Lovino ha un grande problema con Francis e vuole andare a discuterci, ma sarà utile portarsi dietro suo fratello?
Conclusa: Sì
Fanfiction pubblicata il 26/09/2012 14:12:30
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<b>Salve a tutti, è da qualche giorno che non mi faccio vedere, ma d’altronde non posso aggiornare o postare storie nuove ogni giorno, non ho superpoteri del resto.
Lasciando perdere ciò, questa one - shot segna il mio secondo tributo a Hetalia, protagonisti anche stavolta i fratelli Vargas, anche se uno dei due, alla fine, se la passera male.
Non vi dico chi dei due ne perché, sappiate solo che ho inserito l’avviso shonen - ai per evenienza; cioè non sono sicuro che sia necessario, ma nel caso lo fosse l’avviso c’è già, malgrado io non riesca a scrivere sullo Yaoi per il momento(non è che odio lo Yaoi, se una coppia Yaoi ha tutti i motivi per esserci, a me sta bene)posso procedere passo alla volta.
Insomma, spero vi piaccia la storia.</b>
- Fratellone, mi spieghi ancora una volta dove andiamo? -
Contando quella, erano già venti volte che Feliciano gli aveva posto quella domanda…negli ultimi dieci minuti.
Con la testa fumante di rabbia, Lovino fu costretto, per l’ennesima volta a voltarsi verso il fratello minore - Sul serio me lo stai chiedendo perché non ti ricordi? O me lo stai facendo apposta? - .
Peccato che il caro Italia del nord aveva sempre la solita faccia ingenua, che dimostrava di non aver capito nulla - Fare apposta cosa? -
Con uno sbuffo esasperato, il maggiore si limitò a rivoltarsi e a riprendere il cammino verso la loro destinazione, destinazione ancora ignota per la mente del fratello minore, che non capiva ancora quale motivazione avesse spinto Lovino ad andare a prenderlo in fretta e furia, all’ora di pranzo per giunta e trascinarlo via.
Pensando al bel piatto di spaghetti alla bolognese che era stato costretto ad abbandonare sul tavolo, non potè non scoppiare in lacrime e iniziare a lamentarsi.
- Ti prego, fratello, lasciami andare, se mi affretto forse li trovo ancora caldi. -
E, come risultato, si ritrovò un pomodoro spiaccicato in faccia - Mangia questo e fattelo bastare! -
Un misero pomodoro non sarebbe di certo bastato a placare l’immensa fame di Feliciano, ma, almeno, lo avrebbe tenuto buono per qualche attimo, il tempo di rinfrescarsi il cervello.
Purtroppo, come previsto, l’idilliaco silenzio durò solo per poco tempo.
- Lovino, dove andiamo? - facendo ricorso a tutta la sua pazienza, chiedendogli praticamente di compiere un miracolo, visto che solo Germania in qualche modo lo sopportava, Lovino cercò di ignorare la domanda, ottenendo il risultato di far partire il fratello a mitra - Dove andiamo? Dove andiamo? Dove andiamo?... -
Il rischio esaurimento nervoso era estremamente alto, Lovino decise di rispondere per avere il tanto agognato silenzio - D’ACCORDO, TE LO DICO! Stiamo andando da Francia per parlare di una questione importante. Quel bastardo negli ultimi tempi ci ha fatto dei torti gravissimi ed giunta l’ora di dirgliene quattro! - era strano vederlo parlare con tanta determinazione, considerando poi che, andando da uno come Francis, si rischiava di restarci col posteriore all’aria e il francese dietro.
Quando Francia andò ad aprire la porta si ritrovò davanti un confuso Feliciano Vargas.
- Buon giorno vicino, a cosa devo la tua visita? - la cordialità di Francia aveva un non so che di inquietante, ma tanto Feliciano non se ne rese conto.
- Francis, maledetto bastardo, devi piantarla, hai capito?! - e a quel punto si potè vedere un Lovino Vargas nascosto dietro il fratello minore, che cercava di sembrare minaccioso, per quanto possa esserlo un tizio che ti punta addosso un pomodoro come arma contundente nascosto dietro ad un’altra persona e con le gambe che gli tremano.
- Oh, Lovino, che piacere vederti! - pronunciò il biondo con tono ammiccante, facendo gelare il sangue nelle vene del ragazzo.
- Lovino, posso andarmene ora? - Feliciano, che non aveva capito niente dall’inizio alla fine, sperava di riuscire a tirarsi fuori da quella situazione; i suoi spaghetti a quell’ora sarebbero già stati da buttare; oh, bè, si sarebbe consolato con una pizza sulla via del ritorno.
Ma i suoi piani mangerecci andarono in fumo; dopo che Francis li ebbe invitati ad accomodarsi nel salotto di casa sua, il minore venne trascinato dentro con la forza; Lovino diceva che stare solo con Francia era come dargli un invito a dargli addosso.
- Sentiamo, di cosa volete parlarmi? - quel tono cordiale nascondeva certamente dei secondi fini, pensava un terrorizzato Lovino, per quello si era portato dietro il fratello, all’occorrenza poteva usarlo come vittima sacrificale.
Prendendo un po’ del coraggio precedentemente perduto, riuscì a parlare - N - negli ultimi tempi…ci hai depredato di nuovo! -
- Depredato di nuovo?! Non so di cosa tu stia parlando? - chiese Francis, stavolta confuso sinceramente.
- Lo sai bene di che sto parlando! Non ti è bastato rubarci la Gioconda tempo fa, ora vuoi trasformare il nostro campionato di calcio in una buffonata rubandoci i giocatori più forti e i talenti più promettenti, tutto questo per metterti in mostra. -
Un solo istante e la mente di Francis aveva già elaborato una strategia che lui reputava geniale.
- Oh…davvero, Lovino?! E da quando comprare onestamente è diventato sinonimo di rubare. Magari la tua era solo una scusa per vedermi? - e lo disse sempre con quel tono da gentleman che nascondeva una lurida perversione.
Nessuno dei due fratelli riuscì a ribattere, Feliciano perché tanto non aveva neanche prestato attenzione(si stava ancora chiedendo che ci facesse lì), Lovino perché non sapeva come ribattere alla logica corretta del tanto odiato francese.
Vedendosi la strada spianata, non gli restò che affondare gli ultimi scogli per spianarsi la strada.
- Se vuoi, comunque, possiamo “parlarne”? - e per parlarne intendeva tutt’altra cosa.
Dire che Lovino era terrorizzato era poco, in quel momento avrebbe voluto un altro paio di mutande.
- Ehi, Feliciano, lo sai che in cucina ho un piatto di pasta fumante appena preparato, puoi mangiarla se vuoi. - e quella fu l’ultima mossa.
- PASTAAAAAAAA! - seguendo l’impulso di una delle poche cose che il suo cervello riusciva a recepire, il minore scattò fuori dal salotto con uno scatto degno della Ferrari di Shumacher, lasciando il suo tremante e terrorizzato fratello alla mercè del biondo pervertito.
- E ora che siamo soli, mio caro, che ne diresti di discutere sul tuo problema, e magari di qualche schema tecnico - tattico e, perché no, di posizioni corrette per dare la giusta prestazione? -
A parte urlare, non potè far altro - AAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHH! -
Anche Feliciano, che ancora non era giunto a destinazione, udì quell’urlo e si fermò per un attimo dalla sua corsa sfrenata - Ehy, questo sembrava il fratellone; chissà, forse lui e Francis stanno facendo un gioco divertente; e allora perché non mi hanno invitato? -
Alla fine, si limitò ad un’alzata di spalle e riprese la ricerca della cucina.
- Oh, fa niente. PASTA! -
<b>Angolo dell’autore: </b>
<i>Allora, è venuta per lo meno decente? Si, alla fine non si è parlato molto del problema calcio, ma mi serviva una scusante affinché Lovino potesse trovare il coraggio di andare da Francis di sua spontanea volontà.
Diciamocelo, nessuno vorrebbe trovarsi ad avere dietro uno come Francis, li si rischia la propria incolumità anale e questo lo sanno tutti, tranne Feliciano che è tonto.
Non ho più nulla da dire, arrivederci!</i>
Che dire, c'è qualche buona idea, tipo questa: "Lovino diceva che stare solo con Francia era come dargli un invito a dargli addosso." XD Ma per il resto... Mi spiace dirti che non è davvero granché :( La storia è debole, fiacca, non dice molto di interessante, e anche il pretesto di Lovino per andare da Francia mi pare forzatissimo e per giunta poco sviluppato... Per essere decente è decente, perchè non ha errori grammaticali di alcun genere (salvo ... Altro...
"Lovino diceva che stare solo con Francia era come dargli un invito a dargli addosso." XD
Ma per il resto... Mi spiace dirti che non è davvero granché :( La storia è debole, fiacca, non dice molto di interessante, e anche il pretesto di Lovino per andare da Francia mi pare forzatissimo e per giunta poco sviluppato...
Per essere decente è decente, perchè non ha errori grammaticali di alcun genere (salvo ... Altro...