RYO, L'EREDE DEL MALE (1°PARTE)
- Capitolo 1° -
CAPITOLO 1:
RYO, L’EREDE DEL MALE (prima parte)
Piccola nota:
“….” Parlato
(….) pensato
“Allora, come lo chiamiamo?”
“Non ne ho idea. Pensaci tu per favore”
“uhm, d’accordo. Che ne dici di Ryo?
“Ryo? Non mi sembra male, ha un significato?”
“Sì, vuol dire “erede del male””
“Allora non potevi trovarne uno migliore”
“Lo so. In fondo doveva pur essere legato al padre, no? Aggiudicato?”
“Sì”
“Bene. Ah, ascolta, come farai con i tuoi avversari? Se lo venissero a sapere cercherebbero di ucciderlo.”
“Tranquilla, loro non saranno un suo problema. Non lo coinvolgerò, basta che resti qui finché non sarò riuscito ad eliminarli.”
“Sai che sarà potente, vero? È l’unione tra un mezzodemone e una semidea. Quando crescerà sarà l’essere più forte di questo tempo.”
“Lo so”
Cinque mesi dopo….
“allora sei proprio stupido Inuyasha!!!” Gridò Kagome, infuriata con l’hanyou “siamo a un passo dal castello di Naraku e tu ti metti a litigare con Koga e tuo fratello??? Come fai a essere così infantile? Me ne vado, voglio stare da sola e non cercare di seguirmi!”
“Ma Kagome…” cercò di ribattere Inuyasha “è pericoloso…”.
Troppo tardi, la ragazza se n’è già andata e lui rimane con un palmo di naso mentre il resto del gruppo (Miroku, Sango, Shippo, Kirara, Koga, Sesshomaru, Jaken e Rin) scuote la testa “non imparerà mai!”.
Intanto Kagome si sta allontanando sempre di più dagli altri, infuriata per i continui battibecchi tra i due demoni e l’hanyou e in particolare per l’ultimo; d’accordo, i due lo sottovalutano, il fratello lo ignora e Koga lo insulta in continuazione ( e a volte deve intervenire lei) ma lui che motivo ha per reagire in un modo così spropositato e infantile? “Oh, Inuyasha, quando ti deciderai a crescere? Accidenti, prova ad ignorare le provocazioni, no?” Kagome sta ancora imprecando ad alta voce quando sente qualcuno che si lamenta.
“OH, NO! MI SONO PERSO! E ADESSO COME FACCIO A TORNARE A CASA?”
La ragazza corre nella direzione della voce e, appoggiato a un albero, trova un bambino di 5-6 anni che sta per mettersi a piangere. Per la sua età è abbastanza alto, gli occhi sono di un azzurro molto chiaro mentre i capelli sono neri, corti e leggermente mossi; la carnagione molto chiara ed emana un’aura di elevato potere malvagio non ancora sviluppato.
Kagome esce dall’ombra dell’albero dietro al quale si era nascosta e gli si avvicina, “ciao! Ti sei perso?” al suono della sua voce il bambino alza la testa e la guarda. È sicura di conoscere quel volto, l’unica cosa diversa da quello che ricorda sono gli occhi così azzurri che sembrano un pezzo di cielo. “sì” risponde “mi hanno sempre detto che non dovevo uscire dal giardino ma io ero stufo di stare sempre chiuso in casa. Così ho superato il muro rosa e sono venuto qua; solo che adesso non riesco più a trovare il castello. I miei genitori si arrabbieranno tantissimo e mio padre è già preoccupato da solo senza che mi ci metta anch’io. Ma perché sono così stupido??”
Un campanello d’allarme risuona nella testa della sacerdotessa: l’aspetto del bambino, un castello, un muro rosa che probabilmente è una barriera magica, un padre preoccupato per affari esterni…
Tutto conduce a un solo nome, ma non può crederci e decide di accertarsene “ascolta, posso farti delle domande?” “Sì, certo” “Per prima cosa: come ti chiami?” “Ryo” “bello. Io invece sono Kagome, piacere. Il tuo nome vuol dire qualcosa in particolare?” “Sì” ribatte il ragazzino, che intanto sembra sollevato dal fatto di non essere più solo “vuol dire… ah, sì adesso mi ricordo! “erede del male”
Altro campanello nella testa della ragazza. “davvero? E, senti, i tuoi genitori sono umani?” “no, mia mamma è una semidea” “e tuo padre?” “lui è un mezzodemone” Quello che era solo un sospetto ora sta diventando quasi una certezza “È un mezzodemone?!? Passando ad altro; il castello qui vicino è suo?” (ti prego dimmi di no, ti prego…) “Certo! È grandissimo e in alto così vediamo tutti quelli che si avvicinano!” Sempre più sta diventando certezza, un’incredibile certezza “Posso fartene un’altra? Solo una” “fai pure” “ Tuo padre… come si chiama?” (non lui, non lui, non lui…non è possibile…) “Mi hanno detto di non dirlo a nessuno altrimenti le persone che ce l’hanno con lui potrebbero prendersela con me” “Se però indovino me lo dici?” “Sì, in quel caso sì” “allora… per caso… non sarà … Naraku??” “sì!” (NOOOOO! DITEMI CHE NON È VEROOO!!!)
“sei sicuro, sicuro, sicuro?” “certo che sono sicuro! Perché? Lo conosci?” “Bè…” Kagome fatica a mettere insieme una frase di senso compiuto “in un certo senso, sì. Ti ha mai parlato di un certo Inuyasha?” “No, quando lui e la mamma parlano di quell’hanyou mi mandano via ma una volta li ho ascoltati e ho capito che vuole ucciderlo. È vero?” “ecco.. (cosa gli dico??? Come faccio a dirgli che…) sì, Ryo. Vedi, tuo padre ha ucciso una persona a cui Inuyasha teneva tanto e adesso loro si odiano” “Tanto non ci riuscirà mai! Non è forte come mio padre! Kagome…” “dimmi” “non lo farà, vero?” “Ryo…” “zzzzzz” “Ma… si è addormentato!” (avrei dovuto capirlo prima, gli assomiglia tantissimo e adesso mi spiego il motivo per cui Naraku non si è più fatto vivo da quasi otto mesi… il problema adesso è: come farò con Inuyasha, Koga e Sesshomaru?? Cercheranno di ucciderlo! Non posso permetterglielo, non c’entra niente con quel dannato mezzodemone! Cosa devo fare??)
Un ramo si spezza e Inuyasha e gli altri escono dalla macchia di alberi.
“Kagome…” comincia l’hanyou “mi dispiace per come ti ho trattata prima ma… Ehi! E quello chi è? Ha l’odore di Naraku! Non sarà un’altra emanazione?” Kagome si volta e lo guarda in faccia “No Inuyasha, non è un’emanazione. È suo figlio!”
Alloraaa?? Come vi sembra?? Mi dispiace ma su Ryo piccolo ci starò 2 o 3 capitoli e poi passerò alla storia vera e propria che naturalmente coinvolgerà anche il figlio di Inu+Kaggy e Sesshu+Sara.
Ve lo dico sempre x l’altra mia fanfic… commentate!!!! Mi piacerebbe davvero sapere cosa ne pensate e se qst fic mi viene meglio dell’altra. Baci XDDD :-) coeci
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