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Dopo un'infinità di tempo ho aggiornato. Con questo capitolo si chiude la prima parte della fiction.
Eccovene un assaggio.
Morire per mano di quella sconosciuta forse era meglio che morire per mano della mia migliore amica. La vidi alzare il braccio per colpire e chiusi gli occhi.
Non avevo paura: avevo smesso di avere paura da quando avevo dovuto strisciare nel mondo senza sapere dove andare o cosa ne sarebbe stato di me.
Ma se era vero che c’era un qualche nirvana da qualche parte, oltre la vita, volevo varcare i suoi cancelli con le immagini felici di quegli ultimi anni: i miei placidi pomeriggi in compagnia di Kakashi, il bacio che mi ero scambiata con Itachi, i pomeriggi all’Accademia a far arrabbiare il maestro Genma, le risate con Gai, il ramen di Ryota, le passeggiate sagge ed educative con l’Hokage…e poi...poi…
Rimasi in attesa del colpo che, stranamente, ci mise molto ad arrivare.
Così continuai in quell’album di bei ricordi. Immagini felici continuarono ad affannarsi nella mia mente e poi, come in un sogno al rallentatore, rivissi la notte in cui Kakashi aveva detto che l’unico motivo per cui aveva ripreso a vivere, l’unica cosa che lo aiutava e che lo rendeva era felice era la mia esistenza.
L’antidoto alla sofferenza di Kakashi ero io.
E che me ne importava di soffrire se, attraverso la mia sofferenza, avrei potuto preservare il sorriso più bello di tutto l’universo conosciuto o non?
Non mi importava di morire, ma non potevo dare un simile dolore a Kakashi. |
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