---

One more time


Nel passato


Si guardò a torno, non riconosceva quel luogo, almeno, non ricordava di averlo mai visto.
Era una stanza di medie dimensioni con un letto abbastanza grande ed un armadio con tanto di scrivania e computer.
Seto Kaiba si alzò ancora titubante dal letto....perlomeno tentò di alzarsi, perché le sue gambe non ressero e ricadde sul letto.
Aveva il fiatone e brividi di freddo attraversavano incessantemente il suo corpo…sicuramente doveva avere la febbre alta!
Però...non ricordava come fosse finito in quella lì…provò ancora ad alzarsi, ma in vano.
Ad un tratto la porta della stanza si aprì e un ragazzo entrò.
…: Non dovresti alzarti Seto. Hai la febbre alta…
Il ragazzo si avvicinò a lui.
La febbre doveva giocargli brutti scherzi, perché vedeva davanti a se…Yami.
S: Ya - Yami????
Y: Rimettiti a letto Seto, non sei ancora guarito.
S: Dove…dove sono?
Y: Sei a casa mia…
S: E come ci sono finito…cof..cof
Seto tossì violentemente e, dato che era finalmente riuscito ad alzarsi, rischiò di cadere a terra. Prontamente Yami lo prese all’ultimo momento.
Y: Io te l’avevo detto di non alzarti.
S: Come ho fatto a finire qui?
Y: Ti ho trovato nella piazza due giorni fa…eri insanguinato e avevi la febbre alta…che cosa ti è successo Seto?
S: Io…
Ad un tratto si bloccò…i suoi occhi diventarono di un insolito colore rosso. Dato che aveva la testa chinata verso il basso, Yami non si accorse di nulla.
Y: Seto…
S: Atem……….
Yami arretrò di colpo…come faceva Seto a conoscere il suo antico nome…?
Y: Come…come fai a…
S: Ricorda…..ricorda…
ripeté in un inquietante litania il presidente della Kaiba Corporation.
Y: Cosa? Che cosa stai dicendo Seto?
Il ragazzo alzò lo sguardo verso Yami…a quel punto poté chiaramente vedere i suoi occhi...gli occhi di un demonio.
S: ricorda…..
Y: Seto…….
In quel momento, per un solo istante, rivide il sacerdote Seth in quegli occhi…poi Seto mormorò una strana formula e un portale si aprì alle spalle di yami, che non poté evitare di essere scaraventato al suo interno.
Mentre veniva risucchiato nel vortice cercò di urlare «Aiuto», ma le sole parole che riuscì a dire furono «SETH»!
…: Mio signore….mio signore si svegli…
Yami sbatté ripetutamente le palpebre…non riusciva ancora bene a focalizzare chi lo stesse chiamando.
…: Finalmente vi siete svegliato mio signore
Ad un tratto la vide…riconobbe quella donna… una delle giovani che lo servivano quando ancora copriva il ruolo di faraone.
Y: Dove sono?
Ser: Ma come dove siete mio sovrano…siete nella vostra stanza! Non la riconoscete faraone Atem?
Y: Atem….
Si guardò in torno…era tornato sicuramente nell’antico Egitto…ma perché?
Perché Seto si era comportato in quella maniera? e soprattutto…che cosa doveva ricordare??
Ser: Signore, il sacerdote la sta aspettando nella sala del trono.
A: Seth?!?
Se: Si mio signore
Atem (Ormai si è già trasformato in Atem ndAutrice) si alzò dal letto e si diresse nella sala del trono.
Una volta arrivato spalancò le porte…Seth era li, in mezzo alla grande sala. Si voltò e guardò il faraone…i loro sguardi si incrociarono.





Al prossimo capitolo! Leggete e commentate

Ah! Vorrei ringraziare la mia amicona Hikachan perché è lei che mi ha dato l’ispirazione e un grande aiuto per fare questa storia!!!! T.V.B Hiky!!!!