Manga e Anime
creata dalla serie "FULLMETAL ALCHEMIST":
"L'AMORE NATO DAL SANGUE"
una fanfiction di:

Generi:
Sentimentale - Romantico - Comico - Drammatico - Azione - Avventura
Avviso:
Lemon
Rating:
Per Tutte le età

Anteprima:
Doveva scappare…..Non doveva rimanere in quel posto….O sarebbe sicuramente morta….

Conclusa: No

Fanfiction pubblicata il 25/03/2007 16:30:54 - Ultimo inserimento 05/08/2007
 
ABC ABC ABC ABC



 -CAPITOLO 1°-


Doveva scappare…..
Non doveva rimanere in quel posto….
O sarebbe sicuramente morta….



Una figura avvolta in un lungo mantello nero si aggirava furtiva per dei lunghi corridoi bui, salì i gradini di una scala in roccia, i suoi passi erano muti, solo un orecchio allenato ed esperto avrebbe potuto sentire quei passi.
Alla fine delle scale giunse in un tempio a tre arcate, per fortuna era vuoto, camminò velocemente nella navata principale.
Alle sue spalle poteva sentire gli occhi della dea della guerra Knide con un cuore nella mano destra e in quella sinistra un lungo pugnale, e attaccato alla sua gamba destra un bambino dall’aria da adulto, occhi rossi come il sangue e una grossa x sulla fronte.
La figura arrivò al portone d’entrata e molto lentamente lo aprì e uscì all’aria aperta, chiudendola poi alle sue spalle e vi si appoggiò – finalmente libera!! - disse in un soffio, si tirò all’indietro il cappuccio per respirare a pieni polmoni.
Una testa bionda si stagliava nel nero perenne, una treccia conteneva i lunghi e lisci capelli e una frangetta alla Cleopatra le occupava la fronte, il viso era pallido tranne per le guance leggermente rosate due labbra rosse come fragole e poco carnose, occhi di un azzurro molto chiari e folte ciglia, corpo sinuoso e snello un seno florido ma adatto al suo fisico.
Il busto fasciato da un corpetto stretto con spalline larghe nero con lacci viola, e bisognava dire che non nascondeva molto le sue doti, pantaloni stretti sempre in pelle nera cinturone con fibbia in ferro lavorato a cui era attaccato un pugnale di medie dimensioni, stivali bassi lunghi fino a sotto il ginocchio, si sistemò meglio i fagotti che aveva sulle spalle, contenente dei ricambi, del cibo, alcune fiale di veleno, e sull’altra spalla una faretra contenente delle frecce, una cerbottana e il suo arco, non era partita molto alla leggera, si rimise il cappuccio sulla testa nascondendo bene il viso e incominciò a correre tra la rada vegetazione nella terra della notte.



Una ragazza abbastanza magra, capelli biondo grano, occhi blu scuro, top nero che le fasciava il seno, e pantaloni grigi a sloupet con le bretelle annodate in vita e una chiave da meccanico in mano, uscì da casa e incominciò a correre e si avventò su un ragazzo un po più alto di lei, capelli lisci e biondi in una coda medio bassa, occhi oro scuro, con una faccia e sorriso da bambino ma fisico da uomo perfetto, - Al quanto sono contenta di rivederti!!!!ci avevano scritto che avevi recuperato il tuo corpo!!!! - lui si grattò la nuca e sorrise nervosamente, un altro ragazzo stessi capelli biondi in una treccia, occhi oro chiaro, il fratello maggiore anche se era un po più basso di Al – Grazie Winry anche io sto bene!! - incrociò le braccia al petto – ne sono contenta Ed!!!! - lui la guardò storto, lei gli sorrise e poi lo abbracciò teneramente –sto scherzando stupido!!!lo sai che mi sei mancato e sulla lettera c’era scritto che hai recuperato la gamba ma non il braccio!! - lui se lo sfiorò – in un certo senso non mi dispiace !!! - Winry prese sotto braccio Ed e Al – dai che la nonna ci aspetta!!! - e si incamminarono verso la casa, arrivarono alla porta e trovarono una piccola donna dai capelli grigi raccolti in un alto scignon una pipa in bocca e un grembiule bianco addosso – ragazzi ben tornati!! - - siamo contenti di rivederti !!! - dissero in coro i due – entrate che vi preparo un thè!! - entrarono in casa e si accomodarono in salotto mentre la nonna di Winry era in cucina, la ragazza era a capotavola a destra Al a sinistra Ed, sorrise ad entrambi –allora che avete da raccontare? - disse tamburellando le dita sul tavolo –nulla!!! - disse Ed alzando le spalle lei aprì più di una volta la bocca – mio fratello voleva dire.. - Al fulminò suo fratello - …che sai gia tutto.. - - no!dove avete trovato la pietra filosofale?dove avete fatto la trasmutazione?gli homunculus che hanno fatto?e che fine ha fatto la pietra? - le disse tutte d’un fiato lasciando a bocca aperta i due ragazzi.
La nonna ritornò con un vassoio con le tazze da thè e servì gli ospiti, Al prese fiato e incominciò a raccontare.



La figura femminile era da circa due ore tra correre e camminare velocemente stava attraversando la terra della notte, anche se era abituata a grandi sforzi aveva troppe cose da trasportare, in lontananza vide una fattoria si avvicinò lentamente per fortuna sua i proprietari erano da un'altra parte, andò alle stalle e aprì molto lentamente il portone, all’interno non vi era nessuna guardia.
Passò davanti ai box e trovò un bellissimo cavallo, mantello nero e lucido, occhi iniettati di rosso e muscoli possenti adatti alla corsa.
Il cavallo sentendo la sua presenza incominciò ad innervosirsi, lei gli accarezzò il muso e lo tranquillizzò, lo sellò e gli mise le briglie, assicurò le bisacce alla sella e lo condusse all’esterno.
Proseguirono uno affianco all’altra finché la fattoria no fu abbastanza lontana cosicché i proprietari non sentissero lo scalpitio degli zoccoli.
Montò in sella e nel farlo una catenina d’oro scivolò fuori dal corsetto, la prese e la sfiorò con il pollice, sulla facciata del medaglione vi era una mezza luna con in cima una corona a tre punte, mentre sul retro il suo nome e la data di nascita scritto a chiare lettere gotiche “ Alexandra Payr 15 - 12 - 88 “ il suo nome si addiceva più a una regina che a un’assassina.
Quel medaglione era l’unica cosa che la collegava alla sua vera famiglia, lo baciò e lo ricacciò all’interno del corsetto assicurandolo per far si che non lo perdesse e partì al galoppo.



- la pietra filosofale l’abbiamo trovata in mezzo ad un bosco, all’interno di un santuario…con l’aiuto di Roy abbiamo fatto direttamente lì la trasmutazione….gli homunculus hanno cercato di intromettersi e prendere la pietra ma il colonnello con altri alchimisti sono riusciti a fermarli ma ritorneranno! - concluse il racconto Al poggiandosi allo schienale della sedia e sorseggiando del thè – e la pietra? - chiese la nonna togliendo le parole di bocca a sua nipote, Ed frugò nella tasca dei suoi pantaloni e tirò fuori un oggetto e lo mise sul tavolo, al sole che filtrava dalla finestra una pietra rosso sangue grande quanto una noce luccicava facendo strane forme sul legno del tavolo – e quella? - chiese Winry – si! - - posso prenderla? - Ed annuì e la ragazza la prese in mano girandosela fra le mani –wow…ma è potente come dicono? - - si forse fin troppo! - sogghignò Al – e ora cosa farete…con la pietra? - chiese la nonna – la terremo, Roy ci ha dato il permesso, ma dovremo stare attenti!! - la nonna annuì –per quanto vi fermerete? - - non molto sono venuto solo per mettere a posto l’automail! - Winry annuì forse un po delusa – vuoi farlo adesso? - Ed la fissò dritta negli occhi – prima lo faremo e prima potrò tornare al lavoro! - si alzarono e andarono nell’officina, mentre Al andava in giardino a prendere un po di aria.




...Continua nel prossimo capitolo


 
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