Manga e Anime
creata dalla serie "CAVALIERI DELLO ZODIACO, I" (SAINT SEIYA):
"CUORE"
una fanfiction di:

Generi:
Sentimentale - Romantico
Rating:
Per Tutte le età

Anteprima:
Ho voluto creare una storia d`amore tra sion ed una ragazza ceh cambierà la vita a tutto il santuario. grazie a japan03 per il suo commento ^________^

Conclusa: Sì

Fanfiction pubblicata il 27/11/2005 11:13:03 - Ultimo inserimento 02/12/2005
 
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 1° ASKA AL SANTUARIO


Ciao a tutti volevo dire alcune cose, per prima avvertire che le virgolette sono i pensieri delle persone e poi come ho spiegato nella mia prima storia io uso un po’ i nomi del fumetto e un po’ i nomi del cartone perché alcuni nomi dei personaggi mi piaciono del cartone e alcuni del fumetto.
BUONA LETTURA
CUORE
By Saiyo83


CAPITOLO1°: ASKA AL SANTUARIO

Sono Aska è sono nata in Grecia ma vivo in Italia da 10 anni ora ho 22 anni. Ho un corpo proporzionato, lunghi capelli leggermente mossi marrone scuro quasi nero senza frangia e occhi marrone chiaro.
Dal canto mio mi reputo una persona strana a livello psichico, in testa sento tante voci e non so trovare rimedio molti miei amici mi dicono che potrebbe essere le voci dei morti ma a perere mio invece sono i pensieri degli altri che sento, ma non solo di chi mi sta attorno anche altre persone a molti km di distanza avvolte la testa mi scoppia e la sera ho un mal di testa. Ma non ho solo amici ci sono persone che per invidia è disposta a fare di tutto per vederti a terra e quando succede ti ridono dietro come un gruppo di ragazzi che una volta erano miei amici mentre i nemici di una volta sono diventati i miei migliori amici, che strana che è la vita.

Ora è estate e quest’anno i miei genitori hanno deciso di mandarmi in Grecia a trovare i miei nonni mentre loro andranno alle Hawai che bei genitori eh. È 10 anni che non ritorno nella mia terra natale è sono un po’ emozionata, ma finalmente arrivo a destinazione

- nonna, nonno sono quiiii – dissi contenta di vederli
- ciao tesoro come sei cresciuta – disse mia nonna Tula
- hai fatto un buon viaggio sei stanca – disse mio nonno Nikel
- non vi preocupate io sto bene è non sono stanca -

uscimmo dall’aeroporto e prendemmo la macchina per andare a casa. Non era cambiata per niente, era come mi ricordavo, piccola ma con un bel giardino curato e una fontana di pietra grandissima con i pesci rossi dentro e vicino piante di ulivo, salici piangenti, un pesco e tanti altri fiori di tutti i colori.

- tesoro guarda te la ricordi -
- nonna e la mia cetra dove l’hai trovata, io pensavo di l’averla persa -
- la sai ancora suonare? -
- certo dammela ti suonerò qualcosa -

e presa la mia vecchia amica di una volta mi misi a suonare un motivetto che suonavo a quell’epoca, poi mia nonna dovette andare in cucina a preparare la cena io rimasi sotto l’albero di pesco a suonare ancora un po’ poi sentii nella mia testa una voce di un uomo
“ chissa se ci sono in casa proverò a bussare “ era una voce molto bella e melodiosa chissa a chi apparteneva poi vidi mio nonno correre verso la porta che suonava io continuavo a suonare poi il mio sguardo stranamente si spostò verso la porta che dal giardino si arrivava in casa e allora vidi l’uomo della mia voce.

Beh non si potrebbe parlare di vedere perché aveva una maschera, chissa da chi si doveva nascondersi, ma restammo a guardarci per molto immaginandomi chi poteva essere poi mia nonna interruppe i miei pensieri dicendomi che egli era il gran Sacerdote che dimora nel Santuario vicino casa. Io ricordavo vagamente di un Sacerdote, ma nulla di più. Ah si mi ricordo solo di un ragazzino un po’ più piccolo di me che piangeva e la gente che passava lo guardava male è lo chiamava traditore come è che si chiamava ah si Ioria. Io cercai di consolarlo e da quel giorno diventammo amici finche non dovetti partire con i miei genitori per l’Italia, chissà se abita ancora qui vicino. Ritornando a me e all’incontro con il gran Sacerdote

“ lo so che riesci a sentirmi lo hai fatto anche prima. chi sei tu? Non ti ho mai visto qui sei loro parente?” ridisse l’uomo mascherato nella mia testa
- effettivamente sono la loro nipote è non so come faccio a capirti nella mia testa girano spesso tante voci ma non so che cosa ho – gli risposi ad voce alta
- te lo spiego io che vuol dire. Tu hai dei poteri telecinesi e riesci a captare i pensieri della gente -
- sul serio io pensavo che una cosa del genere succedessero solamente nei film -
- senti se a te va bene io starei cercando una aiutante verresti a lavorare al Santuario non abbiamo tanta gente e da solo non riesco a fare certe cose -
- io non saprei in effetti volevo trovarmi un lavoretto estivo. Nonni posso lavorare al Santuario o non volete che ci vada -
- per noi va bene se il gran Sacerdote ha bisogno di te allora vai -
- bene allora ci vediamo domani mattina verro a prenderti arrivederci -

è così ho trovato un lavoro subito all’inizio non ci credevo ma poi alla fine ero contenta di lavorare insieme a quell’uomo.

L’in domani si presentò alla porta di casa per venirmi a prendermi, io lo seguii e in meno di dieci minuti ci trovammo presso il Santuario. Io ero affascinata dal posto sembrava quasi magico con tutti quei templi.

- dobbiamo arrivare fino a lassù te la senti – mi disse il gran Sacerdote
- certo, non mi spaventano di certo tutte quelle scale -
- bene allora andiamo. Ti avverto ad ogni tempio incontreremo i custodi -
- per me non ci sono problemi basta che non mi uccidano – dissi sarcasticamente

il Sacerdote si mise a ridere ed iniziammo la scalata e devo dire che è abbastanza faticosa ma in compenso ce una vista stupenda dei custodi ne trovammo alcuni che mi videro e si stupirono di vedermi in compagnia del gran Sacerdote. Impiegammo quasi mezzora per salire in cima e davanti a me un tempio gigantesco con una statua della dea Atena di fianco. Mi disse i compiti che avrei dovuto svolgere e mi fece vedere la mia stanza dove avrei alloggiato.

Poi mi disse che a pranzo avrei conosciuto tutti i custodi dei 12 templi che qui chiamano case, le mansioni che avrei svolto in quel periodo non erano particolarmente faticose: dovevo sistemare dei documenti e buttare quelli che non servivano più, organizzare le udienze con il gran Sacerdote con la gente che gli chiedeva aiuto e naturalmente con i miei poteri dovevo individuare le persone che si meritavano l’aiuto e far andare via gli impostori naturalmente con garbo, e aiutare i Gold Saint se avessero bisogno di parlare con il gran Sacerdote o per altre piccole cose, sembrava di fare la segretaria. Insomma dovevo fare una marea di cose visto che al grande Tempio non c’era nessuno che aiutasse il gran Sacerdote.

Stavo uscendo dalla mia stanza perché mi ero appena cambiata d’abito mettendo un vestito bianco alla greca molto carino e legandomi i capelli in una coda alta. D’un tratto andai a scontrarmi con qualcosa o qualcuno cadendo a terra, aprì gli occhi e avevo urtato un ragazzo con i capelli corti marroni e occhi tra il verde e l’azzurro, a me pare di averlo visto questo ragazzo poi mi ricordai di lui

- Ioria sei tu – dissi io speranzosa di sapere se fosse effettivamente lui
- come fai a sapere come mi chiamo – disse lui aiutandomi ad alzarmi
- non ti ricordi più di me una volta eravamo amici per la pelle -
- io non ricordo ma se lo dici tu – e stava andando via
“ questa ragazza è pazza io non ho avuto dei veri amici apparte Marin eh… Ts che mi tocca sentire oggi “
- hei non darmi della pazza chiaro -
- tu leggi i pensieri della gente? -
- gia quindi modera i pensieri soprattutto a delle persone più grandi di te -
- allora dimmi chi sei io non sono bravo con gli indovinelli -
- una bambina di nome Aska non ti fa venire niente in mente -
- Aska Aska… ah si ora ricordo si lei era stata la mia migliore amica soprattutto dopo la morte di mio fratello Micene. Non dirmi che tu sei Aska –
- certo chi pensavi che fossi – dissi sorridendogli

anche lui era contentissimo nel rivedermi e ci abbracciamo e visto che dovevo andare nella sala pranzo a pranzare con gli altri cavalieri durante il tragitto io e Ioria parlammo delle cose che successero dopo la mia partenza e scoprì che anche Ioria faceva parte dei cavalieri di Atena io naturalmente ero contentissima per lui.

Appena entrai nella sala da pranzo c’erano tutti i custodi delle 12 case apparte Ioria che mi guardavano come se fossi un alieno venuto dallo spazio, poi il gran Sacerdote spiegò la mia presenza li al Santuario e dai loro sguardi vedevo che non gli dispiaceva la presenza di una donna al Santuario che non fosse una Saint. Poi ci sedemmo per mangiare ed io sedetti tra il gran Sacerdote e Ioria ma non persi occasione di parlare anche con gli altri. Finito il pranzo il gran Sacerdote andò a riposarsi per le udienze di quel pomeriggio ed io avevo l’ordine di svegliarlo tra circa 3 ore, così intanto potei chiacchierare con gli altri Saint

- e così tu senti i pensieri degli altri – disse Shura
- già quindi state attenti a quello che pensate -
- ma li sai controllare? – disse Camus
- quello no purtroppo nessuno me lo ha insegnato -
- Mur, Shaka e io ti lo possiamo insegnare - disse Doko
- magari a volte la testa la sera mi scoppia di tutto quello che sento -

parlammo allungo non solo dei miei poteri ma anche di cavolate tanto per conoscerci meglio poi chiesi a Ioria

“ senti ma tuo fratello non era morto come mai è vivo “
“ vedi Zeus per scusarsi dei danni che avevano combinato gli altri dei si scusò con sua figlia Atena così gli fece un regalo e ci ha fatto resuscitare tutti quanti compreso mio fratello hai capito “
“ quindi anche tu eri morto ”
“ non solo lui “ sentì Mur
“ capisco beh l’importante che ora state tutti bene “ facendo un sorriso
“ hai ragione l’importante che siamo ancora vivi per servire la giustizia “ sentì Shaka
- beh è ora di andare a svegliare il gran Sacerdote, tra un po’ si lavora ciao a dopo -

bussai la porta del gran Sacerdote e lo attesi fuori dalla porta e insieme ci recammo alla stanza del trono dove egli si sarebbe seduto su una specie di trono e li io avrei fatto entrare le persone una alla volta.

I giorni passarono ed io me la cavavo abbastanza bene anzi mi divertivo molto al Santuario oltre al lavoro che non era faticoso avevo trovato anche un sacco di amici speciali un po’ come me e avevo ritrovato l’amico di un tempo.

Ora sono in paese perché Galèn una ragazza che lavorava in cucina aveva bisogno di una mano e visto che era anche lei una mia amica di certo non avrei rifiutato una sua richiesta e dovevo aiutarla con la spesa non prima di aver chiesto il permesso al gran Sacerdote. Prima passai dai miei nonni a salutarli poi dritta al mercato trovai quello che mi serviva ma poi sentì nella mia testa una voce

“ oggi uccideremo il gran Sacerdote “

io rimasi shoccata da quello che avevo sentito quindi mi recai immediatamente al Santuario ad avvertire gli altri, il 1° che trovai fu proprio Mur e gli spiegai la situazione poi lui mi teletrasportò nella sala del trono dove c’era il gran Sacerdote poi Mur andò ad avvertire gli altri Saint. Il gran Sacerdote si stupì che fossi tornata così presto poi entrò un gruppo di persone armate che chiusero il portone per evitare che qualcuno potesse intervenire e minacciarono sia me che il gran Sacerdote, infatti uno di loro mi prese da dietro e mi accostò un coltello alla gola

- ora se non fai quello che ti dico la signorina qui presente si ritrovera on un bel tatuaggio sulla gola e tu non vuoi che la sua morte ti rimanga sulla coscienza vero -
- certo che no. Allora che cosa volete da me -
- vogliamo che tu aprà la tua cassaforte e ci dai tutti i tuoi oggetti di valore -
- il gran Sacerdote non ha oggetti di valore – dissi io
- ah no allora come fa ad aiutare le persone senza un soldo -
- vedi per me non è difficile contattare i presidenti di tutti gli stati e dire loro di aiutare economicamente quella data persona se ne ha veramente bisogno -
- TUTTE BALLE -

e l’uomo che mi stava affianco inizio a sparare con la sua pistola io chiusi gli occhi per non vedere il gran Sacerdote morire e mi accorsi poi che il gran Sacerdote aveva innalzato una barriera che niente e nessuno avrebbe potuto distruggerla ma poi dovette farla sparire per ordine di quelle persone di cui io ero ancora in loro ostaggio. In quel momento un pugno di quelle persone arrivo in faccia al gran Sacerdote che la sua maschera volò via e tutti compresa io, vedemmo il suo volto allora chiamai Mur e Shaka che vennero subito sistemando in quattro e quattrotto quelle cattive persone, mente io mi precipitavo dal gran Sacerdote, all’inizio fui spaventata perché essendo che era nascosto da una maschera non voleva che nessuno lo vedesse e ora che io lo avevo visto in volto mi avrebbe uccisa ma non fu così anzi mi rivelò come si chiamava e l’avrei potuto chiamare con il suo nome ovvero Sion io pensai che oltre ad avere un bel nome era anche un uomo affascinante. Appena Mur e Shaka sparirono con quelle persone Sion mi raccontò che lui ha l’aspetto di un giovane ragazzo ma aveva molti anni di più, ma non mi ha detto quanti, io per rispetto non gli chiesi altro, infondo non mi importava quanti anni avesse infatti dal momento che lo vidi senza maschera mi successe il classico COLPO DI FULMINE. Per il resto comunque tutto tornò apposto più o meno.

- hei Shura mi daresti una mano a scendere se non ti disturbo troppo -
- Aska che hai combinato come mai sei lassù -
- sono salita sull’albero perché il vento mi ha fatto volare il mio nastro dei capelli è ora non riesco più a scendere mi daresti una mano per favore -
- sai che ti dico scendi da sola io mi guarderò il panorama della tua biancheria intima inferiore – disse sedendosi sull’erba con un sorrisino
- Shura non puoi farmi questo - dissi imbarazzatissima per quello che aveva detto
- tesoro non credo che tu sia nelle condizioni di parlare. Forza scendi -
- piutosto non mi muovo di qui –
- fai come vuoi io posso aspettare non ho fretta -

passammo quasi 10 minuti a fissarci ma io non volevo dargliela vinta, ma soprattutto non volevo dargli la soddisfazione di vedere la mia biancheria intima. Sfortunatamente per me passarono di li anche Death Masck e Aphrodite che si unirono a Shura per come dice lui lo spettacolo io ero sempre più rossa per l’imbarazzo della situazione ed a dire la verità mi stavo stufando.

“ c’è qualcuno che riesce a sentirmi “
“ Aska sei tu “
“ Sion “
“ si hai qualche problema “
“ non voglio disturbarla “
“ non disturbi in questo momento non sto facendo niente anzi perché non vieni a fare conversazione con me “
“ vorrei tantissimo ma in questo momento sono bloccata su un albero e Shura, Death Masck e Aphrodite mi fanno innervosire, qui finisce che ci lascio le penne “
“ ho capito senti ti mando Mur così ti fa scendere senza che quei tre vedano niente, ma non giudicarli male infondo sono maschi e come sai anche tu sono attratti da quel genere di cosa “
“ già purtroppo. Maschi che brutta razza… ops mi scusi questo naturalmente non vale per lei “
“ ha ha ha ha ha non ti preocupare apprezzo molto la tua sincerità “

ed intanto un filo di vento si alzava verso me facendomi sventolare il vestito e per di più quei tre non si muovevano da dove erano seduti pronti a farsi due risate, allennesimo filo di vento fece alzare non poco il vestito ma per fortuna la bloccai con la mano e con l’altra mi tenevo all’albero

- forza scendi. Vogliamo vedere come scendi dai – disse Death Masck
- dai giuriamo che non ti guardiamo… forse – disse Shura
- potete anche scordarvelo è se riuscirò a scendere di qui ve la farò pagare – dissi io
- e come pensi di fare in anzi tutto devi prima scendere - disse Shura
- e poi noi siamo i mitici Gold Saint e non riusciresti a farci nemmeno un graffio – disse Aphrodite ridendosela insieme agli altri tre
- se per questo non riuscira ad arrivare neanche a 5 metri da noi – disse Death Masck
- e troppo poco anche 5 metri facciamo una ventina – disse Aphrodite

per fortuna in quel momento arrivò Mur che mi fece scendere senza troppi scandali e non appena scesi presi un bastone che si trovava li vicino ed iniziai a rincorrerli e loro che scappavano e ridevano come dei bambini poi non mi accorsi che aveva iniziato a piovere e più che piovere diluviava ed io mi ritrovai inzuppata d’acqua dalla testa ai piedi ma non solo, d’un tratto vidi i volti stranamente maniaci di Shura, Death Masck e Aphrodite poi mi guardai e mi accorsi che la mia veste era tutta attaccata al mio corpo e si intravedevano le mie forme e la mia biancheria intima che era addirittura visibile dalla veste in quanto era di colore blu eletrico è in quel momento avrei voluto sprofondare sotto la terra allora mi accasciai a terra e cercai di coprirmi con le braccia quello che si poteva coprire

- non mi aspettavo di vedere così tanto – disse Death Masck
- senti perché ogni volta che piove non la facciamo uscire – disse Aphrodite
- direi che ogni volta che la vediamo avremo il ricordo di questa gionata – disse Shura
- siete contenti adesso – dissi io arrabbiata
- più che soddisfatti – dissero i tre contemporaneamente
- dai vieni ti accompagno al grande Tempio – disse Mur ponendomi il suo mantello per coprirmi
- ti ringrazio – gli dissi sorridendo
- di nulla, certe persone dovrebbero vergognarsi di quello che dicono -

è io e Mur andammo al grande Tempio e mi accompagna fino alla mia stanza lo ringrazio e lui mi sorrise e se ne andò. Mentre stavo per entrare intravedo Sion che si avvicina e mi guarda anche lui ma rispetto a quei tre maniaci lui mi disse di entrare e andarmi a cambiare se no avrei preso una polmonite io seguii il suo consiglio e dentro seduto sul mio letto trovai Ioria

- Ioria che ci fai qui -
- ti stavo aspettando dovrei parlarti di una cosa e mi servirebbe un tuo consiglio -
- si tratta per caso di problemi d’amore -
- come hai indovinato… in effetti c’è una ragazza che mi piace ma io non so se gli piacio e siccome è anche una mia amica non vorrei perderla -
- non sarò per caso io quella persona -
- no non sei tu. Si chiama Marin ed è un Silver Saint e l’ho conosciuta quando tu sei andata via ed è stata l’unica dopo di te a trattarmi da persona e non da traditore -
- capisco. In anzi tutto devi cercare di capire se Marin prova qualche cosa per te e poi il resto verra da sé, ma tienimi aggiornata magari ti potrei dare qualche piccolo consiglio -
- ti ringrazio ora vado agli allenamenti ci vediamo stasera a cena -
- ok ciao -

finalmente mi cambiai e mi sdraiai sul letto e pensai con immenso imbarazzo che Sion mi aveva vista in quelle condizioni pietose, chissà che cosa avra pensato in quel momento di me e in un paio di minuti mi addormentai.

Ecco un altro girno di lavoro e sono al solito posto a parlare con gli abitanti del paese per fissare loro l’udienza con Sion e faccio entrare chi deve parlare con lui. Le ultime persone che dovevano vedere Sion era una famiglia composta da i genitori e due bambine piccole, una avrà avuto sui 8 anni e l’altra sui 5.

- siamo la famiglia Lourex e avevamo udienza con il gran Sacerdote – disse l’uomo
- certo ma non pensate che per le bambine sia una cosa troppo noiosa – dissi io
- lo sappiamo ma nessuno ce le poteva tenere – disse la donna
- se volete potrei stare io con loro intanto che parlate con il gran Sacerdote -
- ci faresti un favore ti ringrazio -
- di nulla – e i genitori entrarono nella stanza

- come vi chiamate è quanti anni avete bambine -
- io sono Sara è ho 8 anni –
- io sono Siria è ho 5 anni -
- io sono Aska è ho 22 anni piacere di conoscervi -
- per quanto dobbiamo aspettare qui – disse Sara
- non ne ho idea ma potremmo fare qualche cosa in tanto che li aspettiamo ok -
- e cosa vuoi fare -
- sapete quando non sapevo cosa fare guardavo il cielo e vedevo le nuvole che prendevano le forme più strane potremmo fare così per ora -
- ma è un gioco banale non credi -
- io non direi forza prova? -

andammo fuori e ci siamo distese sull’erba iniziammo a scrutare il cielo per vedere delle nuvole poi

- allora Sara la nuvola alla tua desta cosa potrebbe essere? – dissi io
- a me sembra una nuvola e basta -
- usa un po’ di immaginazione. Per esempio per me assomiglia ad una pecorella -
- io invece vedo un drago – disse Siria
- dove che voglio vederla anche io -
- la vicino a quella che sembra una giraffa -
- hai ragione sembra veramente un drago vicino a una giraffa – disse Ioria che ci stava ascoltando da un pò
- vuoi giocare anche tu al gioco delle nuvole -
- Aska secondo te io mi metterei a giocare a queste cose eh -
- scusami hai ragione -
- guarda un elefante – disse Ioria indicando una nuvola
- brutto imbroglione. Non volevi giocare -
- bleffavo allora bambine posso giocare -
- siiiiiiiiiiii -
- allora vediamo un po’… - dissi io
- vedo un cavallo che corre – disse Sara
- io invece ci metto un ostacolo vicino -

- bambine andiamo abbiamo finito -
- arriviamo ciao Aska ciao Ioria – salutò Sara
- ciao – risposimo io e Ioria
- te la cavi con i bambini – disse Ioria
- mi piacciono tanto i bambini, la loro infantilità mi rende allegra – dissi io

i giorni passarono ed i miei genitori non mi hanno chiamato neanche una volta si vede che si stanno divertendo troppo per pensare a me, uffa che bei genitori che mi ritrovo. Oggi è sabato e non si lavora così vado a fare una passeggiata per il paese ed incontro Aldebaran fare qualche acqusto

- hei là fai acquisti – dissi sorridendogli
- ciao Aska si vedi non trovo mai niente della mia misura e non vado mai a comprarmi niente oggi invece sono fortunato perché ho trovato parecchia roba -
- senti se non ti disturbo posso venire con te tanto non ho niente da fare -
- stai scherzando certo che puoi venire con me così mi tieni un po’ di compagnia -

devo dire che la compagnia di Aldebaran è un vero toccasana oltre ad essere simpaticissimo ti fa dimenticare tutti i tuoi pensieri e quella mattina mi sono divertita tantissimo in sua compagnia, abbiamo girato negozi e negozietti facendoci un sacco di risate. Senza accorgecene ci ritrovammo davanti ad un negozio intitolato SaintAtena allora incuriositi entriamo pensando che vendessero solamente delle statue di santi orientali e occidentali ma qualcuno e qualcosa attirò la mia attenzione

Continua…

FINE 1° CAPITOLO

Che ve ne sembrato il 1° capitolo, sembra che questa mia fiction sia destinata ad avere più capitoli, non so ancora quanti, ma spero che anche questa mia storia vi piaccia.

ARRIVEDERCI AL PROSSIMO CAPITOLO ^_____________^ By Saiyo83




...Continua nel prossimo capitolo


 
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