Ispirata al gioco Bluebird's Illusion...il finale lascerà senza parole....commentate la mia 1° fic please!
Conclusa: Sì
Fanfiction pubblicata il 31/07/2007 10:15:43 - Ultimo inserimento 08/09/2007
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TRISTI RICORDI
Tristi ricordi - Prologo
Era mezzanotte passata ed in cielo brillava la luna più luminosa che avesse visto negli ultimi quattro mesi.
Rezembool dormiva un sonno beato e la campagna, ora imbrunita, era mossa da un vento leggero. Sugli alberi, le civette seguivano con i loro occhi gialli le piccole prede che da lì a pochi istanti sarebbero diventate la loro cena.
Quella tranquillità non riusciva, però, a nascondere il pianto di chi aveva perso la persona più importante del mondo.
Quella figura così esile, così fragile, così disperatamente sola continuava a singhiozzare sulla lapide di chi, quando era in vita, lo aveva sempre protetto ed amato, lo aveva fatto sentire sempre al sicuro, lo aveva guidato e difeso e qualche volta , anche se con un po’ di irritazione, aveva preso le decisioni per lui.
Quel piccoletto, dai capelli color dell’oro e dagli occhi sereni ma che allo stesso tempo sembravano aver vissuto esperienze tristissime, sul quale, pensò la figura con una fitta al cuore, non potevi fare mezzo commento sulla sua altezza senza rischiare di venir spedito all’altro capo del mondo, non c’era più.
Altre due lacrime scesero velocissime da quel volto segnato da tutte quelle maledette vicende che alla fine avevano portato solo alla morte, alla disperazione, e ad un dolore immenso.
- Perché, perché mi hai fatto questo, fratellone, come pensi che possa vivere senza te, stupido nano! -
urlò la voce del fratello minore di Edward Elric che fece volare via le civette dagli alberi, tuffare le rane negli stagni e accendere quasi tutte le luci delle abitazioni vicino il cimitero di Rezembool.
- Ma chi diavolo è quell’idiota che alle due di notte fa tutto questo baccano? - sbraitò la voce di un contadino che da lì a poche ore si sarebbe dovuto alzare per cominciare a lavorare (e che forse aveva pure ragione).
- Devo andare, fratellone, per colpa tua la notte non dormo bene e mi serve un po’ di sonno dal momento che non sono più un’armatura. Domani partirò per Central City, per andare a trovare quel bastardo, megalomane, approfittatore, idiota di Mustang come lo chiamavi tu ma tornerò al più presto. - sussurrò il ragazzo;
- Ciao mamma - concluse e scappò via ma non prima di aver appoggiato sulla tomba del suo adorato fratello maggiore l’orologio che, quando quest’ultimo era in vita, gli riconosceva di essere un alchimista di stato.
non è possibile!!!!la fic + bella ke abbia mai letto...e nessun commento????IMPERDONABILE!!!poi mi seguiranno tutti a raffica!!!! ^_^ bye bye sister....e complimenti x qst stupendiosa fic!!!!