Manga e Anime
creata dalla serie "HETALIA":
"MERRY HETALIA CHRISTMAS!"
una fanfiction di:

Generi:
Sentimentale - Comico - Avventura
Avviso:
One Shot
Rating:
Per Tutte le età

Anteprima:
Finlandia è come ogni anno sulla sua slitta pronto a dispensare regali, ma stavolta il suo giro avrà un piccolo incidente di percorso! Buon Natale! ^^

Conclusa: Sì

Fanfiction pubblicata il 18/12/2012 20:14:46
 
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Ciao a tutti, miei cari lettori!
Ci siamo quasi, il Natale è alle porte, e ci prepariamo tutti a festeggiare, dico bene? Prima di darmi alla baldoria come è giusto, di solito cerco di regalarvi una bella storia a carattere natalizio, anche se non è che ne scriva ogni anno.
Tuttavia ci tengo sempre molto a salutarvi prima di sparire un po’ per le feste, e poiché non credo di riuscire a finire un altro capitolo della mia attuale long - fic, quella sulle ucronie (solo su EFP), mi sono deciso di mettere mano alla tastiera, per avere così modo di salutare ugualmente i miei lettori più abituali, facendo tanti auguri a loro e a chiunque altro deciderà di cliccare questa mia fic e aprire così questo mio bigliettino di buon Natale! ^__^
Non è nulla di che, ma spero vi faccia contenti e vi immerga a fondo nello spirito di questo stupendo periodo!
Buona lettura!

PS: GERMANIA X ITALIA ORA E SEMPRE!



La notte della vigilia di Natale, anche col mondo che dorme in speranzosa attesa, c’è sempre molto lavoro lassù, tra le nuvole e le aurore boreali, solcate anche quest’anno da una certa fantastica slitta trainata da renne volanti.
Il suo conducente, nel suo abito rosso e bianco, non ha certo bisogno di presentazioni: è Finlandia, alias Babbo Natale, che sfida il freddo della notte per riempire del calore della gioia e della meraviglia il cuore di milioni di bambini, e, perché no, anche di adulti; perché se si può essere troppo cresciutelli per ricevere i suoi regali, non lo si è mai abbastanza per non lasciarsi un angolino nel proprio cuore riservato alla magia, che sta un po’ in tutte le cose e in tutte le persone.
Magia che si manifesta come mai in questo tempo di festa, e che quest’anno ha reso ancor più radioso il sorriso di Babbo Tino: quest’anno, per la prima volta da quando i suoi elfi sono andati in meritata pensione al calduccio dei Caraibi, ha qualcuno a fargli compagnia sul sedile della slitta!
“Grazie ancora per esserti offerto di darmi una mano, Svezia. Non sai quanto mi faccia piacere!”
“Mhm…”
Ridacchia: com’è buffo Berwald tutto vestito di verde dal maglione al berretto! Per rendersi un elfo ancora più credibile e degno di stare al suo fianco si è persino appiccicato delle finte orecchie a punta… Gli manca solo l’espressione un po’ più gioiosa e sarebbe stato perfetto, ma Tino non vuole poi chiedere troppi miracoli al santo Natale!
Si accontenta di poter avere una spalla su cui appoggiare la testa di tanto in tanto ed è felice; e ogniqualvolta lo fa, il taciturno Svezia si domanda se sia più rosso il naso di Rudolph, il capo - renna lì davanti, o la sua faccia!
“Quest’anno vorrei cominciare a portare i regali da Grecia: se la sta passando brutta e si merita un po’ di sollievo da tutti i suoi guai, non credi?”
“Si.” –annuisce l’elfo.
“Sorvoleremo casa sua tra un po’: puoi cominciare a vedere se riesci a trovare il suo regalo?”
“Va bene.”
Mentre Finlandia da un’altra gentile scosserella alle briglie, facendo risuonare le cristalline note dei campanellini, l’elfo Svezia si sporge sul retro della slitta e fruga nella super - sacca - senza - fondo: non è roba che si trova in tutti i negozi naturalmente, il Babbo ha un’attrezzatura d’avanguardia che è un sogno!
<<<i>PLOP!</i>>>
“Uh?”
L’ignaro Tino dondola la testa al ritmo del suo canticchiare, non immaginando minimamente cosa stia per accadere: “Dashing through the snow… In a one horse open sleigh…”
“Ehm… Finlandia?”
“Uh? Che cosa c’è, Svezia?”
“Quello è uno sturalavandini?”
“Beh, nella super - sacca - senza - fondo si può trovare un po’ di tutto…”
“No, no… Quello…”
Tino allora posa le redini e si sporge dalla fiancata (tenendosi con un mano il cappello rosso, il cui ponpon guizza velocemente per la velocità spedita): l’indice del suo fido elfo punta dritto uno sturalavandini attaccatosi al retro della slitta, con una corda legata all’estremità.
“Ma cosa…”
“Ho un brutto presentimento…” –dice l’elfo Svezia prima che l’urlo che il suo “capo” lancia un attimo dopo lo faccia sussultare più del fatto di star perdendo velocissimamente quota!
“Oh, no! Ci stanno tirando giù!”
“Mhm…” –annuì l’altro.
“TUTTO QUI?!”
Un po’ più di stupore ci stava tutto, insomma… Chissà se anche quella è una super - ventosa o qualcosa del genere se riesce trascinarli a terra come il verricello di una canna da pesca! Immediatamente Babbo Finlandia chiude la super - sacca in modo che non possa andar perduto nemmeno il più piccolo pensierino, mentre il suo coraggioso e più grosso compagno lo abbraccia per fargli da scudo.
Chi mai poteva aver osato un’azione tanto turpe come abbattere la slitta di Babbo Natale, si chiedevano; chi mai avrebbero trovato a terra una volta avvenuto lo schianto?
<i><b>CRASH! </b></i>
“Stai bene?”
Babbo Finlandia balbetta per lo spavento: “S - si, sono ancora tutto intero…”
Non può dire lo stesso del povero Rudolph, il cui nasone lampeggia a intermittenza come una lampadina scassata!
“Noooo! Rudolph! Sigh! Riprenditi ti prego!” –piange Tino abbracciando la sua renna KO (non che le altre stiano benino…).
Svezia allora vede due figure farsi avanti dietro la neve che cade e scatta in piedi per fronteggiarla!
Una è alta, l’altra invece è piccoletta; una ha una voce squillante e indossa un bomber, l’altra invece non apre bocca (sembra non averla…) e non indossa nulla…
“Che ti avevo detto, Tony?” –fa Alfred al suo alquanto “originale” amichetto.
“America?!”
Ecco il colpevole, come indicava senza ombra di dubbio la strana pistola che aveva in mano, da cui partiva la fune alla cui altra estremità c’era proprio la ventosa appiccicata al rottame della slitta!
“Come puoi vedere, Babbo Natale non è affatto un alieno: è terrestre quanto il sottoscritto.”
“Sbagliato.” –fa con la sua acuta voce inumana il piccolo Tony.
“Su, non prendertela.” –gli mette una mano sulla spalla - “Un errore comprensibile il tuo: fa volare le renne, gira il mondo intero in una notte, porta bei regali a tutti… Babbo Natale è talmente straordinario che in effetti si potrebbe pensare che sia di qualche altro pianeta. Anzi, se vuoi saperlo ci sei andato più vicino di me: prima di scoprire che era Finlandia io sospettavo fosse Canada, sai?”
In tutto ciò, Svezia è a tre passi da loro ad aspettare che l’idiota smetta di parlare e si renda conto della faccia terribilmente incavolata (anche per i suoi standard) che gli sta mostrando!
“…… Ciao, Svezia! Non sapevo fossi stato assunto dal Babbo, complimenti! Cielo, quanto ti invidio...”
Finlandia gli si scaglia contro e inizia a picchiarlo con un bastoncino di zucchero: “Si può sapere che diavolo vi è saltato in mente?! Perché avete abbattuto la mia slitta?!”
“Eh eh eh, scusaci tanto, Babbo! È solo che Tony dopo aver sentito di Santa Claus si era convinto potesse essere un suo compaesano e desiderava tanto conoscerlo, e non ha voluto sentir ragioni in merito, non sai che testone che è a volte!”
“Non solo lui…”
“Così visto che non voleva credermi ho dovuto dimostrarglielo. Adesso che è tutto chiarito… Ci fai degli autografi? Ti prego!”
Tony, ha già pronto il blocchetto e porge una penna a Tino: “Autografo. Ammirazione.”
Prima sorride: “Oh, ma sicuro…” –e poi esplode! - “MA CHE STO FACENDO?! No che non ve li faccio gli autografi! Vi meritato solo un sacco di carbone!”
“NOOOOOO! IL CARBONE NOOOOO!”
“Noooooo!” –gli fece eco la vocina dell’alieno!
“Sigh! Io dovevo consegnare i regali ai bambini del mondo, avevo anche quest’anno la mia bella tabella di marcia… E guardate che avete combinato! Guardate la mia slitta! L’avete distrutta, e anche le mie povere renne sono a pezzi!”
Mentre parlava, quei poveri e contusi cervidi si stavano intanto rimettendo in piedi aiutandosi l’un altro: niente scorrazzate notturne almeno per un po’!
“Come faccio a consegnare i regali adesso? Voi… Avete distrutto il Natale!”
“Noi… abbiamo………” –dagli occhi di America ecco scendere più acqua delle cascate del Niagara! - “Noooooo! Non è possibile! Non posso averlo fatto! Babbo Natale, dimmi che non è vero! Io adoro il Natale, e tu sei il mio idolo, non posso averti fatto questo! BUAAAAHHH!”
Impietosito, lo abbraccia e comincia a dargli pacchette sulla schiena: “Sigh… Ti perdono, non lo hai fatto apposta dopotutto…”
“Sigh, che razza di eroe sono? Ora i bambini non avranno un Natale felice per causa mia… Io il mio regalo posso averlo però?”
“Non sarebbe giusto nei loro confronti…” –ribatte Babbo Tino diventando anche lui, per un istante piccolo piccolo… “cattivello”!
“BUUAAAH! Sono così pentito! Sigh!”
Intanto però, Svezia e Tony, lasciati in disparte, non sono da considerarsi insensibili per la terribile sciagura capitata al Natale solo perché non stanno disperandosi; anzi, i due stanno invece spremendosi le meningi per cercare una soluzione! Ci pensano così a lungo e profondamente che si formano due montagnole di neve sulle loro teste!
“Mhmmm…”
“Idea?”
I due si guardano molto intensamente.
“Mhm… Mh!”
“Si. Si può fare.”
“Abbiamo una soluzione.”
“EEEEH?! Svezia tu… Hai capito l’alieno?!”
“EEEEH?! Tony tu… Hai capito Svezia?!”
Svezia sorride: “I bambini devono avere i loro regali.”
“Svezia…” –arrossisce Tino - “Ma come?”
Tony si toglie il cappellino di neve dalla testa e indica con entusiasmo: “Nave!”
Tino si volta e, meraviglia, scorge l’UFO di Tony parcheggiato un po’ più in là che aspetta solo si prema il pulsante di accensione!
Gli occhi di America brillano come un albero di Natale: “Lo faresti Tony? Faresti usare il tuo disco volante a Babbo Natale?”
“Condizione.”
Tino deglutisce: “Qu - quale?”
“…… Autografo?”
“…… Autografo! Ih ih ih!”
Non c’è bisogno della penna: Babbo Natale, mitico com’è, firma col bastoncino di zucchero, e la sua firma brilla come tante stelline danzanti e profuma di menta e caramello!
“Anche a lui.” –gli bisbiglia poi Tony nell’orecchio: sennò chi se lo sentiva America se lui aveva l’autografo e lui invece no?

E così, quest’anno per Babbo Natale è un Natale insolito per molti aspetti.
Alcuni allegri, come il fatto di essere con Svezia, e di aver trovato altra allegra compagnia strada facendo… E altri parecchio strani, come il fatto che a sorvolare il mondo che dorme il sonno della fede e della speranza che risorge c’è un disco volante addobbato di ghirlande e campanellini!
“Mi sento un po’ in imbarazzo…” –confessa alle sue renne, affacciate tutte curiose ai rotondi oblò della navicella spaziale, e a Rudolph, il cui naso è tornato a brillare (anche sotto le garze!)
“Su, Finlandia.” –prova a scuoterlo Svezia - “Dobbiamo consegnare i regali.”
“Eccoli!” –grida America, portando la super - sacca - senza - fondo sopra la testa insieme con Tony (addobbati anche loro con dei cappellini verdi da elfi!).
Babbo Tino sospira: ci si augura sempre di fare un Natale “speciale” dopotutto!
Scambia uno sguardo d’incoraggiamento con Berwald e comincia a fare quello che gli riesce meglio: portare il Natale e il suo spirito a tutto il mondo!
Tony preme un pulsante e i finestrini degli oblò si abbassano, e il Babbo e i suoi elfi possono cominciare a lanciare pacchi, pacchetti, scatoline e scatoloni: loro sanno la strada!

“Uh?”
Grecia, affacciato al balcone di casa, alza la testa e capisce subito che non è un meteorite, ma un pacco infiocchettato che cade giù lento dal cielo, come avesse un paracadute invisibile, lasciando una scia di stelline.
Lo acchiappa al volo (malgrado il suo non essere certo un campione di riflessi…) e lo apre.
“Un salvadanaio a forma di gatto… Che carino.”
Lo scuote e sente un beneaugurante e rincuorante rumore di spiccioli.
“Eh eh! Efkharistò!”
Contento, torna dentro da Turchia e Giappone, che hanno deciso di passare la notte con lui davanti il camino acceso con la legna che hanno portato, sapendo della momentanea difficoltà di Grecia a pagarsi il riscaldamento…

Nulla della scena sfugge a Babbo Natale, mentre la sua ufo - slitta si allontana.
“Dio vi benedica…”
La prima consegna dell’anno è sempre quella che lo emoziona di più. Lo rende felice, ma sa che alla fine, malgrado la sua bontà e generosità da record, ciò che consegna in fin dei conti sono solo cose. Fanno piacere, ma non bastano: il Natale felice non lo fa lui, al massimo da una “spintarella a comportarsi bene”.
Ciò che conta davvero, ciò che davvero è magico non è lui, né il suo sacco, né il suo contenuto.
È l’amore che fa la festa, è il desiderio di riunirsi insieme, di aspettare insieme, di essere felici insieme, che darà un senso ai doni e alle interminabili abbuffate, agli alberelli decorati e alle canzoni spensierate.
Prega ogni anno che sia così per tutti, fortunati e sfortunati, che tanto più ne hanno bisogno, non che piacciano i suoi doni, e fintanto sarà sicuro di poter essere esaudito, nella sua incrollabile fede nel buono degli uomini, la sua slitta, puntuale, uscirà dalla rimessa ogni anno in quella stessa notte.
Si volta: “Forza! Ne abbiamo ancora parecchi!”
“Mh!” –esclama Svezia, la cui espressione è già più quella giusta!
“Si!” –saltella Tony passandogli il pacco successivo.
Le renne intanto si godono una cioccolata calda al calduccio del termosifone: per quell’anno fatica scampata!
America allora si avvicina tutto mesto e con le guance rosse: “Ehm, Babbo Natale, so che sono stato un po’ cattivello ad acchiappare e buttare giù la tua slitta…”
“Dimmi!” –sorride lui per incoraggiare il bambino a chiedere il regalo che desidera.
“Posso fare quella cosa?”
“Che cosa?”
“La tua risata!”
“Eh eh eh, prego!”
“YEAH! WHOOO - HOO!”
Recupera il cappellino da elfo, cadutogli durante la capriola, e si sporge dal finestrino, con tutto il bellissimo mondo che brilla sotto di sé.

“YO - HO - HOOOO! BUON NATALE A TUTTI!”




<b><i>
Cari lettori, i miei migliori auguri per un felicissimo Natale! ^__^

TonyCocchi</i></b>




FINE
 
 
 
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