Manga e Anime
creata dalla serie "RANMA 1/2":
"SOLO TRE GIORNI"
una fanfiction di:

Generi:
Sentimentale - Romantico - Comico - Drammatico - Erotico
Rating:
Per Tutte le età

Anteprima:
Un incidente e una prova d'amore. COPPIE: RANMA/AKANE

Conclusa: Sì

Fanfiction pubblicata il 06/09/2013 22:57:56
 
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 CAPITOLO1


13. 05. 2013
Erano ormai passati tre giorni dall'ennesima litigata fra Ranma e Akane ma ancora, i diretti interessati, non si rivolgevano la parola. Questa volta era stato veramente troppo per Akane. Ranma l'aveva umiliata davanti a tutti i loro compagni di scuola urlandole che i pranzi da lei preparati facevano letteralmente schifo. Poi, con un tempismo perfetto, era comparsa Shan Pu che, con in mano un vassoio pieno di Nikuman fumanti, iniziò ad imboccarlo. Ukyo, irritata dalle moine della ragazza cinese, allestì su due piedi un banchetto di Okonomiyaki cucinandone una gigante a forma di cuore. La scena si era conclusa con l’arrivo di Kodachi la Rosa Nera che, invadendo la classe di petali, portò le migliori ricette della cucina francese.
Akane, invasa dalla sua aurea blu di gelosia, spezzò in due il suo misero vassoio di sushi dall'aspetto dubbio e scappò via in lacrime.
Da quel giorno lo aveva accuratamente evitato, a scuola, in palestra e a tavola. Infatti, quella sera, decidette di non cenare nemmeno per starsene rintanata in camera sua. A Ranma non era certo indifferente il comportamento della fidanzata ma il suo orgoglio gli impediva di andare da lei e chiederle scusa.
Erano ancora tutti a tavola quando la minore delle Tendo scese al piano di sotto.

AKANE: “Papà, vado a fare due passi.”

KASUMI: “Ma Akane, sono già le 21.00. Non credi sia un po' tardi per una passeggiata da sola?”

AKANE: “Non preoccuparti Kasumi. Starò qui nelle vicinanze e poi so badare benissimo a me stessa.” Mostrò il bicipite del braccio con fierezza.

RANMA: "Si, non preoccuparti Kasumi. Chi vuoi che si avvicini ad un maschiaccio come Akane?!" Akane lo ignorò.

SOUN (piangendo): “Akanee! Non te ne andareee!”

AKANE: “Papà non ho mica intenzione di scappare di casa!”

SOUN: “Va bene figliola, ma sta attenta."

AKANE: “D'accordo.” Gli diede un bacio sulla guancia poi andò verso l’ingresso, s’infilò le scarpe e si chiuse la porta alle spalle.

Silenzio.

RANMA: “Perché mi guardate tutti?”

NABIKI: “Ranma, avete litigato di nuovo?”

RANMA: “I - o, ecco…”

SOUN (con la faccia da Oni): ”RANMAAAA! HAI FATTO SOFFRIRE LA MIA
BAMBINA?”

NABIKI: “Su papà, stai calmo. Che hai combinato questa volta Ranma?”

RANMA: “…voleva avvelenarmi con una delle sue pietanze…”

KASUMI: “Ranma, so che Akane è un disastro in cucina ma faresti meglio a chiederle scusa. Lei si impegna così tanto quando cucina per te.”

RANMA: “…”

HAPPOSAI: “Ranma non sai proprio niente in fatto di donne, devi essere gentile. Tieni, regalale questo e ti perdonerà.” Gli porse un reggiseno di pizzo rosa.

RANMA: “Vecchio maniaco!” Lo spiaccicò sul tatami.

GENMA: “Va subito da lei, figlio degenere!” Lo scaravento per aria con ancora la ciotola di riso in mano.

Ranma era atterrato nel torrente di Nerima diventando una ragazza.

RANMA RAGAZZA: “Dannato di un genitore.” Iniziò a correre. “Anf, anf. Ma dove si sarà cacciata quella sciocca di Akane?”

Akane, intanto, stava passeggiando per le vie di Nerima maledicendo Ranma.

AKANE: “Quello stupido. Non cucinerò mai più per lui. Che se ne vada a mangiare da Ukyo, da Shan Pu o da Kodachi, a me non interessa.” Si sedette su un’altalena nel parco e dondolò leggermente.

La ragazza col codino saltellava da un tetto all'altro quando scorse un accampamento in uno spiazzo con tenda e bollitore al fuoco.

RANMA RAGAZZA: “Ma quello…”

Ranma ragazza saltò giù dal tetto per raggiungere la tenda e vide un ragazzo della sua età tutto intento a sistemare coperte su coperte come a prepararsi per un inverno duro.

RANMA RAGAZZA: “Ehi P - Chan! Non fa un po’ caldo per tutte quelle coperte?”

RYOGA: “Eh? RANMA??!! Che ci fai nell’Hokkaido?!”

RANMA RAGAZZA: “Idiota!” Gli piantò un pugno secco sulla fronte che lo fece svenire. “Perdonami Ryoga, ma ho bisogno di tornare uomo.”

Approfittò dello stato d’incoscienza di Ryoga per versarsi il contenuto del bollitore in testa.

RANMA RAGAZZA: “AAH SCOTTAA!”

RANMA (diventando ragazzo): “Bene, e ora troviamo Akane.” Corse via buttando il bollitore vuoto a terra.

Dopo pochi secondi Ryoga si riprese. Gettò una rapida occhiata in giro, notò il bollitore vuoto e delle impronte nel terreno bagnato che fuggivano via.

RYOGA: “Ma allora non sono nell’Hokkaido.” Poi ripensò al bollitore vuoto. “Argh! Dannato Ranma! Quella era l’acqua per la mia cenaa!!!” Si alzò e iniziò a rincorrerlo.

Ranma nel frattempo aveva avvistato Akane. La chiamò ma lei, sentendo la sua voce, si alzò impettita e corse via.

RANMA: “AKANE, ASPETTA!”

AKANE: “LASCIAMI STARE, VATTENE VIA!”

RANMA: “NO, DEVO PARLARTI!”

RYOGA: “RANMA MALEDETTOO! COMBATTI!”

RANMA: “Ryoga?!” Ma il ragazzo con la bandana gialla, prese la via sbagliata e si perse fra gli alberi.

AKANE: “RANMA, TI ODIO!”

Dicendo questo, la ragazza dai capelli corti, si fermò proprio in mezzo alla strada piangendo.
A Ranma mancò un battito a quelle parole e si fermò di colpo pure lui a quelche metro da lei. Proprio in quel momento passò una macchina ad alta velocità. Akane, nel buio della notte, riuscì solamente a intravedere i fanali accecanti del veicolo e poi…
Ranma voleva urlare ma dalla sua bocca non uscirono suoni. Sembrò come se la breve distanza che li separava, si fosse allungata di chilometri. Si gettò a capofitto su di lei senza badare alla macchina che, dopo una pericolosa manovra, si era volatilizzata.

RANMA: “Akane, oddio. AKANE! Guardami ti prego!!!” Le mani e i vestiti sporchi di sangue.

Attirati dalle grida del ragazzo, qualche passante solitario si fermò incredulo e uno si fece avati per chiamare un’ambulanza.
Intanto, poco più in là, un giovane dai capelli biondi e gli occhi azzurri, osservava la scena in disparte e in silenzio.




...Continua nel prossimo capitolo


 
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