Matenks: la biografia ufficiale (Parte 1)
data: 13/12/08
scritto da: matenks profilo
Con la sua nuova opera ormai alle porte (costata, come ama ricordare, ettolitri di thè al limone e migliaia di tortine all’arancia col liquore), Matenks ha finalmente deciso di svelarsi con “Nulla di Nulla” l’autobiografia ufficiale che percorre in poco meno di milleseicentosettantanove pagine la genesi e perché no, anche esodo, levitico e un cicinnino di deuteronomio della grande passione che ha portato un giovine allergico asmatico astigmatico di Mombaruzzo Stazione carente, per non dire “nullo” in matematica a trasformarsi in un allergico asmatico astigmatico di Mombaruzzo Stazione non più tanto giovine.
“Erano altri tempi”, ricorda lo scrittore, intervistato in esclusiva per noi da Marco Nosotti, abbarbicato sulla sedia nella sua tipica posa, a piedi nudi con le ginocchia incollate allo sterno, un bicchierone di thè freddo (rigorosamente al limone) nella mano sinistra “Un’era antica che non potrei mai ricordare con dovizia di particolari, un mondo impensabile senza Playstation 3 dove la Juventus giocava sporco e Resident Evil non era ancora diventato uno sparatutto. Forse il 2003” ci racconta, aggrottando le sopracciglia, in evidente – ma ormai celebre – stato confusionale “si, nel 2003 ero giovine, un bel masnà, come direbbero dalle mie parti. Anzi, Lunedì 14 Luglio 2003, verso le due e dieci del pomeriggio ero giovine. Là accadde tutto.”
“Cosa accadde?”
“E chi se lo ricorda. Ma accadde in quel momento. L’ho scritto anche nel libro.”
Matenks è reduce dalla cerimonia degli Avverbio di Modo Awards 2009, dove ha ricevuto l’ambitissimo premio “Miglior Uso delle Onomatopee” per “Rejection” [https://www.manga.it/fanfic/view.php?c=107967], il racconto che ha composto dietro ispirazione del quattro volte candidato al Nobel per la Letteratura Briareos. Non ancora soddisfatto, l’ex virgulto delle langhe ha pubblicato da un mese “Orlerly” [https://www.manga.it/fanfic/view.php?c=110231] (già conosciuto col titolo provvisorio “Maledetta la sabbietta quella fine che s’infila nelle fessure e causa prurito”) che torna ad esplorare il primo amore dell’autore, la fantascienza, anche se il diretto interessato pare smentire.
“Assolutamente no. Il mio primo amore furono le tortine all’arancia” sentenzia, sventolando giocoso quella che si appresta a mangiare con evidente sollazzo (dobbiamo allontanare il microfono per la bava) di fronte alla telecamera nel tentativo di pubblicizzarla, come se ce ne fosse ancora bisogno.
Assaporato il successo nel corso del 2004 come apprezzato autore di fan fiction (“il mio sogno più grande fu realizzare il crossover definitivo: Squall vampiro studente di magia che slinguazza Seifer, proprietario di un Death Note, nel tentativo di diventare Hokage sulle note di Monsoon”), Matenks ha visto gran parte dei suoi disistimati lettori voltargli le spalle quando ha deciso, l’anno successivo, di dedicarsi anima e corpo ai racconti originali. “Amo spaziare. Sono claustrofobico” dichiarò in una conferenza stampa di dodici ore entrata ormai nella storia. Galerians [https://www.manga.it/fanfic/view.php?c=52283], che l’autore definì “un primo piano intimo dei miei testicoli”, pubblicato nel corso della prima parte del 2006, sebbene ispirato all’omonimo videogioco, è da considerarsi la prima opera del suo nuovo corso. La critica fu unanime dichiarando: “si si, lo leggiamo domani”, ma la grande batosta provenne dal pubblico. Con l’istituzione del terribile “contatore”, la catastrofe assunse proporzioni numeriche.
“Così caddi in depressione”
Così Matenks cadde in depressione.


CONTINUA...

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