e pensava che il suo tono non era certo di qualcuno abituato a prendere ordini, quanto piuttosto a darli. “Regina” pensò nuovamente.
- Soundwave. - Il tecnico dei decepticon parve non avere reazioni, ma guardandolo bene si vedeva che stava facendo uno sforzo eroico per non chinarsi, anche lui, come un giunco.
- E... - lo sguardo della donna si fissò nuovamente sul comandante - Megatron. Anzi! Lord... - a nessuno sfuggirono il tono ed il sorriso ironico con cui disse quella parola - ... Megatron. O sbaglio?
Quell’ultima frase, “o sbaglio?”, come se volesse mettere in discussione la sua autorità ebbe il potere di irritare enormemente il Lord, che si chiese chi si credesse di essere quella donna che aveva il potere di inquietarlo, e per giunta nemmeno poco. E lui, Megatron, era abituato a fare paura, non ad averne; e questo lo innervosiva ancora di più. E poi tutta quella scena...i suoi uomini, i SUOI soldati che si inchinavano a LEI di cui non si sapeva nemmeno il nome, anche Starscream a cui avere qualcuno superiore a lui seccava tanto...lo mandò letteralmente in bestia. Di certo quella donna non cominciava bene, se aveva il potere di mandarlo in bestia dopo nemmeno un minuto! Decise comunque di trattenersi, almeno per ora. Per quanto sarebbe riuscito a farlo non lo sapeva.
- tu devi essere la femmina di cui mi ha parlato Airachnid. E così saresti interessata a diventare un elemento della mia squadra. - disse il Lord, cercando di restare calmo.
- credo che ne abbiate un certo bisogno. La situazione, da quel che sono venuta a sapere finora, non è esattamente rosea per i decepticon. Forse è per come è stata condotta la guerra finora... - commentò la donna.
Quella era una sfida bella e buona alla sua autorità, ed il già infuriato Lord Megatron fece un cenno irritato ordinando a tutti di uscire dalla stanza e lasciarli soli. Airachnid pensò soltanto che i suoi presentimenti non sbagliavano mai, mentre usciva, con un’espressione leggermente preoccupata che non sfuggì a Starscream. Il seeker non capiva nemmeno per chi fosse, quell’espressione, se per la Regina (ormai aveva preso a chiamarla così) o piuttosto per Lord Megatron...
Impulsivamente decise di restare a vedere cosa sarebbe successo e si nascose in alto.
Lord Megatron si alzò dal trono ed andò verso la donna, presumibilmente tentando di impressionarla con la sua titanica mole, ma alla seeker scappò un altro sorrisetto ironico.
- che hai da ridere? - la apostrofò Megatron.
- tu. Mi fai veramente molto ridere, Megatron...a partire dal fatto di voler essere chiamato “Lord” senza che ci sia alcun motivo valido, che non è che una fanfaronata assolutamente demenziale - ribatté lei. Starscream, da lì dov’era, trattenne il fiato. Con qualche coraggio la Regina sfidava così Lord Megatron? Nemmeno lui arrivava più a tanto...
Megatron le si avvicinò ancora di più digrignando i denti. - Le cose sono due, donna - le disse fermamente con una voce che fece rabbrividire il seeker nascosto - o abbassi la cresta o ti insegnerò a modo mio cos’è la disciplina. Cosa, questa, che potrebbe anche divertirmi...se capisci cosa intendo.
La donna guardò il Lord con espressione indecifrabile per poi scoppiare improvvisamente in una sonora risata, lasciando interdetti sia Megatron che Starscream, che non capiva cosa le passasse per la testa.
- allora insegnamela! Insegnamela “a modo tuo” - rise la donna, che aveva capito perfettamente cosa intendesse Megatron. Poi il suo tono scese sottozero. - Provaci. Non aspetto altro.
La seeker vide Megatron ghignare come non mai, gli occhi rossi scintillanti di rabbia.
“ Tenterà di afferrarmi per sbattermi sul tavolo e connettersi” pensò la donna, e così fu, ma Lord Megatron afferrò solo aria. Si sentì poi picchettare dietro la schiena.
- sei un po’lento. - osservò la donna - dovresti allenarti di più.
Starscream non credeva ai propri occhi. Non l’aveva nemmeno vista muoversi! Come aveva fatto? Nessuno era così veloce...beh, a quanto pare QUASI nessuno.
“ pugno, al petto” pensò la donna, e di nuovo Megatron seguì esattamente il suo pensiero...e di nuovo non colpì nulla. Ma il Lord non fece tempo a chiedersi dove fosse finita che un calcio proveniente dall’alto di spaventosa potenza lo colpì tanto forte da farlo stramazzare a terra conficcandogli peraltro la testa nel pavimento. Starscream per poco non cadde giù dalla sua postazione di osservazione, la velocità di quella donna era nulla se paragonata alla forza! Forza che, fisicamente parlando, NON AVREBBE POTUTO AVERE.
La seeker con il piede fece voltare supino il Lord, che si trovò a fissarla mentre a questa compariva un guizzo divertito negli occhi azzurri ed un’espressione di sufficienza che sfiorava la compassione.
- non dovevi insegnarmi la disciplina? - disse, mettendogli un piede sul petto.
“Ora si alzerà di scatto e cercherà di colpirmi al viso e poi al ventre, dopo che non sarà riuscito ad afferrarmi la caviglia.”
Anche stavolta Megatron si comportò come previsto, non riuscì ad afferrarla né a colpirla, e la donna decise di finire lì il gioco.
- hai deciso di voler fare una figuraccia per forza, insomma.
Non diede tempo al Lord di ribattere che lo colpì violentemente al petto e al ventre, tanto forte da farlo alzare da terra, poi saltò e con un altro terribile calcio lo spedì contro la parete opposta. Tutto questo, notò Starscream a cui stava per slogarsi la mascella, apparentemente senza alcuno sforzo.
Con un sorriso canzonatorio e gli occhi azzurri brillanti la donna si avvicinò a Lord Megatron, ancora a terra, reso incredulo dall’accaduto.
- di questo passo sarò io ad insegnare la disciplina a te - rise la seeker.
- chi...chi sei tu?...chi sei?
La donna assunse un’espressione solenne, mentre in piedi lì, davanti a lui, lo guardava come se fosse stato un minuscolo scarafaggio che poteva schiacciare da un momento all’altro. Ah, dolci ricordi...anche con il Megatron del suo Universo, suo attuale marito, aveva fatto esattamente quelle mosse la prima volta che aveva tentato di forzarla a connettersi con lui. Dopo quel fatto il suo Megatron aveva decisamente abbassato la cresta, almeno con lei.
- io sono Delta Ride, Regina di Cybertron e Dominatrice assoluta del mio Universo! - disse la donna. Starscream quasi esultò, allora ci aveva visto giusto, era veramente una Regina! Megatron la guardò, confuso e stupito. - Dominatrice dell’...?
“Ora viene la parte antipatica. Non mi piace darmi arie utilizzando il mio titolo, ma credo che ci sarò costretta con questo Megatron” pensò Delta Ride.
- esattamente. E farai meglio a ricordarti, Megatron, che una Regina ne vale cento, di Lord come te. Anzi - precisò - duecentonovantotto. E bada bene che se mi mancherai di rispetto tentando di forzarmi alla connessione un’altra volta non sarò delicata come sono stata ora - disse, mentre si dirigeva verso l’uscita dando le spalle a Lord Megatron che c’era rimasto troppo male per tentare qualsiasi cosa e che comunque non l’avrebbe mai attaccata alle spalle - anche se sei l’alter ego di mio marito.
- tuo COSA..?!
Ma la donna non gli diede un minimo di considerazione ed uscì, mentre lui si diresse verso il trono di pietra cercando di rimettere in ordine le idee. Era appena arrivata e già Delta Ride, così si chiamava, aveva sconvolto il suo piccolo mondo. Per fortuna che nessuno aveva visto nulla...lui, il grande Lord Megatron, battuto da una femmina incommensurabilmente forte e veloce di un Universo alternativo di cui essa era la Dominatrice assoluta insieme a... aveva capito bene? Il suo alter ego? Era dunque sposato in quell’Universo, e con LEI per giunta?
Si appoggiò stancamente al trono. Aveva troppe cose accadute in pochi istanti da digerire...chiuse gli occhi e non vide Starscream abbandonare il proprio nascondiglio ed uscire di soppiatto dalla stanza.
Il seeker seguì Delta Ride per un po’...
- lascia perdere i pedinamenti, Starscream - disse la donna, facendogli arrestare il passo improvvisamente - fai troppo rumore con quei tacchi che hai. I tuoi passi si riconoscono subito, anche dopo averli sentiti una sola volta. Hai assistito alla scena, immagino.
Il seeker si portò dinanzi a lei e si inchinò profondamente. - voglia perdonare la mia curiosità, Maestà. Scioccamente temevo che Lord Megatron Vi avrebbe arrecato del male, ma ho ammirato la Vostra incredibile forza e velocità...
- Starscream, mettiamo subito in chiaro le cose. Primo, alzati. - il seeker obbedì. - Secondo: non amo i lecchini. Sono stata costretta a far valere il mio titolo con il Megatron di questo Universo perché sembra dargli molta importanza, importanza che io non gli attribuisco. Regina o meno sono sempre Delta Ride, e gradirei che tu mi chiamassi così, non “Maestà”, e che mi dessi del tu.
Starscream trovò inconsueto questo discorso pensando al fatto che Megatron si attribuiva il titolo di “Lord” senza avere una vera ragione, mentre la Regina, che questo titolo sicuramente se lo era guadagnato ed avrebbe avuto il diritto di farsi definire così non voleva...ma il seeker accettò.
- va bene Maes...ehm, Delta Ride. Una cosa...il Megatron di “questo” Universo?
- non è certo questo l’Universo che domino. E si, c’è un Megatron anche lì...che peraltro è il mio amato marito, come avrai sentito. Governiamo insieme, da dopo che IO ho vinto la guerra con il mio esercito. - spiegò Delta Ride ad un ammirato Starscream - se è per questo c’è anche il tuo, di alter ego. Uomo di fiducia, estremamente capace. Auspico che tu sia al suo livello, seppure attualmente il posto di comandante in seconda appartenga alla cara Airachnid.
- io non lo definirei molto capace, quanto piuttosto un inutile decepticon traditore tenuto in vita per clemenza - si intromise la suddetta, che già da un po’ era in ascolto.
- mi domandavo quando saresti intervenuta nel discorso, Airachnid - disse Delta Ride con un sorriso. Starscream notò con una certa irritazione che dai loro atteggiamenti le due sembravano essere piuttosto legate da qualcosa che, assurdamente se si pensava alla natura del ragno velenoso, si poteva tranquillamente definire “amicizia”.
- andiamo nel nostro alloggio - disse infatti il ragno prendendo Delta Ride a braccetto mentre questa faceva una risata - spero che tu non abbia picchiato troppo il nostro Lord...
- mi conosci. Secondo te l’ho fatto? - disse Delta Ride avviandosi con lei verso le loro stanze. Starscream sentì il sospiro e la successiva risata delle due transformer mentre si allontanavano, lasciandolo lì desideroso di sapere di più sul conto della Regina e di sapere come si sarebbe sviluppata tutta la vicenda...




...Continua nel prossimo capitolo


 
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