L'ultimo shinigami capitolo 11
data: 11/05/10
scritto da: mangagirlfan profilo
Rieccomi qui con un nuovo capitolo della mia fan fiction su bleach: °Oo_L'ultimo Shinigami..._oO°

Ecco dove ci eravamo lasciati:

[...]Si sentiva decisamente indolenzita. Le faceva male tutto, percepiva le ossa scricchiolare ad ogni minimo movimento. Sapeva di essersi persa. Lo sapeva fin troppo bene. Era impossibile che alla Soul Society ci fosse della sabbia!
Sabbia?
-“Te l’avevo detto Yume di girare a destra!”-
“Ma Akumu-san, tu mi hai detto di girare a sinistra!”
-“Non contraddirmi Yume!”-
Ad un tratto la ragazza aprì gli occhi sentendo un qualcosa muoversi accanto al suo corpo, appena sopra di lei. E quando vide un ragazzo dai capelli azzurri e lo sguardo predatore non poté fare a meno di trasformare la sua smorfia di dolore in un sorriso ebete.
“Se è un sogno non svegliatemi…!”
-“Yume-chan!!”-[...]


In questo episodio:

[...]“Tutta colpa tua Akumu-san!” aveva esclamato a denti stretti al suo ex capitano mentre questo si impossessava ancora del suo corpo per gridarle contro di tutto e di più.
Di fronte a quelle scene, che si susseguivano ormai da ore, Grimmjow non sapeva proprio come porsi. Si domandava perché diavolo toccasse a lui fare da balia a quella – o quello in base a come mutava aspetto! – strana shinigami. Lui, il re, il più forte di tutti gli hollow, si sentiva in un qual modo in soggezione. Forse perché erano veramente strani, quei due. Dividevano un solo corpo, da quanto aveva potuto capire, ma non sembravano andare particolarmente d’accordo. Almeno, così pareva alla sesta Espada. Peccato che non fosse proprio così.
-“Yume, smettila di fissare dallo spioncino della porta quel…. Essere!”- aveva gridato Akumu, esasperato, all’ennesimo tentativo da parte di Yume di spiare l’arrancar dal buco della serratura. Lo trovava così… sexy… così… divino che le pareva un peccato non posare almeno un paio di occhiate su quel corpicino niente male.
“Ma, Akumu-san…” aveva tentato di ammorbidirlo lei, inutilmente, mentre quello sbuffava, peggio di una teiera.
“Uffa, sei davvero cattivo!”
-“No, semplicemente quel tipo non mi piace! Se non te ne sei accorta è un hollow!”-
“E allora? Potrò almeno rifarmi un po’ gli occhi, non ti pare?”
Quella ragazza era davvero snervante alle volte, per il povero ex capitano.[...]

[...]“Si può??” la voce della ragazza riecheggiò lugubre tra le pareti di quell’enorme stanza ormai completamente arredata e modificata per svolgere la sua nuova mansione.
Niente. Non c’era nessuno. Almeno, così sembrava, nonostante percepisse distintamente un grumo denso di emozioni aleggiarle tutt’attorno, senza capire da dove realmente provenisse.
“Eccoti qua!” una presenza comparì dal nulla dietro la schiena della ragazza che lanciò un grido, saltando di lato per la paura. L’uomo rise sguaiatamente, tenendosi la pancia con le mani, scrollando la testa e fissando l’espressione atterrita della povera Miharu.
“T-Takeshi-san! Brutto cretino!” urlò esasperata, fissandolo torva. Quel ragazzo era in grado di mandarla fuori dai gangheri. Se fosse stato possibile gli avrebbe tirato un pugno sul naso. Ma non risultava la scelta migliore, sapeva che Takeshi era capace di non svolgere il suo dovere solo per ripicca nei suoi confronti.
“Oh, su Miharu-chan, cosa vuoi che sia!”
“Fottiti.”
“Mi spiace ma non sono il tipo.”[...]

[...]Quella specie di piazzola era davvero ampia e sgombra di alberi, tranne per un paio di essi che si trovavano proprio davanti alla biondina a tre metri di distanza. Erano veramente enormi, le loro fronde sembravo toccare il cielo e diventare parte di esso. L’empatica li fissava, quasi a voler imprimersi nella memoria quelle immagini donatele dalla natura che la circondava. Fu proprio in quel momento che la scienziata dagli occhi grigi la richiamò alla realtà, con una lieve gomitata al fianco.
“Miharu, hai un ora di tempo per capire come usare i guanti e gli anfibi. Lo so che è poco ma comunque dovrebbe bastare. Volevo dirti una cosa prima di iniziare, comunque.”
“Dimmi.”
“Con questi puoi provare a fare quell’attacco.”
A quelle parole gli occhi azzurri dell’empatica si spalancarono fino all’inverosimile, le narici che si dilatavano dallo stupore.
“Non ho altro da dirti. Sai benissimo cosa fare.”[...]

[...]“Miharu, verremo con voi.”
La ragazza non seppe se quel fiato trattenuto fosse dovuto alle parole che quel coglione di Ichigo aveva pronunciato o per il fatto che avesse anche solamente pensato di dover andare con loro. E lei sapeva perché. Le battaglie. Le possibili battaglie che si stagliavano all’orizzonte ed il desiderio di dar sfogo a quel potere che gli montava dentro ogni secondo che passava.
“Che cazzo hai detto??” chiese, sconvolta, mentre Hariyuki si metteva in mezzo alla discussione, pronta a difendere il povero ragazzo dai capelli fosforescenti da un’imminente sfuriata.
“Gli ho chiesto io di venire.”
“Ma sei impazzita?” sbottò tutto d’un fiato la giovane che sembrava ben lontana dal riuscire a tornare a respirare normalmente, il petto che si alzava ed abbassava ad una velocità spaventosa, un po’ per l’ansia, un po’ per la confusione.
“No. Semplicemente penso all’incolumità tua e degli altri.”
“Ma non pensi che loro non centrino niente con questa missione? Non possiamo coinvolgerli in...”
“Oh ma santa pazienza, Miharu! Lo sai meglio di me che sono dentro questa storia fino al midollo. E questo Hueco Mundo è nato dal loro mondo. Centrano eccome e se vogliono venire non puoi impedirglielo.”[...]

Questo ed altro ancora in questo capitolo de "°OO_L’ULTIMO SHINIGAMI…_OO°" intitolato:

*_L'ultimo_Shinigami_*

Buona Lettura a tutti!

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