FIRST CONFESSION
- Capitolo 1° -
Lo sooooH TçT Sono cattiva TçççT E da cattiva perfetta devo torturare anche Axel TççT Il povero Axy-kun TççT E’ morto per Roxy TççT ha fatto la scelta…sbagliata òwò” Io col ca’ che mi sacrificavo per Sora uççu Avrei vissuto con Roxas TçT E sarei statO felize T_____T Axy sarai anche un perverito gay ancheggiante e affascinante,ma meenghia,gli attacchi d’eroismo te li fai venire sempre nei momenti sbagliati! T__T *continua a piangere senza contegno la morte di Axel*
Roxas: TçT AmmorreeeeeH *piange per Axel*
Axel: Ma io adesso sono vivo ^ç^ Fla ci ha fatto uscire da KH,no?
Roxas: Sì ma ti sei sacrificato per ME prima TçT
Axel: *coccola Roxas* Su Roxy-kun!Così fai piangere anche me! çwç *regala ghiacciolo al sale marino per consolarlo*
Roxas: *ingurgita ghiacciolo* Grazie tesoro TçT
Axel: *per ringraziare Roxy di averlo ringraziato Axel cerca di organizzare una lemon,con tanto di musica e tendaggi rossi*
Fla: EHI! ò__ò Chi vi ha detto di fare una lemon?! Qui stiamo girando una FC,mica una doujin! Su,voglio l’emotività!
Axel e Roxas: Ma dopo ci sarà la lemon? *ç*
Fla: Fooorse AwA
CIAC SI RUOTA
Axel si trovava sul Grattacielo Della Memoria,solo. Solo sotto quella massa grigia chiamata “cielo” che torreggiava sopra The World That Never Was.
Però…Quando c’era Roxas non si sentiva più solo. Si sentiva…accettato. Amato, anche se non nel modo che desiderava.
Roxas lo considerava solo un amico. Niente di più.
Solo un amico.
Quelle parole erano una pugnalata al cuore.
O almeno,lo sarebbero state se avesse avuto un cuore…
Avrebbe voluto piangere. Piangere e sfogarsi,avere la certezza di provare davvero qualcosa.
E voleva Roxas. Voleva Roxas,Roxas con quella testa bionda e gli occhi azzurri e innocenti,Roxas che lo considerava come un fratello,Roxas che era tutto quello che desiderava e non poteva avere.
Mollò un pugno al muro,facendosi male.
Urlò. Una sola volta.
-Axel?- chiese qualcuno alle sue spalle.
Il rosso lo riconobbe dalla voce. Ma d’altronde,chi altro poteva essere?
-Roxas-.
Si sedette su una sporgenza nel muro,dondolando le gambe nel vuoto. Il biondino si sedette accanto a lui.
-Cos’hai,Axel?- chiese.
-Niente- grugnì il rosso in risposta.
-Dimmelo!Di me ti puoi fidare!-
-Ho detto niente!- urlò Axel,fuori di sé. L’atmosfera cominciava già a scaldarsi.
Roxas stette zitto. Axel avrebbe voluto che parlasse,invece,anche solo per sentire quella voce che tanto amava. Spensierata e innocente,e allo stesso tempo triste. Una voce che non gli avrebbe mai detto “ti amo”.
Passarono alcuni minuti.
-Axel…- mormorò timoroso Roxas.
Adesso il rosso sembrava essersi calmato. -Sì?- chiese tristemente.
-Se io fossi un Somebody…E se tu sparissi…Mi mancheresti-.
-Sei uno stupido,Roxas- disse sorridendo mentre lo abbracciava.
Istintivamente,posò le sue labbra fredde sopra quelle calde del biondino…
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