Manga e Anime
creata dalla serie "NARUTO":
"SARO' SEMPRE CON TE"
una fanfiction di:

Generi:
Sentimentale - Romantico
Avvisi:
OOC - AU - Coppie Shounen Ai - Coppie Yaoi
Rating:
Per Tutte le età

Anteprima:
Prometti... prometti di non dimenticare... io sarò sempre con te. Fanfic NARUxSASU(xITA) A LIETO FINE. DUNQUE IL CAP9 NON SI LEGGE, legg n8 istruzioni

Conclusa: Sì

Fanfiction pubblicata il 19/06/2007 16:05:57 - Ultimo inserimento 10/08/2007
 
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 CAP1


CAPITOLO1.

“Otooto” un sussurro solleticò il suo orecchio

“Nh...” mugugnò in risposta al fastidioso visitatore che lo rubava al suo sonno

“Dai micetto che devi fare colazione” e gli scoccò un bacio sulla guancia.

Guardò il bambino moro grattarsi gli occhi con i pugni e stiracchiarsi in modo molto felino

“Ti aspetto giù, piccolo” e il visitatore se ne andò.

Si tirò faticosamente in piedi, si trascinò in bagno per lavarsi e poi si vestì e raggiunse il fratello maggiore in sala da pranzo.

“Oh, buongiorno principessa, noto con piacere che siete sopravvissuta al risveglio!” ironizzò Itachi, notando la faccia addormentata del fratellino

“Sta zitto” fu la cortese risposta di Sasuke

“Ti accompagno io oggi a scuola, devo andare al lavoro più tardi”

“Non ti disturbare, vado a piedi”

Il più grande si alzò dalla sedia e abbracciò da dietro Sasuke

“Voglio accompagnarti” sussurrò, quasi una supplica

“Va bene” acconsentì.

Ultimamente Itachi era strano, non solo cercava di passare più tempo possibile col fratellino, questo lo faceva ancor prima che morissero i loro genitori, ma aveva preso l’abitudine di non lasciargli tempo da passare con i suoi amici, quasi... quasi ne fosse geloso! No, non è possibile, pensò Sasuke, ma poi si ricordò e allora si corresse, forse non era possibile, ma neanche così improbabile.

***

I loro genitori erano morti, e questo era di dominio pubblico.

I loro genitori li avevano lasciati con una marea di soldi, e questo lo sapevano tutti.

Erano i più ricchi della città, e questo non lo metteva in dubbio nessuno.

Sasuke Uchiha era il secondogenito, alto, fisico atletico, moro, 17enne, intelligente.

Itachi Uchiha era il primogenito, alto, fisico atletico, moro, 22enne, intelligente.

Ok, questo lo avevano tutti stampato nella mente.

Ma, c’era qualcosa che nessuno sapeva....

i loro genitori erano stati assassinati....

***

La macchina sfrecciava veloce e dopo poco furono davanti ai cancelli della scuola.

“Divertiti” e gli scompigliò appena i capelli

“Mh” monosillabico come sempre

“Ti vengo a prendere dopo scuola”

“No, io e Neji dobbiamo fare una ricerca da esporre in classe domani, vengo a casa tardi, stasera probabilmente”

“Come? La nostra biblioteca non è abbastanza fornita?”

“Cos’hai Itachi? E’ un po’ che sei strano”

“No, niente, scusa....è che il tuo amico non mi piace”

“Neji?! E’ innocuo te lo assicuro, se vuoi un po’ glaciale, ma inoffensivo”

“No, non è per quello” si morse il labbro e guardò altrove, sembrava nervoso.

Sasuke scese dalla macchina, consapevole che il fratello non avrebbe continuato, ma prima che chiudesse la portiera

“Telefonami, ti vengo a prendere comunque, quando avete finito... e se vuoi portiamo a casa anche Neji, non voglio che vai in giro da solo di sera, è pericoloso”

//Quando ha pronunciato Neji sembra quasi aver ringhiato?!//

“Ok, a dopo” e si avviò per raggiungere la propria classe, quando gli si affiancarono i grizzly (per intenderci: l’orso americano che quando adocchia la propria preda non molla più finché non la cattura, alias le SasukeFans ndA), per un momento il suo volto imperturbabile si incrinò, ma venne in suo aiuto qualcuno

“Scusate ragazze, ma devo rubarvelo” e afferrò per un braccio la ‘povera’ preda, e si spintonò fino all’uscita

“Nooooo....rimanete qua!!!” si lamentarono all’unisono

“Mi dispiace ma dobbiamo preparare la gita noi rappresentanti” e se la filarono molto ‘elegantemente’.

Raggiunsero la biblioteca, le lezioni sarebbero cominciate fra una ventina di minuti.

“Grazie per il salvataggio”

“Mi aspetto che ricambierai” sogghignò Neji.

Ebbene sì, Sasuke e Neji erano i ragazzi più abiti della scuola e... i più braccati.

“Sul serio dobbiamo parlare della gita?” chiese perplesso il moro

“No, di quella ne parliamo domani pomeriggio con gli altri rappresentanti, e che non sapevo che scusa inventare e questa è la prima che mi è venuta in mente, che c’è, non ti piace?”sparò a raffica senza prender fiato

“No, no, non ti scaldare!” e Neji prese un profondo respiro e si calmò

“Tutto bene? Sembri stressato” Sasuke non si faceva mai gli affari degli altri, non gli interessavano, ma con Neji era diverso, era l’unico con cui sprecava più di due parole, a parte il fratello. Erano diventati amici per caso, probabilmente perchè avevano lo stesso carattere scontroso e gelido, e da quel momento non facevano che confidarsi, mantenendo sempre una certa distanza, com’era consono alla loro indole.

“No, non va granché bene... mio padre non fa che rompere perchè ho mollato la squadra d’istituto di calcio, per il tennis; si sfoga su di me perchè un suo affare non è andato in porto; sbraita perchè gli rispondo per le rime...si è mai chiesto che forse è il suo starmi sempre addosso a rendermi indisponente?!!”

“Vuoi venire da me stasera, gli dici che dobbiamo studiare e che faremo tardi” propose Sasuke

“Cos’è un pigiama party?”

“Vedila come ti pare, fa te, se non vuoi tornare a casa o accamparti dentro la scuola, una camera non manca”

“Grazie” rispose con più mitezza

“In fondo ti dovevo un favore Hyuga” si voltò e si diresse verso la propria classe.

***

Se avesse fatto tardi anche oggi, chi lo avrebbe sentito il maestro Iruka?

Un ragazzo biondo stava sfrecciando per i corridoi senza prestare troppa attenzione a dove stava camminando e voltato l’angolo non fece in tempo a vedere che c’era un ostacolo e ci andò a sbattere contro rimbalzando indietro.

Le immagini erano sfocate e sentiva non poco male al sedere. Finalmente quando riuscì a mettere a fuoco notò che l’ostacolo non era altro che un ragazzo della sua età. Era moro, forse una spanna e mezzo più alto di lui, e dal fisico slanciato. Al momento era piegato verso di lui e gli aveva teso una mano, che non vide subito, perso in quegli occhi profondi e scuri.

***

Guardò in basso verso il ragazzino rannicchiato che aveva sbattuto il muso sulla sua schiena, rimase incantato da quegli occhi cerulei, e da quel musetto che adesso lo guardava perso, si piegò e gli offrì un mano, che dopo qualche minuto accettò con un sorriso da pubblicità della mentadent ( cioè da un orecchio all’altro ndA).

***

“Scusa sono mortificato, ti sei fatto male?” cercò di giustificarsi come meglio poteva

“Guarda che sei caduto tu per terra” sottolineò il ragazzo che aveva davanti

“Ah, sì hai ragione” e allargò il sorriso, se possibile

//Un caso perso!// pensò Sasuke

“Io mi chiamo Naruto Uzumachi”

“Sasuke Uchiha” e detto ciò il ragazzo moro si girò e si diresse verso la propria classe

“Spero di rivederti Uchiha!” strillò contento il biondino, che ricevette in risposta un cenno con la mano dall’altro che però continuò il proprio cammino senza voltarsi (molto alla: sì, sì, cucciolo frena l’entusiasmo e già tanto che non abbia tirato dritto quando mi sei venuto a sbattere contro e ti abbia aiutato a rialzarti, non creare castelli per aria, io sono bello e impossibile stammi alla larga ndA).

***

Naruto si diresse tutto contento verso la propria classe, senza sapere neanche perchè l’incontro con quel ragazzo lo avesse messo tanto di buon umore.

Trotterellò verso il proprio banco

“Naruto, che è successo?” chiese un ragazzo dalla capigliatura spettinata

“Ah, ciao Kiba, sono andato a sbattere contro un ragazzo”

“e sei contento?” chiese perplesso

“Dovevi vedere che faccia scocciata ha fatto quando gli sono andato a sbattere contro” e si mise a ridere ricordando il broncio del ragazzo moro

“Gli hai chiesto almeno scusa?” chiese Kiba

“Sì, certo, e ho imparato il suo nome si chiama Uchiha”

“Sasuke Uchiha?!” spalancò gli occhi

“Sì, come fai a sapere il suo nome?” chiese innocentemente il biondino.

Intanto una testa si era girata verso di loro richiamata dal nome Sasuke.

“Bhè, non ti ha fatto niente?” e cominciò a squadrare preoccupato l’amico in cerca di lividi o tagli

“No, perchè avrebbe dovuto? Non ho mica fatto apposta! Anzi mi ha aiutato ad alzarmi”

//Pronto?! Sasuke che aiuta qualcuno? Verrà a nevicare rosso!// pensò Neji che era un po’ che ascoltava

“Sul serio?” chiese stranito Kiba

“Ma tu come fai a conoscerlo?” chiese di nuovo il biondo

“Naruto!!ma dico, sei fuori dal mondo o cosa?! Sasuke è il ragazzo più ricco e invidiato della città! E inoltre e il più corteggiato della scuola con Neji!”

“Non ti arrabbiare!! Come facevo a saperlo?!” si difese offeso Naruto

//Un caso perso!!// pensarono contemporaneamente Neji e Kiba

In quel momento entrò Iruka e la lezione potè avere inizio.

Doveva ricordarsi di fare qualche domanda a Sasuke appena lo avrebbe rivisto, pensò Neji.

***

Finalmente suona l’agognata campanella dell’ultima ora, pensò esausto Sasuke dopo aver ascoltato per due ore consecutive la professoressa Anko parlare di un qualche deficiente che per noia o per aver fumato roba scaduta si era messo a fantasticare su potenza e atto (alias QuelImbecilleDiARISTOTELE ndA), nonostante avessero chiuso l’argomento un mese prima, il nome Aristotele pareva non avere fine ( tormento...tormento...tormento ndA).

Si diresse in biblioteca dove lo aspettava Neji

“Perchè lo hai aiutato? Stai male?” subito diretto

“Eh?”

“Naruto Uzumachi”

//Ah, occhi dolci! Occhi dolci??!! Pronto?! Sasuke riconnetti!!// pensò Sasuke

“Ah, il moccioso di stamattina”

“Precisamente, oggi in classe si gongolava con Kiba, e gli raccontava della faccia irritata con cui lo hai...”

“Bla, bla...non lo so perchè lo ho aiutato, e comunque non ha alcuna importanza” tagliò corto

//Nessuna?// pensarono all’unisono Sasuke e Neji

“Va bè! Allora cominciamo a scrivere la relazione?”

“Allora stasera vieni da me?” chiese Sasuke cambiando discorso

“Sì, se non do fastidio, ho il presentimento di non piacere troppo a tuo fratello”

“No, problem” e organizzatisi cominciarono a stendere la relazione.

Ci lavorarono tutto il pomeriggio e obiettivamente stava venendo una favola.

Arrivò la sera e la relazione era lì bella che finita, Itachi stava arrivando a prenderli.

“Mi piace Gaara” sussurrò Neji

“Come?” chiese Sasuke aguzzando le orecchie

“Mi piace Gaara” disse più forte Neji aspettando che l’amico ridesse, invece

“Sul serio? E da quando ha cominciato a piacerti?”

“Da un po’” rimase sul vago “ per questo quando ho sentito che hai aiutato Naruto, pensavo...”

“No, frena, la tua fantasia corre un po’ troppo, non pensavo che aiutare qualcuno mi creasse tanti problemi” si affrettò a bloccare lo scorrere dei pensieri di Neji

“Sasuke, andiamo?” li interruppe Itachi

“Da quanto sei qua?” chiese Sasuke che non lo aveva sentito arrivare

“Sono appena arrivato” rispose

//Chi è Naruto?// si chiese Itachi che aveva seguito il discorso

“ah, ok, si ferma a dormire da noi Neji”

“Se per lei non è un problema signor Uchiha” precisò Neji

“Chiamalo Itachi” intervenne Sasuke

“Sì, per me va bene” acconsentì Itachi “Forza salite che andiamo a casa”.

Così salirono in macchina e si diressero a villa Uchiha, che era la più grande della zona.

Contava un’infinità di stanze, ma solo due residenti: i discendenti.

***




...Continua nel prossimo capitolo


 
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